nell'opinione pubblica si avverte una sfiducia nei confronti della scienza, secondo me dipende non solo dal fatto che ha portato alla costruzione dell'atomica che potrebbe essere vista come l'ultima goccia, ma anche dal fatto che ha portato l'inquinamento, la sovrappopolazione, ed ha avviato una lenta distruzione del pianeta, basti pensare al tema effetto serra dovuto alle emissioni di CO2 nell'atmosfera.
anche numerose guerre, conflitti e tensioni sono nati solo per accaparrarsi le risorse combustibili. c'è addirittura la sensazione che il nostro pianeta si trovi in una situazione quasi disperata: quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale conflitto atomico tra le varie superpotenze?
in sostanza attraverso la storia non si ha un'idea molto felice della scienza, è vero che la vita media e le condizioni di vita degli individui sono migliorate, ma a quale prezzo? fare scienza è come cercare di svuotare il mare servendosi di un secchio per quanto si possa andare lontano con le 'secchiate' saremo sempre ad una distanza infinita dalla fine(di chi era questa frase?)
io sono comunque dell'idea che bisogna avere fiducia anche perchè come uomini non abbiamo altra scelta, la religione non è e non è stata certo una strada migliore.
vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare
ora il mondo intero é sul bordo del baratro. Tutti i progressisti gli intellettuali e i sapientoni....tutt'a un tratto non sanno più che cosa dire. la lorduria accumulata per tutti i delitti salirà e tutte le puttane e i politici grideranno...."salvaci!" e io dall'alto sussurrerò "no"
rorschach,watchmen