Le terre del Sole Angeli...demoni..commeni...sotto lo stesso cielo

Modifica alla memoria per Clio (Ok)§

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    Hayle
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    Registrato il: 02/08/2010
    Utente Junior
    00 26/11/2010 21:43
    Riassunto: Hayle modifica la memoria a Clio, secondo le ultime indicazioni di Sally e il patto fatto con lui.





    21:28 Clio: [Cella/Letto] La luce del sole che trapela dalle finestre ornate di tende di lino bianche mentre sulla scrivania sono sparsi fogli scritti a calligrafia ordinata e precisa. La sua. Dall'esterno della camera arrivano voci, cinguettii e nitriti, insieme a qualche direttiva di Archibald. Il profumo costante di casa, di protezione, di pulito. Ricordi. Solo ricordi. Sembra così distante la normalità, la sensazione di poter respirare con facilità l'aria che sta intorno, il piacere di passare una giornata senza problemi, dal mattino sino a quello seguente. Anche la luce del giorno, oramai, sembra diventata una cosa così difficile e poco abituale. Le bende le coprono gli occhi e le orecchie, ogni cosa giunge ovattata ed attutita, per quanto abbia ormai imparato a riconoscere i suoni leggeri dei pasti che giungono ogni giorno. Mangia poco e niente, quel tanto che basta a sopravvivere, anche se, a questo punto, forse sarebbe meglio lasciarsi andare. Nessun cambiamento, nessun miglioramento, solo speranze che vanno via via perdendosi nella confusione che ancora accusa nella testa, tra dolori e pensieri che viaggiano come serpenti venefici tra i capelli scuri e nodosi. Non può più pettinarli, ora. Non può più scegliere quale vestito descriverà meglio le sue forme, ora. Tiene le gambe raccolte e rette dai piedi puntati sul materasso, le mani poggiate sul ventre. La respirazione è l'unica cosa regolare, di questi tempi. E' dimagrita molto, tanto che prima, a confronto, sarebbe sembrata sin troppo in carne. L'unica cosa che cresce, insieme al tempo tedioso, è il rancore che prova per tutti, compresa se stessa. Nessuno l'ha aiutata, è sola, ora come sempre..

    Hayle [Corridoio-> cella]: [L'elfa non ne attende visita, ne è certa l'oscura fenice, mentre con lievi passi muove verso la cella dove ella ormai da mesi risiede. Dal giorno del taglio dell'orecchio ha lasciato detto alle guardie di cambiarle le bende per evitare che la ferita faccia infezione e per farla nutrire. Non ha idea di quanto sia grave il colpo che le ha recato al capo, ma sa che lo è stato abbastanza da impedirle i movimenti e lasciarla intontita a lungo. è un lavoro un pò noioso quello che ha da fare oggi, ha solo da modificare un piccolissimo particolare nella mente d'ella. Con sé porta delle bende pulite e un catino d'acqua, per giocare ancora una volta alla dolce e gentile dama. Nella tasca addirittura ha una piccola cosa comprata dai maghi, che però ancora non sa se usare o meno. Una certa pozione che pare sia in grado di sanare le ferite...patetici umani! Cosa vanno a inventarsi pur di supportare il loro debole corpo! Sciocchi. Questo è quanto prova per quegli esseri che le fanno da cibo, e che parte alcuni sono tutti un branco di pecore che camminano nella loro brevissima vita. Cammina, i capelli legati in una coda, il vestito nero che indossa le dà un'aria quasi da bambolina, soprattutto perché mette in risalto il chiarore della pelle. Sul viso finemente modellato nella creta e poi dipinto di bianco risaltano due brillanti occhi verdi, talmente intensi da sembrare quasi finti. Ai fianchi reca due spade, armi che presso di sé tiene per la loro particolare bellezza, come tutti gli umani che fanno parte della sua corte. Silenzioso dunque il passo la porterebbe ad avvicinarsi alla cella, ed a vedere là la gentil'elfa, accucciata sul letto -//scurovisione liv 3-]


    21:46 Clio: [Cella/Letto] Espira piano, ascoltando quel suono flebile che le fa compagnia. Lei, solo lei. L'unica persona di cui si può fidare di certo, l'unica su cui conterà, d'ora in poi, se varrà la pena di continuare. Quasi incerta di volerlo, ode dei passi leggeri, farsi sempre più vicini. La bendatura, infatti, attenua soltanto le capacità innate che la sua razza le ha dato [Sensi sviluppati liv. 2/3]. Rimane ad ascoltare per qualche istante prolungato, incerta se quel rumore sia gioco della sua mente incrinata o sia reale. Sarebbe strano, in questo caso, poichè sono già venuti a portarle la cena, di cui i molti resti saranno abbandonati da qualche parte nei pressi del pavimento, poco lontano dal letto. Può darsi che non siano qui per lei, che altri ospiti ora siano abitanti di qualche cella vicina. O forse si tratta di una visita straordinaria. Non si muove, solo attende.


    Hayle [Cella]: [s'andrebbe a muovere il passo fino all'interno della cella, che verrebbe richiusa alle spalle della vampira, che poi a terra poserebbe il catino d'acqua, vicino al letto dell'elfa. Non la saluta, non parla adesso...andrebbe a porsi sul letto d'ella, vicinissima se ella non si spostasse, la mano le carezzerebbe quasi dolcemente la nuca. Tutto quel sangue acido e nocivo così vicino le dà fastidio. Pur non comprendendone appieno la gravità, sa che è la ferita alla nuca che le impedisce di muoversi, e non quella all'orecchio. La mano sinistra solleverebbe la benda mentre la destra andrebbe a prendere la boccetta di liquido magico dalla tasca, ne sviterebbe il tappo, facendo poi cadere due gocce sulla ferita all'orecchio, ormai in via di rimarginazione. Forse non basterà a guarirla del tutto, ma almeno impedirà che l'elfa perisca per infezioni. L'elfo la vuole viva in fondo. Sorride, mentre adesso le bagnerebbe la nuca con acqua fredda, cambiando poi le bende.]

    22:01 Clio: [Cella/Letto] Conosce oramai alla perfezione quel cigolio imperfetto delle sbarre che la rinchiudono in quella gabbia, tanto che ogni volta le si smuove nel petto un bruciore quasi nauseante, all'idea di avere qualcuno vicino. Sente altri rumori indistinti intorno a lei, ma quello che più la infastidisce è il non sentir parola. Si sente accarezzare e le verrebbe da ritrarsi di scatto se solo non le dolesse la nuca. Ma prima che possa parlare, le bende vengono tolte. Riapre lentamente gli occhi, seppur la poca luce presente non possa infastidirla granchè. Sbatte qualche volta le palbebre, cercando di vedere dinnanzi a sè, la figura dapprima ombrosa della vampira, che va delineandosi pian piano sotto una forma appena sfocata [Scurovisione]. E' da tempo che non la vede, ma la ricorda bene, quella donna. E' colei che le ha svelato parte di ciò che le è accaduto, nutrendola di false speranze. Si sente colare sulla pelle qualcosa di liquido e dunque cerca di sollevare appena le mani in direzione della presente, come istintiva protezione. "Cosa mi state facendo?" proverà a dire sussurrando, con voce roca, quasi inabituata a parlare essendo da tempo in solitudine forzata. Le labbra sono secche, il parlare quasi le graffierà la gola. Ma ancora cerca di tenerla a sè, attraverso gli occhi, di guidare l'iridi a focalizzare quei particolari dai confini frastagliati.

    Hayle [Cella]: [La boccetta col liquido verrebbe adesso riposta in tasca, mentre andrebbe a raccogliere dentro di sé le energie necessarie per la concentrazione. Non chiude gli occhi, si limita a riavvolgere la benda intorno agli occhi dell'elfa con gesti meccanici, semplici, mentre poi la mano ne carezzerebbe la fronte. Un gesto meccanico che forse ne aiuterà la concentrazione. La mente si farebbe pulita e linda come un pavimento su cui un servo fedele e gentile abbia strofinato a lungo con uno straccio intriso di disinfettante, e che abbia poi passato la cera, fino a renderlo talmente pulito da potercisi specchiare. Uno specchio in cui un narciso forse tenterà, innamorato della propria figura riflessa di baciare sé stesso. Il potere sarebbe incanalato nel corpo, inizierebbe a scorrerle dentro, quella forza oscura che rende la mente altrui come uno specchio d'acqua in cui infilare la mano e afferrare dolcemente quanto è necessario, per poi rimettere quello che si vuole. Mente pulita e linda, concentrata e chiara, dolce e semplice come se fosse quella di una virginea fanciulla che ancora non conosce i mali del mondo. Non parlebbe per non creare problemi alla concentrazione, se non per dire -State tranquilla, è una cura...- in un sussurro veloce -//Oscurità mentale liv 3, 1/2 di concentrazione-]

    22:10 Clio: [Cella/Letto] Appena il tempo di cogliere qualche immagine ed ancora tutto si fa buio, sotto il tocco conosciuto delle bende. Riabbasserebbe le mani alle lenzuola, cercando di deglutire ed umettare le labbra per alleviare il fastidio. Qualche parola veloce, dall'altra, parole a cui non sa se credere o meno. Per quanto diffidi da quella donna, ora non ha nè la forza nè la voglia di reagire ai mali che le scivolano addosso, corrodendola lentamente. E' da mesi ormai che rimuggina, sperando che Mandos voglia abbracciarla una volta per tutte. "Siete brava a mentire..l'ultima volta mi avete detto che sarebbero venuti a prendermi..dovreste imparare a raccontarle meglio, le vostre frottole.." mormora stancamente, succube di tutto questo. Non le interessa più nulla, non crede più nel buonismo del Fato, nella fortuna e non ci crederà fino a che non avverrà davvero qualcosa a cambiare le carte in tavola. Roval Hatha forse non l'avrà abbandonata, forse la starà mettendo alla prova per un futuro importante. Ma non sa se ha voglia di reagire, tutto è sempre uguale, tutto è sempre sfavorevole..


    Hayle [Cella]: [La concetrazione verrebbe adesso mantenuta, come un vetro i primi istanti dopo che è stato pulito. Rimarrebbe linda e chiara la sua mente, ed ella, l'oscura fenice si concentrerebbe adesso su un colore, un solo colore che le rimpierebbe la mente, il rosso, facendo dunque ben fluire quel potere nel corpo. Lo potrebbe quasi sentire nella punta delle dita, che fremerebbero al contatto con la pelle dell'elfa, negli occhi che gentili si muoverebbero su di essa, nei capelli. Un potere che scorre nella sua mente ben pulita da tutti i pensieri, escludendo gli stimoli interni ed esterni, rendendola percettiva e pronta. -//oscurità mentale liv 3, turno 2/2 di concentrazione]

    22:21 Clio: [Cella/Letto] Nessuna risposta. Semplicemente silenzio, ed il sinistro fruscio della mano della vampira che scivola su di lei come uno scarafaggio. Cercherebbe dunque di sollevare la mano destra a raggiungere l'arto di lei, non tanto per spostarla o danneggiarla, quanto solo per frenarne il moto che la infastidisce e la solletica, rendendola più inerme di quanto già non sia. "Smettetela, mi annoiate!" accuserebbe, sollevando di qualche tono la voce che rimane tuttavia un mormorio gorgogliante. Ha bisogno di acqua o quella gola la farà impazzire. "Datemi dell'acqua, ho sete.." protesterà flebilmente, cercando tuttavia di esprimere quel minimo di decisione che le rimane.

    Hayle [Cella]: [C'è un che di dannatamente bello e perverso nel poter modificare l'altrui mente...vedrebbe i ricordi di Clio scorrerle nella testa, fino a fermarsi nel punto voluto. Ah, è là che è da correggere, i momenti in cui ha conosciuto Salazar al di fuori delle questioni di razza. Sorride, mentre lascia che ella scosti la mano, avrà dopo l'acqua, ne fa portare ogni giorno una certa quantità all'elfa, per far si che non muoia di sete. Il libro dei ricordi di Clio sarebbe nella sua mano, volendo potrebbe con un colpo cancellarli tutti, sin da quando è nata a questo momento, ma non sarà tale il destino di Clio. L'impeccabile penna mentale dell'oscura fenice andrebbe adesso a impuntarsi sul libro, alla pagina scelta, la mano scorrerebbe a cancellare quanto necessario, a eliminare quello che va eliminato, per giungere ad un'unica soluzione: ha conosciuto il comandante delle truppe elfiche solo per la razza, il suo unico garzone è stato randall in questi mesi....-//oscurità mentale liv 3-]

    22:33 Clio: [Cella/Letto] Non sa cosa avviene al di là delle bende e se anche queste non ci fossero probabilmente non capirebbe granchè, di quello che sta accadendo. Non sentendo ancora risposta, nè avvertendo movimento, ripeterebbe "Datemi dell'acqua!" emanando un esile vocio distante dalla voce melodica e calda che usava in passato. Pochi istanti dopo, la sua stessa mente verrà manipolata come terra bagnata, a formare ciò che più pare e piace alla vampira, di cui è nuovamente ignara vittima. I ricordi vanno tramutando, senza che possa fare granchè per impedirlo. Semplicemente attende ancora che la sua acqua le venga servita, una volta per tutte. Ignara di tutto ciò, il male maggiore del momento, pare che sia quella gola che brucia sotto l'attacco di una ritrovata voce corrotta dall'inutilizzo.


    Hayle [cella]: [Cerca con tutte le sue forze di non farsi distrarre dai sussurri dell'elfa, cerca di rimanere concentrata sul suo compito. Tace, mentre la penna completerebbe l'opera, cancellando poi se stessa dalla mente dell'elfa e descrivendo al posto suo una donna d'esilissima coportura, sui quattordoci anni, con vistose cicatrici sul corpo e un paio sulla fronte, che in quei mesi l'ha acudita e lavata, le è stata amica. Una donna bionda, elfa come lei, gentile e mite di temperamento. Spaventata da qualsiasi rumore, pronta a correre via come uno scoiattolo impaurito, e che pure le è stata di conforto in quei mesi. Non è presa da manie di protagonismo, non la aggrada che qualche vivo la ricordi...-//oscurità mentale liv 3-]

    22:42 Clio: [Cella/Letto] D'improvviso l'immagine ed il ricordo stesso di colei che è china sulla sua figura stesa sul letto gualcito, cambia come se un sortilegio fosse stato attuato a sua insaputa. Infatti, è consapevole di avere vicino non più quella specie di bambola di porcellana dall'aspetto inaffidabile, bensì una specie di ragnetto esile, biondo e timoroso della sua stessa ombra. Ricorda di aver intrattenuto un rapporto un poco più amichevole con lei, forse dato dal sangue comune, ma ancora non le dà da bere..*Ho sete!* ripeterà tramite un messaggio telepatico ad indirizzo di lei, stufa di gracchiare a mezza voce e di attendere [Telepatia liv. 2]

    Hayle [Cella.letto]: [Un'ultimo ricordo verrà inserito nella mente di Clio, per punirla d'averle dato fastidio. Ha dei metri di giudizio molto strani la vampira. Andrebbe adesso a scrivere un'ultima pagina nella mente dell'elfa. Una pagina completamente nuova. Quest'oggi l'elfa esile, il ragnetto è andata a trovarla, le ha disinfettato e curato la ferita all'orecchio, curandola con una cosa che l'ha fatta guarire del tutto. Le ha parlato dolcemente per tutto il tempo. Nella cella sono entrate delle guardie, l'hanno scostata. L'elfa ha cercato di difenderla, e le guardie hanno approfittato di entrambe, crudelmente, prima di portarsi via l'elfa, lasciando Clio da sola, nell'oscurità...così come ogni giorno il cerchio per Clio si ripete in questi mesi di torture e sevizie, di pene e di gravi sofferenze. L'ultimo regalo per l'elfa è stato appena consegnato. Salazar ne sarà contento, le ha modificato i ricordi esattamente come egli desiderava. -//Oscurità mentale liv 3-]

    22:56 Clio: [Cella/Letto] Improvvisamente non ha più sete. I ricordi degli ultimi istanti sono cambiati, lo sdegno, la paura ed il fastidio per quelle sevizie immaginarie torna a sorprenderla. Non ha più pena per gli altri, poichè tanta dovrebbe averne per se stessa. Non le interessa affatto che abbiano approfittato della serva, ma vorrebbe urlare perchè quei pensieri interessano anche lei. Istintivamente cerca di rannicchiarsi, avvicinando le ginocchia al petto quanto basta per stringerle, voltandosi interamente a sinistra. Stranamente, però, si accorge, respirando di fretta, di essere vestita e di non accusare i dolori che generalmente si avrebbero in seguito ad una violenza. E' vivo il malessere, dentro di lei, per quel pensiero vissuto e preso per reale. Ma quella situazione, quelle constatazioni, però, la confondono. Non capisce più cosa è vero è cosa è costruito dalla sua fantasia e, per il momento resta immobile, a subire i rimasugli di quei dubbi pressanti e ardenti.

    Hayle [Cella-->esterno]: [Sorriderebbe adesso, lasciandola nella cella prima di uscire. Baderà bene a chiudere a chiave la porta della cella, lasciando detto alle guardie di portarle da mangiare e da bere, in modo che non muoia di fame. Ha l'altro prigioniero da visitare, tra poco...]
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    -Salazar-
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    Utente Senior
    00 01/12/2010 14:43
    Gdr approvato

    Modifiche:
    Hayle 8 Pe
    clio 8 Pe

    Salazar




    Ti aspetto, tra le mie braccia troverai una nuova vita, la stringerai fra le mani solo per un una frazione di secondo e poi, finalmente, sarai morto



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    -Salazar-
    Post: 462
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    Utente Senior
    00 04/12/2010 13:54
    Allora ci sono delle modifiche da fare per la giocata. Mi ero completamente perso l'uso della pozione, perchè ero convinto che fosse una cosa "casalinga".

    Ma voglio far notare che il riassunto era una riga fatta malissimo in cui nemmeno si menzionava un passo tanto importante. Ed inoltre quando si usano simile cose è d'obbligo postare il link della pozione usata.

    Cmq, in definitiva:
    attribuisco 15 Pf a Clio. Lei non avrà più alcuna perdita di sangue dall'orecchio ferito, e la pelle le tornerà a crescere (non l'orecchio naturalmente)

    Scusate per l'errore

    Punteggi aggiornati
    [Modificato da Yvonne90 04/12/2010 20:09]
    Salazar




    Ti aspetto, tra le mie braccia troverai una nuova vita, la stringerai fra le mani solo per un una frazione di secondo e poi, finalmente, sarai morto