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Attività di un'altra Gubbio

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    un'altragubbio
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    00 10/04/2012 15:20
    Mozione

    Oggetto: UNIVERSITÀ o SCUOLA “RIGUARDO per la NATURA” UNIVERSITÀ o SCUOLA della “Mansuetudine e Pacificazione”

    Visto che all’articolo 2 dello Statuto del Comitato Permanente per il Seminario Internazionale “Terra Mater” del 6 ottobre 1989, risulta testualmente che detto comitato “ha sede istituzionale in Gubbio, Piazza della Signoria, nella Residenza Municipale. Esso ha facoltà di costituire sedi nazionali e internazionali operative, organizzative e di rappresentanza”. E che all’articolo 4 Il Comitato, nello spirito della “Carta di Gubbio 1982” e del documento “Gubbio 1987: verso il terzo millennio”, per il raggiungimento dei suoi fini statutari, intende:
    sviluppare approfondimenti e aggiornamenti di carattere interdisciplinare e interreligioso in materia ambientale, sotto i profili etici, religiosi, teologici, ideologici, scientifici, giuridici, tecnologici, economici, sociali, culturali, educativi ed informativi, mediante:
    a) incontri e seminari;
    b) studi e ricerche;
    c) contatti e collaborazioni con altri organismi ed esperti che perseguono le stesse finalità e/o operano in settori legati alle tematiche ambientali;
    d) elaborazione di documenti, prese di posizione, materiali editoriali, audiovisivi, espositivi, di informazione e didattica;
    sensibilizzare, a livello nazionale ed internazionale, Capi di Stato, governi, legislatori, politici, amministratori, il mondo della scuola, della cultura, della ricerca, della scienza, dell’economia, della produzione, del lavoro, dell’applicazione tecnologica e scientifica, delle comunicazioni di massa, mediante idonee iniziative
    proseguire il colloquio interreligioso sui punti di convergenza del rapporto uomo – natura – divinità sotto il profilo etico
    Visto che all’art 5 sempre dello Statuto, il COMUNE DI GUBBIO risulta tra i membri FONDATORI del Comitato Permanente per il Seminario Internazionale “Terra Mater” e che il Comune di Gubbio è stato tra i firmatari della CARTA DI GUBBIO 2007 conseguente al Quarto Seminario Internazionale TERRA MATER ‐ CARTA DI GUBBIO tenutosi sempre a Gubbio dal 24 al 27 settembre 2007.
    Visto che sempre nella Carta di Gubbio è scritto che: “L’insegnamento francescano, si fonda sulla fratellanza con tutte le creature, viventi e non viventi, addita un modello di uomo nel quale si riconoscono, credenti e non credenti possono ancora incontrarsi”.

    Si chiede

    I ‐ Che il Comune di Gubbio, proprio per i principi enunciati nella Carta di Gubbio 2007 diventi promotore del messaggio di San Francesco per imporre ulteriormente, all’attenzione nazionale e mondiale l’ UNIVERSALE RESPONSABILITÀ per la difesa dei sistemi naturali, per la salvaguardia ed il ripristino dei loro equilibri oltre al richiamo al rispetto del principio di precauzione (sancito nel 1992 al summit mondiale di Rio del Janeiro) che obbliga alla cautela e a non adottare innovazioni se non si abbia una ragionevole garanzia della loro sicurezza.
    II ‐ Che venga presa in considerazione, qui a Gubbio, l’opportunità e l’occasione per costruire un progetto, come l’UNIVERSITÀ o SCUOLA di “RIGUARDO per la NATURA” partendo dal messaggio di Francesco, abbinata ad un’UNIVERSITÀ o SCUOLA “MANSUETUDINE E PACIFICAZIONE” partendo sia dal messaggio alla “Mansuetudine” di Francesco che alla “Pacificazione”, basata sull’esperienza di vita dello nostro patrono Ubaldo.
    Tutto questo verificando anche, la possibilità di accedere a finanziamenti europei nell’ambito della proposta di candidatura avanzata da Perugia e Assisi come capitali europee della Cultura per il 2019. Questo perché, certamente, non si può nominare San Francesco senza pensare ad Assisi ma subito dopo, anzi a fianco c’è Gubbio che lo accolse subito dopo la sua drammatica partenza da Assisi e dove qui si fermò, oltre che per ricevere ospitalità e conforto, anche per prestare la sua opera presso uno dei lebbrosari che qui vi erano.

    Gubbio 5/febbraio/2012
    [Modificato da un'altragubbio 10/04/2012 15:22]
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    un'altragubbio
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    00 19/04/2012 15:11
    IL MINISTRO CLINI E IL CSS
    Arriva la svolta sui CDR (combustibili da rifiuti), pardon, Css (combustibili solidi secondari): dopo il “marketing” sul nome i rifiuti acquistano la nobiltà di combustibile: bello, buono e specialmente conveniente… per chi lo brucia!
    Il ministro dell’Ambiente Clini ha annunciato che entro il 30 aprile sarà emanato il decreto che farà uscire il Css dalla gestione dei rifiuti e ne stabilirà l'impiego nei processi industriali e in particolare nel settore del cemento.
    Tutti contenti. Il ministro che emana il decreto “salva cementieri”, i cementieri che invece di pagare il combustibile saranno pagati per bruciarlo, le famiglie che risparmieranno da 40 fino addirittura a 192 euro l’anno, l’ambiente che vedrà una diminuzione delle emissioni di CO2 di 2 milioni e 700mila tonnellate l'anno, pari al 25% delle emissioni da combustione del settore cemento.
    Bella favoletta! raccontata però non troppo bene. Il ministro dovrebbe informarsi di più e meglio (da altri suoi colleghi medici) su quanto il bruciare i rifiuti sia stato riconosciuto nocivo per la salute, per l’ambiente e di conseguenza per il mondo animale e vegetale. Non si cambia la pericolosità di una pratica scellerata, cambiandole semplicemente nome!
    I cementieri dovrebbero spiegare da quale alchimia contabile salta fuori il risparmio per le famiglie, ma dovrebbero spiegare anche chi paga il conto (morale e materiale) per le malattie conseguenti al vivere in prossimità di impianti industriali che immettono nell’aria tonnellate e tonnellate di CO2, NON SOLO ma anche di: Ossidi di azoto (NOx) provenienti dai bruciatori delle linee di cottura, SO2 (anidride solforosa) proveniente dalle linee di cottura, Polveri (= particolato) provenienti dalle linee di cottura e da varie sezioni del complesso industriale, Microinquinanti (IPA, metalli pesanti e diossine) provenienti dai bruciatori delle linee di cottura che si legano al particolato stesso. Questo quanto si deduce scorrendo il documento AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) concessa alle cementerie dalla Regione dell’ Umbria.
    Altra non verità, è la sbandierata diminuzione delle emissioni, infatti queste rimarranno tali e quali, solo che, per l’incomprensibile e scellerata collocazione dei rifiuti nel decreto che li accomuna alle biomasse, la loro CO2 non è conteggiata come emissione!
    E ancora, questo Css ( ex CDR) costituisce circa il 35% del monte totale dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) prodotti in Italia, ed è costituito per legge da: carta, plastica, legno e derivati. Perché BRUCIARE queste materie nobili trasformandole con la combustione in emissioni pericolose per l’ambiente e la salute?
    La composizione stessa del CDR determina, invece, una fisiologica conclusione di natura economica e sanitaria: perché queste materie preziose possono essere recuperate e ad impatto zero, anziché essere bruciate con enormi esternalità negative non solo sanitarie ma anche economiche.
    Infatti il tutto è possibile grazie alle tecnologie applicate dai centri riciclo, strutture avanzatissime a livello tecnologico non solo nel recupero in pratica di tutto il secco (RSU=Rifiuti Solidi Urbani) creando numerosi posti di lavoro, ma anche senza danni per la salute. Invece, purtroppo, sembra ci sia più convenienza a bruciare piuttosto che a recuperare quelle materie prime, che divengono sempre più preziose.
    I cementifici generano un devastante impatto ambientale spesso difficilmente confinabile (il nanoparticolato può viaggiare per distanze notevolissime sospinto dai venti). Il nanoparticolato è la frontiera ultima della scienza e della ricerca in ambito medico, tanto che quella parte della ricerca, spesso sovvenzionata dagli stessi colossi energivori e di incenerimento rifiuti, tende a minimizzare gli effetti derivanti dalle micropolveri emesse dalla combustione anche ad altissime temperature.
    INVECE ASSOCIAZIONI INDIPENDENTI LIBERE DA OGNI “CONTROLLO” politico ed economico come (per citarne solo alcune): ISDE (International Society Doctors for Environment), la SBME (Società Britannica di Medicina Ecologica), la SSNC (Società Svedese per la Conservazione della Natura), l’ARTAC (Associazione per la Ricerca e la Terapia del Cancro) con il suo presidente Prof Dominique Belpomme, l’AIOM (Associazione Italiana Medici Oncocologi), denunciano, anche da anni, gli effetti devastanti sulla salute umana, provocati dalle micropolveri con il loro carico tossico-nocivo, cioè quel particolato fine ed ultrafine che NESSUN FILTRO E’ IN GRADO DI ABBATTERE, dato che non esiste sistema filtrante in grado di trattenere polveri che abbiano un diametro inferiore ad 1 micron (un millesimo di millimetro).

    associazione un'altra Gubbio
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    un'altragubbio
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    00 04/05/2012 18:27
    Ordine del Giorno

    Oggetto: “Svuotare gli arsenali per riempire i granai” (S.Pertini)

    Questo Ordine del Giorno di Un’altra Gubbio, scaturisce dalla preoccupante situazione economica italiana aggravata da quanto provocato dalle recenti emergenze legate alla precipitazioni atmosferiche e dal freddo.
    Con questa ordine del giorno chiediamo al Consiglio Comunale tutto, di esprimere il suo dissenso, con una delibera consigliare, in cui si solleciti il governo in carica e lo stesso Presidente della Repubblica, affinchè, per alleviare le criticità legate alla crisi economica aggravate dalle calamità dagli eventi atmosferici passati, venga rettificata, in modo sostanziale, la spesa militare italiana per alleviare quel disagio che molta parte della cittadinanza italiana deve subire a causa della recessione, aggravata ancor più dalle avversità climatiche.
    Ordine del Giorno che nel deliberato evidenzi la forte avversità di questo consiglio nei confronti delle spese militari che l’Italia sta affrontando, sia per le spese militari correnti, comprese le cosiddette MISSIONI DI PACE, che per gli acquisti di nuove armi e mezzi ad esclusivo fine militare.
    Per dare l’idea, e come citato anche nel sito di Altra ECONOMIA:
    www.altreconomia.it/site/ec_articolo_dettaglio.php?intId=89, l’Italia nel 2010 ha speso per armamenti, missioni ed esercito professionale oltre 23 miliardi di euro non solo, ma per l’acquisto dei caccia bombardieri F35 per il programma Joint Strike Fighter, l’Italia dovrà pagare almeno 15 miliardi di euro.
    TUTTO QUESTO È INGIUSTIFICABILE, ANCOR PIÙ QUANDO CI SONO SITUAZIONI, E PURTROPPO TANTE, DI FORTE DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE!


    Ciò premesso:

    Come espressione democratica di quelle cittadine-cittadini e delle loro famiglie, di cui molte purtroppo, versano in precarie condizioni economiche e sociali a causa delle perdita o mancanza di lavoro o per le calamità naturali di cui sono state vittime, il Consiglio Comunale di Gubbio, appellandosi alle parole di Sandro Pertini: “Svuotare gli arsenali per riempire i granai”,

    CHIEDE con forza al Governo in carica e al nostro Presidente della Repubblica, di compiere un’inversione di marcia sulle spese militari, per far sì che quelle risorse economiche destinate ad esse, servano invece a favorire il mantenimento e la crescita della vita e non per seminare lutti e morte, che l’etichetta di “armi per la difesa” o di “missioni di pace”, certamente non giustifica.

    Gubbio 13 febbraio 2012

    [Modificato da un'altragubbio 04/05/2012 18:28]
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    00 09/07/2012 13:04
    INTERROGAZIONE

    I DATI DI GUBBIO: CALA LA POPOLAZIONE

    “I DATI DI GUBBIO: CALA LA POPOLAZIONE”. Così titola la Rassegna Stampa del Comune di Gubbio, riportando l’articolo uscito questa mattina 10 gennaio, sul quotidiano “La Nazione”. Nello stesso articolo si legge che al 31 dicembre 2010 la popolazione residente a Gubbio era 33.004 cittadini, mentre al 31 dicembre 2011 era pari a 32.991 (13 unità in meno) con saldo negativo tra nati e morti: 329 nati contro 474 morti, cioè meno145 unità. Nello stesso articolo si legge che la popolazione invecchia sempre di più. Se così è, viene spontanea una domanda: tra le cause dell’invecchiamento della popolazione c'è anche il fatto che nel nostro comune, muoiono di più i giovani rispetto ai “vecchi”?
    Siccome secondo noi di Un’altra Gubbio, sarebbe interessante studiare questo aspetto, per ricavare dati “utili” per le scelte a venire per il futuro di Gubbio e delle sue nuove generazioni.

    ciò premesso

    Interrogo Sindaco e Giunta se c’è l’intenzione di verificare, anche con gli organi competenti, se quanto affermato in premessa, ha un fondamento e cioè se la media annuale dell’età dei decessi nel nostro comune, corrisponde alla media comunale regionale o nazionale.

    Gubbio 10 gennaio 2012
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    00 09/07/2012 13:15
    Mozione

    OGGETTO: CONSULTAZIONE ON LINE IN TEMPO REALE O PRIMA POSSIBILE DEI TESTI DELLE DELIBERE DI GIUNTA

    Visto che la possibilità di comunicare on‐line ormai è una risorsa a cui praticamente tutti possono accedere, risparmiando tempo e certamente dando un buon segnale “ecologico” nel risparmio di carta e carburante (non dovendo andare negli uffici comunali).

    Visto che, in data 3 febbraio, avrei voluto consultare il testo di una delibera, la n 4 del 12 gennaio 2012, purtroppo non l’ho potuto fare perché non ancora riportata nell’Albo Pretorio on‐line.

    Tutto ciò premesso

    Si richiede all’amministrazione e all’assessore di competenza, di impegnarsi a far sì che siano messi on line anche i testi delle delibere, nel momento stesso in cui ci viene inviato per e‐mail, l’allegato dell'elenco delle deliberazioni pubblicate in quella stessa data di invio. Dato che è preferibile, semmai, riceverle qualche giorno dopo ma almeno che siano immediatamente consultabili.

    Gubbio 3 febbraio 2012
  • Spiegatemi
    00 14/07/2012 17:18
    Ma tra le attività è previsto anche il "salto della quaglia"?
  • spiega anche ta me
    00 14/07/2012 23:04
    come mai non hai firmato la sfiducia a Pecci?
    strano....
  • 'nce capisco piu' niente
    00 18/07/2012 18:57
    quegli inquinatori dei germanici
    me sa che i germanici, noto popolo di inquinatori insofferenti per le questioni ambientali, hanno bisogno del dr vantaggi: basta leggere questa notizia recente.


    German cement plants are increasingly turning to alternative fuels to power their operations, reports Euwid Recycling and Waste Management.

    According to annual report recently published by the association of German cement plants VDZ (Verein Deutscher Zementwerke), the use of alternative fuels in 2011 stood at 57.8 million GJ, compared with 53.7 and 51.5 million GJ in the two previous years.

    According to the report, alternative fuels, such as waste plastics, tyres and oils, accounted for 61% of the industry's fuel energy consumption. The industry says the figure was unchanged from 2010 but had doubled since 2000.

  • Giovanni Vantaggi
    00 22/07/2012 09:21
    LO SPETTRO DELLA CRISI SUGLI INCENERITORI
    L'inceneritore di Desio non sarà raddoppiato. Lo prevede il piano di Bea (la società che lo gestisce) illustrato mercoledì all'assemblea dei soci e che dovrebbe essere approvato venerdì 27. Fin qui la notizia, per quanto bella, non sembra così importante se non fosse per le motivazioni che hanno portato a questa decisione dopo anni di lotte con i cittadini. "Non spendo - spiega il presidente di Bea Alcide Copreni - tutti quei soldi per costruire una struttura senza aver la garanzia di avere i rifiuti per farla funzionare." Il presidente ha continuato spiegando che il cambio di rotta è stato dettato dalla constatazione che sul territorio sarebbe difficile reperire una mole di rifiuti tale da far girare a pieno regime il forno dato che quelli lombardi lavorano al di sotto delle loro potenzialità.
    Quindi dopo la crisi degli inceneritori del nord Europa, quella degli inceneritori del Veneto ecco una voce ufficiale dell'inizio della crisi per gli inceneritori lombardi.
    Nonostante questo per colpa degli incentivi in molti vogliono ancora costruirli!
    RIFITI COME COMBUSTIBILE PER INDUSTRIE ENERGIVORE:
    lo studio condotto dall'azienda giapponese, la Yokohama metal co ltd, impegnata nella fusione e raffinamento di metalli non ferrosi, una tonnellata di minerale estratta da una miniera d’oro produce appena 5 grammi di oro di media, mentre una tonnellata di cellulari scartati può renderne 150 grammi.
    PNEUMATICI USATI: “Gli pneumatici che, pur usurati, conservano integre le loro caratteristiche naturali e sono quindi ricostruibili, evidenzia la Cassazione nella sentenza 25207/2012, devono essere considerati beni e non rifiuti (eccettuati i casi in cui il detentore dimostri la palese volontà di disfarsene oppure si tratti di componenti di veicoli fuori uso). In tali casi la ricostruzione non rappresenta un’operazione di recupero di un rifiuto (come stabilito dalla stessa Corte in occasione della sentenza 46643/2007), ma un trattamento di risanamento di un bene“.
  • Giovanni Vantaggi
    00 22/07/2012 09:22
    LO SPETTRO DELLA CRISI SUGLI INCENERITORI
    L'inceneritore di Desio non sarà raddoppiato. Lo prevede il piano di Bea (la società che lo gestisce) illustrato mercoledì all'assemblea dei soci e che dovrebbe essere approvato venerdì 27. Fin qui la notizia, per quanto bella, non sembra così importante se non fosse per le motivazioni che hanno portato a questa decisione dopo anni di lotte con i cittadini. "Non spendo - spiega il presidente di Bea Alcide Copreni - tutti quei soldi per costruire una struttura senza aver la garanzia di avere i rifiuti per farla funzionare." Il presidente ha continuato spiegando che il cambio di rotta è stato dettato dalla constatazione che sul territorio sarebbe difficile reperire una mole di rifiuti tale da far girare a pieno regime il forno dato che quelli lombardi lavorano al di sotto delle loro potenzialità.
    Quindi dopo la crisi degli inceneritori del nord Europa, quella degli inceneritori del Veneto ecco una voce ufficiale dell'inizio della crisi per gli inceneritori lombardi.
    Nonostante questo per colpa degli incentivi in molti vogliono ancora costruirli!
    RIFITI COME COMBUSTIBILE PER INDUSTRIE ENERGIVORE:
    lo studio condotto dall'azienda giapponese, la Yokohama metal co ltd, impegnata nella fusione e raffinamento di metalli non ferrosi, una tonnellata di minerale estratta da una miniera d’oro produce appena 5 grammi di oro di media, mentre una tonnellata di cellulari scartati può renderne 150 grammi.
    PNEUMATICI USATI: “Gli pneumatici che, pur usurati, conservano integre le loro caratteristiche naturali e sono quindi ricostruibili, evidenzia la Cassazione nella sentenza 25207/2012, devono essere considerati beni e non rifiuti (eccettuati i casi in cui il detentore dimostri la palese volontà di disfarsene oppure si tratti di componenti di veicoli fuori uso). In tali casi la ricostruzione non rappresenta un’operazione di recupero di un rifiuto (come stabilito dalla stessa Corte in occasione della sentenza 46643/2007), ma un trattamento di risanamento di un bene“.
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    un'altragubbio
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    00 10/10/2012 16:07
    insieme ad altri gruppi di minoranza il 12/04/2012:
    www.comune.gubbio.pg.it//public/file/dg/5704ea98-7cf3-4974-9eb4-318ac360aa65%5CSenzanome1.sta...

    ed inoltre....

    Ordine del Giorno urgente

    Ulteriore aggravio dell’impatto ambientale (e sanitario) dall’eventuale uso del Combustibile solido secondario (Css) nei cementifici

    Dopo le rassicurazioni fatteci personalmente (come” Cittadini in rete”) dall’assessore Rometti nell’incontro del 3 maggio 2012 presso la sua sede istituzionale, che non è nei programmi di questa attuale amministrazione regionale l’incenerimento dei rifiuti nei cementifici.

    MA

    VISTA comunque la ulteriore mozione presentata in Consiglio Regionale dal consigliere Zaffini sulla chiusura del ciclo dei rifiuti che insiste sull’ usare il Combustile secondario da rifiuti nei cementifici.
    VISTO, per quanto riguarda Gubbio, quanto dichiarato dall’Istituto Superiore della Sanità, tramite il suo epidemiologo, dottor Pietro Comba nel convegno “Ambiente e Salute”, tenutosi qui a Gubbio il 17 novembre 2006, nella cui relazione : “Studio della mortalità e incidenza dei tumori – Situazione attuale e prospettive di ulteriori approfondimenti” , relazione fatta analizzando i dati relativi al periodo 1995‐2002, le sue conclusioni furono: “la conca Eugubina si trova in una situazione di forte impatto ambientale per cui visti i risultati dei dati esaminati si ritengono necessarie prospettive, metodologie e programmi per ulteriori approfondimenti”.
    E’ da qui, che la Asl n1 programmò ed iniziò nel 2007, l’indagine epidemiologica che poi, purtroppo fallì, per la scarsa collaborazione dei medici. In questa indagine era compresa anche l’analisi, fatta da due medici assunti per lo scopo, delle schede di dimissione ospedaliera (SDO). Invece dei dati relativi alle schede che avrebbero dovuto compilare i medici di famiglia ed i pediatri di base dell’Alto Chiascio, non si è più saputo nulla (sembra che abbiano partecipato solo una decina). Questi dati delle SDO, che io sappia, non sono mai stati resi pubblici. Tanto che questo fu oggetto di discussione anche in questo consiglio a cui resi nota l’opportunità offertaci dall’amico/collega Dr Paolo Crosignani dell’Istituto Tumori di Milano, Direttore DEL REGISTRO TUMORI ED EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE DI QUESTO PRESTIGIOSO ISTITUTO. CROSIGNANI mi ha personalmente dato la sua disponibilità ad analizzare i dati ricavati dalle SDO, se forniti insieme a quelli delle ricadute dei venti dominanti. Questo ultimo dato, tra l’altro, è già pubblico e pubblicato in quanto elemento basilare del biomonitoraggio su api e licheni, che la Provincia di Perugia realizzò qui a Gubbio nel periodo 2001‐2004. Già in questo consiglio fu deciso a suo tempo, di fare richiesta alla ASL per ottenere quei dati.
    VISTO inoltre che la chiusura del ciclo dei rifiuti con l’incenerimento è in netto contrasto con le PRESCRIZIONI del deliberato votato all’unanimità dal Consiglio Comunale per l’adesione al Piano d’Ambito dell’ATI1. Se la volontà del ministro all’ambiente Clini, di far usare come combustibile nei cementifici il Combustibile solido secondario (Css), dovesse persistere, puntualizzo come medico per l’ambiente, che la combustione di residui di materiale organico essiccato, come riportato dai mass media www.umbria24.it/rifiuti‐termovalorizzatore‐decreto‐clini‐porte‐cementifici/94... : “il combustibile solido secondario può essere composto da frazione secca, da rifiuti bioessiccati”, rende la pericolosità della combustione dei rifiuti ancora maggiore, poichè l’incenerimento di materiale organico, che già produce sempre e comunque i Composti Organici Volatili (COV): Diossine, Furani, Policlorobifenili, con la presenza di ulteriore materiale organico questo peggiorerebbe ancora di più. Ricordo che: Diossina, Furani, Policlorobifenili secondo la classificazione della IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) sono cancerogeni di classe 1.
    VISTO che i limiti di emissione di un inceneritore rispetto a quello di un cementificio sono enormemente inferiore rispetto a quello di un cementificio, come dimostrato dalla tabella qui riportata

    aida.ineris.fr/bref/bref_anglais/wi_bref_0806.pdf

    g) emissioni effettive per Monselice

    VISTO quanto dichiarato da questa maggioranza durante la campagna elettorale e nelle linee programmatiche che a Gubbio non avverrà mai alcuna combustione di rifiuti.

    Questo consiglio delibera che l’amministrazione attraverso il SINDACO, quale prima autorità sanitaria comunale, per la salvaguardia della salute dei cittadini, intraprenda qualsiasi azione rivolta a scongiurare questa evenienza di bruciare combustibile da rifiuti (Cdr o Css che sia) che sarebbe ulteriormente dannosa per la nostra comunità.

    Gubbio 4/maggio/2012
    [Modificato da un'altragubbio 10/10/2012 16:09]
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    00 10/10/2012 22:28
    INTERPELLANZA URGENTE

    Gasdotto Brindisi-Minerbio

    Vista la decisione nel marzo scorso del Governo, di avviare un’ulteriore consultazione e approfondimento con le realtà interessate al progetto del tracciato del metanodotto Brindisi-Minerbio, per verificarne le criticità, le incompatibilità
    ambientali, le sostenibilità e le possibili proposte di modifica del tracciato.

    Interpello

    il signor Sindaco e l’assessore competente per sapere se corrisponde al vero la notizia giuntami, riguardo ad una RIUNIONE convocata per il mese di maggio,presso la PROVINCIA DI PERUGIA, eventualmente, se anche il Comune di Gubbio sia stato invitato a partecipare viste anche le prese di posizione e le mozioni approvate, contro il percorso proposto per questa opera, da questo Consiglio comunale
    .

    Gubbio 9 maggio 2012
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    un'altragubbio
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    00 12/10/2012 12:24
    Ordine del Giorno

    “Rilancio economico-occupazionale del nostro territorio: Progetto Canapa”
    www.gruppofibranova.it/docs/La%20coltivazione%20della%20ca...

    Visto
    che l’Italia, sino agli ani 70 come superficie coltivata a Canapa (Cannabis sativa), era il secondo produttore al mondo dopo la Russia, e primo produttore per la qualità dei prodotti ottenuti.

    Visto che dagli anni 90 nel resto d’Europa è ripresa la produzione anche con incentivi europei importanti , in virtù anche di una legislazione precisa e puntuale per la sua coltivazione sia europea che nazionale ( Regolamento (CE) n.1673/2000 del Consiglio, del 27 luglio 2000 - Regolamento (CE) n.245/2001 della Commissione- Regolamento (CE) n.953/2006 della Commissione - Circolare del MIPAF n.1 prot.200 dell'8/5/2002 - Regime di sostegno a favore dei coltivatori di canapa destinata alla produzione di fibre - Circolare del Ministero della Salute del 22/05/2009 - Produzione e commercializzazione di prodotti a base di semi di canapa per l'utilizzo nei settori dell'alimentazione umana )
    Vista la presenza anche in Umbria, nella nostra provincia a Sant'Anatolia di Narco (PG), di una SEDE LOCALE Assocanapa-Umbria, dove è presenta anche un Museo della Canapa goodmorningumbria.wordpress.com/2010/01/18/il-museo-della-canapa-sant%E2%80%99anatolia-di-n...
    Vista la estrema versatilità dell’uso della FIBRA di canapa: da tessuti per abbigliamento, arredamento, corde, tappeti, alla carta, feltri isolanti, geotessili, compositi, PANNELLI ISOLANTI, Materiale Inerte Per Edilizia (BIO-MATTONI E MALTA IN CANAPA: (http://www.lavorincasa.it/articoli/in/progettazione/bio-mattoni-e-malta-in-canapa/) o come legante per la calce idrata.
    Visto l’uso dei semi di canapa per la produzione di: olio alimentare, cosmetica, vernici, resine
    Vista la grande estensione territoriale del nostro comune con grandi AREE attualmente abbandonate e improduttive

    Visto il grande e permanente periodo di crisi economica e occupazionale

    Vista la presenza di attività produttive cementiere (che potrebbero riconvertire parte della loro produzione)


    Questo consiglio comunale DELIBERA

    che questa amministrazione ed in particolare gli ASSESSORI alle ATTIVITA’ PRODUTTIVE, allo SVILUPPO ECONOMICO e alle POLITICHE DEL LAVORO, SI ATTIVINO PER COSTRUIRE UN PROGETTO CHE COINVOLGA TUTTI I SOGGETTI potenzialmente INTERESSATI (imprenditori agricoli, associazioni di categoria, imprenditori edili, cementieri), IN MODO DA COSTRUIRE UN SISTEMA DI FILIERA CHE VADA DALLA PRODUZIONE ALLA LAVORAZIONE DELLA CANAPA. Questa filiera dovrebbe vedere Gubbio, viste le sue potenzialità territoriali ed imprenditoriali, come una specie di fulcro regionale e finanche nazionale per la produzione sia della materia prima che dei manufatti che hanno la canapa come elemento primario e in questo modo dare sicuramente una risposta concreta economico-occupazionale alla crisi attuale, certamente non impattante e innovativa nel campo agricolo e imprenditoriale anche per quanto riguarda le attività produttive industriali attualmente esistenti.
    PS: il gruppo di lavoro di “Un’altra Gubbio” come per altri progetti proposti, anche sul “progetto Canapa” mette a disposizione di questa amministrazione le sue competenze, tra cui possiamo annoverare anche il Preside della Facoltà di Agraria della Tuscia (Viterbo) Prof. Bruno Ronchi (eugubino), per collaborare al buon fine del progetto stesso. Ribadendo che il fine di “Un’altra Gubbio” è sempre il Futuro di questa nostra comunità affinchè esso divenga il migliore possibile dal punto di vista: economico-occupazionale-culturale, ambientale-sanitario e qualità della vita.

    Gubbio 23/maggio/2012



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    un'altragubbio
    Post: 47
    Età: 54
    Sesso: Maschile
    Utente Junior
    00 12/10/2012 12:27
    ORDINE DEL GIORNO URGENTE

    Convegno regionale sulla politica dei rifiuti

    Visto che a seguito della mozione sull’ordine dei lavori dell’CC del 8 maggio 2012 con richiesta inviata
    personalmente al Signor Sindaco e per conoscenza all’Assessore Palazzari sempre in data 8 maggio us
    non ha avuto alcun cenno di riscontro vista l’urgenza del tema e le vicende determinanti nelle ultime
    amministrative (Parma e Genova) noi di “un’altra Gubbio” ci vediamo costretti a proporre un ulteriore
    ordine del giorno urgente in cui chiediamo a questo Consiglio comunale quanto era oggetto della
    lettera personale (come riportata dopo il deliberato)
    Questo consiglio comunale DELIBERA di organizzare qui a Gubbio un convegno regionale sulla tematica dei rifiuti in modo da determinare un confronto tale che sia conseguente a quanto questo consiglio stesso a suo tempo deliberò riguardo alle prescrizioni relative all’adesione al piano d’ambito dll’ATI1.

    Gubbio 24 maggio 2012
    www.unaltragubbio.it
  • Quant'unque
    00 25/10/2012 14:02
    Questo è troppo!!
    Nell'articolo odierno su trgmedia, c'è scritto: ".... Il quarant'enne..."!
    Questo è troppo!!!
    Ma chi v'ha insegnato a scrivere, Pinocchio?
    Prima di andare a scuola di giornalismo, passate per il Cepu!!
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