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Sondaggio: Siete favorevoli o contrari al ritorno al Nucleare in Italia

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2011 17:45
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Veterano
Utente Linux
che c'entra? anche a montalto c'è una centrale nucleare e con questo....mica funzionano[SM=x53912]

Chernobyl nn è x niente un caso a parte...era una centrale nucleare e quello che è accaduto è accaduto x che era una centrale nucleare.

pensate + tosto alle insabiature ai disatri mancati x poco e a tutto quello che nn arriva alla nostra attenzione....vedi sindrome cinese.
18/07/2003 16:27
 
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Utente Senior
siccome come dici tu chernobyl nn è stato un caso a parte, potrebbe succedere anke in francia. siccome saremmo i primi ad intossicarci( e a nn bere mai più latte[SM=x53912] ) tantovale aprirle anke in italia.
18/07/2003 16:52
 
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Maestro
Re:

Scritto da: LuckyStrike 18/07/2003 16.52
siccome come dici tu chernobyl nn è stato un caso a parte, potrebbe succedere anke in francia. siccome saremmo i primi ad intossicarci( e a nn bere mai più latte[SM=x53912] ) tantovale aprirle anke in italia.



I primi saranno i francesi, per un calcolo delle probabilità è più facile che avvenga un disatro con più di una centrale intorno che con una sola, chernobyl è stato un caso perchè non erano rispettate le norme di sicurezza, c'è stato un errore umano, quel giorno i sistemi di sicurezza mi pare furono anche disattivati per fare dei test, i contenitori erano di vecchio tipo e troppo poco spessi, fatti di graphite che in particolari condizioni fa reazione con e aggiunge danno al danno, infatti ora non usano più quel materiale nelle centrali nucleari...
Quindi se succede in francia ok, un pò ne risentiamo anche noi, ma non come è successo con chernobyl, la cosa rimmarrebbe più nel loro territorio, mentre se ce ne fosse una anche in Italia, allora dovremmo preoccuparci perchè è più vicino a noi. Poi sicuramente non è il nucleare il futuro...

E poi se te la mettono vicino a casa cosa fai? ti compri tutti gli alimentari che come minimo vengono prodotti lontano da casa tua...l'acuqa? quella che hai a casa? non credi che ne risentirà? mah...io avrei i miei dubbi!

Quindi tantovale aprirle in italia un paio di palle... se ce n'è una in francia...c'è solo quella a preoccuparci...se ce ne sono anche in italia, allora ci dovremmo preoccupare anche di quelle!
18/07/2003 17:00
 
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Utente Senior
Re:

Scritto da: ROBBY9 26/07/2003 12.15
Ma se noi del nord ce le abbiamo a pochissimi km le centrali francesi perchè essere contrari ad averle sul nostro territorio... i cari cugini ce le hanno messe a Lione e vicino a Grenoble a 200, 250 km da Torino... quindi se esplode da loro siamo fottuti pure noi...[SM=x53915]



giusto
rischiamo comunque e gli paghiamo l'energia elettrica
03/05/2004 23:56
 
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Si al nucleare
Quando il petrolio sarà nei nostri ricordi resteremo schiavi economicamente e energeticamente dalla Francia e dalla Svizzera..noi non siamo in grado d tenere accesa l'intera Milano in estate figuratevi senza le centrali nucleari Svizzere e Franche

W L'IALIA
05/06/2004 11:19
 
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Re:

Scritto da: Mortis 16/07/2003 23.57
Non vedo perchè investire su una forma di energia così pericolosa (vedi Chernobyl e qualche altra catastrofe non documentata), che produce un'enorme quantità di scorie radioattive che nemmeno possono essere smaltite.

Investiamo invece sul solare (ne abbiamo così tanto di sole)

Perchè tanto abbiamo visto che anche se scoppiano centrali a migliaia di chilometri le scorie arrivano anche da noi, perchè tanto abbiamo le centrali della Svizzera e della Francia al confine che ci inquinano lo stesso anche tramite le scorie....
Quindi a mio parere tanto vale attivarle anche noi, almeno non saremo più così dipendenti dal petrolio

ciao
07/09/2004 17:33
 
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Utente Junior
Avete perso di vista un fatto, le scorie le mangiamo??

Non credo; e non mi venite a dire "tanto le producono anche gli altri paesi" perchè noi cointribuiremmo a produrne e basta.

Comunque non è che finito il petrolio abbiamo chiuso perchè:
1.Ci sono le centrali ad acqua e mi sembra che di acqua ce ne sia.
2.Ci sono le centrali solari (che in pratica non vengono utilizzate)
3.Per le macchine hanno già progettato le macchine ad acqua e a idrogeno.

Quindi mi chiedo che bisogno cè delle centrali nucleari?
09/09/2004 23:31
 
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Utente Senior
Io vorrei introdurre il tema del "nucleare pulito". In particolare, per quanto riguarda la "trasmutazione" delle scorie merita di essere citata la tecnologia del cosiddetto "amplificatore d'energia" (caldeggiato da Rubbia). Si tratta in sostanza di un reattore a fissione che impiega il torio invece dell'uranio. Il torio (Th-232) e' tre volte piu' abbondante dell'uranio, e non ha bisogno di essere arricchito (quindi le riserve sarebbero praticamente illimitate), ma non produce abbastanza neutroni per sostenere una reazione a catena. Questi neutroni verrebbero forniti da un acceleratore a protoni tramite il cosiddetto processo di spallazione. Questo tipo di reattore e' molto più sicuro di quelli tradizionali, in quanto basta "staccare la spina" dell'acceleratore per spegnerlo, e produce solo una quantità minuscola di scorie a lunga vita (in particolare, non produce plutonio, il che e' interessante per la non proliferazione); inoltre, lo stesso acceleratore puo' essere utilizzato per trasmutare le scorie dei reattori convenzionali.

Nel settore del nucleare questa è sicuramente una delle tecnologie su cui investire. Credo che in futuro sarà necessario pensare ad un nuovo scenario energetico, con il graduale affiancamento alle fonti tradizionali (spesso inquinanti e poco redditizie) il nucleare pulito e le c.d. energie alternative, le quali ultima - attualmente - non possono liberarci che in minima parte della dipendenza dal petrolio.

Aggiungo un trafiletto dal sito poweron, ma c'è ampia documentazione.

Il reattore del futuro: la proposta del premio Nobel Carlo Rubbia.
Un interessante reattore a torio è proposto dal premio Nobel per la fisica italiano Carlo Rubbia (Energy-Amplifier). Da anni, l'ex direttore generale del centro europeo di ricerca sulle particelle Cern di Ginevra cerca di convincere i responsabili decisionali dei vantaggi del suo "amplificatore di energia". Il progetto di Rubbia prevede un acceleratore, che scaglia protoni altamente energetici contro un bersaglio di piombo. Il turbinio di neutroni così prodotto è poi diretto verso un nucleo di torio (Th-232). Sotto la pioggia di neutroni, il torio-232 si trasforma in uranio-233, il combustibile nucleare vero e proprio, che si disintegra liberando energia. A differenza del combustibile tradizionale uranio-235, la disintegrazione dell'uranio-233 produce solo quantità infinitamente piccole delle sostanze di scarto nettunio e plutonio.

Secondo Rubbia, questo "amplificatore di energia" presenta più vantaggi contemporaneamente. Malgrado l'acceleratore a elettricità, produce energia in abbondanza. Il risultato è un reattore che produce molto meno scorie di quelli attuali. Inoltre, l'"amplificatore di energia" di Rubbia è più sicuro degli attuali modelli nucleari: i neutroni necessari per la fissione nucleare, infatti, sono prodotti dall'acceleratore e non attraverso una reazione a catena nel reattore. Per questo motivo, l'esercizio della centrale può essere interrotto in qualsiasi momento semplicemente arrestando l'acceleratore.

Detto questo, mi trova d'accordo chi ha affermato che è finita l'era della mega centrali. Molto meglio distribuire nel territorio diverse centrali di dimensioni medio piccole ad alta efficienza e bassi costi di gestione (con possibilità quindi di affidarne la gestione anche ad enti non statali).

Purtroppo quello del nucleare è un argomento tabù e che si presta a campagne politico-demagogiche. Bisogna però rendersi conto che la situazione energetica italiana è DRAMMATICA, abbiamo il costo energetico di gran lunga più alto d'Europa, con centrali costosissime, inefficienti e molto inquinanti.
11/09/2004 11:35
 
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Utente Junior
C'e anche da dire che nucleare o no quelli di Torino o Milano hanno poco da star tranquilli...[SM=x53932] con il superfenix a plutonio dalle parti di Lione e le alpi di certo non sono il monte olimpus di marte...
12/09/2004 04:30
 
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La vera risposta al problema dell'energia saranno le centrali a FUSIONE nucleare (x intenderci il principio di funzionamento di una stella): energia pulita e praticamente inesauribile, perchè prodotta dalla fusione di nuclei di idrogeno (elemento + abbondante nell'universo), ottenibile facilmente anke dall'acqua. Tra l'altro si tratta di un processo molto + energetico della FISSIONE di qualunque tipo, secondo solo alla reazione materia/antimateria dove tutta la massa in gioco si trasforma in energia. Purtroppo saranno disponibili su larga scala solo verso il 2030. I primi reattori sperimentali però sono già in fase di costruzione da parte di un consorzio unito formato da UE/USA/Giappone e Canada.

Speriamo ke c arrivino prima del previsto.
Da kiunque puoi imparare qualcosa.
A kiunque puoi insegnare qualcosa
Modificato da galaxy57 26/09/2004 19.26
26/09/2004 19:20
 
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Piccola aggiunta OT al mio post precedente (ma l'idea mi esalta): anche la produzione di energia materia/antimateria è allo studio (x ora solo particellare). Si ipotizzano realizzazioni pratike tra un centinaio d'anni.

Ki vivrà vedrà[SM=x53915]
26/09/2004 23:01
 
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La vera ricetta " energia" sta nella diversificazione della produzione e tecniche di risparmio.

Per galaxy: nei reattori a fusione si usa un isotopo dell'idrogeno il trizio.

bye
29/09/2004 04:15
 
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Utente Junior
Re:

Scritto da: galloway 29/09/2004 4.15
[...]

Per galaxy: nei reattori a fusione si usa un isotopo dell'idrogeno il trizio.

bye


Hai ragione. Io nn volevo scendere troppo nei particolari. A voler puntualizzare al 100% il combustibile è dato da due isotopi dell'H: il deuterio (ricavato dall'acqua) e il trizio (ricavato dal litio).
Ad essere ancora + precisi poi anke in questo caso vi è una emissione di radioattività ma MOLTO meno pericolosa della fissione (soprattutto x via delle scorie). Ciao [SM=x53912]
Da kiunque puoi imparare qualcosa.
A kiunque puoi insegnare qualcosa
Modificato da galaxy57 29/09/2004 14.29
29/09/2004 14:09
 
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Re: Re:

Scritto da: POMPI 07/09/2004 17.33
Perchè tanto abbiamo visto che anche se scoppiano centrali a migliaia di chilometri le scorie arrivano anche da noi, perchè tanto abbiamo le centrali della Svizzera e della Francia al confine che ci inquinano lo stesso anche tramite le scorie....
Quindi a mio parere tanto vale attivarle anche noi, almeno non saremo più così dipendenti dal petrolio

ciao


azzzarola, bella sta vecchia discussione che torna attuale
quoto quello che disse Pompi allora [SM=x53912] [SM=x53932]
Modificato da .Giadox. 16/02/2006 2.13
16/02/2006 02:12
 
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EHHH si zio il problema (in questa penuria di gas)torna d'attualita'.

Ultime considerazioni....
1. In italia si continua a costruire senza tenere conto, sia in fase di progetto che di realizzazione di tecnologie svolte a un risparmio da un punto di vista energetico (isolamento, illuminazione..)
2.Per costruire c.li nucleari servono dai 10 a 15 anni quindi per l'immediato futuro sarebbero comunque assenti.
3.L'eolico in pianura padana ci sta come i cavoli a merenda,poi sono impattanti in campo paesaggistico(tutti vorrebbero energie rinnovabili ..ma a casa degli "altri")
4. i pannelli solari? per rimpiazzare solo alcune delle nostre c.li dovremmo asfaltare di pannelli il sahara.
5.Facciamo altri Vajont? [SM=x53923] e' noto che dopo circa una ventina di anni i bacini cominciano a interrarsi e in + grandi bacini modificano il clima e l'ecosistema dell'area.

Risulta chiaro che le sole fonti cosiddette rinnovabili non possono soddisfare la nostra fame di energia pero' possono integrarsi in un quadro generale di politica energetica che comprenda tutto anche il nucleare.
16/02/2006 02:57
 
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05 dicembre 2005
UNCCC: Dal cofondatore di Greenpeace elogi al nucleare
Patrick Moore, cofondatore di Greenpeace e attuale presidente di Greenspirit Strategies Ltd, sarà alla Conferenza dell'ambiente di Montréal da oggi a mercoledì. Nel comunicato stampa che ne annuncia la presenza in Canada si legge quanto segue. "Moore definisce l'energia nucleare l'unica fonte di energia che non emette gas inquinanti che può realmente sostituire i combustibili fossili e soddisfare la domanda globale. Esiste una grande quantità di prove scientifiche che dimostrano come l'energia nucleare sia una scelta sicura e affidabile dal punto di vista ambientale".

Fonte: Canadian Press


Turchia - costruzione prima centrale nucleare
la Turchia ha preso la decisione di costruire la sua prima centrale nucleare.

Sarà costruita a Sinop (sul mar Nero) e sono stati già contattati diversi Stati per trovare un partner tecnologico. La Turchia prevede di costruire tra le 3 e le 5 centrali nucleari entro il 2012.



Russia - 2006-02-01 175:00
Prevista costruzione di 40 reattori nucleari

Sergei Kiriyenko, capo dell'Agenzia federale per l'energia atomica, ha confermato che la Russia costruirà circa 40 reattori nucleari per portare la percentuale di sfruttamento dell'energia atomica al 25% sul totale del fabbisogno energetico nazionale, mentre adesso si attesta al 16-17%.



Cina - progetti nel settore nucleare

Come nel settore dell’economia, così anche nel settore nucleare: la Cina quando si muove è come un bulldozer e va vanti a forza nove. Su “Finanza e Mercati” del 22 Febbraio 2006 c’era un articolo di Marco Caprotti sulle velleità nucleari cinesi per i prossimi decenni. La Cina punta sul nucleare per ridurre l’ import di petrolio.

la Cina vuole:

- entro il 2015 avere la tecnologia necessaria per riuscire a produrre una centrale nucleare tutta cinese (al momento la Cina si avvale di tecnologia straniera)
- entro il 2020 costruire ben 40 nuovi impianti nucleari (la volontà è di creare centrali nucleari non più solo lunghe le coste della Cina, ma anche all’ interno)
- entro il 2025 costruire un generatore di plutonio (per ridurre la dipendenza dall’ importazione di uranio dall’estero)

Per i prossimi quattro nuovi reattori nucleari da costruire in Cina sono in corsa l’ angloamericana Westinghouse, la francese Framatome(Areva) e la russa AtomStryExport.



Francia - reattore nucleare di quarta generazione

Un’ Ansa di qualche giorno (9 gennaio 2006) fa riporta l’ annuncio fatto da Jacques Chirac (Presidente della Repubblica Francese) sulla volontà della Francia di costruire un prototipo del reattore nucleare di quarta generazione che dovrà entrare in servizio nel 2020 e che sarà (secondo i piani) la generazione di reattori per i decenni 2030-2040.

La Francia quindi pensa già ben oltre l’ EPR (European pressurized reactor, che è la terza generazione di reattori nucleari), tecnologia che sarà usata nella centrale di Flamanville (che entrerà in funzione tra qualche anno).
Dunque la Francia ha intenzione di continuare a mantere un ruolo di primaria importanza a livello mondiale nel settore nucleare anche nei decenni futuri.



20 Ottobre 2005 Hugo Chavez - energia nucleare in alternativa al petrolio
Hugo Chavez (presidente del Venezuela, di recente in visita in Italia) ha confermato al giornale brasiliano “Estado de S.Paulo” che sta negoziando un accordo con Brasile e Argentina per una cooperazione in ambito di tecnologia nucleare,che sarà comunque certamente per fini pacifici: per produrre energia alternativa al petrolio.


Qualche giorno fa infatti il governo venezuelano ha annunciato una trattativa con il governo brasiliano per acquistare un reattore nucleare di bassa potenza (il “Carem”) per produrre materiale nucleare per la ricerca.
Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha inoltre ricordato anche che il Venezuela negli anni ‘50 aveva costruito il primo reattore nucleare in America del Sud, ma poi fu disattivato e abbandonato.



Il nucleare per estrarre petrolio pesante in Canada?

Sul “Sole 24 Ore” di Venerdì, 23 Settembre 2005 in un articolo è riportata la notizia che la compagnia petrolifera francese Total sta valutando di costruire una centrale nucleare la cui energia prodotta sarebbe finalizzata all’ estrazione del “petrolio ultrapesante” nei territori petroliferi del Canada occidentale.


La Total sarebbe in questo modo la prima compagnia petrolifera a cercare di contenere i costi di estrazione di greggio pesante facendo uso di energia prodotta in proprio mediante una centrale nucleare.



Il nuovo reattore EPR in Finlandia
Il nuovo reattore in Finlandia sarà costruito a Olkiluoto e circa un terzo del progetto è “made in germany”. Sarà il reattore nucleare più moderno e più grande al mondo.

Dopo quello costruito in Finlandia, il prossimo EPR (reattore di terza generazione, ad acqua ed europeo) sarà costruito in Francia e non è remota la possiblità di richieste da parte della Cina.
La turbina Siemens che funzionerà in Finlandia è lunga 70 metri, pesa 5000 tonnellate ed è spinta da 2500 kg/sec di vapore del reattore, tanto da produrre energia per una città di 1,6 milioni di abitanti. L’impianto sarà protetto da un doppio guscio di acciaio al fine di renderlo sicuro anche in caso di guasti gravi o di attacco terroristico. La Finlandia non dispone di risorse di metano, carbone o petrolio: questo è uno dei motivi per cui non c’è stato grande dibattito sulla necessità di un quinto reattore nucleare.



La bufala sull'abbandono del nucleare da parte degli USA....

sebbene da 20 anni in USA non si costruiscano nuove centrali nucleari, ancora oggi 35 (trentacinque) centrali, che avrebbero dovuto chiudere per aver raggiunto i 40 anni di vita per i quali erano state progettate e costruite, hanno chiesto e ottenuto la licenza di esercizio per altri 20 anni.

Aggiunge inoltre che in USA si prevede la costruzione di nuove centrali a partire dal 2007 (Bush, Energy Bill).

La potenza installata Nucleare in America dal 1979 ad oggi è salita di decine di migliaia di MW nonostante il fatto che i reattori siano rimasti gli stessi, ciò è dovuto all'incredibile perfezionamento della tecnologia che ha permesso di ottenere SOLO IN MIGLIORAMENTI DI EFFICIENZA sulle esistenti l'equivalente di 20 nuove centrali nucleari



Paolo Fornaciari - i reali obiettivi dell’ Enel nella scalata alla francese Suez
Un articolo interessante su “L’opinione” del 24 marzo a firma di Paolo Fornaciari descrive quali possano essere i reali obiettivi e intenzioni dell’ Enel nella scalata alla francese “Suez”. Enel avrebbe interesse di poter arrivare alla “Electrabel”, società elettrica belga controllata proprio dalla francese “Suez”.


La “Electrabel” possiede tra l’altro: riserve di gas nel mare del Nord, 7 centrali nucleari in territorio belga con reattori tipo Pwr (potenza complessiva di 5761 MWe) che sono entrati in funzione tra il 1974 e il 1985 ed una partecipazione in due centrali nucleari francesi (Civaux e Tricastin).
Se l’operazione andasse in porto, il costo complessivo a carico dell’ Enel sarebbe di oltre 47 miliardi di euro.
Da qui prende spunto una domanda di Paolo Fornaciari: a cosa mira l’Enel? Utilizzare la liquidità derivata anche dalla vendita di Wind? Oppure assicurarsi importazioni di gas e di energia elettro-nucleare?
In entrambi i casi Paolo Fornaciari ritiene che questa operazione non avrebbe un importante riflesso sugli utenti elettrici nazionali, bensì sarebbe principalmente a favore dell’ Enel stessa e dei suoi azionisti (compreso il Ministero dell’ Economia)
Paolo Fornaciari ritiene che sarebbe il caso, prima di espandersi all’ estero, di cercare di risolvere i problemi interni italiani legati al rischio di black-out e al “caro energia”. Ecco perchè secondo sempre lo stesso Fornaciari un’ idea alternativa sarebbe di rivolgersi alla giapponese Toshiba (che tra l’ altro ha di recente acquistato la Westinghouse dalla Bnfl) per riavviare le centrali nucleari italiane dismesse e a costruire nuove centrali nucleari ad acqua bollente ed in pressione sui cinque siti a suo tempo autorizzati: il tutto con un investimento inferiore della metà dei 50 miliardi di euro previsti per la scalata alla Suez.
Attraverso questa mossa inoltre, anzichè cercare di poter essere inseriti nel progetto francese Epr, sarebbe la stessa Areva ad offrire a costi competitivi centrali nucleari Epr da costruire in Italia.




Perchè invece in Italia dobbiamo restare al medioevo??

Quattro domande facili facili:

1- Come si possono fare in Italia? Riavvio centrali di Caorso e Trino Vercellese tramite lavoro combinato Ansaldo Nucleare e Westinghouse, costo variabile nel miliardo di € (stima credibile è 200 milioni) per 1090 MWe. Tempo 1 anno.

2- Quante, dove e con che tempi? n. 4 reattori EPR o simili, costo variabile tra 2 e 3 miliardi di € ognuno per millecinquecentoventicinque MW installati= 6100 MWe. Tempo 5 anni

I reattori EPR vengono suddivisi nei siti delle centrali nucleari precedenti.

Ci sono i seguenti siti:

Trino
Caorso
Garigliano
Latina
Montalto di Castro

Che hanno già ospitato in passato centrali nucleari attive o in costruzione, basta semplicemente usare GLI STESSI TERRENI già comprati e perfino parte delle stesse opere e le centrali le metti su. Sono strutture molto piccole!

MW installati 7190. (l'importazione di energia elettrica italiana tocca i 7000).
1 anno e 1090 sono attivi, 5 anni e sono attivi tutti e 7000.

Costo totale massimo (somma dei massimi) 13 Miliardi di €.

La somma che ENEL voleva spendere per comprarsi electrabel e che è già in liquidità di cassa.

3- Bisogna rifare il referendum? Un referendum non servirebbe a niente, visto che i referendum non riguardavano affatto la scelta del "nucleare si o no".

i tre quesiti erano:

Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)

Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)

Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).

4- E per la localizzazione, per avere il consenso delle popolazioni locali? Per quel che riguarda la localizzazione non esistono minimi dubbi, se è stata autorizzata la costruzione di centrali vecchie nei vecchi siti nulla osta la costruzione di centrali nuove nei medesimi terreni. Anzi molto sensato sarebbe, visto che altrimenti si buttano e basta soldi a tenere a uso nullo terreni.
16/04/2006 12:41
 
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e' troppo tardi!
Nel 2000 il dato più ottimistico, riguardo la disponibilità di uranio per le centrali a fissione, con il trend di richiesta dell'epoca, era di circa 120 anni.
Trascorsi i quali si sarebbe dovuto cominciare a 'distillare' uranio dagli oceani, trattando milioni di metri cubi d'acqua con modalità che non voglio neanche starvi a spiegare.
Nel 2000 la Bomba Cinese non era ancora 'scoppiata' e cioè pochi esperti sapevano che questa bomba economica, per continuare a crescere e progredire, avrebbe dato fondo a tutte le proprie riserve minerarie ed avrebbe cominciato a rastrellare tutto il minerale del mondo (carbone, rame, alluminio, uranio, ecc.).
Sull'onda di questi sviluppi altri paesi economicamente forti hanno dato il via al programma nucleare per salvaguardarsi (vedi Korea, Iran ed altri paesi baltici).
Con questa richiesta esponenziale di combustibile nucleare, possiamo credere di avere ancora disponibile uranio per i prossimi vent'anni? Se sì, a che prezzo?
Guardiamo il petrolio che sta finendo.
Alcuni Emirati Arabi hanno finito le riserve dei giacimenti ed attualmente stanno pompando fuori gas naturale con estrema parsimonia (prima lo bruciavano per l'estrazione del petrolio).
Il prezzo del petrolio è arrivato a triplicarsi in 10 anni!
Che l'uranio stia esaurendosi è stato anche involontariamente segnalato dall'atteggiamento dei Paesi 'accaparratori' di urario per eccellenza, la Cina e gli Usa, per il loro accanimento nei riguardi dei 'nuovi' Paesi emergenti che vogliono il nucleare.
Ho messo nuovi tra virgolette perchè è da decenni che questi Paesi perseguono la ricerca nucleare e solo ora sono su tutte le pagine dei giornali.
Questo thread è stato lanciato 3 anni fà ed ancora possiamo confrontarci e discutere e probabilmente ancora molto a lungo.
Con i tempi che abbiamo in Italia e gli avvicendamenti straordinariamente cadenzati dei governi sx e dx mi pare sia evidente che 'programmare' non sia concesso al nostro Paese.
Quindi di cosa aver paura? Di miliardi di investimento destinato a non fruttare, o di una stasi concordata alle spalle di tutti?
Di sicuro non di inquinamento radioattivo di una centrale italiana!
A proposito, lo sapevate che un nostro studioso di bologna sta lavorando per una società canadese con il compito di neutralizzare le scorie atomiche trasformandole in altri elementi stabili?
Che peccato che anche questa opportunità se ne sia andata all'estero.
Un saluto a tutti.
18/04/2006 01:01
 
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Visto che se ne parla di nuovo.....
Sono favorevole ciao
23/05/2008 19:19
 
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Maestro
non mi ricordo se ho votato...ma sono favorevolissimo
08/06/2008 13:00
 
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Post: 12.393
Maestro
non mi ricordo se ho votato...ma sono favorevolissimo
08/06/2008 13:00
 
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