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Ignotus - Telefono senza fili (SOLO FANDOM HARRY POTTER)

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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 30/01/2018 23:49
    Quarto Posto
    Un’altra stagione
    di Setsy









    Grammatica e Stile: 14.7/15

    L’ortografia e la grammatica sono perfetti. C’è solo questo problema di sintassi, che rende ostica la comprensione del periodo.
    Alcune sfumature brillano come smeraldi, altre cantano come foglie che accompagnano il soffiare del vento; discrete, ricche di linfa vitale, stabili come l’Estate, protettive come l’ombra che creano tra l’intreccio di rami robusti. → -0.3 (il soggetto del periodo sono le sfumature, soggetto che dovrebbe reggere anche la seconda parte del periodo, quella che sta dopo il punto-virgola. Ma quando dici ʻcome l’ombra che creano tra l’intreccio di rami robustiʼ capisco che a creare sono le foglie, secondo la tua idea. Sintatticamente però, per come è posta la frase, sono le sfumature che stanno sui rami. Forse mi è sfuggito il senso, ma credo che il modo migliore sia o ripetere ʻfoglieʼ dopo discrete, il modo che il soggetto diventino loro, o che usi ʻfoglieʼ o un loro sinonimo dopo l’ultimo ʻcheʼ. Io consiglio la prima, perché anche stilisticamente riprendere a inizio seconda parte il nome usato nella prima, dà un senso forte e mette un punto fermo al concetto che vuoi esprimere.)

    Ti dico subito che lo stile mi ha incantato: la metafora che fa da macchina motrice dell’intero testo è, una volta trovata la chiave di lettura, incantevole.
    La punteggiatura è ottima. Vedo che usi volentieri il punto-virgola, e questo è qualcosa che non molti fanno. In un certo qual senso, però, è stato un bene, perché ha dato modo alla drabble di non essere spezzata da troppi punti fermi; hai giocato più sulla melodia delle parti, su frasi scandite da un ritmo preciso ma non brevi. La virgola ha reso il tutto più morbido e coeso.
    Questo ha conferito alla drabble un tono di “racconto”, molto misterioso, da favola antica o come un inno alla vita. Cullava, quasi. Davvero un bel lavoro. La scelta della seconda persona a me piace sempre, e in questo frangente l’ho trovata una scelta azzeccata. È una forma elegante di raccontare: sembra quasi che tu stessi parlando alla McGranitt e la stessi osannando per il modo in cui ha saputo ricoprire il suo ruolo di ʻpilastroʼ nonostante i cambiamenti intorno, assecondandoli in qualche modo.
    Hai esaltato uno stile improntato soprattutto sulle descrizioni, ma lo hai fatto in modo poetico, con le giuste pause e senza appesantire il tutto, rendendo ogni particolare fisico metafora di uno astratto.
    Infine, le personificazioni delle stagioni in relazione ai diversi eventi che questo personaggio affronta, le diverse situazioni e i diversi momenti che le vesti rispecchiano, mi sono piaciute, perché hanno scandito il passare del tempo. In questo caso, poi, mi è piaciuto come ogni stagione – che di suo dovrebbe indicare un periodo di tre mesi – raggruppasse in sé un diverso macro-momento della serie. In effetti, la storia di Harry si può segmentare in tre passaggi: quello infantile, quello minaccioso, e quello adulto dove scoppia la guerra. E in mezzo ci stanno le sfumature. Davvero bello anche questa associazione.
    Un ultimo complimento va al lessico: sei stata brava a non uscire mai fuori dalla tua metafora, sfruttando la simbologia dei colori, ma anche quella della natura, con termini come ʻlinfa vitaleʼ o ʻtardiveʼ che richiama il ritmo delle piante.


    Titolo: 8/8

    Il titolo è misterioso già di suo, e solo per l’affinità con il genere della drabble è perfetto. Io però ho apprezzato tanto anche l’eccentricità e la curiosità che questo titolo ispira in un fandom come Harry Potter. Mi ha subito catturato.
    Detto ciò, lo trovo calzante con la storia, ma soprattutto con la metafora che rappresenta il testo, tanto da apparire come un arto dello stesso corpo, piuttosto che la cornice.
    I significati, poi, che può avere sono molteplici: ʻun’altraʼ mi spinge a percepire il cambiamento di vesti e di ruoli che indossa la McGranitt; la stagione, invece, richiama l’evoluzione del tempo, i cambiamenti dei colori e delle sensazioni che avvengono da una stagione all’altra. Davvero, un titolo molto bello.


    Caratterizzazione dei personaggi: 15/20

    È stato un po’ difficile tirare fuori la caratterizzazione della McGranitt da questa drabble, e non perché chiarito il meccanismo non esistono riferimenti. Credo che il problema maggiore sia l’impostazione che le hai dato.
    La drabble viaggia seguendo due fili, secondo me: uno è quello delle sfumature dei vestiti, l’altro quello delle stagioni. Se da una parte questo evidenzia il differente modo con cui questo personaggio viene o è stato percepito dal telespettatore – il lettore è portato a notare lo scurirsi dei colori e attraverso di essi a percepire il ruolo della McGranitt in diverso modo, protettivo e energico, preoccupato e severo, e infine l’ultima protezione rimasta a Hogwarts – dall’altro trovo questo espediente più adatto a mostrare l’evoluzione della trama e del castello che a esplicare il personaggio in sé.
    In altre parole: sì, la McGranitt è definibile all’inizio come un personaggio discreto, nel senso che funge in qualche modo da secondo di Silente, ha un ruolo di protezione a cui tutti gli studenti guardano, a metà libro la vediamo preoccupata per Harry (e in qualche modo questo profetizza l’arrivo di tempi più oscuri) mentre alla fine rimane l’unico punto saldo di quel corpo insegnanti che ha la forza e la tempra per resistere in mezzo al regime che Voldemort, e chi per lui, ha instaurato all’interno del castello, una speranza per chi quel mondo lo deve affrontare con la paura di studente giovane e indifeso; però ho visto queste sfumature più adatte a esternare l’intero contesto che il personaggio.
    Non c’è la sua severità, l’energia con cui affronta la Umbridge per Harry e che denota il suo buon cuore e l’animo quasi materno. La caratterizzazione passa in secondo piano, in un certo senso. Hai concentrato il tuo obiettivo verso il suo ruolo, ma non sul suo carattere o i suoi comportamenti. In questo, la drabble pecca un po’.


    Gradimento personale: 4/5

    Confesso che a prima lettura, alle prese con il cercare il personaggio misterioso, capire in che modo o verso cui tu abbia usato la metafora delle stagione e dei colori è stato snervante. Non ho potuto godere della metafora, perché era proprio lei a impedirmi di capire. È un concetto idiota, me ne rendo conto. Quello che voglio dire è che, sapendo a chi ti riferivi, la metafora e il modo in cui l’hai gestita è stata davvero una poesia, quasi una specie di inno atto a esaltare le tante facce di Minerva McGranitt; ma nel bel mezzo del ʻgiocoʼ è stato un po’ troppo mistero. Concentrarmi sul fine del gioco mi ha impedito di godere appieno del testo, il quale mi ha fatto impazzire. Alla fine ho alzato le mani, lo confesso.
    Credo che, ai fini del contest, servisse una chiave di lettura al lettore/partecipante per capire, magari facendo accenno alle vesti, piuttosto che parlare di sfumature. Credo che non avresti ʻimboccatoʼ la soluzione, ma avresti dato l’input secondo cui decodificare il tutto.


    Attinenza al bando: 1.25/2

    Credo che non ci siano dubbi sul fatto che la drabble sia misteriosa. Hai lavorato con una metafora per tutto il tempo, non uscendo mai da quest’associazione che hai dato al personaggio.
    Di conseguenza sei stata brava a non uscire fuori dal tema richiesto, rispettando anche un altro punto fondamentale del bando: niente descrizioni. Hai puntato tutto sulle sfumature degli abiti che indossa la donna, i quali dovrebbero anche essere esplicatori delle varie fasi e cambiamento che subisce il suo ruolo all’interno della storia.
    A mancare, purtroppo, è l’introspezione. Hai seguito un’analisi esterna con molta cura, ma non sei mai entrata nella mente del personaggio, non hai esplicato le sue emozioni o pensieri.

    Totale: 42.95/50

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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 30/01/2018 23:52
    Terzo Posto
    Essere o non essere
    di Monnalisa1974









    Grammatica e Stile: 12.9/15

    La grammatica è piuttosto buona, ma si è rovinata nel finale. La sintassi invece va rivista un attimo.
    Nel dubbio è meglio tenerti al sicuro, che a qualcuno non venga in mente di usarti a proprio favore. → -0.3 (Allora, la seconda parte è una proposizione esclamativa indipendente
    In cuor mio, a sapere chi ti mise al mondo, non ci avrei messo mezzo giro di clessidra a darti fuoco, il suo solo nome mi fa venire i brividi. → -0.55 (Su questa frase ho lavorato parecchio. Allora, essendo scritta in seconda persona, deduco che ʻil suo solo nomeʼ si riferisca a colei che la mise al mondo, ovvero la Cooman. Quindi, tu sai chi la mise al mondo! Ecco, questo concetto fa a pugni con ʻa sapere chiʼ, che intende che tu/narratore non lo sappia. Quindi, la forma giusta è ʻsapendoʼ. Inoltre l’ultimo periodo non fa parte della logica della frase; sarebbe meglio separarlo con un punto o, meglio, con i due punti, poiché ʻil suo solo nome…ʼ dà una motivazione alla frase che la precede.)

    In generale la punteggiatura poteva essere gestita meglio. Il ritmo della drabble è scoordinato, non ha le giuste pause, e la lettura risulta slegata, poco fluida. Gli “accenti” non sono messi al punto giusto, nel senso: c’è l’esclamativa mancata che smorza il tono, e anche l’ultima frase non è esaltata al meglio, tanto che il ritmo finisce in una sfumatura senza coinvolgere.
    Il lessico è semplice, credo che sia una buona cosa visto che il personaggio misterioso sia un oggetto piuttosto recente, e quindi non ha bisogno di essere esaltato da termini più ricercati. In alcuni passaggi l’ho trovato semplice ma significativo, come quando accenni allo specchietto per allodole: mi ha richiamato alla mente tutto il discorso di Silente sull’importanza di una profezia e sul destino e la volontà di un uomo. La profezia in sé non ha potere, sono gli uomini che la usano o vi si affidano che la investono di importanza. Solo in un caso la scelta lessicale mi ha confuso: ʻLa tua metà è piuttosto oscuraʼ. Di solito con l’espressione ʻla tua metàʼ si indica qualcosa di esterno al soggetto che va a completare il soggetto stesso, come quando si parla di anime gemelle (non so se riesco a spiegarmi). In questo caso, invece, io ho capito che ti riferissi alla prima parte della profezia, quella che dice ʻnato all’estinguersi del settimo mese, da genitori che lo sconfissero tre volteʼ, ovvero la parte di profezia che per prima si conosce. Ma la mia prima interpretazione era stata che ʻla tua metàʼ si riferisse a Voldemort, perché cercavo quella metà in qualcosa esterna alla profezia. Per questo motivo, credo che sarebbe stata una scelta più felice usare l’espressione ʻuna tua metàʼ, credo che in questo modo il concetto sarebbe stato più chiaro.
    Un po’ insolita come scelta è quella del narratore interno indefinito che parla all’oggetto. Posso dire che ha reso l’ambientazione magica? Io credo che sia proprio questa la capacità della seconda persona. Non sappiamo chi sia a parlare, se è il narratore esterno alla vicenda che parla con l’oggetto oppure un personaggio di HP, però rende l’idea di riflessione a cui chiama la profezia. Il tono colloquiale si adatta al lessico semplice, mentre le metafore intrigano e arricchiscono.


    Titolo: 6/8

    Il dubbio amletico non è proprio il titolo più originale, nel senso che questa frase è stata talmente usata e sfruttata che è facile che passi un po’ abusata, alla fine. Il titolo, in sé, non mi attirerebbe ad aprire, proprio per questo motivo.
    Per quanto riguarda l’attinenza alla trama, richiama in generale la natura ambigua e spezzata a metà della profezia, il suo non essere qualcosa di definito ma soggetto a interpretazione, soprattutto per quanto riguarda sempre quel discorso famoso di Silente, che getta una luce sull’interpretazioni delle profezie in generale che non gusta mai tenere a mente.
    In definitiva, il titolo è buono per intendere la dualità della profezia, ma poco attraente all’occhio di un lettore alla ricerca nella lista dei fandom.


    Caratterizzazione dei personaggi: 19/20

    L’incipit è stato d’impatto, lo devo ammettere. Partire dicendo che ʻil parto di una mente malataʼ mi ha pensare a un qualcosa di oscuro e inquietante, e credo che questo rispecchi molto la natura delle profezie. La frase poi continua subito con una seconda possibilità: la verità aleggia nelle tue trame? E anche questa parte è altrettanto inquietante, perché odora come una sentenza che pende sul collo del protagonista.
    E la profezia ha in sé questo effetto su Harry. Questo passaggio è stato davvero ben sfruttato, secondo me. Con una frase hai racchiuso il cuore di un’intera riflessione che la Rowling segmenta in tutto il quinto libro.
    Hai reso anche molto bene quanto fuorviante siano le sue parti, e come sono un occhio completo alla sua forma possa dare comprensione della sua esistenza e dei suoi significati. E ancora ci sono rimandi al discorso di Silente e al peso che aleggia su Harry: lo porterà a subirne gli effetti o la brandirà cosciente del fatto che essa è solo un guscio vuoto a cui sono gli altri a dare importanza?
    Non ho dato punteggio pieno perché mi è sembrato che la profezia non fosse l’unico personaggio che tu stessi usando in questa drabble. Infatti ci sono diversi riferimenti alla Cooman, che restano ai margini ma che tu utilizzi per dare indizi indiretti sull’oggetto in questione. In qualche modo, però, se i riferimenti alla donna ti sono stati utili per questo ultimo frangente, hanno però aperto diversi punti di domanda. L’ultima frase, per esempio, non l’ho molto capita: il suo solo nome mi fa venire i brividi… perché? La caratterizzazione che ne dai in forma indiretta sembra inesatta, o meglio soggettiva, e questo rende il personaggio femminile incompleto.


    Gradimento personale: 3.5/5

    La prima frase in sé dà poche possibilità di scelta: mi porta subito a pensare a un oggetto o a un’idea. Nella sua natura, la profezia è entrambi: un oggetto che contiene delle parole profetiche ma anche un messaggio partorito da una mente.
    In un certo senso è stato facile indovinare quindi la risposta alla tua drabble. Da un altro verso, però, ho trovato alcuni passaggi ostici, come quella sbagliata interpretazione che ho dato a ʻla tua metàʼ, mi ha portato a cercare un oggetto spezzato in due, che avesse un gemello, tanto che per un attimo avevo pensato alla coppia di armadi, che non c’entrano proprio niente.
    Insomma, l’idea di questa dualità e dell’importanza che si dà alle profezie era davvero carina, e mi piace, però la resa poteva essere curata un pochino di più.

    Attinenza al bando: 2/2

    Non so se parlare di mistero o ambivalenza, sicuramente l’uso della seconda persona, il narratore che parla all’oggetto, unito al fatto che non si sa quale sia l’oggetto, aiuta a creare un’atmosfera misteriosa e magica, quindi va bene. La tua è stata un’alternativa che ha sopperito alla mancanza di una drabble più velata.
    L’introspezione per un oggetto è praticamente impossibile, ma l’insistere sulla sua natura ambigua e sulla possibilità di interpretare il suo messaggio, credo che ha reso molto bene la “personalità” duale dell’oggetto.
    Il bando è stato rispettato, non hai descritto né dato informazioni dirette al lettore.

    Totale: 43.4/50

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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 30/01/2018 23:55
    Seconso Posto
    Anima nera
    di erzsi










    Grammatica e stile: 14.55/15

    La grammatica e la sintassi sono pressoché perfette. C’è solo questo caso in cui non concordo:
    Il cielo si colora lentamente di grigio e viola e il tuo sorriso s’allarga, davanti un sopruso necessario ma da tanti osteggiato. → -0.2 Questo è l’unico caso in cui non sono d’accordo con la punteggiatura: il verbo non va separato dal primo complemento a esso legato. Avrei capito l’uso della virgola se ci fossero stati diversi complementi a seguito del verbo, ma in questo caso non è.

    Il resto della punteggiatura mi appare impeccabile. Hai calibrato bene le pause e le sfumature. Mi è piaciuto lo stacco tra “nera come la tua veste” e “nera come la tua anima”, perché ti ha permesso di esprimere un distacco introspettivo più che di forma del concetto. Mi spiego meglio: la prima frase ha un significato molto più fisico, e di conseguenza più blando; mentre la seconda, seppure riprende lo stesso paragone, si riferisce a qualcosa di più profondo e introspettivo. Il punto e a capo è stato fondamentale per dare un’impronta marcata a questo passaggio. Molto bella, quindi, anche la figura retorica che hai messo in scena.
    Il lessico è stato curato, e si vede, eppure in alcuni momenti ho faticato a condividerlo del tutto; per esempio, quando dici “memorie impossibili da obliare” o “sopruso necessario”. Entrambi i concetti mi danno l’impressione di un personaggio che abbia una coscienza, che agisce più per senso di dovere e che conviva con il suo mestiere “difficile”, mentre credo che altri fossero i tuoi intenti. Se la prima frase che ti ho segnalato è soggettiva – nel senso che può benissimo intendere che sono impossibili da dimenticare perché piacevoli per lui – la seconda, invece, mi dà più perplessità, poiché non avrei usato il termine “necessario” per definire l’atto che Macnair è chiamato a compiere. Invece ho trovato lo stesso “obliare” un ottimo richiamo all’incantesimo della memoria, quindi ho gradito che tu abbia usato questo termine piuttosto di uno più semplice e di uso comune. In generale, il lessico mantiene un tono quasi superiore al solito registro linguistico, vuoi che un lessico che si presta perfettamente all’uso della seconda persona singolare che tu hai adoperato per la narrazione, vuoi che la drabble in sé mi ha saputo creare un’atmosfera un po’ più formale e profonda, molto seria.
    Mi è piaciuto il mix creatosi, quindi, con l’uso del presente: da un lato abbiamo un lessico che dà il senso di gravità dell’atto e del tipo di personaggio, dall’altro lato abbiamo invece l’uso del tempo presente che porta il lettore a vivere la vicenda in modo più immediato e vicino. Quindi ho riscontrato un buon bilanciamento e coerenza tra contesto e tono narrativo.
    La forma e la lunghezza delle frasi varia davvero di poco in tutta la drabble, questa li dà compattezza nella forma, che si adegua perfettamente al tono; ho comunque gradito la forma ricca di più pause dell’ultimo pezzo, dove rimarchi il concetto introspettivo più importante di tutta la drabble.
    In definitiva, uno stile curato che ha saputo coinvolgermi a tono nel tipo di testo proposto, con coerenza e senza appesantire mai la lettura.


    Titolo: 8/8

    Quale titolo migliore per racchiudere l’anima di Macnair? Il titolo è dark, oscuro, e profuma di introspezione. L’ho trovato perfetto per il tipo di drabble che hai creato, poiché la drabble punta molto sull’essenza meschina e nera di questo personaggio, e richiamarne il tema centrale, in maniera talmente sintetica, anche nel titolo è stata una mossa vincente.
    Inoltre trovo che un titolo composto da sostantivo e aggettivo ha sempre un effetto molto diretto e intrigante nel lettore. Va dritto al punto, invoglia alla lettura e serba in sé i segreti dell’intera drabble. Complimenti!


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Il lavoro del boia non è un mestiere visto di buon occhio, nemmeno da chi di quel mestiere ha bisogno; probabilmente, neanche gli stessi che emettono la sentenza e approvano certe leggi poi si sporcherebbero le mani o sorriderebbero agli atti che il boia, per loro volontà, esegue.
    Ed è questa natura di questo ruolo che tu esalti magnificamente in questa drabble.
    È un mestiere visto con disgusto, sporcato dall’ipocrisia dell’uomo, ma che qualcuno deve pur fare. E se poi quel qualcuno ha un’anima così nera da prendere piacere da tale impiego, il risultato espressivo della caratterizzazione riceve un’impennata.
    Mi è piaciuto il riferimento iniziale al colore arancio, come se la lama mente rifletteva il suo sguardo avesse catturato anche il colore delle zucche. Ho apprezzato il contrasto di “fredda impazienza” perché ti ha permesso di mostrarmi la sua insensibilità insieme alla sua smania di prendere la vita dell’animale. Il fatto che egli rimanga indifferente davanti alle sue vittime, che siano esse colpevoli o innocenti, denota quanto nera e malvagia sia la sua anima. Sei stata brava a farmi sentire come il momento dell’atto si avvicini e di come egli sorrida nell’accorciarsi delle attese.
    […]il desiderio di svolgere l’incarico guida le tue stesse azioni[…] Infine questo pezzo mi ha fatto immaginare la scena in cui lo si vede affilare la lama, come se il desiderio lo spingesse a godersi ogni attimo, a partire dall’affilatura della sua arma.


    Gradimento personale: 5/5

    A me la drabble è piaciuta parecchio, non so se si è capito.
    Non l’ho trovata arcana come quella dell’edizione precedente, ma ha mantenuto comunque la sua aura di intrigante mistero. Ma soprattutto mi ha fatto innamorare il connubio titolo/introspezione, mi ha incantato. So che è un titolo pulito, semplice, ma ha un grande impatto in chi lo legge, o comunque con me lo ha avuto. È stato divertente indovinare questa drabble e immergermi nella mente “ligia” del boia del Ministero della Magia/di Voldemort. Il modo in cui hai descritto la sua fredda impazienza, quasi una contraddizione, il modo in cui hai richiamato il sangue attraverso l’arancio dello sguardo, ma soprattutto il modo in cui hai reso la soddisfazione che egli prova nel fare un mestiere così poco “onorevole”, è stata davvero resa alla grande. Ancora una volta complimenti!


    Attinenza al bando: 1.25/2

    Il mistero non è astruso né la drabble è stata difficile da capire, ma sei stata brava a calibrare la difficoltà, rendendola comunque accessibile pur conservando l’alone di mistero.
    L’introspezione è stato il punto forte, seppure in alcuni momenti la scelta lessicale storpiava un po’ il senso immediato. Hai curato molto questo aspetto, e si vede.
    La penalità giunge per l’uso delle descrizioni. Il bando del contest sconsigliava l’uso di descrizioni fisiche che potessero andare a “imboccare” la soluzione. Nel suo caso, non hai inserito elementi fisici ma di vestiario. In un certo qual senso, nominare la maschera e le vesti neri ha ristretto non poco il campo, dando un indizio di troppo. Ne ho capito la funzione introspettiva, il legame metaforico con l’anima, ma in qualche modo ha minato alla coerenza con quanto richiesto, seppure ai limiti del consentito.

    Punteggio: 48.8/50

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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 30/01/2018 23:57
    Primo Posto
    Flame
    di S.Elric







    Grammatica e Stile: 14.15/15

    Ho trovato solo una mancata concordanza del femminile, per il resto grammatica e sintassi perfette.
    Un piccolo colpo di bacchetta, un lieve movimento del polso: e fu rosso in un attimo. → Per questa frase non ho tolto penalità, perché stai usando i due punti tra due parti di una frase in cui la seconda è effetto della prima parte. Ho considerato poi la “e” come un effetto stilistico, che però tende a travisare la logica della frase, quasi andando a sminuire il significato dei due punti. In poche parole, io consiglio di toglierla oppure di sostituire i due punti con una virgola. È l’uso sommato di queste due cose che non mi convince, ma questo è da considerarsi da parte mia più uno scambio di opinione.
    in piccoli polveri sottili → -0.1 Questo è un refuso (piccole, poiché polveri è femminile).

    La punteggiatura, tolto lo scambio di parere che ho espresso sopra, è impeccabile. Mi piace l’escalation crescente della seconda frase, dove è il movimento, senza tante spiegazioni o perifrasi, a spiegare e a dare azione alla fiamma. Hai fatto bene a racchiudere questa frase solenne ed elegante tra due più brevi e dal tono netto. La parentetica usata per rendere in un climax crescente la cenere ha reso la solennità del momento ma ha anche enfatizzato ciò che quella cenere, quel gesto, rappresenta per il personaggio misterioso.
    Ho trovato, invece, meno incisive e di un tono più colloquiale e leggero il seguente passaggio:
    - Aveva rimandato troppo a lungo. Sapeva da tempo ciò che andava fatto, lo sapeva e basta. Nessuno avrebbe replicato, nessuno avrebbe osato proferire parola.
    Non so spiegarti bene il perché, ma finora avevi esplicato il personaggio attraverso i suoi gesti e la cenere, rendendo i suoi atti e il loro significato introspezione del personaggio. Il passaggio così repentino a un’introspezione più diretta e nitida ha creato un solco tra le due parti, a livello stilistico.
    Il lessico mi ha colpito in maniera positiva: è molto curato e l’uso di alcuni termini mi ha fatto percepire sia l’ambiente sia ha creato un rimando al suono onomatopeico del fuoco. Sto pensando a “scricchiolò”, dove “sc” riprende lo scoppiettio del fuoco, ma che allo stesso tempo mi dà la sensazione di antico e austero del mondo in cui si muove il personaggio. Il climax crescente – vittoria, godimento, superbia – è stato ben reso. Inserire questo passaggio al centro preciso della drabble li ha impresso tutta l’importanza che riveste.
    C’è un suo costante di un determinato suono fonetico – la “f” e la “s” – che richiamano il fuoco, e altri termini che indicano calore e voracità, come “avvampare” e “famelico”. Nell’insieme, questo ha contribuito a creare un gioco di suoni che immerge il lettore direttamente nella scena, e a livello di figura retorica è stata una scelta vincente.
    Il tono narrativo della drabble, come detto, è solenne, austero. Usi frasi lapidarie, eviti di usare la congiunzione tra coordinate preferendole la virgola, e questo denota una ricerca di formalità e rigore. Dà severità e incisività al tono; anche per questo, ho sentito il distacco stilistico nel passaggio che ho riportato qui sopra.
    Trovo che tutto questo sia perfetto per esaltare il personaggio da te scelto, per infondere parte del suo rigore anche al testo e farlo trasparire nell’ambiente appena accennato che tu descrivi.
    In questo caso, quindi, il narratore esterno e l’uso del tempo passato conferiscono maggiormente alla drabble distacco e forma. Li trovo coerenti con il tono adottato e contribuiscono all’obiettivo finale.


    Titolo: 8/8

    I titoli in inglese, causa la mia avversione/ignoranza delle lingue, non mi fanno impazzire. Perché non usare la parola ʻfiammaʼ?
    Beh, in questo caso è il suono, la pronuncia (che, ringraziando il cielo, di questa parola conosco) che mi ha fatto preferire il titolo in inglese a quello italiano. Non so come o perché tu lo abbia scelto, ma ʻFlameʼ mi dà un senso di movimento, di qualcosa che è flebile ma che poi possiede un grande potere distruttivo. Inoltre mi richiama alla mente qualcosa di luminoso, che spicca, che si imprime a fondo, come la fiamma negli occhi di Walburga Black.
    L’ho trovo quindi un titolo lapidario, secco come le frasi brevi del testo, ma ricco di incisività. Direi che è un titolo che spinge il lettore a leggere, che richiama la sua attenzione, come una luce attira la falena.


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Quello che si sa di questo personaggio lo si deduce più che altro dall’astio e dalle parole di Sirius Black, ma credo che altro si può trarre dalla venerazione e dagli effetti visivi su Kreacher.
    Io credo che tu abbia tratto ispirazione e abbia preso materiale da entrambi: c’è l’evento – il nome di Sirius che prende fuoco (immagino che sia il suo, ma può essere anche quello di un altro membro come lo zio che ha lasciato l’eredità al nipote o Andromeda che ha sposato un babbano) – questa caratteristica dell’arazzo su cui basi la trama; ma c’è anche il rigore e la compostezza che vengono più volte esaltate dalla venerazione di Kreacher, quel senso di perfezione e di cura che traspira ogni qual volta l’elfo domestico dice ʻpovera la mia padronaʼ davanti ai “soprusi” perpetrati dall’ordine in casa Black.
    Da tutto questo tu ricavi un personaggio la cui parola e volontà non è mai messa in discussione, nessuno obietterà mai alle sue azioni od obiettare il suo giudizio; un personaggio che non esita, anzi è trepidante di fare ciò che sarebbe dovuto andar fatto molto tempo prima, perché le mele marce vanno estirpate, l’albero potato dai rami secchi e malati. Sei stata brava a definire il fuoco purificatore di quel misfatto, come se attraverso quella fiamma ella ripulisse il suo retaggio, il suo seme.
    Il sorriso appena accennato, infine, esalta la sua compostezza e il suo rigore, ma anche la fredda superbia e – non voglio chiamarlo dolore – vergogna e oltraggio con cui affronta tale evento.


    Gradimento personale: 5/5

    Come sempre, io arrivo sempre con un attimo di ritardo, nel senso che anche questa volta avevo un secondo personaggio in mente. Di primo acchito avevo pensato a Krum o a Malocchio/Crouch o, pensando al film, a Karkaroff. Insomma, avevo diretto i miei pensieri verso il calice di fuoco e a chi aveva buttato il proprio nome o quello altrui dentro all’oggetto magico. Ma, ovviamente, non mi tornavano diversi particolari, come il fatto che nessuno poteva obiettare.
    Sei stata brava a non spingermi a pensare all’arazzo, il che mi avrebbe aiutato non poco. Però c’è stato altro che alla fine ha reso il personaggio chiaro nella mia mente: il richiamo al fuoco purificatore. Non hai usato termini come purosangue o cosa, ma è stato l’esplicare la funzione del fuoco che mi ha portato con la mente altrove. Il resto è storia, ogni cosa è andata al suo posto.
    Mi diverto sempre tanto a indovinare le tue drabble, non sono mai scontate. Complimenti!


    Attinenza al bando: 2/2

    Trovo che il mistero sia risultato appieno. Molto aiuta il fatto che tu stia così attenta a non dare un genere al personaggio – non si può capire neanche se è maschio o femmina. E questo già impedisce al lettore di dimezzare le possibilità.
    Inoltre non hai usato descrizioni fisiche né hai osato inserire parole come “arazzo” o “sangue puro”, che sarebbe stato facile da usare ma alla cui tentazione non hai ceduto. Ho notato infatti il fatto che le fiamme giochino con l’aria, mentre io direi che sarebbe stato più facile dire che giocassero con i fili che componevano l’arazzo. Questi particolari denotano una grande coerenza con quanto richiesto dal bando.
    L’introspezione è sia implicita, con il legame dato dalla cenere, sia esplicita, con quelle due frasi che entrano nei pensieri di Walburga. Quindi, nulla da eccepire.

    Totale: 49.15/50

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    Nirvana_04
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    00 30/01/2018 23:57
    Valutazioni Secondo Turno

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    Nirvana_04
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    00 31/01/2018 00:00
    Quinto Posto
    Due, quindici
    di Setsy








     
    Grammatica e Stile: 12.3/15

    La grammatica va benissimo, c’è solo questa discordanza che non mi convince.
    A volte bastano un modesto due e quindici → -0.2 (Il verbo si riferisce a due e quindici come se fossero due numeri distinti e separati e non come se essi formassero una combinazione, mentre modesto è al singolare e quindi implica che “due e quindici” siano una combinazione di numeri da considerare al singolare. Quindi hai due possibilità: o metti al plulale “modesto” oppure, modesto si riferisce solo a due e aggiunge “un” prima di quindici, per far capire che sono due cose distinte e separate.) Spero si capisca ciò che voglio dire, il mio cervello funziona poco di questi giorni.

    La punteggiatura va benissimo, ormai non trovo proprio nulla da ridire.
    Ho trovato i periodi più intricati del solito – più che i periodi, il modo in cui hai giocato con le frasi e i significati reconditi. Per alcune ho dei dubbi:
    Dopo l’incorruttibile sole e la pallida luna c’è il calore del rosso, magnetico e magico dalla notte dei tempi. → sembra quasi che manchi una parola… forse “fuoco”? Perché questo spiegherebbe la mia confusione nella frase seguente. In questo momento sembra che rosso sia sostantivo, seguito poi da due aggettivi, ma se c’è un qualche riferimento al fatto che il rosso sia magico sin dalla notte dei tempi, io non l’ho colto. Cioè, non capisco questa associazione. Ecco perché mi chiedo che non manchi la parola “fuoco” o qualcosa di simile, il che spiegherebbe perché sia magico da tempo, per la sua importanza nella vita dell’uomo.
    Anche un’altra frase mi ha un attimo destabilizzato:
    Lingue delle sue fiamme accendono bagliori d’oro finto, duttile e sobrio. → “duttile e sobrio” si riferiscono all’oro? E la frase si riferisce al rame o al colore? Perché il rame di per sé non dovrebbe avere fiamme. Qui mi hai un attimo confuso, lo ammetto.
    Il lessico è curato, lo hai scelto con cura, e si vede. Ancora una volta hai creato una metafora, forse un po’ meno organica come quella dell’altra flash, dove c’era un tema portante, ma qui l’associazione principale è meno intrinseca e più diretta: hai usato i metalli e ancora una volta i colori, associandoli a diversi elementi. È l’uso dei diversi elementi, tipi di metafore con motrice differente, a rendere il tutto meno facile da seguire nel suo insieme.
    L’accostamento di alcuni termini sembrano improbabili e inspiegabili all’inizio, ma li ho colti solo facendo le giuste associazioni: “incorruttibile” sole, per esempio. Non capivo perché il sole, di per sé, dovesse essere considerato incorruttibile. Ma sole sta per oro, e quindi l’oro lo è, incorruttibile. Il problema di questo gioco che fai, però, è che crei uno squilibrio all’interno di questi passaggi, come se ci fosse una metafora e una sotto-metafora. Il tutto risulta meno omogeneo e molto ingarbugliato.
    Hai organizzato il lavoro come se fosse un indovinello stavolta, e meno come narrazione, tanto che si gioca più per indizi che per caratterizzazione e introspezione. Ecco perché la scelta del narratore esterno è la più giusta. Non ci sono particolari insidie in questo frangente.
    Ho trovato, però, la lettura meno fluida, proprio per quei passaggi più ostici. Nella prima frase che ti ho segnalato, soprattutto, c’è quasi un vuoto mentre leggo, e non so se è dovuto a qualche mancanza o perché io non ne colgo la fluidità.
    La conclusione e l’inizio, invece, hanno scorrevolezza e fluidità. C’è un disquilibrio, ma secondo me è facilmente aggiustabile.


    Titolo: 8/8

    I numeri non mi dicevano niente, e questo il titolo non mi ha aiutato. Eppure, per chi li avesse associati, sarebbero stati di per sé un grande indizio.
    Il titolo è misterioso e insidioso, come la drabble. All’inizio pensavo a qualche strano orario di cui non ricordavo, quindi pensavo alla giratempo o che so io.
    Comunque il titolo è attinente, riprende le ultime parole della drabble, e crea un netto legame con il testo. L’ho trovato enigmatico, strano se mi permetti, e questo mi ha spinto a capire, a scervellarmi.
    È un titolo un po’ anonimo e semplice, ma che all’interno del fandom colpisce per la sua inusuale forma.


    Caratterizzazione dei personaggi: 16/20

    Allora, inizio subito dicendoti perché ho tolto i punti: la soluzione era ʻcalderone di peltroʼ, quindi doveva essere questa forma in particolare la protagonista della drabble, invece ho trovato la sua caratterizzazione ai margini. Ad effetto, sì, però non più importante delle altre, che invece hanno occupato la parte centrale del testo, soprattutto il rame, mi è parso.
    C’è anche un problema di caratterizzazione iniziale: il calderone d’oro. Perché dici che dietro la sua superficie si nasconde un “veleno mortifero”? È una parte della caratterizzazione che non ho compreso. [Apro anche un’altra parentesi, che non c’entra con il punteggio, perché riguarda le note: Non credo sia usato dagli insegnanti in realtà, come mi hai scritto nelle note, ho cercato di fare ricerche al riguardo ma non ne trovo)il link che mi hai lasciato non funziona). È giusto l’associarlo con l’essere un po’ esibizionista, il metallo più prezioso, ma in realtà quello in peltro è anche quello più resistente, in un certo senso. È il più sicuro per gli studenti, credo.]
    La caratterizzazione del rame, invece, è perfetta: il come sembra oro, ma è più discreto e sobrio.
    E infine abbiamo il due e quindici: il calderone di peltro. Su di lui in realtà non dici molto, si arriva alla soluzione per esclusione in realtà, quindi il soggetto caratterizzato è più il calderone nelle sue varie leghe, e questo è stato fatto in modo abbastanza sfaccettato.


    Gradimento personale: 3.5/5

    Mi ha colpito un po’ meno rispetto alle tue solite creazioni. L’ho trovata fredda, troppo enigmatica, mancava di equilibrio al suo interno in alcuni punti. E il non aver colto alcuni passaggi ha reso la lettura e l’interpretazione parecchio difficili.
    Setsy, non ti far scoraggiare da queste mie parole, perché certi riferimenti sono risultati molto ben fatti: come quella del sole e la pallida luna, peccato che mancava una coerenza nella parte finale. La presenza di diversi livelli di lettura, in questo caso, ha giocato a sfavore. Troppo enigma concentrato in poco spazio, nella parte centrale soprattutto.
    Invece è la battuta finale e il suo legame con la prima che apre a essermi piaciuti: il valore non è dato dal metallo e dalla sua capacità di abbagliare, ma da chi ne fa uso. Nelle mani giuste, anche il calderone in peltro può dare risultati più che soddisfacenti.


    Attinenza al bando: 1.25/2

    Devo ammettere che il mistero era minore rispetto all’altra drabble, certi indizi erano più diretti, ma l’oggetto scelto è così particolare, quasi un dettaglio con quel suo “due, quindici” che la difficoltà non è stata minimamente intaccata. Provare a risolvere questa drabble è stata un’impresa.
    L’introspezione, ancora una volta, è assente invece. Per il resto, il bando è stato rispettato appieno.

    Totale: 41.05/50

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    Nirvana_04
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    00 31/01/2018 00:05
    Quarto Posto
    Questione di scelte
    di erzsi








    Grammatica e Stile: 14.65/15

    La sintassi è buona, ma credo che, grammaticalmente, tu abbia perso di vista il soggetto, o confuso un attimo. All’inizio pensavo che fosse un refuso, però andando avanti ho capito che c’era un problema di fondo. Il soggetto della drabble è ʻla spada di Grifondoroʼ. Quindi:
    Cimelio di tempi perduti e idea di diffidate figure, scurito dal sangue che sgorga dalla ferita inflitta, macchiandolo di rosso cremisi. → -0.4 (scurita; macchiandola… Potresti obiettare che il sostantivo è ʻcimelioʼ, ma in realtà esso è complemento oggetto di ʻspadaʼ, la virgola che lo divide da ʻscuritoʼ, quindi, lo separa dall’attributo, il quale è logicamente riferito al soggetto sottinteso. Differente sarebbe stato con ʻcimelio scurito dal sangueʼ, o comunque sarebbe servito un costrutto della frase differente.)
    circondato dal logoro tessuto che la protegge → -0.2 (circondata… stessa cosa qui.)

    Fai un uso del punto-virgola particolare in questa drabble, mi ricorda molto quello adottato dagli scrittori del secolo passato: lo utilizzi per aggiungere un’attribuzione non strettamente legata alla prima frase, ma che comunque è legata al soggetto di essa. È un uso che non gli viene più riconosciuto, e che quindi conferisce allo stile della drabble un tocco un po’ “retrò”, che aggiunto al tono misterioso che tiene contribuisce a dare una dimensione di origine all’oggetto.
    Il resto della punteggiatura è da manuale. Il ritmo della narrazione è cadenzato, contribuisce a personalizzare il tono adottato. Quest’ultimo mi ricorda molto quello adottato per gli indovinelli, molto fiabesco e intrigante, anch’esso vecchio stile. È perfetto per rendere l’atmosfera e dare magnificenza all’oggetto misterioso. Per questo motivo trovo da manuale anche la scelta del narratore in terza persona.
    Tutto questo va a creare uno stile enigmatico, privo di soggetti, e quindi di narrazione, che va più a creare e a caratterizzare l’oggetto in sé che una scena in particolare. Hai quindi deciso di creare quella stessa atmosfera data dall’indovinello fatto dalla sfinge a Harry nel quarto libro. Meno giochi numerici e calcoli, più aggettivi e caratterizzazione, ma stessa atmosfera.
    Il lessico è ricercato, salta subito all’occhio: vuoi per il tipo di costrutto adoperato, vuoi dall’inversione di sostantivo e aggettivo – logoro tessuto, ad esempio, o splendente fusione – comunque hai adoperato termini particolari, che sposano bene con lo stile e che vanno a comporre il puzzle dell’indovinello.
    Solo un riferimento non ho capito e poco mi convince: idea di diffidate figure. In che senso la spada è idea di diffidate figure? Ovviamente la spada viene dal passato, è uno dei cimeli dei fondatori della scuola di Hogwarts, ma quella caratterizzazione non ho saputo collocarla. L’ho trovata un po’ astrusa da comprendere, in maniera un po’ eccessiva. Ma è unico, piccolo neo in un’atmosfera creata ad hoc.


    Titolo: 7/8

    Il titolo è attinente con il contesto e il modo in cui appare la spada al “proprietario”, a colui che poi la brandirà: ella sembra quasi decidere, secondo la regola del più ʻdegno e coraggiosoʼ, a chi palesarsi e da chi farsi impugnare; sceglie persino anche chi seguire o da chi nascondersi, come nel caso del folletto Unci Unci, da cui poi “scappa”.
    Il titolo quindi riprende la “selezione” che la spada, o l’incantesimo che la custodisce, compie.
    Il punto l’ho sottratto perché ho trovato il titolo molto semplice e poco coerente con lo stile adottato. Con un testo simile, avrei pensato a qualcosa di più elegante e ricercato. L’ho trovato come un titolo provvisorio, uno di quelli che si danno al momento ma che poi vanno sostituiti. Non vorrei aver dato un giudizio troppo duro e acido in questo punto, spero si capisca cosa voglio dire.


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Sicuramente la caratterizzazione della natura della Spada di Grifondoro è stata ripresa molto bene.
    Hai puntato sia nella regola con cui ella sceglie i degni di brandirla, sia hai fatto riferimento alla scena della camera dei segreti, pur non rendendola la scena principale e assoluta della drabble.
    Immagino che i colori usati all’inizio non indichino il metallo di cui è fatta ma il colore proprio della spada: ovvero quello della lama e quello della pietra incastonata nell’elsa.
    Abbiamo poi il riferimento alla sua natura antica e all’episodio della camera, dove la spada assorbe il veleno del basilisco mentre affonda nel suo cranio, il sangue del mostro che ne macchia la superficie.
    Definire il cappello parlante un ʻlogoro tessutoʼ mi ha fatto ridere, non mi chiedere perché, ma comunque è stato un modo velato con cui renderlo: un tessuto vecchio ma che ha un compito nobile e molto importante. Questo contrasto, che rendi in questo pezzo, è davvero particolare e, in qualche modo, caratterizza anche il cappello parlante in maniera piuttosto completa, richiamando sia il suo aspetto esteriore sia quello interiore.
    Qui mi hai tratto in inganno, perché quel ʻpassare di mano in manoʼ mi ha fatto pensare a uno dei doni della morte, però credo che sia ottimo anche per indicare la storia e le vicissitudini passate dalla spada: il suo passato glorioso, in cui è stata protagonista, fino a finire in una teca nell’ufficio di Silente.
    L’ultima frase credo che, sopra tutti i vari significati che possa avere, sia un riferimento all’ultimo libro, in cui Harry e Unci Unci se la contendono: il folletto la vuole perché la considera un manufatto di proprietà dei folletti, ed è ai folletti che è destinata a tornare; Harry la desidera perché gli è indispensabile per distruggere gli Horcrux.


    Gradimento personale: 4/5

    Non era difficile, lo so, ma non l’ho proprio indovinata. Una volta scoperta la soluzione e iniziato a valutare la drabble, ho sempre più notato che tutto tornata e che diverse frasi o riferimenti, come ʻcimelio di tempi perdutiʼ o ʻsplendente fusione d’argento e vermiglio che si cela agli abiettiʼ, erano perfetti per capire. Tanto che avrei voluto tirarmi un colpo di legno in testa.
    Ed ecco che qui entra la fregatura: il soggetto della drabble.
    Prima che leggessi la soluzione, avevo seguito la drabble in maniera molto concentrata, tanto da non notare il cambio di soggetto. All’inizio, quindi, pensavo che fosse un soggetto al maschile, e ho pensato a un horcrux, anche se non mi tornavano parecchie cose. E questo mi ha completamente portato fuori strada. È stato un peccato.
    La drabble è molto carina, su tutto mi è piaciuto lo stile che hai adottato: altisonante, enigmatico, quello che avrebbe utilizzato la sfinge, mi verrebbe da dire; e questo è un pregio di cui tengo assolutamente conto.
    Infine, gusto del tutto personale, mi sarebbe piaciuto che avessi dato un’anima alla spada, che avessi osato di più. Lo dico un po’ in generale, ma ho visto che quando il personaggio misterioso è un oggetto si tende molto a caratterizzarlo in maniera oggettiva, senza attribuirli un pensiero o un’introspezione marcata. Qui hai inserito la frase finale che ha un attimo aggiustato il tiro e ha dato un’associazione tra la natura dell’oggetto e la sua volontà, però mi sarebbe piaciuto che avessi osato di più, perché credo che tu ne sia in grado. Tutto qui.


    Attinenza al bando: 1.5/2

    Non ci sono vere e proprie descrizioni fisiche, i riferimenti sono generali e vaghi, sfrutti termini che caratterizzano ma che non “imboccano” la soluzione. Il fatto che tu la definisca un ʻcimelioʼ non fa pensare subito e solo alla spada, è un indizio che punta in diverse direzioni.
    Il mistero c’è, eccome se c’è. Mi è piaciuto, ribadisco ancora una volta, il tono da “enigmista”(non so se è il termine giusto, diciamo da sfinge.)
    Per quanto riguarda l’introspezione, ho notato che questo punto è stato in qualche modo aggirato. Hai dato una caratterizzazione dell’oggetto, facendo capire come il suo io sia legato alla sua natura e al suo modo di palesarsi ai più degni, nel finale hai fatto capire che lui, in qualche modo, potrebbe preferire un certo tipo di proprietario; ma non hai preso in pieno questa richiesta.

    Totale: 46.65/50

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    Nirvana_04
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    00 31/01/2018 00:07
    Terzo Posto
    Innocence
    di fra_eater









    Grammatica e Stile: 14.45/15

    Per un testo così piccolo, ci sono un po’ di errori grammaticali.
    che suscitarono la tua presenza in questo luogo dimenticato → -0.25 (ha suscitato… perché si riferisce a presenza, che è singolare. Inoltre il tempo portante della storia è il presente, quindi per esprimere qualcosa avvenuto al passato ma non molto lontano è meglio il passato prossimo.)
    Ombre nere sorvegliano i corridoi e il gelo che gli accompagna penetra nel tuo scheletro afflitto → -0.2 (le accompagna… il soggetto sono le ombre, femminili quindi.)
    Invano hai urlato la tua innocenza, schernito dagli abitanti rei di questo cimitero di vivi “Tutti siamo innocenti”. → -0.1 (qui manca un segno di interpunzione, probabilmente un due punti, poiché presumo che quella sia una frase pronunciata per schernirlo.)

    La prima cosa che mi ha colpito è l’uso di ʻquestoʼ, ovvero di una aggettivo dimostrativo che indica vicinanza con il personaggio e la scena, o comunque vicinanza con l’oggetto di cui si parla. Inoltre il narratore che adoperi è in seconda persona. Si è creato quindi un contrasto che non mi è del tutto dispiaciuto, lo devo ammettere: è stato particolare. Di solito il narratore in seconda persona sembra avere un tono critico dei fatti, lontano dai fatti, parla degli eventi in maniera distaccata e da una posizione elevata, quasi a richiamarli alla mente con l’uso di un presente storico. Ma tu lo hai adoperato con questo tono personale, molto “dentro” la vicenda, tanto che la vicenda viene vissuta da vicino, sia protagonista che narratore l’ha affrontano insieme, sul momento. Il tutto sembra svolgersi sotto gli occhi del lettore, il quale viene messo a parte degli eventi attraverso una voce che parla all’orecchio del protagonista, il quale sta vivendo il momento in quel preciso istante. È stato, ripeto, un effetto davvero particolare.
    Il lessico, sia pur semplice, si annovera di parole più particolari, molto suggestive, che danno il senso di tenebra e malessere e di colpa che aleggia dappertutto in quel luogo, e che ovviamente entrano in contrasto con il personaggio principale, innocente al contrario di tutti gli altri.
    Anche il tono narrativo è suggestivo, carico di tensione. Questo è dovuto all’uso abile di frasi senza articolo, che hanno il fascino di caricare su di sé il pathos e l’importanza del momento, focalizzando l’attenzione del lettore. Sono dirette e ad effetto.
    Il lavoro fatto in questa drabble è stilisticamente molto buono, mi ha convinto davvero. Brava!


    Titolo: 8/8

    Inutile dire che il titolo è perfettamente azzeccato: di per sé non indica il personaggio, dopotutto anche Sirius Black è finito in prigione da innocente. Il titolo di per sé è indicativo di un uomo che non ha colpe, però non dà ulteriori indizi, e quindi va bene.
    Inoltre, seppure io non ami i titoli in lingua straniera (vuoi che sono un disastro nelle lingue) mi piace il fatto che tu abbia usato la forma astratta “innocence”, come se non fosse tanto il personaggio innocente a essere protagonista, ma l’innocenza che subisce il sopruso della pena ingiusta. Questo ti ha permesso di analizzare a fondo le sensazioni, l’aria che si respira in quel luogo, e tutto ha fatto da specchio al personaggio di Hagrid.


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Inutile dire che la prima cosa che caratterizza il personaggio è la stazza, che viene subito chiara da quelle ʻmanette troppo grandiʼ. Fisicamente, quindi, è subito riconoscibile il corpo grande, ma che nel complesso in cui lo hai inserito suscita ilarità, quasi come una bambino troppo cresciuto. Hagrid è un pesce fuori dall’acqua in quel luogo, soffre Azkaban in maniera molto interiore, quasi disperata e aggressiva: non chiude gli occhi, gli si gela il sangue, viene schernito e grida la sua innocenza a più non posso.
    L’immagine dei sospiri incessanti degli altri, immagino, come soffi di vita che fuoriescono dalle labbra sono emblematici per caratterizzare la speranza che se ne va, la forza che abbandona i corpi degli uomini. Hagrid non perde sonno perché non vuole diventare come loro, perché ha paura, perché soffre. Sembra assediato dagli incubi, dalle ombre. C’è anche l’aspetto della solitudine: Hagrid non combatte solo contro i dissennatori e il luogo, ma anche contro gli altri abitanti dell’isola, i quali deridono la sua presenza, sembrano quasi contendersi la sua anima innocente, quasi volessero convincerlo di essere come loro, ʻinnocenteʼ come loro, e questo è stato davvero inquietante.
    Hai espresso molto bene i suoi sentimenti, la sua condizione, ma anche hai caratterizzato alla grande i suoi tratti di persona innocente e buona, come il gigante che è.


    Gradimento personale: 3.75/5

    Va meglio dell’altra, soprattutto perché stavolta l’IC e la caratterizzazione del momento sono stati rispettati appieno. Però mi è mancato quel brivido di mistero che mi ci facesse pensare un po’ su. Diciamo che è stata una soluzione lampante, unica e impossibile da sbagliare.
    Devo comunque dire che il grado di immedesimazione in Hagrid è stata forte, sei riuscita molto bene a far passare i suoi sentimenti, il freddo che emana dalle urla e che gela sempre più le vene, la luce che sembra perdere di forza, come la speranza che se ne va, come un veleno che toglie la voglia di vivere a poco a poco, sei stata davvero impeccabile in questo passaggio, hai espresso magnificamente le sensazioni provate dal guardiacaccia e custode di Hogwarts.
    Se posso suggerirti, osa di più la prossima volta, nascondi di più il personaggio, gioca e sperimenta. Sicuramente puoi farcela. Intanto, ottima caratterizzazione.


    Attinenza al bando: 1/2

    Devi stare più attenta alla dose di mistero e al modo in cui inserisci gli indizi: le manette troppo grandi sono state un indizio piuttosto esplicito sul personaggio, e il mistero non è stato più molto mistero. Anche perché hai indicato una parte del corpo, e da bando era meglio non usare descrizioni fisiche. Hagrid, poi, per la sua stazza è facilmente riconoscibile.
    Per quanto riguarda l’introspezione, non è diretta però hai fatto ben parlare la scena e quindi è facile immedesimarsi nel personaggio, nei suoi modi di fare e nei suoi pensieri, quindi va bene.

    Totale: 47.2/50

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    Nirvana_04
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    00 31/01/2018 00:09
    Secondo Posto
    L’eco della tua risata
    di S.Elric









    Grammatica e Stile: 14.9/15

    Di errori grammaticali non ce ne sono e anche la sintassi è ottima. Purtroppo – e lo dico perché quando me lo hai detto mi hai un po’ mandato nel panico – una volta mandata l’email, non è possibile correggere, però hai fatto bene ad avvertirmi così che l’errore io l’ho considerato solo un refuso, e quindi la penalità è esigua, altrimenti avrebbe avuto tutt’altro significato e ne avrebbe risentito in maniera più pesante la voce “titolo” e il punteggio in generale.)
    L’eco della tua risata → -0.1 (sua, come tu ben sai)

    Non sono amante dell’uso di interpunzione in cui il punto-virgola precede un due punti nello stesso costrutto, come hai fatto nel finale. Sono più per l’uso dei due punti prima e del punto-virgola dopo, ovvero come quando si crea un elenco. Questo perché quando si usa la punteggiatura come hai fatto tu, nella maggior parte dei casi ci si ritrova all’interno di parecchia subordinate, dove l’autore ha perso di vista il soggetto e usa la punteggiatura senza alcuna logica. Cioè, si crea un pasticcio!
    Io consiglio, quindi, l’uso di un punto fermo al posto del punto-virgola, questo sempre, perché non ne condivido questo uso.
    Questo pasticcio, comunque, qui non è avvenuto. Il tuo stile pulito e curato ha fatto sì che la logica della frase – la quale non è eccessivamente lunga – mantenesse chiarezza fino alla fine. C’è logica conseguenza nel costrutto, la luce è metafora di quella luce fisica che è il sole, e quindi una pausa media come il punto-virgola può essere giustificata. Non so se il mio delirio ha senso, sappi che hai assistito alla manifestazione scritta di una mia ossessione, che mi perseguita ancora oggi (l’uso del punto-virgola prima dei due punti). È una controversia della scrittura in generale, di solito se ne sconsiglia un uso simile, ma credo che in questo caso non vada a penalizzare il testo o la comprensione, né rende pesante la lettura, quindi non influirà sul giudizio.
    Anche perché è l’intera drabble a mantenere questo tono lungo, di frasi unite da punteggiature più lieve rispetto a quella che avrei usato io per scandire il tempo. Come all’inizio, dove a posto della virgola iniziare avrei messo un punto-virgola e aggiunto una virgola dopo ʻcol suo mantoʼ. Come vedi, avrei messo pause di una sfumatura più netta rispetto a quella scelta da te in più di un’occasione. La tua scelta comunque non è errata e creso dia un tuo personale tocco al ritmo della drabble, più morbido, più flemmatico. In un certo senso, c’è una coerenza che percorre il ritmo dell’intera drabble e che possiede il suo carattere personale. Inoltre credo si adatti molto alla personalità tranquilla del personaggio.
    Il lessico è perfetto, mi piacciono i contrasti. Qui, poi, tu ne hai usato parecchio che sono esplicativi della personalità di Remus: vergogna e nostalgia, incubi e baci; ma anche dolci e dolorosi. C’è il conflitto che dilania Remus in questi termini. Inoltre approvo appieno l’uso di termini e personificazioni che richiamano la sua natura di lupo mannaro, come il manto della notte che divora l’anima (bellissima figura retorica) o il termine ʻgraffiareʼ.
    Il narratore in seconda persona, infine, dà un senso elegante ma anche critico alla drabble, e credo si sposi bene con il personaggio. La seconda persona dà molto spesso l’idea di un “giudizio”, è come se il narratore, parlando a tu per tu con il personaggio, lo denudi e lo costringa a rivelare la sua natura più insita, lo metta di fronte alla verità; e con un personaggio come Remus, che ha passato la vita ad autocriticarsi e a essere giudicato dagli altri, trovo che questo narratore acquisti una forza ancora maggiore. Inoltre ti permette di non rivelare il genere nel personaggio, il che aumenta il mistero.


    Titolo: 8/8

    Mi hai scritto, nelle note alla drabble, che il testo può trarre in inganno, ma io credo che questo sia anche un effetto dato dal titolo. ʻL’eco della sua risataʼ a me richiama subito alla mente Sirius Black, la sua morte, quel sorriso che gli è rimasto dipinto sul viso mentre il corpo spariva oltre il velo. E in un certo senso questo rende il titolo molto coerente con l’intrigo che segui in tutta la narrazione.
    Il titolo ha un che di malinconico, soave, mi richiama alla mente un sentimento forte, dolce e amaro allo stesso tempo, pieno di rimpianti, colmo di dolore. Tutto questo, poi, l’ho ritrovato nella drabble, nella caratterizzazione del personaggio, e quindi non posso che farti i complimenti.
    Infine trovo il titolo semplice, ma che cattura l’interesse, ti spinge a sapere di chi sia la risata e chi è che la sente.


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Analizzare le tue drabble per questo gioco è sempre una sfida. Ci sono elementi che mi spingono in più direzioni, e poi c’è quell’unico elemento, o giusto due quando si è fortunati, che, se si colgono, portano all’unica soluzione possibile.
    All’inizio, la notte e i volti che scompaiono, l’anima che si perde, mi ha spinto a pensare a Sirius rinchiuso ad Azkaban. La seconda parte della drabble, però, era un pugno in un occhio: non c’entrava nulla, soprattutto la luce del nuovo giorno che portava sollievo. Quindi ho collegato la notte a una determinata notte: quella di luna piena. È stato allora che tutto è andato al suo posto.
    In questa drabble hai inserito la malinconia e il dolore per una maledizione che grava su Remus: all’inizio si percepisce come la trasformazione annulli il suo essere, si impadronisca della sua anima, riducendolo a un animale. Ma hai ripreso quello che lui stesso confessa nel terzo libro: insieme ai suoi amici, lui conservava un po’ di umanità. Ed è un volto amato che resta impresso nella sua mente. Mi piace come hai descritto i ʻricordi che graffiano la menteʼ: sembra come se la sua mente umana lotti con quella animale per restare presenta a se stessa.
    E poi ci sono i ricordi, che sono dolci e dolorosi insieme. Ed è qui che si inseriscono anche la nostalgia e il dolore per la perdita, quella che una parte di lui vorrebbe dimenticare.
    Hai reso molto bene l’affetto, che è quello che lo salva dalla sua maledizione. Hai reso bene la sua natura di lupo mannaro e la sua lotta interiore; ma non hai neanche tralasciato il dolore della perdita e quell’eco che sembra provenire da lontano e che ha ancora la forza di riportare il controllo dentro di sé.
    Infine mi piace il parallelismo tra la luce del giorno che scioglie la maledizione e l’eco della risata che, dal cassetto dei ricordi(?) lo viene a salvare dalla sua condizione dolorosa.


    Gradimento personale: 4.5/5

    La drabble mi è piaciuta, ovvio che mi è piaciuta, ma io ho una domanda – forse ne conosco la risposta e la voglio ignorare, forse spero in una risposta che mi faccia esclamare ʻqualcun altro la pensa come meʼ o forse la soluzione è più semplice di quello che penso, anche se la trovo improbabile e cambierebbe un po’ le carte in tavola. Ed ecco la domanda: di chi è la risata? Tatata-ta tatata-ta.
    Tre opzioni, ripensandoci sono quattro.
    Hai mantenuto la drabble molto “oscura”, per certi versi. Ho capito che stavi descrivendo la trasformazione del lupo mannaro: si dimentica tutto, dov’è, chi è, ma non il Suo volto. Considerato questo, e il richiamo ai ricordi, mi viene naturale inserirla nei vuoti della trama originale, ovvero dopo la morte di James e Lily, oppure dopo la morte di Sirius… circa il sesto libro, quindi.
    Però potrebbe anche trovarsi in un punto del settimo libro, dopo il matrimonio e la nascita del figlio.
    La prima, ed è quella che, per l’interpretazione che ho dato sopra, penso la meno probabile: Tonks, oppure anche il figlio appena nato, ed è quella che spero non sia perché non capirei cosa c’entra la nostalgia, anche se acquisterebbe senso nel termine vergogna.
    La seconda: Sirius; forse sarebbe la soluzione più ovvia, ma sarebbe anche un riferimento fanon, perché la drabble ha uno sfondo molto amoroso (a parte che sarebbe sbagliato il rating della drabble); in ogni caso, non glielo vedo Sirius a essere rappresentato da uno spicchio di luce.
    Ed ecco che arriviamo alla terza opzione (la mia interpretazione del personaggio): Lily; un affetto-amore che spiegherebbe sia la nostalgia che la vergogna (era la donna del suo migliore amico).
    Tutto questo ambaradan per dirti che il non avere risposta a questo dubbio che mi hai insinuato mi ha lasciato un po’ così: mi piacerebbe sapere. Tanto, tanto!
    Per il resto, drabble impeccabile, che è stata insidiosa da indovinare. All’inizio avevo pensato direttamente a Sirius, e quindi sarebbe stato James la luce, ma il tutto non mi tornava (i baci, soprattutto). Questa ambivalenza mi diverte sempre nelle storie che consegni a questo gioco, dà un qualcosa in più che fa sentire di più la sfida. In questo gioco sei una veterana. Complimenti!


    Attinenza al bando: 2/2

    La giusta dose di mistero, dovuta anche al modo sapiente in cui inserisci gli indizi e calibri le informazioni.
    Anche l’introspezione è molto intensa e ci fa percepire appieno le emozioni e i pensieri del personaggio.
    Infine, la padronanza del lessico e l’uso di alcune figure retoriche ha fatto sì che tu non usassi descrizioni sull’aspetto fisico o che richiamassero direttamente la trasformazione sotto l’influsso della luce piena. Il bando è stato rispettato senza problema o sbavature, bravissima.

    Totale: 49.4/50

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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 31/01/2018 00:11
    Primo Posto
    Per un bene superiore
    di Monnalisa1974









    Grammatica e Stile: 14.8/15

    La grammatica è perfetta, c’è solo un errore di punteggiatura. Anche la sintassi non ha problemi.
    poi si rannicchiò in un angolo, in posizione fetale e cercò di darsi sollievo dormendo → -0.2 (rannicchiò e cercò sono collegati logicamente, quindi non vanno separati da virgola. Puoi metterne un’altra dopo fetale, ma secondo me va benissimo togliere quella già inserita, risulterebbe più fluido il periodo.)

    Il narratore in terza persona e la scelta di narrare un momento in particolare fanno sì che la lettura risulti fluida e scorrevole, piacevole da leggere. È il momento, seppure privo di soggetti riconoscibili o descrizioni, a far cogliere il personaggio e il luogo. Sei stata molto brava a non piegare la narrazione all’esigenza del bando particolare, nonché allo scopo di rendere misterioso il personaggio. Essa, infatti, rimane fluida e coinvolgente. È ciò che narri a fare il resto del lavoro.
    Non hai puntato su un lessico ingarbugliato o particolarmente evocativo, ma hai lavorato molto per aggettivi e immagini, dando una dimensione descrittiva, sì, ma soprattutto introspettiva al luogo, facendo sentire il modo in cui viene vissuto dal personaggio, le sensazioni negative che emana. Da questo punto di vista, hai scelto con molta cura gli aggettivi da utilizzare: ʻondate di sensazioni negativeʼ sintetizzano perfettamente le sensazioni che si provano mentre i dissennatori volteggiano tra una cella e l’altra; il tempo che non passa mai e il fatto che sia un luogo dimenticato da Merlino, ovvero da una magia benefica, mi ha portato subito ad Azkaban; e infine ʻil corpo enorme dava una sensazione stranaʼ è emblematico per far apparire suddetto corpo come qualcosa di estraneo e che non è suo, proprio come negli effetti della pozione polisucco. Complimenti.
    Le frasi, soprattutto il primo periodo, sono lunghe, scorrevoli, e danno al tutto un tono molto introspettivo. Inoltre mi piace quest’alternanza tra il dolore – sia fisico che psicologico – e la soddisfazione che ella segretamente prova.
    Un’altra cosa per la quale mi complimento è il fatto che non hai usato soggetto: esso resta sempre sottinteso. Inoltre, quando il soggetto è il personaggio, usi verbi transitivi, i quali non fanno capire neanche il genere del personaggio misterioso. Questo contribuisce a rendere il tutto più delicato e celato.


    Titolo: 8/8

    Nel momento in cui ho letto il titolo ho pensato: no, Silente o Grindelwald, ha toppato con il titolo.
    Che dire se non che mi hai fregato? E presumo che lo scopo fosse proprio questo: spingere il lettore a pensare a uno dei due. Infatti molti indizi spingono anche verso Grindelwald e la prigione in cui è rinchiuso. E questo rende ambigua, per certi versi la drabble, il che non fa che darti crediti in quanto a genialità usata per questo testo.
    Il titolo, però, si piega a un’interpretazione più introspettiva: ovvero quella di una madre che protegge suo figlio, che sacrifica se stessa morente per tirare fuori la sua ultima ragione di vita, ciò che la tiene in vita.
    Il titolo l’ho trovo “fuorviante”, ingannevole, il che rende il tutto ancora più divertente. Il fatto che tu usi, poi, l’articolo indeterminativo piuttosto che quello determinativo, dà al significato un senso più soggettivo e sentimentale, legato al personaggio piuttosto che a un obiettivo condivisibile con altri, come nel caso del “bene superiore” di Silente e Grindelwald.


    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Il verbo rannicchiare, nella prima parte, fa apparire il corpo con le mani grandi e pallide più piccolo di quello che non è all’apparenza. Questa sensazione che mi trasmetti mi ha dato il senso di fragilità della donna, che si va a sommare con la sua sensazione estraniante nelle vesti di un corpo che non è il suo.
    La caratterizzi come una donna risoluta, malata, stremata, in un luogo solo e abbandonato quasi, dove non arriva alcun conforto.
    Ma è l’ultima frase quella più emblematica sul personaggio: il misto di dolore fisico per la malattia unito alle ondate di veleno che giungono a lei a causa dei dissennatori, e che dovrebbero in qualche modo buttarla giù, toglierle il senno, ma è il suo scopo superiore a non rendere questo possibile, quella soddisfazione intima che funge da luce in mezzo a quello squallore.
    L’ultima frase, quel suo ʻla sua morte, almeno, non sarebbe stata vanaʼ è molto profonda. Mi fa immaginare una donna che ha perso tutto, che ha sofferto molto e poco ha potuto fare per questo. Una donna che ama il figlio sopra ogni cosa, e che se in vita non ha potuto eliminare la distanza tra lui e il padre, almeno la sua morte lo ha potuto salvare da quel luogo, una tomba aperta per vivi.


    Gradimento personale: 5/5

    Mi è davvero piaciuta molto, soprattutto perché è una delle più introspettive che mi sono state inviate per questo contest. Credo che incarni molto bene introspezione e mistero allo stesso tempo. Inoltre ho amato tantissimo il modo con cui hai giocato con i significati, dando al lessico semplice una grandissima importanza; persino il titolo gioca con ambiguità con il lettore.
    Hai curato molto questo lavoro, e si vede. È stato divertente e molto soddisfacente indovinare.
    E per finire, cosa non meno importante, il testo è molto coinvolgente, la narrazione spinge a immedesimare con il protagonista, e ogni sensazione è passata alla grande.
    Brava!


    Attinenza al bando: 2/2

    Come credo di aver già detto, introspezione e mistero sono stati ben dosati e usati molto bene. Soprattutto l’introspezione: è davvero incredibile come in così poco spazio tu abbia saputo esprimere un pensiero così complesso e contrastante, il dolore e la soddisfazione, la malattia e l’amore di una madre.
    Per quanto riguarda il mistero, hai giocato sull’ambivalenza, sei stata brava a non usare un soggetto e a non dare una dimensione sessuale al personaggio, così da far passare alcuni indizi tra Grindewald e la signora Crouch. Alla fine, una volta identificato il luogo come Azkaban, ogni indizio va al suo posto.
    Non ci sono descrizioni particolari, quelli sul corpo che dai non sono esplicativi o diretti, non sono atti a indentificare un personaggio in particolare, è più la sensazione di trovarsi in un corpo che non è il proprio a prevalere, quindi il bando è stato rispettato.

    Totale: 49.8/50

  • OFFLINE
    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 31/01/2018 00:14
    Classifica Finale



     
    Primo Posto: S.Elric con 98.55
    Secondo Posto: erzsi con 95.45
    Terzo Posto: Monnalisa1974 con 93.2
    Quarto Posto: Setsy con 84
    Quinto Posto: fra_eater con 80.85

    Premio Rita Skeeter: S.Elric

    Vincitore Primo Turno: S.Elric
    Vincitore Secondo Turno: Monnalisa1974

    Vincitori drabble preferita: S.Elric; Setsy; erzsi




    A voi la parola!

    [Modificato da Nirvana_04 31/01/2018 00:16]
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    erzsi
    Post: 669
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 31/01/2018 10:25
    Re:
    Nirvana_04, 30/01/2018 23.55:


    Seconso Posto
    Anima nera
    di erzsi




    Grammatica e stile: 14.55/15

    La grammatica e la sintassi sono pressoché perfette. C’è solo questo caso in cui non concordo:

    Il cielo si colora lentamente di grigio e viola e il tuo sorriso s’allarga, davanti un sopruso necessario ma da tanti osteggiato. → -0.2 Questo è l’unico caso in cui non sono d’accordo con la punteggiatura: il verbo non va separato dal primo complemento a esso legato. Avrei capito l’uso della virgola se ci fossero stati diversi complementi a seguito del verbo, ma in questo caso non è.

    Il resto della punteggiatura mi appare impeccabile. Hai calibrato bene le pause e le sfumature. Mi è piaciuto lo stacco tra “nera come la tua veste” e “nera come la tua anima”, perché ti ha permesso di esprimere un distacco introspettivo più che di forma del concetto. Mi spiego meglio: la prima frase ha un significato molto più fisico, e di conseguenza più blando; mentre la seconda, seppure riprende lo stesso paragone, si riferisce a qualcosa di più profondo e introspettivo. Il punto e a capo è stato fondamentale per dare un’impronta marcata a questo passaggio. Molto bella, quindi, anche la figura retorica che hai messo in scena.

    Il lessico è stato curato, e si vede, eppure in alcuni momenti ho faticato a condividerlo del tutto; per esempio, quando dici “memorie impossibili da obliare” o “sopruso necessario”. Entrambi i concetti mi danno l’impressione di un personaggio che abbia una coscienza, che agisce più per senso di dovere e che conviva con il suo mestiere “difficile”, mentre credo che altri fossero i tuoi intenti. Se la prima frase che ti ho segnalato è soggettiva – nel senso che può benissimo intendere che sono impossibili da dimenticare perché piacevoli per lui – la seconda, invece, mi dà più perplessità, poiché non avrei usato il termine “necessario” per definire l’atto che Macnair è chiamato a compiere. Invece ho trovato lo stesso “obliare” un ottimo richiamo all’incantesimo della memoria, quindi ho gradito che tu abbia usato questo termine piuttosto di uno più semplice e di uso comune. In generale, il lessico mantiene un tono quasi superiore al solito registro linguistico, vuoi che un lessico che si presta perfettamente all’uso della seconda persona singolare che tu hai adoperato per la narrazione, vuoi che la drabble in sé mi ha saputo creare un’atmosfera un po’ più formale e profonda, molto seria.

    Mi è piaciuto il mix creatosi, quindi, con l’uso del presente: da un lato abbiamo un lessico che dà il senso di gravità dell’atto e del tipo di personaggio, dall’altro lato abbiamo invece l’uso del tempo presente che porta il lettore a vivere la vicenda in modo più immediato e vicino. Quindi ho riscontrato un buon bilanciamento e coerenza tra contesto e tono narrativo.

    La forma e la lunghezza delle frasi varia davvero di poco in tutta la drabble, questa li dà compattezza nella forma, che si adegua perfettamente al tono; ho comunque gradito la forma ricca di più pause dell’ultimo pezzo, dove rimarchi il concetto introspettivo più importante di tutta la drabble.

    In definitiva, uno stile curato che ha saputo coinvolgermi a tono nel tipo di testo proposto, con coerenza e senza appesantire mai la lettura.

    Titolo: 8/8

    Quale titolo migliore per racchiudere l’anima di Macnair? Il titolo è dark, oscuro, e profuma di introspezione. L’ho trovato perfetto per il tipo di drabble che hai creato, poiché la drabble punta molto sull’essenza meschina e nera di questo personaggio, e richiamarne il tema centrale, in maniera talmente sintetica, anche nel titolo è stata una mossa vincente.

    Inoltre trovo che un titolo composto da sostantivo e aggettivo ha sempre un effetto molto diretto e intrigante nel lettore. Va dritto al punto, invoglia alla lettura e serba in sé i segreti dell’intera drabble. Complimenti!

    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20

    Il lavoro del boia non è un mestiere visto di buon occhio, nemmeno da chi di quel mestiere ha bisogno; probabilmente, neanche gli stessi che emettono la sentenza e approvano certe leggi poi si sporcherebbero le mani o sorriderebbero agli atti che il boia, per loro volontà, esegue.

    Ed è questa natura di questo ruolo che tu esalti magnificamente in questa drabble.

    È un mestiere visto con disgusto, sporcato dall’ipocrisia dell’uomo, ma che qualcuno deve pur fare. E se poi quel qualcuno ha un’anima così nera da prendere piacere da tale impiego, il risultato espressivo della caratterizzazione riceve un’impennata.

    Mi è piaciuto il riferimento iniziale al colore arancio, come se la lama mente rifletteva il suo sguardo avesse catturato anche il colore delle zucche. Ho apprezzato il contrasto di “fredda impazienza” perché ti ha permesso di mostrarmi la sua insensibilità insieme alla sua smania di prendere la vita dell’animale. Il fatto che egli rimanga indifferente davanti alle sue vittime, che siano esse colpevoli o innocenti, denota quanto nera e malvagia sia la sua anima. Sei stata brava a farmi sentire come il momento dell’atto si avvicini e di come egli sorrida nell’accorciarsi delle attese.

    […]il desiderio di svolgere l’incarico guida le tue stesse azioni[…] Infine questo pezzo mi ha fatto immaginare la scena in cui lo si vede affilare la lama, come se il desiderio lo spingesse a godersi ogni attimo, a partire dall’affilatura della sua arma.

    Gradimento personale: 5/5

    A me la drabble è piaciuta parecchio, non so se si è capito.

    Non l’ho trovata arcana come quella dell’edizione precedente, ma ha mantenuto comunque la sua aura di intrigante mistero. Ma soprattutto mi ha fatto innamorare il connubio titolo/introspezione, mi ha incantato. So che è un titolo pulito, semplice, ma ha un grande impatto in chi lo legge, o comunque con me lo ha avuto. È stato divertente indovinare questa drabble e immergermi nella mente “ligia” del boia del Ministero della Magia/di Voldemort. Il modo in cui hai descritto la sua fredda impazienza, quasi una contraddizione, il modo in cui hai richiamato il sangue attraverso l’arancio dello sguardo, ma soprattutto il modo in cui hai reso la soddisfazione che egli prova nel fare un mestiere così poco “onorevole”, è stata davvero resa alla grande. Ancora una volta complimenti!

    Attinenza al bando: 1.25/2

    Il mistero non è astruso né la drabble è stata difficile da capire, ma sei stata brava a calibrare la difficoltà, rendendola comunque accessibile pur conservando l’alone di mistero.

    L’introspezione è stato il punto forte, seppure in alcuni momenti la scelta lessicale storpiava un po’ il senso immediato. Hai curato molto questo aspetto, e si vede.

    La penalità giunge per l’uso delle descrizioni. Il bando del contest sconsigliava l’uso di descrizioni fisiche che potessero andare a “imboccare” la soluzione. Nel suo caso, non hai inserito elementi fisici ma di vestiario. In un certo qual senso, nominare la maschera e le vesti neri ha ristretto non poco il campo, dando un indizio di troppo. Ne ho capito la funzione introspettiva, il legame metaforico con l’anima, ma in qualche modo ha minato alla coerenza con quanto richiesto, seppure ai limiti del consentito.

    Punteggio: 48.8/50




    Nirvana_04, 31/01/2018 00.05:


    Quarto Posto
    Questione di scelte
    di erzsi











    Grammatica e Stile: 14.65/15


    La sintassi è buona, ma credo che, grammaticalmente, tu abbia perso di vista il soggetto, o confuso un attimo. All’inizio pensavo che fosse un refuso, però andando avanti ho capito che c’era un problema di fondo. Il soggetto della drabble è ʻla spada di Grifondoroʼ. Quindi:

    Cimelio di tempi perduti e idea di diffidate figure, scurito dal sangue che sgorga dalla ferita inflitta, macchiandolo di rosso cremisi. → -0.4 (scurita; macchiandola… Potresti obiettare che il sostantivo è ʻcimelioʼ, ma in realtà esso è complemento oggetto di ʻspadaʼ, la virgola che lo divide da ʻscuritoʼ, quindi, lo separa dall’attributo, il quale è logicamente riferito al soggetto sottinteso. Differente sarebbe stato con ʻcimelio scurito dal sangueʼ, o comunque sarebbe servito un costrutto della frase differente.)

    circondato dal logoro tessuto che la protegge → -0.2 (circondata… stessa cosa qui.)


    Fai un uso del punto-virgola particolare in questa drabble, mi ricorda molto quello adottato dagli scrittori del secolo passato: lo utilizzi per aggiungere un’attribuzione non strettamente legata alla prima frase, ma che comunque è legata al soggetto di essa. È un uso che non gli viene più riconosciuto, e che quindi conferisce allo stile della drabble un tocco un po’ “retrò”, che aggiunto al tono misterioso che tiene contribuisce a dare una dimensione di origine all’oggetto.

    Il resto della punteggiatura è da manuale. Il ritmo della narrazione è cadenzato, contribuisce a personalizzare il tono adottato. Quest’ultimo mi ricorda molto quello adottato per gli indovinelli, molto fiabesco e intrigante, anch’esso vecchio stile. È perfetto per rendere l’atmosfera e dare magnificenza all’oggetto misterioso. Per questo motivo trovo da manuale anche la scelta del narratore in terza persona.

    Tutto questo va a creare uno stile enigmatico, privo di soggetti, e quindi di narrazione, che va più a creare e a caratterizzare l’oggetto in sé che una scena in particolare. Hai quindi deciso di creare quella stessa atmosfera data dall’indovinello fatto dalla sfinge a Harry nel quarto libro. Meno giochi numerici e calcoli, più aggettivi e caratterizzazione, ma stessa atmosfera.

    Il lessico è ricercato, salta subito all’occhio: vuoi per il tipo di costrutto adoperato, vuoi dall’inversione di sostantivo e aggettivo – logoro tessuto, ad esempio, o splendente fusione – comunque hai adoperato termini particolari, che sposano bene con lo stile e che vanno a comporre il puzzle dell’indovinello.

    Solo un riferimento non ho capito e poco mi convince: idea di diffidate figure. In che senso la spada è idea di diffidate figure? Ovviamente la spada viene dal passato, è uno dei cimeli dei fondatori della scuola di Hogwarts, ma quella caratterizzazione non ho saputo collocarla. L’ho trovata un po’ astrusa da comprendere, in maniera un po’ eccessiva. Ma è unico, piccolo neo in un’atmosfera creata ad hoc.



    Titolo: 7/8


    Il titolo è attinente con il contesto e il modo in cui appare la spada al “proprietario”, a colui che poi la brandirà: ella sembra quasi decidere, secondo la regola del più ʻdegno e coraggiosoʼ, a chi palesarsi e da chi farsi impugnare; sceglie persino anche chi seguire o da chi nascondersi, come nel caso del folletto Unci Unci, da cui poi “scappa”.

    Il titolo quindi riprende la “selezione” che la spada, o l’incantesimo che la custodisce, compie.

    Il punto l’ho sottratto perché ho trovato il titolo molto semplice e poco coerente con lo stile adottato. Con un testo simile, avrei pensato a qualcosa di più elegante e ricercato. L’ho trovato come un titolo provvisorio, uno di quelli che si danno al momento ma che poi vanno sostituiti. Non vorrei aver dato un giudizio troppo duro e acido in questo punto, spero si capisca cosa voglio dire.



    Caratterizzazione dei personaggi: 20/20


    Sicuramente la caratterizzazione della natura della Spada di Grifondoro è stata ripresa molto bene.

    Hai puntato sia nella regola con cui ella sceglie i degni di brandirla, sia hai fatto riferimento alla scena della camera dei segreti, pur non rendendola la scena principale e assoluta della drabble.

    Immagino che i colori usati all’inizio non indichino il metallo di cui è fatta ma il colore proprio della spada: ovvero quello della lama e quello della pietra incastonata nell’elsa.

    Abbiamo poi il riferimento alla sua natura antica e all’episodio della camera, dove la spada assorbe il veleno del basilisco mentre affonda nel suo cranio, il sangue del mostro che ne macchia la superficie.

    Definire il cappello parlante un ʻlogoro tessutoʼ mi ha fatto ridere, non mi chiedere perché, ma comunque è stato un modo velato con cui renderlo: un tessuto vecchio ma che ha un compito nobile e molto importante. Questo contrasto, che rendi in questo pezzo, è davvero particolare e, in qualche modo, caratterizza anche il cappello parlante in maniera piuttosto completa, richiamando sia il suo aspetto esteriore sia quello interiore.

    Qui mi hai tratto in inganno, perché quel ʻpassare di mano in manoʼ mi ha fatto pensare a uno dei doni della morte, però credo che sia ottimo anche per indicare la storia e le vicissitudini passate dalla spada: il suo passato glorioso, in cui è stata protagonista, fino a finire in una teca nell’ufficio di Silente.

    L’ultima frase credo che, sopra tutti i vari significati che possa avere, sia un riferimento all’ultimo libro, in cui Harry e Unci Unci se la contendono: il folletto la vuole perché la considera un manufatto di proprietà dei folletti, ed è ai folletti che è destinata a tornare; Harry la desidera perché gli è indispensabile per distruggere gli Horcrux.



    Gradimento personale: 4/5


    Non era difficile, lo so, ma non l’ho proprio indovinata. Una volta scoperta la soluzione e iniziato a valutare la drabble, ho sempre più notato che tutto tornata e che diverse frasi o riferimenti, come ʻcimelio di tempi perdutiʼ o ʻsplendente fusione d’argento e vermiglio che si cela agli abiettiʼ, erano perfetti per capire. Tanto che avrei voluto tirarmi un colpo di legno in testa.

    Ed ecco che qui entra la fregatura: il soggetto della drabble.

    Prima che leggessi la soluzione, avevo seguito la drabble in maniera molto concentrata, tanto da non notare il cambio di soggetto. All’inizio, quindi, pensavo che fosse un soggetto al maschile, e ho pensato a un horcrux, anche se non mi tornavano parecchie cose. E questo mi ha completamente portato fuori strada. È stato un peccato.

    La drabble è molto carina, su tutto mi è piaciuto lo stile che hai adottato: altisonante, enigmatico, quello che avrebbe utilizzato la sfinge, mi verrebbe da dire; e questo è un pregio di cui tengo assolutamente conto.

    Infine, gusto del tutto personale, mi sarebbe piaciuto che avessi dato un’anima alla spada, che avessi osato di più. Lo dico un po’ in generale, ma ho visto che quando il personaggio misterioso è un oggetto si tende molto a caratterizzarlo in maniera oggettiva, senza attribuirli un pensiero o un’introspezione marcata. Qui hai inserito la frase finale che ha un attimo aggiustato il tiro e ha dato un’associazione tra la natura dell’oggetto e la sua volontà, però mi sarebbe piaciuto che avessi osato di più, perché credo che tu ne sia in grado. Tutto qui.



    Attinenza al bando: 1.5/2


    Non ci sono vere e proprie descrizioni fisiche, i riferimenti sono generali e vaghi, sfrutti termini che caratterizzano ma che non “imboccano” la soluzione. Il fatto che tu la definisca un ʻcimelioʼ non fa pensare subito e solo alla spada, è un indizio che punta in diverse direzioni.

    Il mistero c’è, eccome se c’è. Mi è piaciuto, ribadisco ancora una volta, il tono da “enigmista”(non so se è il termine giusto, diciamo da sfinge.)

    Per quanto riguarda l’introspezione, ho notato che questo punto è stato in qualche modo aggirato. Hai dato una caratterizzazione dell’oggetto, facendo capire come il suo io sia legato alla sua natura e al suo modo di palesarsi ai più degni, nel finale hai fatto capire che lui, in qualche modo, potrebbe preferire un certo tipo di proprietario; ma non hai preso in pieno questa richiesta.


    Totale: 46.65/50




    Grazie mille, cara, per queste valutazioni attente ed esaustive.
    Sulla prima drabble non ho molto da dire, anche perché aggiungere altre parole alle tue sarebbe superfluo ^^
    La seconda, invece, è stata quella più ostica da scrivere. Non mi ero affatto accorta di aver modificato il soggetto, all'inizio, e dire che avevo controllato e ricontrollato!
    Per diffidate figure intendevo proprio i folletti, non proprio ben visti dai maghi, anche per il loro impiego alla Gringott.
    Per il titolo, sono d'accordo. Era provvisorio, ma alla fine non mi uscito qualcosa di meglio e l'ho lasciato. Errore mio ^^

    Potrei avere entrambi i giudizi come recensioni? Grazie ancora, e complimenti a tutte!
  • OFFLINE
    Setsy
    Post: 5.641
    Giudice*****
    Utente Master
    00 31/01/2018 11:06
    i risultatiiiiiiii!!!!! *____________________*
    grazie, Nirvana-san, ti sei fatta in quattro come al solito...
    sono molto contenta delle valutazioni, perchè sapevo di aver fatto dei passi falsi di niente...
    per me è stato parecchio difficile pensare di scrivere drabble (ma anche se fossero state più lunghe, non è quello il punto)come "indovinelli", appunto, quindi mi sentivo abbastanza persa tra la bellezza della drabble, il significato, il gioco da indovinare.
    e so di essere stata quindi disomogenea come poche, ahahahahah!!
    succede!
    peccato non ci sia stato il terzo turno, perchè, guardando il tuo giudizio, anche io penso che la migliore fosse quella su Aragog, che mi sono molto divertita a scrivere: i mostri amo che parlino in prima persona, fanno più paura! *0*
    concordo su tutto, e studierò sui suggerimenti di grammatica che mi hai dato, sai che mi servono...
    dunque, un paio di chiarimenti su "due, quindici". tanto perchè l'aspetto alchemico dei metalli mi piace molto #^-^#
    quello che è rosso e magico, è il rame. (che segue oro e argento, un po' come le medaglie oro argento e branzo)E' magico perchè si usa (realmente ovvio) per i famosi bracciali magnetici, quelli a fascia da mettere al polso sinistro come equilibratori di energie, e per ogni tipo di amuleti che si vendono nei negozi esoterici, perchè è considerato il più grande conduttore
    l'oro falso duttile e sobrio è l'ottone: dorato, usato per manufatti perchè mallelabile e sobrio perchè rispetto ai metalli precedenti è economico (e io sono una pazza, e non è colpa tua! O__°)
    infine il calderono d'oro ce l'ha Lumacorno (ma forse solo nei libri, giuro che ora ho il dubbio) e lui produce anche veleni..
    grazie di tutto, giudicia, ogni tuo contest è una festa per tutti!
    posso avere le stupende valutazioni come recensioni, per favore?
    e ho vinto 1 premio, o sono proprio rimbecillita del tutto?
    baci, superbaci
    Setsy [SM=g27998]
  • OFFLINE
    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 31/01/2018 11:19
    Re: Re:
    erzsi, 31/01/2018 10.25:


    Grazie mille, cara, per queste valutazioni attente ed esaustive.
    Sulla prima drabble non ho molto da dire, anche perché aggiungere altre parole alle tue sarebbe superfluo ^^
    La seconda, invece, è stata quella più ostica da scrivere. Non mi ero affatto accorta di aver modificato il soggetto, all'inizio, e dire che avevo controllato e ricontrollato!
    Per diffidate figure intendevo proprio i folletti, non proprio ben visti dai maghi, anche per il loro impiego alla Gringott.
    Per il titolo, sono d'accordo. Era provvisorio, ma alla fine non mi uscito qualcosa di meglio e l'ho lasciato. Errore mio ^^

    Potrei avere entrambi i giudizi come recensioni? Grazie ancora, e complimenti a tutte!




    Grazie a te per aver pazientato tanto, sto perdendo lo smalto.
    Adesso ho capito, grazie.
    A volte, i titoli sono la cosa più difficile, quindi ti capisco. Lascerò immediatamente le recensioni, certo. Ti aspettano anche due recensioni premio, se non vado errato. Hai preferenze?
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
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    00 31/01/2018 11:26
    Re:
    Setsy, 31/01/2018 11.06:

    i risultatiiiiiiii!!!!! *____________________*
    grazie, Nirvana-san, ti sei fatta in quattro come al solito...
    sono molto contenta delle valutazioni, perchè sapevo di aver fatto dei passi falsi di niente...
    per me è stato parecchio difficile pensare di scrivere drabble (ma anche se fossero state più lunghe, non è quello il punto)come "indovinelli", appunto, quindi mi sentivo abbastanza persa tra la bellezza della drabble, il significato, il gioco da indovinare.
    e so di essere stata quindi disomogenea come poche, ahahahahah!!
    succede!
    peccato non ci sia stato il terzo turno, perchè, guardando il tuo giudizio, anche io penso che la migliore fosse quella su Aragog, che mi sono molto divertita a scrivere: i mostri amo che parlino in prima persona, fanno più paura! *0*
    concordo su tutto, e studierò sui suggerimenti di grammatica che mi hai dato, sai che mi servono...
    dunque, un paio di chiarimenti su "due, quindici". tanto perchè l'aspetto alchemico dei metalli mi piace molto #^-^#
    quello che è rosso e magico, è il rame. (che segue oro e argento, un po' come le medaglie oro argento e branzo)E' magico perchè si usa (realmente ovvio) per i famosi bracciali magnetici, quelli a fascia da mettere al polso sinistro come equilibratori di energie, e per ogni tipo di amuleti che si vendono nei negozi esoterici, perchè è considerato il più grande conduttore
    l'oro falso duttile e sobrio è l'ottone: dorato, usato per manufatti perchè mallelabile e sobrio perchè rispetto ai metalli precedenti è economico (e io sono una pazza, e non è colpa tua! O__°)
    infine il calderono d'oro ce l'ha Lumacorno (ma forse solo nei libri, giuro che ora ho il dubbio) e lui produce anche veleni..
    grazie di tutto, giudicia, ogni tuo contest è una festa per tutti!
    posso avere le stupende valutazioni come recensioni, per favore?
    e ho vinto 1 premio, o sono proprio rimbecillita del tutto?
    baci, superbaci
    Setsy [SM=g27998]




    Devo confessare con un certo imbarazzo di aver perso per strada metà dei riferimenti della seconda drabble. Pensavo che lo avessi omesso l'ottone, quel falso lo avevo inteso come ingannevole, in quanto l'oro abbaglia, ma non avevo pensato che indicasse qualcos'altro... errore mio.
    Credo che sia solo nei libri, ma siccome Piton non lo ha d'oro, ho considerato che non fosse prerogativa di tutti gli insegnanti, non pensando a Lumacorno in particolare, comunque non è un particolare che ha influito sul giudizio finale.
    Farò più attenzione. Hai lavorato molto di originalità e riferimenti, soprattutto con la seconda, e giuro che mi hai spiazzato, è stata la valutazione più difficile.
    L'ultima è stata quella che mi ha trasmesso di più, che mi ha fatto entrare nella mente del personaggio. Ma ti posso dire che anche quella sulla McGranitt è stata incantevole, di un livello tutto suo.
    Comunque, ti ringrazio ancora per aver partecipato a questa piccola follia, non sai che piacere è stato avervi con me, tutte voi.
    Lascerò subito le recensioni. Eh, sì: un bel premiuccio ti spetta di diritto. Fammi sapere se hai preferenze. [SM=g27985]
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    Setsy
    Post: 5.641
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    Utente Master
    00 31/01/2018 11:37
    sì, ho decisamente una preferenza, in questo caso! é una flashfic, scritta per un contest (sarò brevissima) in cui, comunicato il fandom, venivano assegnati personaggi in coppie uniti a situazioni/prompt, senza alcuna tua possibilità di scelta:
    questa prova era:
    Situazione 6: Jenna ed Elena: Hogwarts!AU


    efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3510092
    buon divertimento, è comica! [SM=g27987]
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
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    00 31/01/2018 15:11
    Re:
    Setsy, 31/01/2018 11.37:

    sì, ho decisamente una preferenza, in questo caso! é una flashfic, scritta per un contest (sarò brevissima) in cui, comunicato il fandom, venivano assegnati personaggi in coppie uniti a situazioni/prompt, senza alcuna tua possibilità di scelta:
    questa prova era:
    Situazione 6: Jenna ed Elena: Hogwarts!AU


    efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3510092
    buon divertimento, è comica! [SM=g27987]




    Ok [SM=g28002]
    Segno subito [SM=g27985]
    La cosa, però, mi spaventa non pocoXD
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    S.Elric_
    Post: 3.804
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    00 01/02/2018 10:51
    Ciao Nirvana **
    Wow! Gtazie infinite per le valitazioni davvero complete! E sono davvero felive dei risultati [SM=g27987] . Non mi aspettavo pinteggi cosi alto davvero **specie nella seconda drabble [SM=g27992] . Sei stata davvero gentile e sono d'accordo su tutto quello che mi hai scritto... sei stata davvero gentile [SM=g27989] . Per le recensioni premio vorrei leggessi Oceani e la raccolta di drabble su GoT (sono due). Per il resto fai tu liberamente ^^. Un bacio
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
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    00 01/02/2018 16:57
    Re:
    S.Elric_, 01/02/2018 10.51:

    Ciao Nirvana **
    Wow! Gtazie infinite per le valitazioni davvero complete! E sono davvero felive dei risultati [SM=g27987] . Non mi aspettavo pinteggi cosi alto davvero **specie nella seconda drabble [SM=g27992] . Sei stata davvero gentile e sono d'accordo su tutto quello che mi hai scritto... sei stata davvero gentile [SM=g27989] . Per le recensioni premio vorrei leggessi Oceani e la raccolta di drabble su GoT (sono due). Per il resto fai tu liberamente ^^. Un bacio




    Ciao, grazie a te per avermi posto delle drabble così belle, è stato un piacere. Segno subito queste, per le altre troverò sicuramente qualcosa^.^
    A presto!

    P.S. La risposta al mio dubbio sulla seconda drabble qual è? Mi stai facendo morire di curiosità [SM=g27995]
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    S.Elric_
    Post: 3.804
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    00 01/02/2018 17:51
    Re: Re:
    Nirvana_04, 01/02/2018 16.57:

    S.Elric_, 01/02/2018 10.51:

    Ciao Nirvana **
    Wow! Gtazie infinite per le valitazioni davvero complete! E sono davvero felive dei risultati [SM=g27987] . Non mi aspettavo pinteggi cosi alto davvero **specie nella seconda drabble [SM=g27992] . Sei stata davvero gentile e sono d'accordo su tutto quello che mi hai scritto... sei stata davvero gentile [SM=g27989] . Per le recensioni premio vorrei leggessi Oceani e la raccolta di drabble su GoT (sono due). Per il resto fai tu liberamente ^^. Un bacio




    Ciao, grazie a te per avermi posto delle drabble così belle, è stato un piacere. Segno subito queste, per le altre troverò sicuramente qualcosa^.^
    A presto!

    P.S. La risposta al mio dubbio sulla seconda drabble qual è? Mi stai facendo morire di curiosità [SM=g27995]




    Ciao ^^
    Oddio si scusa... era Tonks. La drabble è ambientata quando lui fugge da lei incinta per la vergogna e il se so di colpa xD. Comunque anche Sirius poteva essere o Lily. Dipende da come la interpretavi [SM=g27987] .
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 09/02/2018 12:08
    Re: Re: Re:
    S.Elric_, 01/02/2018 17.51:




    Ciao ^^
    Oddio si scusa... era Tonks. La drabble è ambientata quando lui fugge da lei incinta per la vergogna e il se so di colpa xD. Comunque anche Sirius poteva essere o Lily. Dipende da come la interpretavi [SM=g27987] .




    La mia immaginazione mi ha portato verso idee fanon, però adesso riesco a inserire il momento come si deve. Grazie.
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 09/02/2018 12:11
    Recensioni Premio
    1° Posto
    S.Elric: 2/2

    2° Posto
    erzsi: 1/1

    3° Posto
    Monnalisa1974: 1/1


    Vincitrice Primo turno
    S.Elric: 1/1

    Vincitrice Secondo Turno
    Monnalisa1974: 1/1

    Vincitrice Premio Rita Skeeter
    S.Elric: 1/1

    Vincitori Premio Drabble Preferita
    Setsy: 1/1
    erzsi: 1/1
    S.Elric: 1/1



    Ho lasciato a tutti i giudizi come recensioni alle drabble.
    Questa è la classifica da tenere d'occhio per le recensioni premio. Se qualcosa non quadra, fatemelo sapere.
    [Modificato da Nirvana_04 23/04/2018 19:57]
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    Nirvana_04
    Post: 2.256
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    Utente Veteran
    00 23/04/2018 20:09
    Recensioni premio consegnate!
    S.Elric

    Oceani
    Sotto le stelle


    erzsi

    Azzurro


    Monnalisa1974

    La vita vale poco


    Vincitore Primo Turno: S.Elric

    Come neve


    Vincitore Secondo Turno: Monnalisa1974

    Vade retro


    Vincitrici Premio Rita Skeeter: S.Elric

    L'ululato della Lupa


    Vincitori Premio Drabble Preferita

    Setsy: I'll eat myself if you can find/ a smarter one than me
    erzsi: Artemisia
    S.Elric: Soffocare


    Ho consegnato a tutte le recensioni premio. Ancora una volta, è stato un vero piacere leggervi e divertirmi insieme a voi. Spero di poter tornare a farlo di nuovo presto e di ritrovarvi. Grazie a tutte per la pazienza e la bellissima compagnia.
    A presto!
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