nonno adottato:la storia

Truffati a Como anziani rimasti soli
Ancora un raggiro per il "nonno adottato". Giorgio Angelozzi si era fatto conoscere per essere stato il primo nonno italiano a farsi adottare. Si era poi scoperto che aveva trovato la soluzione per accasarsi, farsi mantenere, arrotondare la pensione rubando i risparmi di chi lo ospitava. L'anziano truffatore ha colpito di nuovo, questa volta a Como durante la festa "Estate insieme" dedicata agli anziani rimasti soli.


L'intraprendente nonno si è presentato alla casa-albergo di via Volta dove era in corso la manifestazione promossa dai servizi sociali del Comune lariano per dare la possibilità agli anziani di trascorrere ore liete durante la settimana di Ferragosto ballando, cantando e giocando a carte. L'80enne di origini leccesi, dopo aver attirato la simpatia degli altri anziani ha cominciato a raccontare una lacrimevole storia: quella di un papà in difficoltà dopo aver scoperto che la figlia, alla quale voleva fare una sorpresa, era partita per le vacanze. Racconto arricchito anche dalla necessità di raccogliere qualche spicciolo per tornare a Roma. Subito è scattata una gara di solidarietà e fra gli anziani ospiti della casa-albergo è stata raccolta una somma da consegnare all'uomo.

Dopo aver ottenuto anche un pranzo gratuito ed essersi fatto accompagnare alla stazione, ha pure spillato altro denaro all'automobilista che lo aveva accompagnato. A scoprire che si è trattato di un raggiro è stato Rocco Belmonte, responsabile dei servizi sociali. L'uomo si era spacciato per suocero di un magistrato. I dovuti controlli hanno smascherato la bugia e l'accaduto è stato segnalato alle Forze dell'ordine anche se "nonno-truffa" è riuscito a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Giorgio Angelozzi aveva suscitato l'attenzione delle cronache perchè tra il 2004 e inizio 2005 si era fatto "adottare" da un pensionato di Alessandria a cui sottrasse due assegni per 5 mila euro. Con lo stesso stratagemma aveva raggirato anche una famiglia bergamasca.

Famoso perche' "adottato" da famiglia
Giorgio Angelozzi si trova ricoverato in condizioni disperate nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Bortolo di Vicenza. I medici del Suem lo avevano trovato su una panchina in coma diabetico. Angelozzi era diventato famoso come nonno "adottato" da una famiglia bergamasca, poi però la sua vicenda aveva assunto tinte fosche perché era risultato coinvolto in una storia di truffe e assegni rubati.

Probabilmente il pensionato era diretto a una casa-famiglia per anziani di Schio (Vicenza), lo testimonierebbe un ritaglio di giornale che parla dell'istituto e un biglietto del treno con quella destinazione.

Il nonnino originario di Tivoli aveva commosso l'Italia nel settembre 2004 con la sua storia di solitudine, al punto che per aiutarlo si era fatta avanti una una famiglia di Spirano (Bergamo), i Riva, che lo avevano accolto nella loro casa. Poi però erano spuntati i numerosi guai con la giustizia di Angelozzi, e la storia del nonno adottato era malamente naufragata.