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Sondaggio: Siete favorevoli o contrari al ritorno al Nucleare in Italia

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2011 17:45
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Veterano
05 dicembre 2005
UNCCC: Dal cofondatore di Greenpeace elogi al nucleare
Patrick Moore, cofondatore di Greenpeace e attuale presidente di Greenspirit Strategies Ltd, sarà alla Conferenza dell'ambiente di Montréal da oggi a mercoledì. Nel comunicato stampa che ne annuncia la presenza in Canada si legge quanto segue. "Moore definisce l'energia nucleare l'unica fonte di energia che non emette gas inquinanti che può realmente sostituire i combustibili fossili e soddisfare la domanda globale. Esiste una grande quantità di prove scientifiche che dimostrano come l'energia nucleare sia una scelta sicura e affidabile dal punto di vista ambientale".

Fonte: Canadian Press


Turchia - costruzione prima centrale nucleare
la Turchia ha preso la decisione di costruire la sua prima centrale nucleare.

Sarà costruita a Sinop (sul mar Nero) e sono stati già contattati diversi Stati per trovare un partner tecnologico. La Turchia prevede di costruire tra le 3 e le 5 centrali nucleari entro il 2012.



Russia - 2006-02-01 175:00
Prevista costruzione di 40 reattori nucleari

Sergei Kiriyenko, capo dell'Agenzia federale per l'energia atomica, ha confermato che la Russia costruirà circa 40 reattori nucleari per portare la percentuale di sfruttamento dell'energia atomica al 25% sul totale del fabbisogno energetico nazionale, mentre adesso si attesta al 16-17%.



Cina - progetti nel settore nucleare

Come nel settore dell’economia, così anche nel settore nucleare: la Cina quando si muove è come un bulldozer e va vanti a forza nove. Su “Finanza e Mercati” del 22 Febbraio 2006 c’era un articolo di Marco Caprotti sulle velleità nucleari cinesi per i prossimi decenni. La Cina punta sul nucleare per ridurre l’ import di petrolio.

la Cina vuole:

- entro il 2015 avere la tecnologia necessaria per riuscire a produrre una centrale nucleare tutta cinese (al momento la Cina si avvale di tecnologia straniera)
- entro il 2020 costruire ben 40 nuovi impianti nucleari (la volontà è di creare centrali nucleari non più solo lunghe le coste della Cina, ma anche all’ interno)
- entro il 2025 costruire un generatore di plutonio (per ridurre la dipendenza dall’ importazione di uranio dall’estero)

Per i prossimi quattro nuovi reattori nucleari da costruire in Cina sono in corsa l’ angloamericana Westinghouse, la francese Framatome(Areva) e la russa AtomStryExport.



Francia - reattore nucleare di quarta generazione

Un’ Ansa di qualche giorno (9 gennaio 2006) fa riporta l’ annuncio fatto da Jacques Chirac (Presidente della Repubblica Francese) sulla volontà della Francia di costruire un prototipo del reattore nucleare di quarta generazione che dovrà entrare in servizio nel 2020 e che sarà (secondo i piani) la generazione di reattori per i decenni 2030-2040.

La Francia quindi pensa già ben oltre l’ EPR (European pressurized reactor, che è la terza generazione di reattori nucleari), tecnologia che sarà usata nella centrale di Flamanville (che entrerà in funzione tra qualche anno).
Dunque la Francia ha intenzione di continuare a mantere un ruolo di primaria importanza a livello mondiale nel settore nucleare anche nei decenni futuri.



20 Ottobre 2005 Hugo Chavez - energia nucleare in alternativa al petrolio
Hugo Chavez (presidente del Venezuela, di recente in visita in Italia) ha confermato al giornale brasiliano “Estado de S.Paulo” che sta negoziando un accordo con Brasile e Argentina per una cooperazione in ambito di tecnologia nucleare,che sarà comunque certamente per fini pacifici: per produrre energia alternativa al petrolio.


Qualche giorno fa infatti il governo venezuelano ha annunciato una trattativa con il governo brasiliano per acquistare un reattore nucleare di bassa potenza (il “Carem”) per produrre materiale nucleare per la ricerca.
Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha inoltre ricordato anche che il Venezuela negli anni ‘50 aveva costruito il primo reattore nucleare in America del Sud, ma poi fu disattivato e abbandonato.



Il nucleare per estrarre petrolio pesante in Canada?

Sul “Sole 24 Ore” di Venerdì, 23 Settembre 2005 in un articolo è riportata la notizia che la compagnia petrolifera francese Total sta valutando di costruire una centrale nucleare la cui energia prodotta sarebbe finalizzata all’ estrazione del “petrolio ultrapesante” nei territori petroliferi del Canada occidentale.


La Total sarebbe in questo modo la prima compagnia petrolifera a cercare di contenere i costi di estrazione di greggio pesante facendo uso di energia prodotta in proprio mediante una centrale nucleare.



Il nuovo reattore EPR in Finlandia
Il nuovo reattore in Finlandia sarà costruito a Olkiluoto e circa un terzo del progetto è “made in germany”. Sarà il reattore nucleare più moderno e più grande al mondo.

Dopo quello costruito in Finlandia, il prossimo EPR (reattore di terza generazione, ad acqua ed europeo) sarà costruito in Francia e non è remota la possiblità di richieste da parte della Cina.
La turbina Siemens che funzionerà in Finlandia è lunga 70 metri, pesa 5000 tonnellate ed è spinta da 2500 kg/sec di vapore del reattore, tanto da produrre energia per una città di 1,6 milioni di abitanti. L’impianto sarà protetto da un doppio guscio di acciaio al fine di renderlo sicuro anche in caso di guasti gravi o di attacco terroristico. La Finlandia non dispone di risorse di metano, carbone o petrolio: questo è uno dei motivi per cui non c’è stato grande dibattito sulla necessità di un quinto reattore nucleare.



La bufala sull'abbandono del nucleare da parte degli USA....

sebbene da 20 anni in USA non si costruiscano nuove centrali nucleari, ancora oggi 35 (trentacinque) centrali, che avrebbero dovuto chiudere per aver raggiunto i 40 anni di vita per i quali erano state progettate e costruite, hanno chiesto e ottenuto la licenza di esercizio per altri 20 anni.

Aggiunge inoltre che in USA si prevede la costruzione di nuove centrali a partire dal 2007 (Bush, Energy Bill).

La potenza installata Nucleare in America dal 1979 ad oggi è salita di decine di migliaia di MW nonostante il fatto che i reattori siano rimasti gli stessi, ciò è dovuto all'incredibile perfezionamento della tecnologia che ha permesso di ottenere SOLO IN MIGLIORAMENTI DI EFFICIENZA sulle esistenti l'equivalente di 20 nuove centrali nucleari



Paolo Fornaciari - i reali obiettivi dell’ Enel nella scalata alla francese Suez
Un articolo interessante su “L’opinione” del 24 marzo a firma di Paolo Fornaciari descrive quali possano essere i reali obiettivi e intenzioni dell’ Enel nella scalata alla francese “Suez”. Enel avrebbe interesse di poter arrivare alla “Electrabel”, società elettrica belga controllata proprio dalla francese “Suez”.


La “Electrabel” possiede tra l’altro: riserve di gas nel mare del Nord, 7 centrali nucleari in territorio belga con reattori tipo Pwr (potenza complessiva di 5761 MWe) che sono entrati in funzione tra il 1974 e il 1985 ed una partecipazione in due centrali nucleari francesi (Civaux e Tricastin).
Se l’operazione andasse in porto, il costo complessivo a carico dell’ Enel sarebbe di oltre 47 miliardi di euro.
Da qui prende spunto una domanda di Paolo Fornaciari: a cosa mira l’Enel? Utilizzare la liquidità derivata anche dalla vendita di Wind? Oppure assicurarsi importazioni di gas e di energia elettro-nucleare?
In entrambi i casi Paolo Fornaciari ritiene che questa operazione non avrebbe un importante riflesso sugli utenti elettrici nazionali, bensì sarebbe principalmente a favore dell’ Enel stessa e dei suoi azionisti (compreso il Ministero dell’ Economia)
Paolo Fornaciari ritiene che sarebbe il caso, prima di espandersi all’ estero, di cercare di risolvere i problemi interni italiani legati al rischio di black-out e al “caro energia”. Ecco perchè secondo sempre lo stesso Fornaciari un’ idea alternativa sarebbe di rivolgersi alla giapponese Toshiba (che tra l’ altro ha di recente acquistato la Westinghouse dalla Bnfl) per riavviare le centrali nucleari italiane dismesse e a costruire nuove centrali nucleari ad acqua bollente ed in pressione sui cinque siti a suo tempo autorizzati: il tutto con un investimento inferiore della metà dei 50 miliardi di euro previsti per la scalata alla Suez.
Attraverso questa mossa inoltre, anzichè cercare di poter essere inseriti nel progetto francese Epr, sarebbe la stessa Areva ad offrire a costi competitivi centrali nucleari Epr da costruire in Italia.




Perchè invece in Italia dobbiamo restare al medioevo??

Quattro domande facili facili:

1- Come si possono fare in Italia? Riavvio centrali di Caorso e Trino Vercellese tramite lavoro combinato Ansaldo Nucleare e Westinghouse, costo variabile nel miliardo di € (stima credibile è 200 milioni) per 1090 MWe. Tempo 1 anno.

2- Quante, dove e con che tempi? n. 4 reattori EPR o simili, costo variabile tra 2 e 3 miliardi di € ognuno per millecinquecentoventicinque MW installati= 6100 MWe. Tempo 5 anni

I reattori EPR vengono suddivisi nei siti delle centrali nucleari precedenti.

Ci sono i seguenti siti:

Trino
Caorso
Garigliano
Latina
Montalto di Castro

Che hanno già ospitato in passato centrali nucleari attive o in costruzione, basta semplicemente usare GLI STESSI TERRENI già comprati e perfino parte delle stesse opere e le centrali le metti su. Sono strutture molto piccole!

MW installati 7190. (l'importazione di energia elettrica italiana tocca i 7000).
1 anno e 1090 sono attivi, 5 anni e sono attivi tutti e 7000.

Costo totale massimo (somma dei massimi) 13 Miliardi di €.

La somma che ENEL voleva spendere per comprarsi electrabel e che è già in liquidità di cassa.

3- Bisogna rifare il referendum? Un referendum non servirebbe a niente, visto che i referendum non riguardavano affatto la scelta del "nucleare si o no".

i tre quesiti erano:

Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)

Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)

Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).

4- E per la localizzazione, per avere il consenso delle popolazioni locali? Per quel che riguarda la localizzazione non esistono minimi dubbi, se è stata autorizzata la costruzione di centrali vecchie nei vecchi siti nulla osta la costruzione di centrali nuove nei medesimi terreni. Anzi molto sensato sarebbe, visto che altrimenti si buttano e basta soldi a tenere a uso nullo terreni.
16/04/2006 12:41
 
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