Cina, accentuati i controlli sui media con le nuove regole web
lunedì settembre 26, 2005 11.28 166
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SHANGHAI/PECHINO (Reuters) - La nuova normativa cinese relativa alla pubblicazioni di notizie su Internet ha stretto praticamente il cappio intorno al collo dei blog indipendenti, e punta a limitare l'utilizzo di un mezzo, il web, che è una fonte crescente d'informazione per gli ormai oltre 100 milioni di utenti della Cina.
Gli analisti dicono che le regole stabilite dal ministero dell'IT ieri non cambiano molto per chi già è autorizzato a pubblicare notizie - ed è già dunque sotto il controllo statale - ma estenderanno invece la presa sui blog e sui siti web di informazione.
"Per i media attuali, non si tratta di niente di più che di una riaffermazione delle regole", dice David Wolf, numero uno del Wolf Group Asia, un'agenzia di consulenza nel settore media e tecnologia con sede a Pechino. "(La nuova normativa) punta ai blogger, ad altre persone e ai giornalisti specializzati che non lavorano per un organismo autorizzato".
Le nuove regole si applicano ai siti che pubblicano informazioni inventate o pornografia e proibisce contenuti che "danneggino la sicurezza nazionale, rivelino segreti di Stato, sovvertano il potere politico (e) minino l'unità nazionale".
La normativa proibisce anche "l'istigazione di raduni illegali, la formazione di associazioni, di marce, di dimostrazioni, o il disturbo dell'ordine sociale", prendendo spunto dalle proteste anti-giapponesi che nell'aprile scorso hanno attraversato la Cina che si sono diffuse anche grazie ad appelli pubblicati su gruppi di discussione Internet e in chat room.
Le autorità cinesi bloccano regolarmente l'accesso ai siti Internet per temi sensibili come Taiwan e le manifestazioni pro-democratiche del 1989 in piazza Tienanmen a Pechino, represse dall'esercito con un vasto spargimento di sangue.
I fornitori di notizie e altri servizi online, dai locali Sina e Sohu.com a imprese straniere come Yahoo, praticano forme di auto-censura bloccando siti e proibendo messaggi sugli argomenti sensibili.
Ma le nuove regole faranno calare il sipario su una più ampia varietà di temi, dicono gli analisti. "Molto più rilevanti sono le notizie sulle questioni attuali, sul sociale e sulla politica", dice Xiao Qiang, direttore del China Internet Project all'Università di California a Berkeley.
Le nuove regole estendono anche i controlli sulla rete, costringendo i blogger e i partecipanti alle chat a usare i loro veri nomi e restringendo solo agli studenti i gruppi di discussione online delle università.
"L'online è una nuova forma di media. E' cresciuto rapidamente negli ultimi 5-10 anni, considerato che stampa e radio-tv sono più facili da regolare", dice Vivek Couto, di Media Partners Asia.
La Cina ha lanciato un'altra campagna verso i media stranieri, che si stavano avvantaggiando delle regole meno restrittive per mettere in piedi canali tv e case di produzione.
Col nuovo giro di vite, le autorità cinesi del settore radio-tv hanno vietato l'ingresso di nuovi canali a capitale straniero nel mercato e limitato la presenza dei media stranieri a una joint venture per ogni società nel settore della produzione di programmi tv.
Secondo gli analisti, nei prossimi mesi nuove regole più restrittive saranno applicate anche agli sms e al settore della telefonia cellulare.
Ma nonostante l'impegno, per alcuni la regolazione dei contenuti Internet potrebbe risultare impossibile.
"Questo genere di regole possono intimidire e portare al controllo di alcuni siti, ma è solo essenzialmente contro il modo in cui le informazioni viaggiano via web", dice Xiao. "Sul lungo termine, stanno combattendo una battaglia persa".
(Reuters Italia)