Certamente noti ai più come la band che più di tutte ha segnato il gusto musicale e le sonorità dei primi decenni del nuovo millennio, i
The Valery Eights si formano nel 2004, quando quattro persone provenienti da punti diversi d'Italia e appassionati di musica decidono di fondere i loro gusti musicali nella creazione di un gruppo.
Gli esordi sono difficoltosi: non certo favoriti dalla posizione geografica, il gruppo fatica a ingranare. Le prove saltuarie, i gusti musicali differenti dei membri del gruppo causa di numerosi dibattiti, la presenza di elementi disturbatori non permettono al flusso di idee e di inventiva di sgorgare, e sono talvolta causa di attrito tra i membri del gruppo.
E' doveroso a questo punto elencare i componenti dei The Valery Eights:
Gorthan, detto
Genove', voce e leader del gruppo, nonostante i pareri contrari degli altri tre. Si occupa anche di tastiere e campionamenti.
Wago, detto
Sgrigno, suona le chitarre. E' sempre in prima fila per gli arrangiamenti dei pezzi.
Lyxor, detto
Ohu, è il bassista, oltre a fare le seconde voci.
Morpheu5, detto
Morfeucinque, è batterista ed esperto di computer.
In questo clima non ancora di estasi creativa prende forma "
Walking Shoe", il primo album del 2006. E' in definitiva un album molto classico, ma viene accolto bene da pubblico e critica. Le tre canzoni che compongono la cosiddetta "Camminata Scarpiana" ("
Standing Shoe", "
Walking Shoe", "
Running Shoe") contengono molti elementi post-rock, mentre il dittico "
Form"/"
Form II" raccolgono molti elementi rock progressivi, che rendono l'album fruibile anche ad un pubblico non così giovane.
Due anni dopo esce il loro secondo album, "
IT", in cui emerge la voglia del gruppo di ricercare sonorità più sperimentali.
Nonostante questo sia stato dagli inizi il loro manifesto programmatico il pubblico stenta a riconoscersi nel gruppo, e inizia un periodo di aspre critiche, che culminerà con l'album successivo. Come dato maggiore di questa svolta sono da segnalare i dati di vendita dei singoli ("
Triumvirato", "
Differences between In and Off"), non così elevati.
Eppure emerge già molto di quello che sarebbero diventati i The Valery Eights: le sonorità elettroniche e distorte -quasi disturbanti- di "
Corona", pezzo quasi solo strumentale, fanno da perfetto contraltare con "
Quando esce Luna-3?", che aggiunge a questo uso dell'elettronica un certo gusto nella scelta di sonorità e ritmi prettamente jazz.
Come risposta allo scarso apprezzamento dei fan esce l'anno successivo "
Defenders of the IT", titolo ironico della prima raccolta live, in cui le canzoni dei primi due album usciti si fondono in uno spettacolo di suoni e musica.
Nel 2011 esce così "
Sono Cinzia", l'album più criticato (forse ingiustamente), per lo smodato uso dell'elettronica che per un orecchio poco allenato risulta certamente invasivo.
Eppure, a canzoni che sembrano tagliate con l'accetta da Aphex Twin, come "
PWNED" o "
The "P" Community" si affiancano ballate del genere di "
Si #Fa" o canzoni destinate a divenire dei classici per i fan della band, come "
Il Padovano Biondo".
Il gruppo continua ad avere un discreto numero di supporter che non smettono di seguirli nonostante i cambi di rotta, le incomprensioni e le numerose provocazioni da parte dei membri della band. In occasione del Live in Central Park a Padulle i quattro fanno uscire da un enorme cappello a cilindro di vetroresina, immerso in una nebbia di ghiaccio secco, quello che viene presentato come "
il Valeryotto", un vecchietto gobbo e diarrotico dalla dubbia utilità.
E' col quarto album del 2014 però che i The Valery Eights riconquistano i favori di pubblico e critica, imponendosi anche al di fuori del territorio nazionale.
Il titolo, conciso, è "
Ban", un concentrato di sonorità dure e distorte, un viaggio tra elettronica, post-rock e cavendish rock che porta la band alla volta delle platee internazionali. Nel tour mondiale che segue l'uscita (e l'enorme successo) dell'album, il "
Tour & Ban", i concerti toccano le destinazioni più improbabili, dallo storico Live a Capo Nord, a Osaka in Giappone, dall'MTV Ex-Generation Festival di Philadelphia al Buckingam Palace Solo Concert di Londra, dove la band si esibisce davanti a Re Larry e a una schiera di amici e dignitari di corte.
In Ban compaiono brani al limite della rottura con la musicalità tradizionale, come "
Newbie" ed "
Escono dalle Fottute Pareti", ma anche canzoni più aderenti agli stilemi degli album passati, come "
Bergamo" e "
Treno Interpolis". Chiude l'album una divertente ed innovativa cover di "
Walking Shoe", dall'onomimo album.
Il quinto album, "
Player Killer", del 2016, non fa altro che riconfermare l'enorme successo e popolarità del gruppo. E' un album più impegnato sul fronte dell'ascolto, gli stessi testi toccano tematiche difficili, ma il vero enigma per i fan è il titolo dello stesso. Alcuni gruppi di appassionati hanno fatto molte congetture sul significato dello stesso, ma la band non si è mai sbottonata.
E' questo il periodo dell'apice del successo, delle esagerazioni, del voler stupire a tutti i costi. Rimarrà famosa la dichiarazione-shock del frontman Genove' rilasciata nel pieno di uno sballo lisergico: "
Siamo più famosi di John Lennon che è più famoso di Gesù Cristo"...
La canzone simbolo di Player Killer è certamente "
Omofobia!", un paradossale salterello rock dai toni sarcastici, ma non mancano canzoni malinconiche come "
La Fine del Mondo" o più deliranti, come la sibillina ma struggente "
Ramando è Ricchione".
E' col sesto album, dopo più di 12 anni di carriera, che i The Valery Eights si sciolgono, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della musica.
"
Affari di Famiglia" è il titolo dell'album, che riprende molte tematiche da quelli precedenti, in particolare da IT.
Canzoni come "
Chiediti Piuttosto" e "
Grrodon" trascinano l'album immediatamente in vetta alle classifiche, ma sarà la toccante "
Fake" la canzone simbolo di questo scioglimento.
"
Non ci sentivamo più affini, eravamo sempre in disaccordo... Ricordo che avrei voluto fare un pezzone goth-metal, ma persino Morfeucinque mi diede contro, pota." racconta il bassista Lyxor in una intervista dell'epoca. "
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!" risponde la voce del
gruppo, Gorthan, sulle pagine di un altro giornale.
Lo scioglimento che porta con sé anche la seconda raccolta dei The Valery Eights, chiamata semplicemente "
The Valery Eights", nient'altro che una summa di tutta la loro carriera.
Successivamente i vari membri del gruppo cercano di riproporre il loro successo percorrendo strade diverse.
Chi ci va più vicino è Lyxor, il quale fonda un suo gruppo metal: gli "
Pneumonia". Il gruppo arriva a un discreto successo, dovuto in gran parte alla carismatica presenza del vocalist
Ciacco.
Varie incomprensioni tra i membri, però, e fughe di notizie fasulle (rimane emblematica quella sulla morte di Lyxor), oltre all'abbandono di Ciacco che inizia una solida carriera commerciale, causano lo scioglimento del gruppo dopo soli due album.
Wago dal canto suo cerca di buttarsi nella carriera da solista, con lo pseudonimo di Michele Bombardieri, ma le vendite molto basse del primo album ("
Il Sito quello Giallo") lo fanno desistere.
Nel frattempo molti altri artisti producono vari tributi in onore dei The Valery Eights, gruppo costantemente fuori dagli schemi.
Dj Skay propone un album di remix inediti dei più grandi successi della band, "
Ars Cogitandi: un tributo ai The Valery Eights". E' da segnalare la presenza della vocalist PKergirl nel remix di Bergamo.
Ma è certamente l'iniziativa di un team di cantanti nazionali e internazionali a destare maggiore interesse: nel 2022 compare sul mercato "
Fake", raccolta di cover delle canzoni più famose del gruppo. L'evento è supportato da gruppi del calibro di U2, Radiohead, Quintorigo, oltre che dalla cantautrice pop-folk Britney Spears, da sempre grande fan dei The Valery Eights. "
E' stato un progetto su cui mi sono buttata anima e corpo: quando l'ho proposto al mio manager mi ha guardata come se stessi scherzando dicendomi che il mercato mi avrebbe mangiata viva. Sono felice che si sia sbagliato." afferma la cantante emozionata durante la serata di presentazione dell'album.
Gli
Insane Manfroze Posse, dal canto loro, tentano la strada del tributo con un discutibile "I'm daOwner (but not for long)", composto da pezzi hip-hop basati su campionamenti dei The Valery Eights.
Nel frattempo l'etichetta indipendente "You Pay We Sell" fa uscire un paio di copie di un album amatoriale di cover power metal delle canzoni del primo periodo del gruppo a nome
Angels of Amarth. Si dice che le due copie siano tuttora invendute, e la presenza di una di esse sembra essere attestata a casa della nonna del chitarrista.
Da segnalare anche la rilettura porn-core de "
Il Padovano Biondo" dall'album "Sono Cinzia" da parte degli
Ymis Maphia contenuta all'interno dell'album "
I'm not a Kitten, I'm a 'GaTTa'".
Ci vogliono 10 anni affinché i The Valery Eights decidano di riincontrarsi e appianare le loro divergenze. Una nuova linfa vitale inizia a scorrere nelle vene della Band che culmina con il concerto-revival a Padova, racchiuso nel live "
Padova, 2029" in cui oltre ai vecchi successi fa capolino un nuovo brano, "
Fonti non Ufficiali", che fa da apripista per il nuovo album ("
Nuovo di Nuovo") che ha già riportato la band riformata in testa alle classifiche.
[Modificato da Gorthan 06/08/2006 16.44]