un'altro grande francese: Fernandel

volevo ricordare un grande uomo della risata francese
ovvero il grande Fernandel.
Interpretò moltissimi film tra i quali molti ricorderanno
la serie di "Don Camillo" molto divetente dove lavorò
con un grande attore di casa nostra il grande Gino Cervi,
ma lavorò anche con un'altro grande italiano della risata
con il grande Totò in "la legge è legge".
Fernandel interpretò film che oltre ad avere la comicità
c'era anche la drammaticità come nel film "la vacca e il prigioniero"
(è uscito in DVD versione integrale ve lo consiglio).
Pochi sanno che Fernandel era un grande cantante interpretò
molte canzoni come "feliz aussì" o "le tango corse".
Nel privato (per quello che ho saputo) era una persona
che raccontava barzellette insomma una persona allegra.
Insomma un grande artista (che purtroppo in televisione
non viene ricordato) a tutto tondo.





ciao Damiano

La vacca e il prigioniero...lo vidi mooooooooooolti anni fa in televisione e mi commosse. a ricordarlo ora mi viene da paragonarlo a la vita è bella di Benigni. Diversi certo, ma la stessa mano delicata nel raccontare una tragedia come la guerra ed il nazismo.non mi lascerò sfuggire il DVD grazie Damiano

La legge è la legge; spassosissimo e come spesso accadeva nelle commedie di un tempo, ridendo si rifletteva sulle angherie della burocrazia.....insomma come non succede + oggigiorno, ridere in modo intelligente.

Fernandel fra l'altro è uno dei pochi casi di attore francese amato dal pubblico italiano ( cosa che non riuscì a de funes) oltre a don camillo e a La legge è la legge agli inizi degli anni '60 fu chiamato a far parte de Il giudizio Universale di De Sica un cast eccezionale dove per la prima volta si trovava insieme tutto il meglio della commedia dell'epoca:
Sordi, Stoppa, Rascel, Gassman, Manfredi, De sica, Franco e ciccio e tanti altri

Un grandissimo, indimenticabile.

Tanti ruoli simpatici ma allo stesso tempo seri.
Forse, il motivo per cui è stato più amato di De Funès, è per il fatto che ha saputo anche interpretare personaggi italiani e molto popolari proprio come il suo indimenticabile Don Camillo.
Un prete emiliano-romagnolo democristiano nell'Italia del dopoguerra in lotta fra comunismo rivoluzionario e cattolicesimo conservatore, che si trova spesso a dare ragione anche all'altra parte. De Funès invece fece sempre il francese molto francese.
Un peccato è che Fernandel morì un po' prematuramente, all'inizio degli anni '70. Doveva infatti ancora girare un film di Don Camillo con Gino Cervi: "Don Camillo e i giovani d'oggi", ma si ammalò e tornò in Francia, dove morì.
Girò in effetti delle scene insieme a Cervi, ma il tutto era inutile siccome incompletabile. E Fernandel fu rimpiazzato da Gastone Moschin, anche Cervi fu rimpiazzato.
Lo ricordo bene con Cervi anche in "Noi gangsters", altro film spassosissimo.

a Fernandel.


Aveva un bel sorriso che mi ricorda, come con Celentano, i cavalli...

All'inzio degli anni '50, quando Francia e Italia avviarono la produzione del film per rilanciare la coppia Stan Laurel e Oliver Hardy con il film "Atollo K" (che si rivelò il loro ultimo film), nel cast ci dovevano essere anche Fernandel e Totò, non so perchè poi, ma si ritirarono entrambi dal progetto.

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Scritto da: Beau Geste 13/01/2006 22.51

Aveva un bel sorriso che mi ricorda, come con Celentano, i cavalli...

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verissimo nn c'avevo pensato

negli ultimi anni creò una casa di produzione assieme a Jean Gabin il quale voleva chiamarla Moncorgé, e Fernandel Contandin finirono per mettersi d'accordo utillizzando le loro iniziali e così nacque la GaFer film

[Modificato da Walter Matthau 14/01/2006 9.16]

caro walter ti faccio i miei + piu' sinceri complimenti ogni tuo post dimostra una conoscenza cinematografica notevole.

Di cosa parla "La vacca e il prigioniero"?

eccoti la trama:

Un francese (Fernandel), prigioniero di guerra in Germania, che è stato assegnato come lavoratore ad un'azienda agricola, decide di evadere per tentare di rientrare in patria. Per raggiungere l'intento egli stabilisce però di seguire una via insolita: non metterà in atto una vera e propria fuga, ma senza levarsi di dosso la casacca col marchio che contraddistingue il prigioniero, lascerà senza fretta la fattoria tirandosi dietro la mucca che porta al pascolo. Egli pensa a ragione che nessuno baderà ad un prigioniero che porta al pascolo una mucca: potrà quindi percorrere passo passo, senza incontrare ostacoli insormontabili, le centinaia di chilometri che lo separano dal paese natìo. Il programma si svolge infatti secondo le previsioni: in mezzo ad avventure di ogni genere, talvolta drammatiche, ma più spesso comiche, il prigioniero attraversa tutta la Germania. Quelli che incontra, siano contadini o soldati, lo credono addetto al pascolo del bestiame e lo lasciano andare per la sua strada. Giunge così ad una stazione di confine: abbandona lungo la ferrovia la sua compagna di viaggio e monta di nascosto su un treno; ma non è purtroppo il treno giusto. Si tratta di una tradotta, che si dirige verso l'interno, riportandolo nel cuore della Germania.

Si sa che fine fa?

che accoppiata

e su u2b c'e' tutto il film.

ma come fa questo a postare 2 ore di film? a me non fa superare i 10 minuti