quinoa - amaranto - grano saraceno
Il
quinoa (Chenopodium quinoa) e l'
amaranto (Amaranthus) sono normalmente classificati, dal punto di vista alimentare e nutrizionale, insieme ai cereali , ma dal punto di vista botanico, si tratta di pseudo-cereali in quanto non appartengono alla famiglia delle Graminacee: il quinoa appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee , l' amaranto a quella delle Amarantacee . Sotto questo punto di vista, tuttavia, neppure il grano saraceno (appartenente alle Poligonacee) dovrebbe essere considerato un cereale.
Ma nella pratica comune sono considerati cereali a tutti gli effetti.
Il quinoa
è noto già nel 3000 a.C negli altipiani andini dove veniva usato dalle popolazioni pre-ispaniche come ideale complemento al consumo di mais. Così facendo era possibile complementare le deficienze proteiche del mais incrementando il valore biologico delle proteine di entrambi i cereali.
Alcuni scritti indicano, che al tempo degli Incas fosse proprio il quinoa a sostenere gli eserciti in grado di marciare per giorni senza altra fonte di nutrimento.
L' amaranto
è originario dell'america centro-meridionale ed era uno dei costituenti principali dell'alimentazione delle civiltà pre-colombiane, insieme a mais e fagioli.
Dopo l'arrivo dei conquistatori spagnoli, è cominciato il declino dell'amaranto e la straordinaria diffusione del mais. Probabilmente, la ragione di questa scelta è dovuta alla dimensione estremamente piccola dei semi di amaranto.
Tra i vantaggi di un consumo quotidiano di questi cereali troviamo in primo luogo la scarsa raffinazione cui questi cereali vengono sottoposti.
La dieta dei cereali minori - Amaranto I cereali integrali svolgono un ruolo importantissimo nella prevenzione delle malattie del benessere: obesità, diabete, malattie cardiovascolari. Quinoa e amaranto sono r icchi di vitamine del gruppo B e contengono maggiori quantitativi di proteine e sali minerali.
Fatti di fibre insolubili (cellulosa, emicellulose, lignina) che aumentano la massa fecale accelerandone il transito intestinale, combattono la stitichezza, e poichè evitano il ristagno di composti tossici a contatto con le mucose del colon, diminuiscono molto sensibilmente il rischio di cancro al colon. Le fibre insolubili sono agenti chelanti, ossia si legano e "sequestrano" sostanze tossiche e radioattive, combattendo i rischi dell'inquinamento ambientale, chimico e nucleare. Come tutti i cereali integrali, anche quinoa e amaranto contengono acido fitico.
L'acido fitico contribuisce a prevenire l'obesità, riduce l'iperglicemia dopo i pasti , previene il cancro al colon (come chelante di metalli, tra cui il ferro, contrasta infatti la perossidazione dei grassi e la formazione dei radicali ossidrilici, entrambi agenti cocarcinogenici) e contribuisce a smaltire radionuclidi tossici (come lo stronzio 90), sempre grazie al suo potere chelante.
Cereale Kcal Proteine Lipidi Glucidi
Frumento 339 14 2 79
Quinoa 374 13 6 69
Amaranto 374 14 7 66
Grano Saraceno (farina) 457 quinoa 14 1 80
La presenza di saponine (quinoa) e lectine (amaranto), conferisce a questi alimenti una certa azione ipocolesterolemizzante. Questo, unitamente alla presenza di fibre e acidi grassi polinsaturi (migliorano il rapporto HDL/LDL), ne fa alimenti preventivi delle malattie coronariche . Poichè non contengono glutine e non sono graminacee, sono un' alternativa per chi presenta allergie o intolleranze nei confronti dei cereali convenzionali .
Grano saraceno
La dieta dei cereali minori - Grano saraceno E' una pianta spontanea nelle zone della Siberia e della Manciuria . La coltura si è propagata alla Cina nel secolo X e nel Medioevo è stata introdotta in Occidente, dove era sconosciuta. Circa i modi di propagazione della pianta si fanno diverse ipotesi, ma le più accreditate sono le seguenti: i Turchi avrebbero introdotto la pianta in Grecia e nella penisola balcanica. Da questa ipotesi deriverebbe il nome di Grano saraceno , cioè grano dei turchi o saraceni. La seconda ipotesi sostiene che la diffusione sia avvenuta attraverso l'Asia e l'Europa del Nord ad opera delle migrazioni dei popoli mongoli che dalla Russia meridionale portarono il grano fino alla Polonia e alla Germania, da dove si sarebbe diffuso nel resto d'Europa. E' probabile che entrambe le tesi siano valide e che la propagazione sia avvenuta contemporaneamente sia da Nord che da Sud.
La coltivazione del grano saraceno è stata una delle colture più caratteristiche della Valtellina . Infatti i pizzocheri, gli sciat e la polenta nera per secoli sono stati dei preziosi alimenti per le popolazioni locali. Questo cereale veniva coltivato soprattutto sul versante retico delle Alpi, esposto più a lungo al sole e con un clima più favorevole che ne permetteva la maturazione anche alle quote alte.
Anche il grano saraceno è privo di glutine, ricco in ferro, vitamina B, vitamina E e magnesio .
Una ricerca dell'Universita' di Manitoba in Canada ritiene il grano saraceno un rimedio semplice contro il diabete , poiché capace di abbassare la glicemia del 19% . Questo grazie alla presenza di chiroinositolo una sostanza ad azione simile all'insulina .