Urvasi { Fata Banshee }

PorziaPrimerose
00lunedì 30 aprile 2007 01:16
[ [ [ URVASI ] ] ]

FATA BANSHEE ADULTA


>>>STORIA<<<


Corre, Canwyll, corre come il vento, come una freccia scagliata con precisione.
I suoi piccoli piedi affondano nell'erba fredda del bosco, i suoi occhi sgranati per il terrore. Ma deve farcela, deve essere più veloce, la più veloce. Molte volte ha corso con Gawadion e Tyan-hor nei prati irlandesi, tra le colline, da piccola. E' la più veloce del villaggio ed è per questo che suo padre ancora, nonostante la vecchiaia e il dolore, le mormora piano ed affettuosamente quando la vede arrivare nella capanna con il fiato corto: "nidd hawdd fy mala", difficile da catturare, come le fate, il popolo dei Twylyth.
Sfuggevole come la sabbia fine tra le dita di un uomo.
Corre, Canwyll, corre come il vento. Il suo cuore batte e galoppa dietro le sue costole, i grandi occhi spalancati, le labbra serrate. Il bosco, questa notte, è silenzioso, crudelmente silenzioso.
Sente gli zoccoli rimbombare alle sue spalle, ancora lontani ma presto vicini. Corri, Canwyll, corri verso casa. Corri ad avvertire la gente che ami, finchè c'è tempo, corri!
Ai lati degli occhi, per la corsa, si creano piccole lacrime ghiacciate. Alza lo sguardo al cielo: la luna è gravida e piena. Forse arriverà in tempo. Forse gli spiriti l'aiuteranno. Alla Madre delle messi si rivolge, donandole in cambio di quella possibilità la sua totale devozione per tutto il resto della sua vita.
Ah, così giovane Canwyll, così giovane! Quindici primavere a baciare la sua pelle diafana, rossi come la fiamma di candela che è il suo nome i capelli, di un azzurro severo e brillante i suoi occhi. Come quelli della madre che brucia rametti di betulla ed agrifoglio e aiuta le donne del villaggio nei parti.
Per un attimo il terrore di non farcela rimane nel suo cuore della fanciulla, poi però ella rivolge nuovamente lo sguardo innanzi a se. Forza, comanda alle sue gambe.
Forza.


Lo vede.
Il villaggio.
Come piccole fiammelle, come piccole lucciole, le finestre delle causpole, i fuochi accesi attorno ai quali si raduna la gente, si cuoce la carne e si danza bevendo idromele.
Canwyll si volge indietro, un solo istante, poi i suoi piedi, calcano la terra e l'erba, in discesa a rotta di collo giù, verso il villaggio.
"Aiuto, aiuto! I Gwyllion sui loro cavalli maledetti! Aiuto, i Gwyllion!" urla ora, il cuore in gola, il sangue che le brucia nelle vene, i muscoli scattanti. Li ha visti, lei, i Cavalieri Fantasma, sulle loro brune cavalcature, vestiti d'un drappo bianco, il colore della morte, le armature arruginite, le alabarde e gli stendardi. I fantasmi si avvicinano, lei lo sa, li ha visti, e nei suoi occhi ne di bambina ne di donna l'immagine spettrale è rimasta impressa.
Era festa al villaggio, ma ora i volti si scrutano cupi e confusi, gli occhi si alzano dai piatti, quasi all'unisono, mentre dai canti nasce il silenzio: sulla collina i Cavalieri Maledetti appaiono sotto la luce della Luna, creature di maestosa eleganza, dai movimenti persi in un limbo senza tempo.
Iniziano la loro discesa, gli zoccoli delle loro cavalcature rombano sul terreno, alzando polveri e terra.
Canwyll si lascia cadere stremata fra le braccia della madre, apparsa in quell'attimo dalla sua capanna. "Cuore mio, cuore mio, presto.. presto.. fuggi nel bosco di tassi, va! Porta anche gli altri bambini, presto!" ordina la donna, senza che la figlia nulla le debba dire. Forse ella ha già visto: la madre le avrà mormorato all'orecchio.
I Gwyllion si avvicinano. Gli uomini del villaggio prendono mano alle loro rozze armi, le donne gridano. Eppure ancora una volta la piccola si trova ad annuire. I suoi occhi si perdono per un breve istante in quelli della madre, occhi che le impongono una realtà, come sempre è stato in passato. Vorrebbe abbracciare sua madre. Solo questo. Ma non può. Il suo piccolo cuore si spezza quando è costretta a dare le spalle a Ranya, prendendo per mano due bimbi del villaggio, seguita poi dagli altri. Lucidi e rossi i suoi capelli, Canwyll, la Fiamma, apre il corteo di piccole anime che verso l'altra estremità del villaggio si portano.
Non si volta mai indietro e anche quando le grida di morte la raggiungono, lei conforta gli altri, iniziando a cantare una canzone:

"Pan dramwych ffrid yr Ywan,
Lle mae Tylwyth Teg rhodien,
Dos ymlaen, a pbaid a sefyll,
Gwillia'th droed-rhag dawnsva'r Ellyll
" *

* Quando la foresta di tassi,
dove cacciano le fate, tu attraverserai,
non indugiare, i tuoi passi difendi,
dalle schiere danzanti dei folletti.

E allora, tutti insieme, piccole vocine unite, tremolanti, si innalzano verso il bosco di tassi. Non c'è più nulla attorno a loro, dietro di loro: Canwyll piange, le sue lacrime bagnano le sue guance, ma gli altri bambini sono immersi nell'innocenza di quel canto, dell'immaginazione. Quel bosco è abitato dalle Fate e dai Folletti, loro lo sanno. Li cercano, con gli occhi, li cercano quasi entusiasti.. a loro solitamente è proibito di spingersi fino a qui.
Canwyll piange, le sue lacrime bagnano le sue guance, ma il suo è un dolore silenzioso. Come vorrebbe che davvero quelle Fate venissero loro in aiuto, baciassero i loro occhi e cancellassero l'orrore alle loro spalle. Come vorrebbe che fosse tutto un loro Crudele Scherzo e che finisca. Si sveglierà sul suo pagliericcio Canwyll, e Ranya preparerà le focacce di miele.
Come vorrebbe che...
L'incanto, la speranza, vengono distrutte.
Canwyll sente il grido di uno dei bambini: anche la canzone si spegne nel vento della notte.
E il primo di loro.. cade.

Terrore. Dolore. Scempio.
Si sgranano gli occhi aurei di Therea, che giocava tra le foglioline di un basso tasso, quando questi sentimenti la investono. Lo spirito dell'Aurea si riempie di buio. Le sue ali d'avorio fremono mentre richiama le altre sorelle racchiuse come piccole lucciole all'interno delle foglioline. Presto, come angeli, esse discendono, osservando dall'alto lo scenario di distruzione e di morte: tra di loro si stringono, troppo è il dolore, tanto che esse, fatte di pura Luce, si sentono minacciate. I Cavalieri Fantasma le superano, al galoppo, diretti verso altri villaggi. Therea manda una fuggevole occhiata alle casupole incendiate degli Alti: il villaggio è stato ridotto in cumuli di macerie.
Le sorelle si disperdono, confuse, volteggiano verso il cielo chiamandosi tra loro. Qualcosa di terribile è accaduto.
Solo Therea discende ancora, superando il sottobosco, i rami, i cespugli. E' come risucchiata da qualcosa, da un piccolo lapillo di vita in mezzo alla disperazione più atroce. I suoi occhi limpidi si riempiono di un'immagine che la svuota di tutto. Così piccoli, quei bambini. Alti in miniatura. Il loro sangue bagna le radici degli amati alberi che proteggono la sua famiglia di Auree da secoli.
La sua luce si spegne lentamente, il suo volo si fa incostante, fino a che atterra sulla spalla di una ragazzina, viva ancora per poco. La fatina poggia le sue manine luminose sulla guancia dell'Alta, ma Canwyll ha già lo sguardo vitreo. "mamma." sussurra la ragazzina. "mamma.."
Therea guarda gli occhi blu della fanciulla, ne bimba, ne donna. L'ultimo attimo, prima che quel corpo torni parte del Cerchio. Therea non teme la Morte, per lei essa è solo una conseguenza naturale. Eppure.. una manina lascia correre sul naso di Canwyll. La fata piange, stille di luce discendono dai suoi occhi solari. Infinitamente triste si sente. Tutto le appare spaventoso.
Dopo molto, molto tempo, Therea vola via, sentendosi come divorata dalla foresta.
Dentro il suo ventre il seme del Buio più Tetro.
Urvasi.

Una Banshee, tra sole fate Auree.
Quel bosco intriso di luce non era posto per lei.
Abbandonò la foresta dei Tassi, per ricercare nuove fonti di dolore. Di natura solitaria, estremamente solitaria, essa non trovava pace a lungo in uno stesso luogo. La sua era stata una nascita troppo buia, il sentimento che l'aveva generata così tetro, così disperato.. nulla riusciva a saziarla, nessuna fonte negativa, nessuna.
In alcuni villaggi si fermò, come una falena o come il barbagianni che preannuncia la Morte. Ma solo se un bambino era in procinto di morire, lei si mostrava e piangeva, emettendo il keen, il suo lamento, a lungo, così a lungo che l'alba giungeva a prender posto alla notte e lei ancora gemeva il suo dolore infinito, insaziabile.
Il fato volle che finì tra le grinfie di un orrido e malefico mercante quando la sua età non era ancora del tutto matura. In una Gabbia d'Oro venne rinchiusa, trascinata per lande gelide, annichilita dalla Noia, distrutta dalla Diffidenza, sempre più spenta, sempre più sola, sempre più vuota.
A nessun luogo sembra appartenere. Le sue sorelle e sua madre tentarono in ogni modo, alla foresta dei tassi, di renderla parte integrante della comunità. Ma estrema era stata la morte di quegli innocenti. Estremo sarebbe stato il suo dolore.
Per sempre.

(N.b.: La canzone e altre citazioni in lingua celtica sono state prese dal libro: Il Mondo dei Celti, di Bob Curran)

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Punteggi:
FORZA 400
SALUTE 400
MENTE 400
KARMA 15.000


ETA': 400 anni
ALTEZZA: 24 cm
PESO: 150 g

ASPETTO [ FORMA FAERICA ]
Le ali sono piccole, vellutate, simili in tutto e per tutto a quelle di una falena. Sono d'un colore nero, screziate da venature porpora e rosso scuro, che ricordano il colore del sangue. Violacea la sua pelle, in alcuni punti macchiata di scuri addenzamenti di energia che furono a loro tempo cicatrici, causati dalla permanenza sfiancante nella Gabbia d'Oro. I capelli sono lunghi e arricciati, presentano sfumature mogano. Gli occhi molto grandi, spiccano nel volto per la loro unicità: opali candidi sembrano, pietre di Puro Splendore, come le anime di quei bambini sterminati ingiustamente.

ASPETTO [ FORMA UMANA ] -> Rifarsi a METAMORFOSI, in Capacità Singolari
SOLO ed ESCLUSIVAMENTE: una ragazzina umana, dimostrante 15 anni o poco meno, dagli occhi grandi, blu scuro. I capelli sono rossi, un rosso opaco, tendente al mogano. La carnagione diafana, le vene e i capillari delle mani e del collo visibili, bluastri. Alta un metro e cinquanta neppure, piccoli piedi e piccole mani, sembra comunque scattante e agile. { //E' un ritratto opacizzato e simile al momento della morte di Canwyll }

PARTICOLARE -> Non attua una metamorfosi umana in altre età a causa del forte legame con il caratteristico dolore che l'ha generata.

ALLINEAMENTO-> CAOTICO - NEUTRALE

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>>> CARATTERISTICHE INNATE<<<


Metri percorribili in un round (volo): giovane 9, adulto 9, veterano 9
Resistenza magica : giovane+2 , adulto +2, veterano +2
Infravisione : giovane n/n, adulto n/n, veterano n/n(banshee) giovane +2, adulto +2, veterano +2
Sensi sviluppati : giovane , adulto , veterano : vista, udito, olfatto
Bonus taglia : giovane +3, adulto +3, veterano +3
Skill fisiche di base: agilità +5, forza -2, resistenza -2


>>> CAPACITA' SINGOLARI di RAZZA <<<


{ Livello2: da 9.000 punti karma a 17.999 }

METAMORFOSI (forma Umana)
Le fate possiedono la capacità di assumere sembianze umane o elfiche, differenti ogni volta per aspetto ed età.
Questa capacità potenziale si acquisisce con l’esperienza e presuppone un alto livello di autocontrollo, infatti è necessaria una grande concentrazione per poterla assumere e mantenere. Lo stato sarà quindi transitorio e breve.
La fata grazie a questa capacità singolare acquisisce solo esteriorità umane, non organi o sangue.

La fata che utilizzerà tale desterà nell’essere non faerico che la potrà notare non potrà essere certo di ciò che vede e di ciò che avrà a visto: un attimo noterà dei dettagli che l'attimo dopo non vedrà più... subito gli sembrerà di aver visto qualcosa che poi cambierà, non rendendo possibile fissarla in una descrizione precisa. Questo lascerà nell'interlocutore un senso inappagato, quasi qualcosa mancasse qualcosa, ci fosse qualcosa di sbagliato che però l’essere che non appartiene alla razza faerica non riuscirà definire o a comprendere fino in fondo. Per questo non sarà neanche in grado di descrivere la persona con cui ha parlato, arrivando talvolta persino a credersi pazzo, a pensare di non aver mai visto quella persona che non sa se definire fanciulla, bambina o vecchia.

La forma umana non dev’essere pensata come una forma alternativa all’essere fata, ma sempre e solo come una capacità che si può usare per un fine pratico, come per celare la propria natura, sollevare qualcosa di ingombrante, sostenere una persona ferita.
Molte fate inoltre ritengono questa forma svilente e non amano affatto assumerla.

Ogni danno ricevuto in forma umana riporta immediatamente la fata in forma eterea.

LIVELLO 2 concentrazione 3 round, durata 6 round


AMMALIARE
Questa capacità permette alla fata di ammaliare un individuo, sottomettendone la volontà, tramite risata cristallina, sguardo, le movenze o il linguaggio.
L'effetto, se l'incantesimo va a buon fine, è simile allo charme: l'essere considererà la fata sua migliore amica, la vedrà come un essere che va difeso e protetto e i cui consigli saranno giudicati dall'ammaliato come i migliori. La vittima inizierà a provare verso la fata un senso di devozione assoluto, come se ne fosse infatuato, esaudendo le sue richieste per quanto gli sia possibile. Ovviamente perchè questo accada la fata dovrà avere sempre un atteggiamento accomodante nei riguardi della persona e non potrà comunque ordinare al pg di fare qualcosa contro il proprio allineamento a meno che non sia supportato da una buona dialettica di convincimento.
Dunque nessun ordine, non è soggiogazione.
E' doveroso ricordare che l'agire della fata sarà come sempre in accordo con il suo allineamento. Potrà essere usato, per esempio, per bendisporre qualcuno e per far sì che prenda le loro parti in una discussione, per stupirlo o meravigliarlo, o semplicemente per mostrargli qualcosa che magari il pg non avrebbe notato.
Al termine dell'ammaliamento la persona non si accorgerà di essere stata ammaliata, rimarrà tutt al più confusa sul motivo che l'ha spinto a prendere una particolare posizione, rimanendo però inconsciamente convinto di aver agito secondo la propria volontà.
Non potranno essere ammaliate razze non morte.

LIVELLO 2 concentrazione 3 round, durata 5 round


MUTAFORMA [ BARBAGIANNI ]
Questa capacità singolare permette alla di mutare in una forma animale di taglia piccola che non superi di più di 1/3 il loro peso.
L’animale può essere di qualsiasi tipo (purché di taglia piccola) . Solo nel caso delle Fate dell’Acqua potrà essere un animale d’acqua o anche un anfibio. Naturalmente per quanto riguarda la scelta dell’animale bisognerà che esso sia consono alla famiglia di appartenenza (ad esempio una banshee non potrà assumere la forma di un animale unicamente diurno e così via…).
L’animale in cui la fata si trasforma sarà sempre lo stesso, animale con cui la fata ha particolare affinità.
L’animale dovrà avere, più o meno, le dimensioni di una lepre o di un coniglio. Potrà essere un pipistrello, un piccolo uccello, un rospo, una rana, un coniglio, un pesce (solo per le fate d’acqua), un piccolo serpente, cuccioli di piccoli animali ecc.
L’animale scelto dovrà essere confermato dalla caporazza.
Le skill e le capacità singolari in tale forma non sono valide.

LIVELLO2: concentrazione 4 round, durata 5 ore


VISIONE ACCECANTE
Con questa capacità la fata può stordire qualsiasi creatura che non sia non morta.
Il potere necessita di un tempo di concentrazione in cui la fata raggiunge l’essere da incantare e si fa vedere.
La sua visione provoca nella creatura una perdita di concentrazione che lo lascia in uno stato simile all’imbambolamento per un round.
La visione, infatti, sarà mirata a stordire chi ne è vittima, mostrando la vera natura della fata, la linfa vitale che scorre nel suo corpo in maniera vivida e reale. L’essere che subirà questa capacità singolare potrà percepire il flusso d’energia della fata, vederne chiaramente l’aura tanto luminosa che parrà quasi accecarlo (in realtà non è un flash dovuto all’energia dell’aura della fata, quanto una visione che avrà corpo solo nella mente della vittima)
La fata può incantare solo se vista.
Non potranno essere accecati Darkgul e vampiri.

LIVELLO2: 2 round concentrazione, durata 1 round
Contatto visivo, distanza massima 6 mt

TUTT’UNO CON LA NATURA
fin da quando nasce la fata viene 'cullata' dalla natura come se questa fosse una madre amorevole. già in forma astrale comincia a percepirla, a conoscerla, a individuarne i segreti tanto che la natura stessa diventa parte indispensabile del suo animo, la sua casa, la sua culla, il suo mondo e la sua essenza. prendi una fata, toglila alla natura e morirà nel giro di pochi round,probabilmente. allo stesso modo succede con gli animali: è nella natura delle fate percepire, comprendere i sentimenti, sentirli fluire dentro di sè (le fate son fatte della materia dei sentimenti)... e, nel grande abbraccio della natura, sono compresi gli animali con cui s'intenderà sin da subito perchè ciò che li lega è un'affinità naturale.. Questa capacità naturale non ha livelli in base all’avanzamento del karma, ma garantisce ad ogni fata tre semplici cose:
1 )non esser mai percepita da animali (di origine naturale e non magica) come pericolo
2) comprensione del linguaggio animale (capacità di dialogare con animalicome se si trattasse di membri della propria razza)
3) conoscenza della flora e della fauna limitatamente alla zona in cui la fata “dimora” (foresta luce per auree e naturali, bosco oscuro per le banshee)

EMPATIA FAERICA
La fata può percepire i sentimenti e lo stato d'animo di uno o più esseri da lei prescelti in un preciso momento.
La percezione empatica, lungi da essere una lettura del pensiero, può essere paragonata ad una lettura dello stato emotivo, reso possibile innanzi tutto dalla natura psichica della fata, essere che per definizione vive di sentimenti. La comprensione dell'animo dell'essere soggetto all'empatia porta inoltre la fata a intuire quelle che possono essere le intenzioni della creatura nell'immediato presente, come potrebbe essere un'intenzione di attacco, di raggiro, o (importante) se stia mentendo.
Per definizione questo potere si può adattare ad un infinità di situazioni e può fare avvicinare la fata ad una miriade diversa e sfaccettata di sentimenti. Può essere dunque utile per comprendere se una persona minacciosa abbia intenzioni realmente cattive o meno, oppure può essere usata semplicemente per entrare in sintonia, durante una conversazione, con l'interlocutore al fine di guadagnarsi la sua fiducia o aiutarlo -conoscendone i sentimenti- a risolvere qualche problema oppure, infine, per trovare le giuste argomentazioni in una disputa.
L'agire della fata sarà come sempre in accordo con il suo allineamento. Questo potere comporta d'altra parte un minimo di partecipazione della fata al sentimento di cui è testimone. La fata rimarrà influenzata per tutto il giorno dal sentimento provato, data la sua sensibilità.
Non potrà mai, per autodifesa, utilizzare questo potere su spettri o rischierebbe la morte.
In caso gli interlocutori siano in possesso della skill “sotterfugio” si effettua la comparazione dei livelli delle skill. A parità di livello l’inganno viene percepito dal possessore della capacità singolare “empatia faerica”.

LIVELLO2 concentrazione 2 round
A questo livello la Fata che si adopererà per entrare in contatto con un interlocutore (fino ad un massimo di quattro alla volta) ne percepirà i sentimenti e le emozioni nelle minime sfaccettature, riuscendo in tal modo a coglierne le intenzioni, lo stato d’animo ed a scegliere il modo migliore per rapportarsi con esso.


PASSO DI VENTO
Da sempre è difficile scorgere una fata a meno che questa non voglia farsi notare: essendo esseri di natura magica e di ridottissime dimensioni, spesso restano celate agli astanti finchè la loro innata curiosità non le spinge a palesarsi loro.
La fata per sua stessa natura compie pochissimo rumore nel muoversi o nel volare, ed ha grande abilità nel nascondersi viste le dimensioni minute.
la fata è in grado di nascondere il rumore dei propri passi su terreni boschivi, prati, o comunque manti erbosi, il frullare delle proprie ali, nascondersi dietro ripari occasionali. Questa capacità singolare non aumenta di livello al crescere del karma, restando comunque una caratteristica di ogni fata

>>> SKILL di CLAN o INCANTI <<<


{ Livello 2 }

Carattere generale degli incanti: è la capacità di trasporre sul piano materiale parte dell’energia che dà origine alle fate stesse, originando effetti differenti a seconda della famiglia di appartenenza della faerie. Sarà necessaria concentrazione per ottenere l’effetto desiderato, se questa dovesse in qualche modo essere interrotta l’incanto non avrebbe effetto. (gli effetti si avrebbero dai round successivi alla concentrazione, ovvero se un incanto richiede due round di concentrazione, gli effetti si manifesterebbero all’inizio del terzo round.)
L’unico limite di utilizzo di questi incanti, che non comportano la spesa di punteggi e quindi di energie, è il limite giornaliero che una fata non può superare in base all’età:

adulta -> 4 volte al giorno


LAMENTO DELLA BANSHEE
La fata banshee ha il potere di frastornare con il suo canto gli esseri a lei più prossimi, con una forza che varia in base alla distanza tenuta. L’assordante nenia, agendo sia a livello psichico che fisico (ma psichico solo se il suono viene percepito chiaramente, in caso ad esempio di tappi per le orecchie il lamento giunge troppo ovattato per poter creare deconcentrazione), provoca confusione mentale, facendo vacillare la forza di volontà della vittima, e un lancinante dolore ai timpani, costringendo coloro che ne subiscono gli effetti ad interrompere istantaneamente qualsiasi azione, martoriati dalle grida strazianti che ne affollano la mente e dal terrore indomabile da cui vengono assaliti. Il canto può essere spezzato solo dalla volontà o perdita di concentrazione della banshee, in questo caso gli effetti fisici inizierebbero lentamente a scemare sino a scomparire del tutto, mentre quelli psichici avranno una durata maggiore. Razze immuni: Draghi, Darkgul, vampiri. Razze con effetto dimezzato: nani, uomini lupo. Raggio d’azione 5 mt.

LIVELLO2: 2 concentrazione, 4 durata

>>> SKILLS FAERICHE <<<


1) ESPRESSIVITÀ ARTISTICA

Il possessore di tale skill è in grado di mettere in atto opere d’arte di pregevole fattura, riuscendo a tramutare in realtà le visioni ed i pensieri che albergano nella propria mente.
Sottoclasse -> CANTO
LIVELLO3 maestro dell’arte in questione (musico di corte, ritrattista) che riesce a dar vita ad opere di pregevolissima fattura, limitatamente al proprio esser autodidatta (e quindi non comparabili con la fattura delle opere della congrega degli artisti)

2) FURTIVITÀ

Il possessore di tale skill è in grado di muoversi silenziosamente, di svuotare tasche o di forzare serrature, di nascondersi nel caso vi sia un rifugio o nascondiglio utilizzabile nelle vicinanze.
A partire dal secondo livello in quanto proseguimento della capacità innata "Passo di Vento"
LIVELLO 2: a questo livello il possessore della skill è a buon punto dell’apprendimento delle tecniche furtive: è in grado di muoversi silenziosamente anche su terreni boschivi o rocciosi, riuscendo ad occultare la propria presenza qualora volesse nascondendosi dietro ripari occasionali, inoltre è in grado di scassinare serrature comuni e rinforzate, purchè non protette da sigilli magici.


>>> MALUS COMUNE <<<


1) Sono richiamate da particolari campanellini in argento, reperibili presso la congrega dei Maestri dei Mestieri, che fanno loro perdere la capacità di concentrazione. Il campanellino non è magico, con ciò non significa che ogni campanello d’argento abbia questo potere sulle fate. L’unico capace di deconcentrare la fata è accordato su una particolare nota musicale, nota che secondo le leggende delle fate è quella che corrisponde alla loro risata.

2) Data la loro curiosità innata e la loro facilità di distrazione, l’apprendimento delle fate per le skill del paniere comune risulta essere più lento della media delle altre razze, acquisendo un punto abilità ogni 5000 karma anziché ogni 3000.


>>> MALUS di CLAN <<<


1) Poca resistenza all’intensità della luce del Sole che causa indebolimento e fiacchezza.

2) Perdono l’orientamento nei luoghi aperti e luminosi (per.es la Baia o il Tor nelle ore soleggiate), nei quali non vi sono ombre né antri ove eventualmente trovare rifugio e riparo (aumento di 1 round per concentrarsi.

[Modificato da PorziaPrimerose 30/04/2007 1.19]

[Modificato da PorziaPrimerose 30/04/2007 1.20]

[Modificato da PorziaPrimerose 30/04/2007 1.22]

[Modificato da PorziaPrimerose 30/04/2007 12.12]

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