carissimo,
per prima cosa scusami se non ti chiamo ma ti scrivo una semplice lettera: è solo che ho finito il credito...
mi congratulo innanzitutto con te per il cul... ehm, la fortuna che ti ha fin qui amichevolmente accompagnato. ti ricordavo un pò più bravo nel tuo lavoro, ma chiaramente, a quell'epoca, io ti siedevo accanto, per cui i tuoi eventuali meriti, ai miei occhi, passavano in secondo piano.
mi sembri un pò confuso sulle scelte da praticare e non ne capisco bene il motivo: comunque la rigiri, la frittata, sempre frittata rimane!
come sai le vicende che mi accompagnano mi impediscono di esprimermi al meglio delle mie capacità, per cui, per il momento posso solo starti ad osservare evitando ingerenze nel tuo lavoro.
qui va tutto male... famiglie sfasciate, soldi andati in fumo... e il peggio deve ancora venire!
non riesco a darmi pace, non ci dormo la notte... come hanno potuto fregarmi così? ho cercato di spiegarglielo che io, in fondo, sono solo la punta dell'iceberg, ma dubito che abbiano capito bene bene.
guarda... menomale che ogni tanto... due popcorn, una bibita fresca, e mi distraggo un pò, ripensando anche ai bei tempi in cui facevo certi numeri...
ti saluto affettuosamente, come sempre.
italia, 30 giugno 2006