WILLIAM BLAKE

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gioiaedolore
00giovedì 4 giugno 2009 16:03
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Biografia: William Blake (1757-1827)

Nacque il 28 novembre 1757 a Londra.
Suo padre era James Blake un commerciante di maglieria, moderatamente benestante, ed ebbe sei figli.
William non frequentò la scuola, ma prese lezioni dalla madre Catherine.
Da ragazzo mostrò un precoce talento per l'arte che il padre non esitò ad incoraggiare.
All'etàdi dieci anni iniziò a frequentare la scuola di disegno di Henry Pars nello Strand.
Terminati gli studi iniziò l'apprendistato di incisore, facendo la prima esperienza nello studio di William Ryland, uno degli artisti più noti nel suo campo, però Blake non sopportava il suo maestro e quindi nel 1783 entrò in un altro studio, quello di James Basire, un altro incisore meno conosciuto.
Blake non andava molto d'accordo con i suoi compagni e anche per questo passò gran parte del tempo in solitudine, chiuso nell' Abbaziadi Westminster di Londra",lavorando a schizzi preparatori per illustrazioni destinate a libri d'antiquariato; fu in questo periodo che nacque la sua grande passione per l'arte medievale.
Nel 1779 terminò il suo apprendistato con Basire e l'8 ottobre dello stesso anno si iscrisse alla Royal Academy of Arts, la scuola d'arte più prestigiosa d'Inghilterra,dove trascorse un periodo breve ed infelice, segnato dall'ostilità nei confronti del preside dell'Accademia, Sir Joshua Reynolds, ma durante il quale coltivò anche importanti amicizie fra gli studenti.L'anno seguente,1780 un suo acquarello venne esposto al pubblico nelle sale della Royal Academy e sempre in quell'anno incominciò ad avere le prime commissioni come incisore.Il 18 agosto 1782,nonostante il parere contrario del padre, sposò Catherine Boucher, figlia ventenne di un fioraio ambulante.
La donna grazie all'aiuto del marito imparò a scrivere ed a leggere ed anche se non ebbero mai figli la loro unione fu felice.
Catherine aiutò il marito nelle varie fasi del suo lavoro come editore.
Nel 1783 pubblicò il suo primo libro illustrato "Schizzi poetici".L'anno seguente suo padre muore e Blake diventa editore e commerciante di stampe, purtroppo poco dopo l'impresa fallì.
In quegli anni Blake ospita a casa sua suo fratello minore, Robert, e per la coppia diventa il figlio che non hanno mai avuto; purtroppo il ragazzo nel febbraio del 1787, a soli diciannove anni, morì di tisi
La figura di Robert continuò ad ossessionare Blake che si convinse che il fratello defunto gli sarebbe apparso per aiutarlo a risolvere i problemi relativi ad una nuova tecnica di stampa.
L'obbiettivo di Blake era quello di combinare testi poetici ed illustrazioni sulla medesima lastra, elaborando un nuovo metodo di stampa che rendesse possibile l'operazione.
Blake battezzò questa tecnica "stampa miniata" ed il primo esempio è costituito dalla raccolta peotica "Canti dell'innocenza" terminata nel 1789. Nel 1794 pubblicò i "Canti dell'esperienza".
Secondo l'artista, le due parti illustravano esattamente gli "stati opposti dell'animo umano": i primi sono meditazioni sull'infanzia, i secondi (che comprendono il famoso "Tyger, Tyger" [ndr, l'errore di scrittura è dello stesso Blake]) riguardano l'innocenza perduta dell'età adulta.
Fra queste due raccolte poetiche si colloca il più importante fra i lavori in prosa di Blake, "Il matrimonio del Cielo e dell'Inferno", pubblicato nel 1793 come libro miniato, una complessa opera filosofica in cui esprime la rivolta contro i valori consolidati della sua epoca.
Purtroppo queste opere non ebbero successo e l'artista fece fatica a guadagnarsi da vivere come incisore.Le sue fortune conobbero un'improvvisa impennaa quanto nel 1795 l'amico Flaxman lo presentò a Thomas Butts, un funzionario pubblico, che a partire dal 1799 e per circa un ventennio fu un suo mecenate: gli versò un regolare stipendio e riempì la casa delle sue opere.
Nel 1803 a causa di una lite con un soldato ubriaco viene denunciato ed accusato non solo di essere stato lui l'aggressore, ma anche di aver pronunciato frasi sediziose contro il re e l'esercito
L'11 gennaio Blake andò sotto processo, ma grazie all'aiuto di un amico venne assolto. Nel 1809 allestì una mostra nella casa natale ma fu un vero disastro.
A cinquant’anni Blake agli occhi del mondo era un fallito.
Gli anni che seguirono furono tra i più tormentati della sua esistenza, con frequenti difficoltà economiche superate solo grazie all'appoggio del devoto Butts.
Nel 1818 avvenne però l'incontro con l'altro suo grande mecenate, John Linnell, all'epoca ritrattista e paesaggista di un certo successo.
Proprio grazie a Linnell, l'ultimo decennio della sua vita si trasformò in un periodo sereno e produttivo, senza più l'assillo di problemi economici.
A partire dal 1821 inizia a lavorare alle tavole per "Il libro di Giobbe" e per la "Divina Commedia".
Anche se la morte gli impedì di portare a termine quest’ultimo lavoro, la raccolta comprende alcuni dei suoi più grandi capolavori.
Negli ultimi anni, Blake soffrì di quelli che egli chiamava "tremori improvvisi" e s’ammalò di itterizia,sintomi della malattia che lo portò alla morte il 12 agosto 1827 all'età di sessantanove anni.
Venne sepolto nel cimitero di Bunhill Fields il 17 agosto.


DAL WEB
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POESIE.
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Il Fiore

Allegro, allegro passero!
Sotto le foglie tanto verdi,
Svelto come una freccia
Ti vede la felicità d'un fiore,
Tu cerchi la tua stretta culla
Vicino al mio cuore.

Pettirosso, pettirosso leggiadro!
Sotto le foglie tanto verdi
D'un fiore la felicità
Ti sente singhiozzare, singhiozzare,
Pettirosso, pettirosso leggiadro,
Vicino al mio cuore.
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Lo Spazzacamino

Una piccola cosa nera fra la neve,
che piange 'ihi,ihi',in note di pena!
Dove sono tuo padre e madre,dimmi?
Sono andati tutti e due in chiesa a pregare.

Perchè ero felice sulla brughiera
e sorridevo fra la neve invernale,
mi hanno vestito con le vesti di morte,
e mi hanno insegnato a cantare le note di pena.

E perchè sono felice,e ballo e canto,
pensano di non avermi fatto male,
e sono andati a lodare Dio e il suo Prete e il suo Re,
che costruiscono un paradiso dalla nostra miseria.
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Non Esprimere L'Amore

Non esprimere l'amore,
Quello vero è sempre ascoso;
È uno spirito che si muove
Silenzioso, misterioso.

Dichiarai il mio grande amore
Il mio cuore le si aprì;
Con paure orrende, fredda,
Ah, tremando, lei fuggì.

Come fu da me lontana
Un viandante l'accostò,
Silenzioso, misterioso:
Sospirò e la conquistò.
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FIN
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