Del solo incanto, la noia
ucciderebbe la follia che nascondiamo
sotto pelle, incrociati a notte
come i rami del salice piangente
usurpando il trono alla sfacciata
regina della notte, che coccola
l’abbraccio degli amanti
in quel fluire argenteo
che illumina i tuoi occhi
dentro ai miei, c’è solo notte
d’incanto mi sorprendi mia musa
svestita del tempo ormai trascorso
e non c’è solco che adombri il tuo volto,
non c’è un solo filo bianco nei capelli
passione che desti, come il fuoco
che pulsa vivo sotto cenere,
inebriato dei piaceri che ci legano
a voci che ricordano quel secolo,
legami ai glicini per invecchiar
purpureo di baci e amore
culla il mio sogno
di bambino, irriverente punto i piedi
di fronte a te, mia giovane regina
ascolterò parole che rotolano dolci
da quelle labbra di corniola,
nel sottobosco dei tuoi occhi
che indagano la mia anima
e pulso del piacere che m’infliggi
nella carne con ardore,
d’incanto e di noia.