Riassunto: Hayle va a trovare Clio in cella. L'elfa, appena la vede si trasforma in quella sua forma a metà tra quella animale e quella elfica (skill: richiamo degli istinti), e si prepara a difendersi meglio che può, accucciandosi sul letto, e rimanendovi seduta. Hayle la prende per i capelli e tenta di colpirla alla bocca con un pugno, che però colpisce la mascella sinistra. In seguito il combattimento si anima, e mentre Hayle accusa due calcioni a piedi uniti, uno all'addome, ed uno in piena faccia, continua senza sentir dolore nel suo pestaggio a Clio. E dopo un altro pugno, sulla fronte, e poco dopo, dello schianto della testa dell'elfa contro la nuda roccia, questa perde tutte le sue energie, per quanto rimanga sveglia, essendo immune al sonno e non svenendo certo facilmente. Hayle è quindi pronta a farle quello che vuole.
Commento: Eh si, serviva un master, non si poteva certo fare in automastering questa giocata.
Clio mi ha lasciato piacevolmente stupito, non so se si sia allenata o meno, ma dall'ultima volta è molto migliorata, e scrive con gran precisione i movimenti del corpo. Ha sbagliato davvero poco lei, se fosse stato con un comune avversario l'avrebbe certamente steso.
Hayle ha fatto parecchi piccoli errori, ma il suo status di vampirlo, e qualche azione ben fatta, l'hanno portata alla supremazia.
Giusto per dovere di cronaca spiego qua alcuni errori:
21:43 Hayle: [cella] [Andrebbe a sorridere alle sue parole mentali, un risolino gelido e freddo -Su su...fatevi forza, non morirete!- ed ha ragione. Tra le SUE mani non morirà. Tra quelle di altri non ne ha idea. Il colpo non la prende, l'intento di romperle i denti non è andato a buon fine, ma poco le importa, voleva farle male e ci è riuscita. Andrebbe a strattonare i capelli, cercando con la mano destra di portare indietro la testa d'ella, per lasciarne scoperta la gola. Subito dopo tirerebbe i capelli verso il basso, per la precisione col braccio destro tenterebbe di imporre forza per cercare di spostarla verso destra, in modo tale da sbillanciarla verso quella direzione -//forza +1- Il braccio sinistro andrebbe dopo a distendersi in avanti con uno scatto, e poi cercherebbe di allargarsi verso l'esterno sinistro, con un movimento orizzonantale. Metterebbe forza nel farlo, per liberarsi dalla presa d'ella -//forza +1- Dopo questo movimento, se andasse a buon fine, cercherebbe di far saettare il braccio destro con un movimento inverso, da sinistra verso il capo d'ella, in un movimento orrizzontale. La mano sarebbe chiusa a pugno, e tenterebbe di impattarsi con forza -//+1- verso la tempia sinistra dell'elfa, in modo tale da tentare di stenderla o almeno da procurarle stordimento. Poco le importano i calci d'ella, non mollerà la presa. Sentire dolore le è vietato, dunque non dovrebbero farle alcun effetto, e data la scarsa forza d'ella non la dovrebbero smuovere dalla sua posizione. -Stupidi elfi- andrebbe a sibilare se il movimento fosse andato a buon fine]
In questo post Hayle confonde destra con sinistra, ed in pratica non partirà alcun colpo.
Questo credo sia l'errore più grosso, il resto sono più che altro mancanze di precisione. Ma i colpi sono partiti lo stesso, sebbene più debolmente (Attenzione ancora una volta, i motivi per cui non partono i colpi sono pochi, e un colpo non benissimamente fatto, parte).
Questione ferite:
Clio si prende un pugno non fortissimo nella mscella sinistra, uno in fronte (anche questo non molto forte), ed infine le viene schiacciata la testa contro la parete. Il conteggio dei Ps persi non è di poco conto, ma tranne il colpo alla mascella non vedo sicuramente ossa rotte, tranne un trauma cranico dovuto al colpo preso in testa alla fine.
Hayle non sente dolore, non sente nulla ma...... le ossa si spezzano eccome.. Il colpo all'addome non è nulla, ma quello in faccia è devastante, visto che è stato anche ben giocato. Attenzione, clio ha forza -1, ma il colpo di suo è di una potenza inaudita: un colpo a piedi uniti, dal basso verso l'alto, metterebbe a dura prova anche l'uomo più forte. Da ragionare se le si rompe qualche osso in faccia.
Ferite recuperate ed ossa rinsaldate dopo un tot di caccie e sangue recuperato.
Qualche Pf che aumenti la soglia per entrambe, anche se forse qualcosa in più per Clio, che ha giocato davvero bene, anche se non poteva vincere.
Lascio le decisioni al master che prenderà sotto superivisone la giocata.
Ho fatto un errore, non essendomi reso conto all'inizio che Clio fosse seduta, ed ho dovuto rifare il responso.
REGISTRAZIONE
Hayle: [torre-->celle] [Passi oscuri in questo giorno nero conducono la nera fenice nella torre degli eterni supplici, loco ove la prigioniera da ormai alcuni mesi giace. Le parole dell'elfo si susseguono nella testa. Quello che c'è da farle, la memoria nuova da immetterle....al pensiero un riso nasce sulle labbra dell'eterna, che muove passi fasciati in stivali scuri. Pantaloni in pelle, camicia nera. Ai fianchi le spade, ad uno di essi riposa il gatto a nove code. Bui i corridoi delle celle, in quel buio in lei regna sovrana, i suoi cristalli verdi che porta in viso vedono alla perfezione come un predatore notturno. Labbra rosee, capelli neri. Un coltello al fianco, una risatina pronta sulle labbra. Ennesina messa in scena per quest'attrice prediletta dalla morte? Le dispiace non poter spedire dalla dolce madre l'elfa, forse per lei sarebbe più facile, ma ha dei patti da rispettare. Patti anche abbastanza chiari, che a lei porteranno solo giovamento. Canticchia nel camminare, i movimenti ondulatori del corpo ne illustrano la grazia immortale, da bambola di porcellana viva qual'è. Ancora non è giunta alla cella, manca qualche passo. Qualche passo ancora, forse cinque o sei metri, di certo la prigioniera vedrà un'ombra scura incedere verso di lei, o forse no...chiavi della cella in mano, un pacchetto nella mancina, che pare contenere qualcosa di particolare. O forse no? Ennesima recita. Recita. Commedia attori! La vita è una commedia, ma in questo caso lo è anche la morte]
Clio: [Cella] Il respiro si evoca come un lontano ricordo, un atto ormai lascivo ed abitudinario. Ci aveva impiegato qualche tempo ad adattarsi all'odor umido della sua nuova e grezza dimora ma ora è un fatto più che consuetudinario. Siede sul letto sfatto, la schiena poggiata al muro che la sostiene, come la nuca che avverte il freddo della parete, lasciandole scivolare piccoli brividi sulla pelle. I capelli una volta setosi e perfetti ora sono arruffati, spettinati, recando una perfetta immagine della sua situazione. Ogni nodo verrà al pettine prima o poi, per quanto quella speranza sia ormai vana, dopo tutto questo tempo. Abiti gualciti risalgono al suo rapimento alla Masseria, una camicetta una volta bianca e dei pantaloni scuri. Le ginocchia sono raccolte al petto, abbracciate dalle mani dalle dita intrecciate. Lo sguardo è fisso a terra, lunghe ciglie brune ne contornano gli smeraldi che luce quasi non vedono da tempo immemore. Quale posto dannato è mai questo? Si muove appena, dondolandosi in avanti ed indietro, l'espressione stanca e rassegnata di chi ha perso il conto dei giorni vissuti là dentro. In un primo momento aveva pensato che quell'accoglienza da parte di quello sconosciuto sarebbe stata la sua salvezza, ma ancor non ha avuto modo di far valere il suo pensiero. D'un tratto però qualcosa si smuove nel tepor delle fiaccole sbiadite all'esterno, rumori che d'un primo momento sembrano i soliti fragori di sorci affamati. Ed invece, più ascolta più avverte una somiglianza a dei veri e propri passi. In aiuto a tal idea, un'ombra si profila lungo il corridoio frastagliato di sbarre che la rinchiudono nella sua prigione. Il moto ondulatorio si arresta, l'iridi si aprono maggiormente per carpire cosa stia arrivando, l'udito accoglie quasi con rigetto i tuoni che man mano si fanno più forti. Che Roval Hatha la sorregga..
Hayle: [torre-->celle] [Non parla per ora, sorride. Si avvicina alla cella, le mani afferrano le chiavi, aprendola. Lievi passi la conducono all'interno, mentre movimenti lievi andrebbero a chiudersela alle spalle. Alla dama porge il pacchetto, tentendolo ben dritto nella mano destra. Di certo non è stata ben nutrita in questi giorni, deve essere abbastanza debole...e affamata. Gli esseri viventi si nutrono di cibo in fondo. Un involucro di stoffa, che avvolge semplici dolci di miele. -Tenete...e per il vostro bene tacete, lady Elfa. Annuite o recatemi dinieghi con la testa, ma tacete...ho una grandissima emicrania, oggi potrei non sopportare l'altrui voce...- sorride, mentre il volto si fa scuro per quella semplice scusa, mentre ad assumere la perfetta espressione di una donna che oggi non ha poi così tanta pazienza. Forse tre metri dividono le due, l'elfa è a terra, seduta. Un patetico fagotto d'elfico e inutile sangue. Si mostra gentile, l'inganno è la sua natura dopo tutto]
Clio: [Cella] Dietro quei giochi di luce e di suoni che dopo tanta solitudine potrebbero apparir sole allucinazioni, si rivela la parvenza di una figura femminile, non di certo chi l'aveva portata in quel luogo. La fissa, studiandone i lineamenti : è molto pallida ed i colori di occhi e labbra quasi stridono con quel grigiore. Rimane immobile, rannicchiata sul letto semplice e rude, le labbra strette sul viso ambrato. Per un istante soltanto gli occhi cadono sul fagotto che l'altra stringe in mano, porgendoglielo, ma senza che ella faccia nulla per appropriarsene. Riporta lo sguardo, per nulla accogliente al viso della vampira, la sua carceriera. Non risponde, non reclama. Attende ancora, che male può fare?
Hayle: [cella] [Sorride, sul letto va adesso a posare i dolci, dinanzi a lei, ai suoi piedi. Come iniziare? Giocarci ancora? Si forse si...una volta tanto non deve preoccuparsi di sprecare sangue. Dannati elfi! Sangue marcio, ecco cosa sono! Buoni nemmeno per nutrirsi. Delicati i gesti mentre andrebbe ad avvicinarsi, con movenze feline e aggraziate, cercando di portarle la mano destra sulla testa, sul capo. Una carezza sui capelli sporchi, mano fredda su capelli d'elfa. -Non voglio farvi del male, ma sapete...ho mal di testa, sono arrabbiata. Se mi fate innervosire potrei avere brutte reazioni.- direbbe in un sorriso, mentre adesso andrebbe a continuare quella lieve carezza sulla testa d'ella -Non parlate, per il vostro bene...non sopporto le voci. Prendete il pacco, sono dolci. Vi faranno bene, vi ridaranno forze.- prendere forze dal cibo...questa è una dinamica degli esseri viventi che non si è scordata! Sorride, il busto reclinato in avanti, la mano che continuerebbe la carezza sulla testa di lei, se ella permettesse. Testa e fronte, come una madre continuerebbe in quella specie di tenerezza. -Presto sarete libera...shhhh, non parlate, non dite nulla...presto sarete libera. Domani verranno a prendervi- il che non è tutto sommato una bugia...presto sarà libera, in effetti, anche se ancora non le dice quello che dovrà passare -E potrete vendicarvi di chi vi ha fatto del male...di chi vi ha portato in questa situazione. NOn domandate a me chi vi ha liberato, perché non vi saprei rispondere. Sono solo una serva di qualcosa più grande di me. Mangiate e tacete- direbbe adesso]
Clio: [Cella] Dopotutto ciò che ha passato le ha insegnato qualcosa : mai fidarsi di nessuno. E l'ha imparato pagando caro, sulla sua pelle. Sulla sua libertà. Non sa quanto siano credibili le parole di quella che appare una mezzosangue, ma quel che è sicuro è che dalle sue parole traspare una velata minaccia di eventuali 'brutte reazioni' di certo attuabili attraverso l'armamentario che può vedere [Incanto : infravisione]. Ignora il fagotto che le viene lasciato davanti ai piedi e tanta vicinanza non le piace affatto. E' solo una sensazione cruda, ma tanto basta a farle desiderare di prendere qualche precauzione che eventualmente si rivedrà superflua. Socchiuderà appena gli occhi, cercando di respirare con più scioltezza, marcando i confini tra una boccata e l'altra, affinchè anche il battito cardiaco possa scorrere più lentamente. Cercherà dunque di riportare alla mente l'odore della Terra, la fragranza umida delle foglie del sottobosco, i piccoli rumori provocati dalla fauna, gli istinti primitivi di ogni elfo. Se solo vi riuscisse, se la grande Roval Hatha le desse il privilegio di godere della sua vicinanza, allora andrebbe a cominciare la trasformazione. Scaglie verdi, piccole e dure andrebbero a tassellare il suo corpo come pezzi di un vivido mosaico, dalla testa sino ai piedi vestiti degli stivali di cuoio. Sotto il labbro superiore, tinto di un verde scuro, si dilungherebbero due canini appuntiti, affilati e lucenti, mentre le pupille si assottiglierebbero per navigare nel paglierino di iridi giallastre. Se andasse a buon fine, come spera, acquisirebbe con tale mutazione i privilegi di una Serpe fatta e finita e rialzerebbe lo sguardo, quasi più lieto, verso colei che le sta sì vicina [Richiamo degli istinti liv. unico - Trasformazione 1/1].
Hayle: [cella] [Sorriderebbe nel vederla trasformarsi. Sorride. Ma tu guarda...non la spaventa un misero feticcio dalle serpentesche forme. -Umh...dovevo includere il...non trasformarsi, sai?- le sorride, mentre adesso la mano destra andrebbe ad afferrarle i capelli, avvolgendoli nel palmo, e andrebbe poi a tirarli all'indietro con un violento strattone che non li strapperebbe, si limiterebbe a farle del male. Lo scopo sarebbe quello di costringerla a piegare indietro la nuca, cercando di tenerle il capo fermo. Dopo questo gesto, il braccio sinistro adrebbe a piegarsi a 90 gradi, gomito che tocca il fianco corrispondente. Saetterebbe infine come se stesse facendo un'affondo con la spada, andrebbe a distendersi ed a scattare con un gesto veloce e saettante -//agilità 1- verso la bocca dell'elfa serpente, cercando di tirarle un pugno con forza misurata -//forza +1- in modo da spaccarle i denti senza causare altri danni. -Stai calma...buona e tranquilla, non farmi arrabbiare- non ha mirato al setto nasale, perché potrebbe causare danni peggiori. Vuole solo farle male. Deve...ma non può negare di divertirsi in quel momento, e si diverte ancora di più pensando al sangue che presto avrà in cambio di quel piccolo favore. L'elfo l'ha chiesta viva e con svariati segni sul corpo...senza specificare quali.]
Clio: [Cella] Ci aveva visto giusto, dunque. Da una parte può almeno dire che quella situazione sia servita ad insegnarle quanto meno qualcosa e Roval Hatha non l'ha abbandonata. Si sentirebbe tirare indietro i capelli affinchè pieghi la nuca nello stesso verso. In teoria non dovrebbe dolerle troppo quel danno ed anche fosse, al momento sarebbe impegnata a mantenere fissi gli occhi sull'altra mano, chiusa a pugno della vampira che minaccia di tirarle un brutto colpo sul viso [Resistenza 1 + 1 acquisito con trasformazione]. Al fine di evitare il peggio, cercherebbe all'ultimo di strattonare la testa dalla presa al fine di spostarsi sulla propria destra con il busto di circa 15 cm, provando a schivare il colpo anche a discapito dei capelli che potrebbero strapparsi [Agilità 2/5]. Se riuscisse nel suo tentativo, si ritroverebbe sulla destra del pugno teso della presente, verso il quale, compiendo una torsione del collo di quasi 90 gradi verso la propria sinistra e ritornando ad occupare la distanza creatasi, intenderebbe affondare le fauci che spalanca, affinchè i canini (//3 cm), perforassero la pelle di lei per rilasciare il veleno che all'interno vi scorre. Le mani, entrambe, invece salirebbero per cercare di afferrare e trattenere l'avambraccio della vampira, affinchè possa agire più comodamente [Agilità 2/5].
Hayle: [cella] [Il pugno dovrebbe prenderla sul lato destro del viso, si lascerebbe mordere adesso, non sente dolore né il veleno può farle nulla. Sorride, continuerebbe a tenerle i capelli spostando la mano per non lasciare la presa. Andrebbe a concentrarsi, richiamando a sé la forza che il sangue le dona, per cercare di fare bianco nella sua testa, come una parete imbiancata, un cielo lindo. Concentrazione necessaria -//Infondere terrore 1/2- per un piccolo gioco che ha in mente di fare con lei. -Ho un paio di schiavi che vogliono dilettarsi con te...non ti piacerebbe. Dunque taci e sta ferma- in pratica sta dicendo: stai ferma mentre ti ammazzo. Parole semplicissime. -Ti ho detto di stare zitta...ora ti dirò di non muoverti. Altrimenti potrei farti davvero tanto, tanto male...credi di risucire a sopportarlo, vipera?- parola semplici che non occuperebbero la mente, parla quasi senza pensare, in modo da non dare problemi alla concentrazione]
ATTENDERE RESPONSO
La giornata non è certo delle migliori per Clio, che comunque con piglio combattivo decide di difendersi al meglio delle sue possibilità.. Clio si trova in una stanza chiusa, ma non a chiave, visto che la vampira ha solo accostato la porta.. Alle spalle di Clio, a 0,5 m c’è il muro opposto all’uscita, mentre subito davanti a lei, oltre ad Hayle, c’è la porta, a circa 4,5 m [Cella di 5X5]. La stanza è buia, ma non completamente, le pietre nere ed umide, almeno tanto quanto il resto dell’ambiente gelido, di cui soffrirà solo l’elfa naturalmente. Clio si trasforma, ed in pochi attimi i suoi lineamenti perfetti si tramutano in una via di mezzo tra una donna ed una serpe.. La sua pelle si indurisce appena, non certo abbastanza da poterla considerare un armatura. D’altra parte Hayle, a nemmeno mezzo metro da Clio, con le spalle alla porta, riesce a socchiudere il pugno destro tra i capelli dell’Areldar, bloccandoglieli e tirandola soprattutto indietro, così che la nuca d’ella segua quel movimento, carica un pugno non molto preciso e potente, ma pur sempre un pugno. L’elfa dal canto suo cerca di schivare il colpo che vien diretto verso la bocca, ma considerando le differenze di forza, e la mano destra della vampira che le tiene i capelli, mantenendola dunque ferma, con il capo chinato all’indietro, l’elfa accuserà il colpo, che non giungerà sui denti, ma sulla mascella sinistra.. L’impatto è doloroso ma nemmeno poi tanto, visto che il colpo non è perfetto. In seguito a questo però Clio riesce a chiudere entrambe le mani sull’avambraccio della vampira.. Il pugno sinistro di Hayle è poggiato praticamente sulla pelle morbida dell’elfa, mentre quest’ultima trattiene con le mani l’avambraccio della sua nemica. La concentrazione di Hayle non è certo bastante, considerando quel che dice e quel che sta accadendo, quindi per quel che intende fare usando la mente, dovrà attendere un momento migliore. Clio riceve una proposta, e può decidere di arrendersi ora, e chissà che cosa ricevere, oppure continuare a combattere.. [Turni: Clio poi Hayle, 0,5 m di distanza tra loro ]
21:34 Clio: [Cella] Si vede piombare addosso il pugno chiuso della vampira, che volge verso il suo viso coperto di scaglie verdeggianti. Avverte un dolore caldo ricoprirle la parte sinistra del volto, a cui risponde con un gemito a fauci aperte verso l'aria. Qualcosa però tra le mani trattiene, qualcosa che pare quello stesso braccio che ha minacciato la sua incolumità. Sa bene che la forza della sua stirpe non è una delle sue doti migliori, ma quella presa in qualche modo la rasserena. Sa dove sta l'avversaria, può sentirne la consistenza gelida e marmorea. Cercherà di voltare dunque il viso affinchè possa guardare la presente apertamente, attraverso quell'iridi giallastre che formano l'aspetto della sua natura di rettile. Sibila, osservandola dal basso con aria di provocazione, di speranza, di odio profondo. Non cederebbe mai, per quanto possa essere una vigliacca, alla sua pelle ci tiene eccome. Che se lo tenga il suo mal di testa, non prova alcuna pietà per quel mostro che si impone su di lei, anzi è del tutto intenzionata ad infastidirla ancora, magari facendole peggiorare quel dolore che non sa sia tutta una messa in scena *ANDATE ALL'INFERNO!SE DEVO MORIRE DI CERTO NON LO FARO' IN SILENZIO!* quasi urlerà quel messaggio che tenterà di trasmettere attraverso la propria mente a quella della vampira [Telepatia liv.2]. Sulla guancia formicola il colpo ricevuto, ma con ciò non intende arrendersi. Solleverebbe dunque le gambe sino ad ora rannicchiate al petto, cercando di sollevare i piedi a mezz'aria, affinchè entrambi scalcino irruenti e casuali verso l'addome dell'astante. Avanti ed indietro, una macchina empia di adrenalina, che ancora serra le dita attorno a quel braccio afferrato, che non intende ancora abbandonare.
21:43 Hayle: [cella] [Andrebbe a sorridere alle sue parole mentali, un risolino gelido e freddo -Su su...fatevi forza, non morirete!- ed ha ragione. Tra le SUE mani non morirà. Tra quelle di altri non ne ha idea. Il colpo non la prende, l'intento di romperle i denti non è andato a buon fine, ma poco le importa, voleva farle male e ci è riuscita. Andrebbe a strattonare i capelli, cercando con la mano destra di portare indietro la testa d'ella, per lasciarne scoperta la gola. Subito dopo tirerebbe i capelli verso il basso, per la precisione col braccio destro tenterebbe di imporre forza per cercare di spostarla verso destra, in modo tale da sbillanciarla verso quella direzione -//forza +1- Il braccio sinistro andrebbe dopo a distendersi in avanti con uno scatto, e poi cercherebbe di allargarsi verso l'esterno sinistro, con un movimento orizzonantale. Metterebbe forza nel farlo, per liberarsi dalla presa d'ella -//forza +1- Dopo questo movimento, se andasse a buon fine, cercherebbe di far saettare il braccio destro con un movimento inverso, da sinistra verso il capo d'ella, in un movimento orrizzontale. La mano sarebbe chiusa a pugno, e tenterebbe di impattarsi con forza -//+1- verso la tempia sinistra dell'elfa, in modo tale da tentare di stenderla o almeno da procurarle stordimento. Poco le importano i calci d'ella, non mollerà la presa. Sentire dolore le è vietato, dunque non dovrebbero farle alcun effetto, e data la scarsa forza d'ella non la dovrebbero smuovere dalla sua posizione. -Stupidi elfi- andrebbe a sibilare se il movimento fosse andato a buon fine]
Non si arrende Clio, ormai è una tempesta. Le sue parole telepatiche arrivano dritte al cerebro della sua nemica, potenti e ancora piene di vita, la vita che gli Areldar detengono e avranno per sempre.. Potrebbe già essere libera la giovane artigiana, ma molte circostanze le sono state avverse, ed ora ancor più questa situazione che sembra trascinarla verso il basso, verso l’oscurità.. Mantiene tra le proprie mani strette ancora l’avambraccio della vampira, ma non è finita, perché tenta con le sue ultime forze un attacco disperato, tentando di raccogliere le gambe al petto.. E di colpo cerca di scalciare in avanti, e riesce appena a scalfire le difese della vampira... Nello stesso tempo Hayle strattona l’elfa, spostandole completamente il peso verso destra (sinistra di Clio), così che ottiene un unico risultato: Clio si ritrova lungo distesa sul letto, visto che non può trattenersi con le braccia, e tanto meno può riequilibrarsi con le gambe che partono in avanti di colpo.. Non è certo molta la forza dell’elfa, ma le piante dei suoi piedi impattano contro l’addome della sua nemica, mentre viene trascinata sa sinistra. La presa all’avambraccio di Hayle le sfugge, e sente i capelli che vengono tirati sempre con maggior forza.. Clio si ritrova quasi accovacciata, distesa sul fianco sinistro, le gambe circa a 90° con il resto del corpo, poggiate sul ventre di Hayle. Quest’ultima, dopo essere riuscita fortunosamente a ritornare padrona di se stessa e del suo braccio sinistro si ritrova però sbilanciata in avanti ed allo stesso tempo a destra, visto che Clio l’ha trascinata con se mentre si accascia, e non ha nemmeno mollato i capelli dell’altra.. Inoltre, per quanto non senta dolore, il colpo le arriva direttamente nella bocca dello stomaco, e se solo avesse ancora degli organi ora non sarebbe in ottime condizioni. Ormai sembrano un groviglio di arti e corpi. Hayle riesce ad allargare il braccio sinistro, mentre infine lascia la presa dei capelli di Clio, per andare lungo diritto sullo stesso fianco. Hayle è ora sbilanciata indietro dopo il colpo di Clio, mentre quest’ultima e accasciata sul suo letto, con il fianco sinistro in terra. (//Malus: Era il sinistro a dover colpire non il destro) [PLAY, Turni: Hayle poi Clio, 0,5 m di distanza tra loro]
22:22 Hayle: [cella] [l'elfa tenta di calciarla, cade a terra...e con lei rischia di cadere pure lei! Ah no, questo non lo tollera da un giocattolo elfico il cui sangue è perfino marcio. Si ritrova leggermente sbilanciata indietro adesso. Tenta dunque di porre in avanti il piede destro, in modo da ritrovarsi bilanciata, sinistro in indietro, destro in avanti, gambe larghe quanto le spalle, in modo da riequilibrarsi e di ritrovare il baricentro giusto del corpo. Le ginocchia sarebbero leggermente flesse -//agilità 2- Il braccio sinistro andrebbe a cercare di porsi in avanti, ben disteso per cercare di afferrare la maglia d'ella, per stringerla tra le dita e tentare di strattonarla, come per tirarla verso di sé. Andrebbe adesso ad alzare il braccio destro, a cercare di accostarlo al fianco corrispondente. Il braccio sarebbe leggermente piegato verso il basso, pugno che guarda verso il viso della donna. Infine, come in un movimento da affondo, il gomito verrebbe tirato indietro per caricare il colpo, e poi saetterebbe in avanti, distendendosi completamente nel movimento, che verrebbe eseguito con tutta la forza che possiede -// +1- Il pugno tenterebbe di andare a impattarsi contro il viso d'ella, cercandone la fronte per la precisione, come per stordirla]
22:32 Clio: [Cella/Letto] Le gambe quasi agiscono da sole, scalcianti, come arti d'un animale imbizzarrito. Si ritrova però riversa sul suo fianco sinistro, quasi accovacciata, con i piedi ancora al ventre della vampira. Avverte altresì la nuca ringraziare un'affievolirsi della tensione sui suoi capelli che paiono ora liberi da ogni presa. Manterrebbe però l'iridi fissi sull'altra, sbilanciata all'indietro forse per il colpo subito. Cercherebbe dunque di non perdere altro tempo per far leva con il braccio sinistro piegato ad angolo retto e poggiato al letto al fine di risollevarsi verso destra il più velocemente possibile [Agilità +2]. Solo allora, vedendola ricomporsi e cercare di afferrarla, cercherebbe di sbilanciarsi un poco all'indietro, di circa 20 gradi, e portando entrambe le mani a sorreggerla poggiandosi sul letto, ai suoi fianchi ma all'incirca 20 cm più indietro rispetto alle terga. Fatto questo, vorrebbe piegare ancora una volta le gambe verso di sè, affinchè fungano da scudo e possano prendere lo slancio, mantenendo i polpacci paralleli al terreno ed i piedi a martello, indirizzati verso Hayle. Dunque, con una nuova spinta, proverebbe a spingere in avanti con quanta più forza e velocità abbia le gambe, affinchè i piedi uniti cerchino di impattare contro il viso della vampira, al fine di allontanarla e possibilmente di sbilanciarla nuovamente. //Forza -1
Attendere responso
Lotta tra donne, manca solo il fango. Tanto più che al momento non si vede nessuna delle due prevalere veramente sull’altra..Un colpo a segno per ciascuna. Hayle per lo meno sembra riuscire a riequilibrarsi, e prepara un colpo meglio che può, cercando di colpire l’elfa. E’ tutta questione di istanti, perché mentre Hayle si riequilibra, e prepara il colpo, Clio si mette a sedere e cercando di allontanarsi col copro, prepara a sua volta di nuovo un doppio calcio a piedi uniti. Non c’è che dire, lei sa come difendersi. E i colpi avvengono praticamente in contemporanea, un pugno che Hayle carica con forza, e porta sulla sua avversari, colpendola in piena fronte, questa volta facendole parecchio male, e lasciandola parecchio confusa. Ma allo stesso tempo parte anche il doppio calcione di Clio, che riesce a prendere Hayle in piena faccia, vista la differenza anche d’altezza, che in questo caso aiuta l’elfa.. Hayle non sente dolore, è una perfetta macchina per uccidere, ed a differenza dell’elfa, può proseguire nel suo attacco, anche se non riesce ad agganciare la propria mano sinistra alla maglia che porta Clio (//Dove cerchi di prenderla?).. Tra le due Hayle è quella messa peggio perché deve anche riequilibrarsi di nuovo essendo sbilanciata indietro, ma a differenza dell’altra il colpo preso non sortirà grande effetto, cosa che dovrebbe come minimo far pensare la povera elfa, ora palesemente confusa, sia per il gran colpo ricevuto, sia per quella mancanza di sensibilità fisica da parte dell’altra [PLAY, Turni: Hayle poi Clio, 0,7 m di distanza tra loro]
Muro alle spalle di Clio: 30 cm. Piedi di clio sulla faccia di Hayle. Pugno destro di Hayle poco sopra il naso dell'elfa.
23:01 Hayle: [cella] [Il colpo dell'elfa la prende in viso, non le provoca dolore. Tuttavia è ancora squilibrata all'indietro. Andrebbe dunque a portare il piede sinistro in avanti , destro indietro, gambe che sarebbero ancora larghe quanto le spalle, leggermente flesse per favorire un giusto baricentro ed equilibrio al corpo -//agilità 2- ha caratterino l'elfa, deve starci attenta. Il braccio sinistro andrebbe ad alzarsi, a tentare di piegarsi a 90 gradi, gomito ad altezza del seno corrispondente, e a tentare di spingere verso destra i piedi con un movimento a scatto del braccio, un movimento orizzontale che da sinistra va a destra, mano bene aperta per tentare di colpire con forza la caviglia più vicina, quella cui la mano dovrebbe trovarsi davanti. Con questo movimento fatto con forza -//+1- spera di spingere via le gambe dell'altra, in modo da squilibrarla. Poco dopo, il pugno destro, già vicino al naso dell'elfa andrebbe ad alzarsi piano, a tentare di arrivare fin sopra la testa dell'elfa con un movimento a scatto della mano, agile -//+2- e a tentare di posarsi sopra la testa dell'elfa, a ghermirle di nuovo i capelli, cercando di stringerli forte. Se dovesse riuscire, andrebbe a portare con uno scatto del braccio la testa d'ella all'indietro, per cercare di impattare la sua nuca contro il muro con forza umana, in modo da non ucciderla, ma da farle battere la testa in modo da stordirla ulteriolmente]
15:24 Clio: [Cella/Letto] Nello stesso istante che dilunga le gambe per farle impattare contro il viso della sua carceriera, vede piombarle addosso una mano che si scontra con la sua fronte. La testa cade dunque all'indietro, rovesciandosi e pulsando per quel cerchio alla testa nato per il colpo. Gli occhi si chiudono istintivamente, il bruciore e l'intensità di quel pugno sono tali che le labbra si spalancano in un gemito sofferto. Le palpebre chiuse le mostrano piccole macchioline verdi, che si dissolvono con lentezza mentre cerca di rialzare le ciglia. Fa male, eccome e nel frattempo cercherà di lasciar ricadere le gambe sul letto, gesto dovuto all'attenzione che ora deve prestare alla sua sola testa. E' confusa, quello proprio non ci voleva. Vorrebbe dunque riportare la testa ad ergersi, cosicchè possa rivedere dinnanzi a sè i movimenti della vampira. Vorrebbe altresì ricondurre nuovamente le gambe a sè, le ginocchia al petto, in un naturale istinto di primitiva autodifesa, tentando di raggomitolarsi il più possibile mentre le mani resterebbero a farle d'appoggio dietro di lei. Non ha idea di cosa l'altra voglia fare ora e di certo quel dolore non l'aiuta..*MALEDETTA CAGNA!* cercherebbe di inviarle ancora tramite la mente parole cariche di rabbia, dure e forse inutili, ma che per quanto ne sa intenderebbero peggiorare il malore emulato dalla vampira [Telepatia liv.2]
La battaglia tra le due donne si fa più cruenta, nessuna esclusione di colpi, e questo è certo.. i riflessi di Clio però, dopo l’ultimo colpo, sono leggermente rallentati, e la mente stessa è annebbiata e più lenta del normale.. Ogni movimento le provoca un leggero dolore e torpore. Ma non è finita, perché clio frettolosa cerca di riportare ancora una volta le gambe vicine al proprio corpo, con le ginocchia al petto. Vi riesce, ma Hayle questa volta è più furba, con un gesto simile ad una spazzata, spinge alla sinistra di clio le gambe dell’elfa che ora si ritrova pericolosamente sbilanciata verso sinistra, in mancanza di un appoggio migliore. Intanto la vampira porta la mano destra, che già era li vicino, alla testa di Clio, prendendola per i capelli proprio sopra la fronte, e con forza, quasi volesse strapparglieli, la tira indietro verso il muro.. A questo non può opporsi clio, sia per la differenza di forza, per i colpi ricevuti anche che l’hanno debilitata, e soprattutto per la posizione non perfetta, essendo lei sbilanciata e facilmente spostabile. E’ un rumore cupo, quello che vede il retro della testa di clio sbattere contro la nuda roccia della cella, un rumore sordo anche, che lei non riuscirà a sentire per bene, ma di cui Hayle invece potrà gioire.. Infatti mentre da una parte l’artigiana cercava di rialzare la testa, la sua avversaria decide di fargliela sbattere contro la roccia.. Una macchia di sangue si disegna alle spalle di Clio, e lei sentirà colare lo stesso liquido sulle sue spalle.. questa volta è davvero la fine, le sue membra si afflosciano, l’elfa non sviene, è ancora cosciente, ma sente la forza sparire dal suo corpo, rendendola per ora una vittima e ben poco altro.. Ma le parole che ha biascicato mentalmente arrivano, perché la mente di Clio è ancora attiva, a differenza dei muscoli che sembrano talmente intorpiditi da non riuscire più a muoversi.. Hayle ha ancora la mano destra sui capelli di Clio, proprio sopra la fronte, mentre l’elfa ha la testa a pochissimi cm dalla roccia, dopo essere praticamente rimbalzata indietro, e di nuovo il fianco destro, nella parte inferiore, accucciata contro il letto della cella.. [PLAY, Turni: Clio poi Hayle]
15:45 Clio: [Cella/Letto] Viene sbilanciata, prima che la testa accusi un colpo che peggiora la sua situazione, andando ad aggravare il dolore alla testa che già la confonde, rendendo tutto ovattato. Avverte qualcosa sulla pelle della nuca, un calore che si espande, fluido, lungo la pelle, sino alla schiena. Gli occhi si chiudono ancora una volta, il buio, per ora, sembra più confortante. La forza le scivola via come sabbia dalle mani, non ha ben chiara la posizione del suo corpo che sembra lontano da lei. Forse trova la delicatezza del letto, forse è solo l'illusione data da quel corpo che le rimbomba nella testa. Forse respira, forse no, ma oramai cosa importa? Spera soltanto che, nel caso peggiore, che ora sembra la soluzione più piacevole, Mandos le riservi un buon posto ed un nuovo corpo con cui, con un po' di fortuna, in una prossima vita, potrebbe riscattarsi..chi lo sa..
15:49 Hayle: [cella] [Andrebbe a sorridere vedendola semisvenuta, ormai priva di forze...non reagisce, non fa altro l'elfa, forse è riuscita a stordirla come voleva. Storce il naso alle parole che clio le passa nella testa, stupida elfa! Le ha dato filo da torcere, e questo le piace, non è facile che qualcuno ci riesca. -Non temere...sarà una cosa dolce se scivolerai nel sonno. Non proverai dolore.- Eppure ancora andrebbe a tenere le mani tra i capelli dell'altra, per essere pronta a darle un'altro colpo casomai dovesse ribelarsi ancora]
Clio si è consciamente arresa ora, e mentalmente invia la sua anima a Mandos.. Ma non è ancora venuto il suo tempo, non se i suoi “amici” la rivolessero ancora con loro. Lei è in una situazione scomoda, ma può ancora venirne fuori, questo è sicuro. Hayle le risponde, senza sapere però, che un elfo difficilmente scivola nel sonno, tanto meno quando la mente è ancora ben sveglia.. No clio non ha più energie, ma non si addormenterà e rimarrà cosciente durante tutto il resto del tempo, andandosi ad accasciare sul letto ora completamente, distesa sul fianco sinistro, mentre ancora la testa, nel punto in cui ha sbattuto, gocciola sangue caldo e pieno di vita.. La sua forza va affievolendosi, ma non perderà completamente i sensi. [PROSEGUIRE IN AUTOMASTERING, stessi turni. PG CONGELATI FINO ALLA FINE DELLA GIOCATA]