TG Settegiorni :

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Alaude
00sabato 23 febbraio 2008 19:28
un doppio falso
RAI International mette in onda un programma intitolato Settegiorni e non so se va pure in Italia.
Il fatto è che oggi ha pubblicato una intervista con un signore di lingua inglese e mi è sembrato di capire fosse israeliano e costui ha denunciato l'Iran, nella persona del suo presidente Ahmadi Nejad, accusandolo di affermare la necessità di cancellare dalla mappa Israele e gli ebrei. Non sono mancati i riferimenti alla Shoah, naturalmente.

C'è un doppio falso in questa denuncia.

Il primo è sottile e piú insidioso. Ahmadi Nejad non dice che bisogna cancellare Israele dalla mappa, ma che quella sarà cancellata dalla mappa. È diverso.
L'Iran non è in campagna per riunire forze da concentrare contro Israele, ma è un fattore di galvanizzazione di forze attuanti in una regione che conosce esaurientemente il ruolo di Israele e la sua politica locale.
E Israele non sarà cancellata dalla mappa perchè l'Iran lo vuole o per essere la patria degli ebrei, ma perchè Israele è un progetto fallito.
Questo afferma Ahmadi Nejad e, badate bene, non si è mai levata la pur piú flebile voce da quella regione per smentire il presidente iraniano. Noi siamo tutti concordi nel giudicarlo un "nazi islamico", ma è questa la stessa opinione dei sauditi, per esempio?
Non lo è proprio per niente, secondo me.
Non costituisce l'Iran una minaccia per nessuno dei suoi vicini, nemmeno per l'Arabia Saudita e non a caso il suo monarca ha recentemente fatto visita al papa e consegnatagli la sua spada in dono, in un gesto simbolico universale di sottomissione, indirizzato precisamente agli USA e alla loro minacciosa presenza lungo il litorale arabo.
Ha consegnato la sua spada il monarca saudita, suscitando la protesta della sunnita al Qaeda, al papa che aveva scandito con chiarezza la sua ostilità verso l'Islam nella famigerata lectio magistralis di Ratisbona, perché non è possibile oggigiorno navigare le acque del Golfo senza sbattere contro una nave della Marina Militare USA!

È quest'ultimo un dettaglio che ritengo di estrema importanza, oltreché gravità, che testimonia sulla visione completamente alienata degli alleati sulla situazione militare creatasi in Medio Oriente.

Il secondo falso è grossolano.

Ahmadi Nejad non ha mai detto che bisogna cancellare gli ebrei dalla faccia della terra.
È pericoloso e vergognoso, oltre ad essere di grande irresponsabilità politica, che la RAI si metta al servizio di questi interessi e divulghi di queste menzogne flagranti.

In Iran vive una espressiva comunità ebraica che mantiene contatti commerciali fluenti con Israele. Imprenditori israeliani transitano e commerciano liberamente con l'Iran e gli ebrei non soffrono colá alcun tipo di limitazione, non piú di quanto interessino gli stessi sciiti. Durante il recente seminario sul sionismo, tenuto a Teheran e sul quale è stata stesa completa censura, sono stati chiamati a intervenire rabbini anche venuti da Israele, che hanno opinato, e mi piacerebbe molto sapere con quali argomenti, alla contestazione della Shoah, generalizzata fra gli arabi.
Alaude
00domenica 24 febbraio 2008 22:12
Va in onda pure in Italia Settegiorni?
stella rossa
00lunedì 25 febbraio 2008 10:39
non ne ho idea.

non ho capito bene il punto 1 della tua osservazione.


Alaude
00lunedì 25 febbraio 2008 12:45
Quale punto?
stella rossa
00lunedì 25 febbraio 2008 14:05

Il primo è sottile e piú insidioso. Ahmadi Nejad non dice che bisogna cancellare Israele dalla mappa, ma che quella sarà cancellata dalla mappa. È diverso.




cosa intendi con quella?

Cyrano de Bergerac
00lunedì 25 febbraio 2008 14:29
Re:
stella rossa, 2/25/2008 2:05 PM:


Il primo è sottile e piú insidioso. Ahmadi Nejad non dice che bisogna cancellare Israele dalla mappa, ma che quella sarà cancellata dalla mappa. È diverso.




cosa intendi con quella?





la mappa, no? intende che la mappa sarà cancellata dalla mappa...infatti, se la mappa è una riproduzione fedele del terrirorio che rappresenta, deve riportare anche se stessa...ma così facendo, la mappa riportata dovrebbe riporatre se stessa..e così un infinito numero di volte..rendendo la mappa un impossibile teorico..

d'altronde, se si cancella la mappa dalla mappa, anche la mappa stessa verrebbe a scomparire..

non è piu' semplice cancellare Israele e sia finita lì???
stella rossa
00lunedì 25 febbraio 2008 14:45
Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 25/02/2008 14.29:




la mappa, no? intende che la mappa sarà cancellata dalla mappa...infatti, se la mappa è una riproduzione fedele del terrirorio che rappresenta, deve riportare anche se stessa...ma così facendo, la mappa riportata dovrebbe riporatre se stessa..e così un infinito numero di volte..rendendo la mappa un impossibile teorico..

d'altronde, se si cancella la mappa dalla mappa, anche la mappa stessa verrebbe a scomparire..

non è piu' semplice cancellare Israele e sia finita lì???






[SM=x584473]





zobmie
00lunedì 25 febbraio 2008 15:08
Re:
Alaude, 25/02/2008 12.45:

Quale punto?



Credo che Stella - ancora giovine curiosa alla scoperta completa di se stessa - intendesse farti capire che le interesserebbero ragguagli sul fantomatico punto G.
Ma noi ne stiamo parlando (ultime novità) sul topic "Luciana".

[SM=x584427]


Cyrano de Bergerac
00lunedì 25 febbraio 2008 15:38
Re: Re: Re:
stella rossa, 2/25/2008 2:45 PM:






[SM=x584473]









[SM=x584494]
Conte Von Stauffemberg
00lunedì 25 febbraio 2008 16:53
Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 25/02/2008 14.29:




la mappa, no? intende che la mappa sarà cancellata dalla mappa...infatti, se la mappa è una riproduzione fedele del terrirorio che rappresenta, deve riportare anche se stessa...ma così facendo, la mappa riportata dovrebbe riporatre se stessa..e così un infinito numero di volte..rendendo la mappa un impossibile teorico..

d'altronde, se si cancella la mappa dalla mappa, anche la mappa stessa verrebbe a scomparire..

non è piu' semplice cancellare Israele e sia finita lì???


non è piu' semplice cancellare Israele e sia finita lì???

cancellare Israele?




Alaude
00lunedì 25 febbraio 2008 17:31
Re: Re:
zobmie, 25/2/2008 15:08:



Credo che Stella - ancora giovine curiosa alla scoperta completa di se stessa - intendesse farti capire che le interesserebbero ragguagli sul fantomatico punto G.
Ma noi ne stiamo parlando (ultime novità) sul topic "Luciana".

[SM=x584427]




Fantomatico?


stella rossa
00lunedì 25 febbraio 2008 18:05
ma andate a cagare, una volta tanto che non capisco una cosa vorrei avere dei chiarimenti. ce la fate a non parlare di vagine per un quarto d'ora? [SM=x584431]


Alaude
00lunedì 25 febbraio 2008 22:43
Re:
stella rossa, 25/2/2008 18:05:

ma andate a cagare, una volta tanto che non capisco una cosa vorrei avere dei chiarimenti. ce la fate a non parlare di vagine per un quarto d'ora? [SM=x584431]




Giusto e sacrosanto.
Il punto in questione è la distinzione fra "Israele deve e Israele sarà distrutta", affermazione che effettivamente da margine a dubbi di interpretazione.
È sintomatico che nel messaggio iniziale, quanto segue a questa frase voleva proprio chiarirne il significato. Non ci sono riuscito perchè la mia esposizione parte da premesse molto diverse dalle tue.
Elenco a seguire quelle che ritengo alcune premesse basilari della sinistra italiana, per quanto riguarda lo status quo in Medio Oriente.
1- L'Iran costituisce una grave minaccia per Israele;
2- Israele ha fatto la pace con l'Egitto e la Giordania;
3- Israele possiede grande margine di azione in Libano e gode di tutto il rispetto, riverenza addirittura, sembra, delle forze armate libanesi; quell'esercito scatta sugli attenti quando Israele invade;
4- Israele è in pace con tutti gli altri paesi della regione, Iraq, Afghanistan, Pachistan, Turchia, Arabia Saudita, Emirati, ecc.
5- Israele ha 200-300 bombe atomiche, oltre alla migliore macchina di guerra regionale;
6- Sono in errore madornale tutti gli arabi, che negano la Shoah;
7- Siamo nel giusto noi, che ci rifiutiamo a sostenere questa ipotesi evidentemente campata in aria, quando abbiamo prove inconfutabili dell'eccidio di ebrei ad opera dei nazisti;
8- Nella stessa misura in cui riconosciamo l'olocausto, siamo anche consapevoli che Israele incorre sistematicamente in crimini di guerra sia verso i palestinesi che verso gli altri suoi vicini e sosteniamo con fermezza la necessità di condannare la sua politica guerrafondaia;
9- Israele gode dell'appoggio materiale della Nato, nella quale è stata recentemente incorporata.

Sono nel vero per quanto riguarda queste premesse, Stella?

stella rossa
00martedì 26 febbraio 2008 12:44
Re: Re:
Alaude, 25/02/2008 22.43:


Giusto e sacrosanto.
Il punto in questione è la distinzione fra "Israele deve e Israele sarà distrutta", affermazione che effettivamente da margine a dubbi di interpretazione.
È sintomatico che nel messaggio iniziale, quanto segue a questa frase voleva proprio chiarirne il significato. Non ci sono riuscito perchè la mia esposizione parte da premesse molto diverse dalle tue.
Elenco a seguire quelle che ritengo alcune premesse basilari della sinistra italiana, per quanto riguarda lo status quo in Medio Oriente.
1- L'Iran costituisce una grave minaccia per Israele;
2- Israele ha fatto la pace con l'Egitto e la Giordania;
3- Israele possiede grande margine di azione in Libano e gode di tutto il rispetto, riverenza addirittura, sembra, delle forze armate libanesi; quell'esercito scatta sugli attenti quando Israele invade;
4- Israele è in pace con tutti gli altri paesi della regione, Iraq, Afghanistan, Pachistan, Turchia, Arabia Saudita, Emirati, ecc.
5- Israele ha 200-300 bombe atomiche, oltre alla migliore macchina di guerra regionale;
6- Sono in errore madornale tutti gli arabi, che negano la Shoah;
7- Siamo nel giusto noi, che ci rifiutiamo a sostenere questa ipotesi evidentemente campata in aria, quando abbiamo prove inconfutabili dell'eccidio di ebrei ad opera dei nazisti;
8- Nella stessa misura in cui riconosciamo l'olocausto, siamo anche consapevoli che Israele incorre sistematicamente in crimini di guerra sia verso i palestinesi che verso gli altri suoi vicini e sosteniamo con fermezza la necessità di condannare la sua politica guerrafondaia;
9- Israele gode dell'appoggio materiale della Nato, nella quale è stata recentemente incorporata.

Sono nel vero per quanto riguarda queste premesse, Stella?






non te lo saprei dire. non attendo i diktat di giordano o migliore per formulare un'idea, anche perchè credo di avere molte più idee di giordano e migliore.
su una cosa di certo ti sbagli, credo che la sinistra, come molte altre parti politiche che non si lasciano irretire dalla dialettica propagandistica della guerra di civiltà, ritenga che l'iran non costituisca un pericolo per israele, quanto per se stesso.
e ahmadinejad non è un nazista, è un coglione.
è l'equivalente di borghezio in medio oriente, solo che ha un ruolo di potere maggiore. non mi risulta difficile credere che abbia detto "bisogna distruggere israele": per me sarebbe disposto a dire che tutti gli ebrei sono dei lucertoloni che mirano al potere globale, pur di conquistare i consensi degli integralisti e fomentare il fondamentalismo, per lasciare il popolo iraniano in una condizione culturale da medio evo (cosa che peraltro sta avvenendo qui, nella moderna e democratica italia).

che poi le lobby vicine ad israele sfruttino queste dichiarazioni per rafforzare la propria posizione, paventando il rischio di un nuovo olocausto e quant'altro....beh, nulla di nuovo sotto il sole, sono due posizioni politiche che si alimentano a vicenda. l'importante è non prenderli sul serio.

riguardo la tua "profezia" sono meno ottimista, perchè israele ha dichiarato più volte che in caso di attacco è disposto a usare bombe atomiche, bombe non convenzionali e bombe che esistono ma di cui non immaginiamo neanche l'esistenza (tipo armi genetiche e energetiche), fregandosene altamente - come del resto ha sempre fatto - della comunità internazionale. se a ciò unisci il rapporto 10 a 100 che gli ebrei ortodossi raccomandano contro i goym, capirai che se la tua profezia dovesse avverarsi non sarebbe indolore.
gli unici in grado di distruggere israele sono gli usa: basta interrompere i flussi di denaro che mantengono in vita l'economia israeliana. ma dubito che ciò avverrà, in questo millennio.


Alaude
00martedì 26 febbraio 2008 16:43
Stella,
per comprendere il processo in corso in Iran e nell'Islam di una maniera generale, è necessario ricorrere alla storia con senso critico e scevri da preconcetti provenienti dalle pratiche che quella religione e quelle civiltà adottano, secolarmente.
Non è facile, ma è indispensabile se si vuole venire a capo del colossale puzzle da ricostruire in MO.

Non conosco i nomi dei personaggi politici italiani che citi, ma da come lo fai do per scontato che sono abominevoli, tutti.

Noto che la tua risposta alla mia domanda sulla pertinenza dei presupposti elencati è affermativa e da quelli voglio partire per dimostrare quanto sia precaria l'esistenza di Israele, nonostante tutto il supporto che essa riceva, anzi proprio in virtú di esso.
Per cui posso anticipare subito che l'interruzione dei flussi di armi e danari provenienti un po' dappertutto, non solo dagli USA (rammento che abbiamo appena pagato, noi europei, tutti i danni recati da Israele in Libano, ed il minimo che potevamo fare era quello di obbligare Israele a farlo), sarebbe invece la migliore maniera di salvare Israele da una fine cruenta, che io vedo inevitabile nel futuro di media scadenza.
Sará un discorso lungo, se sei disposta.
stella rossa
00martedì 26 febbraio 2008 17:20
Re:
Alaude, 26/02/2008 16.43:

Stella,
per comprendere il processo in corso in Iran e nell'Islam di una maniera generale, è necessario ricorrere alla storia con senso critico e scevri da preconcetti provenienti dalle pratiche che quella religione e quelle civiltà adottano, secolarmente.
Non è facile, ma è indispensabile se si vuole venire a capo del colossale puzzle da ricostruire in MO.

Non conosco i nomi dei personaggi politici italiani che citi, ma da come lo fai do per scontato che sono abominevoli, tutti.

Noto che la tua risposta alla mia domanda sulla pertinenza dei presupposti elencati è affermativa e da quelli voglio partire per dimostrare quanto sia precaria l'esistenza di Israele, nonostante tutto il supporto che essa riceva, anzi proprio in virtú di esso.
Per cui posso anticipare subito che l'interruzione dei flussi di armi e danari provenienti un po' dappertutto, non solo dagli USA (rammento che abbiamo appena pagato, noi europei, tutti i danni recati da Israele in Libano, ed il minimo che potevamo fare era quello di obbligare Israele a farlo), sarebbe invece la migliore maniera di salvare Israele da una fine cruenta, che io vedo inevitabile nel futuro di media scadenza.
Sará un discorso lungo, se sei disposta.






forse mi sono spiegata male. i presupposti che mi hai elencato mi sembrano più che altro luoghi comuni riferiti alla sinistra.
anche perchè il pensiero di sinistra non è monolitico come quello dei pd o dei berlusconiani, ma abbastanza variegato e indipendente dalle dichiarazioni dei vertici, per cui un discorso sui presupposti della sinistra è un discorso campato in aria.
se poi quelli sono i tuoipresupposti avrei qualcosa da ridire, non mi trovi d'accordo su parecchi punti.
ad ogni modo mi interessa il tuo discorso, puoi anche argomentarlo, ma bada bene che non stai parlando con una esperta mediorientalista.
io sono soltanto fermamente convinta che dietro queste "guerre di civiltà" ci siano ragioni prettamente geo-econimiche: due blocchi ( i cui soggetti sono pressocchè sconosciuti) che si contendono l'egemonia planetaria, e in questo senso ahmadinejad è soltanto una marionetta, una delle tante.

Bl@CkBoY
00martedì 26 febbraio 2008 19:16
Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 2/25/2008 2:29 PM:




la mappa, no? intende che la mappa sarà cancellata dalla mappa...infatti, se la mappa è una riproduzione fedele del terrirorio che rappresenta, deve riportare anche se stessa...ma così facendo, la mappa riportata dovrebbe riporatre se stessa..e così un infinito numero di volte..rendendo la mappa un impossibile teorico..

d'altronde, se si cancella la mappa dalla mappa, anche la mappa stessa verrebbe a scomparire..

non è piu' semplice cancellare Israele e sia finita lì???



Non è che l'hanno tradotto malino ? Non tagliano le mani in Iran a i condiscendenti col vizio di Onan ?

Cyrano de Bergerac
00mercoledì 27 febbraio 2008 08:53
Re: Re: Re:
Bl@CkBoY, 2/26/2008 7:16 PM:



Non è che l'hanno tradotto malino ? Non tagliano le mani in Iran a i condiscendenti col vizio di Onan ?




l'oulipo, questo sconosciuto...

Alaude
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:15
La legge coranica prevede la mozzatura della mano per il furto. Se non sbaglio, in caso di reincidenza è prevista la mozzatura dell'altra mano.
E poi della testa, credo.
Non mi meraviglierei se l'onanismo fosse riconosciuto come pratica del tutto innocua, come di fatti è. Non ne sono comunque sicuro.
Bl@CkBoY
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:29
Re: Re: Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 2/27/2008 8:53 AM:



l'oulipo, questo sconosciuto...




Questa di(s)conosciuta forma di raffinata pratica ... mentale...


Cyrano de Bergerac
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:32
Re: Re: Re: Re: Re:
Bl@CkBoY, 2/27/2008 4:29 PM:



Questa di(s)conosciuta forma di raffinata pratica ... mentale...





povero Queyneau...se ti sentisse...altrochè Zazie nel metrò...

Bl@CkBoY
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 2/27/2008 4:32 PM:



povero Queyneau...se ti sentisse...altrochè Zazie nel metrò...




... perchè mai? ... in un contesto di esaltazione della pratica in questione ... è l'apprezzamento migliore possibile. Non trovi ?


Cyrano de Bergerac
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Bl@CkBoY, 2/27/2008 4:45 PM:



... perchè mai? ... in un contesto di esaltazione della pratica in questione ... è l'apprezzamento migliore possibile. Non trovi ?





insomma...esercizi di stile...

Bl@CkBoY
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 2/27/2008 4:46 PM:



insomma...esercizi di stile...




... seghe ?


Cyrano de Bergerac
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:52
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Bl@CkBoY, 2/27/2008 4:50 PM:



... seghe ?





come disse dado moroni, l'anatole sta al blues come farsi le seghe sta a scopare...


Alaude
00giovedì 28 febbraio 2008 00:13
Re: Re:
stella rossa, 26/2/2008 17:20:


forse mi sono spiegata male. i presupposti che mi hai elencato mi sembrano più che altro luoghi comuni riferiti alla sinistra.
anche perchè il pensiero di sinistra non è monolitico come quello dei pd o dei berlusconiani, ma abbastanza variegato e indipendente dalle dichiarazioni dei vertici, per cui un discorso sui presupposti della sinistra è un discorso campato in aria.
se poi quelli sono i tuoipresupposti avrei qualcosa da ridire, non mi trovi d'accordo su parecchi punti.
ad ogni modo mi interessa il tuo discorso, puoi anche argomentarlo, ma bada bene che non stai parlando con una esperta mediorientalista.
io sono soltanto fermamente convinta che dietro queste "guerre di civiltà" ci siano ragioni prettamente geo-econimiche: due blocchi ( i cui soggetti sono pressocchè sconosciuti) che si contendono l'egemonia planetaria, e in questo senso ahmadinejad è soltanto una marionetta, una delle tante.


E figurati tu se pure io me ne intendo granché di Medio Oriente. Io parlo da lettore di giornali, ultimamente giornali in rete, e parlo a partire da mezzo secolo di osservazioni dirette, di cause ed effetti.
Quei 9 punti lassú costituiscono ció che, secondo me, pensa la sinistra. Di questo ti chiedevo conferma. Dopo credo di poter mostrare che sono tutti, rigorosamente, presupposti equivocati, che hanno creato in MO un problemone, di soluzione impossibile, e del quale ce ne siamo lavate le mani.



Possiamo cominciare con la pace israeliana con l'Egitto e la Giordania, se vuoi, se davvero questo discorso interessa a qualcuno, e tu hai affermato che ti interessa.

La Giordania. Non fiata da 41 anni.
È un paese moderno in MO; la societá rappresentata nella persona della regina Rania, è ingaggiata in movimenti di emancipazione femminile a largo raggio. La Giordania ha fatto un grande sforzo in direzione alla pace, dopo il 67 : ha rinunciato alla West Bank. Ha ceduto il suo territorio affinché si creasse lá una patria palestinese. Non fiata la Giordania, ma proviamo ad immedesimarci al posto loro.
Come credi che essi vedano la trasformazione di quel territorio in una colonia penale, dove Israele praticamente segrega i peggiori elementi della sua società, specialmente quegli elementi dissoluti provenienti dall'ex URSS? Con quali occhi i giordaniani vedranno questi chilometri e chilometri di mura, che stanno trasformando il loro territorio in un inferno sulla terra, dove i palestinesi che sarebbero dovuto essere i beneficiari, si aggirano come anime in pena? Come possiamo affermare che esista di fatto una pace tra Israele e Giordania e se per caso non serpeggi in quel popolo il desiderio di riavere le loro terre, perché possano essere meglio amministrate e sottratte alla colonizzazione israeliana?


ollie
00giovedì 28 febbraio 2008 18:58
Alaude mi chiedi di intervenire sul tuo topic e lo faccio, malgrado mi tocchi constatare una certa diffusa ignoranza, peraltro ammessa anche da parte tua, riguardo allo stato di Israele.

Ti posso dire che TUTTI in Israele vogliono la pace, due popoli dues stati, Gerusalemme capitale condivisa. Nessuno è contento di come la situazione si sta svolgendo, nessuno pensa che i palestinesi vadano segregati o sterminati come la propaganda neonazista, felicemente evidenziata dalla Nierenstein, ci vuole far credere.

Il problema è che non si può trattare con gente che ritiene che il tuo diritto ad esistere sia oggetto di discussione, ovvero Hamas. Neppure si può considerare la possibilità di avallare l'autodeterminazione di un popolo che affida ad un'organizzazione terroristica le redini del governo.

Se a questo aggiungi la sostanziale eterogeneità di Israele, le sue numerosissime sfaccettature sociali, e il fatto che andare a comprare il pane ogni giorno è un'avventura potenzialmente mortale, se a qualcuno dei terroristi che tanto vi stanno simpatici viene in mente di farsi esplodere vicino al panificio, allora cominci a farti un'idea della complessità della situazione.

Una soluzione sarebbe che Hamas rinunciasse per sempre all'idea di ributtare gli ebrei a mare, e che da Gaza la finissero di lanciare missili sulla popolazione civile israeliana. Perché questo non fa che esasperare gli animi e rinforzare il sentore, condiviso da tutti gli israeliani, di essere accerchiati, che è esattamente il sentimento che provoca reazioni a volte scomposte da parte dei ragazzi dell'esercito. Ma è facile parlare quando non si è là.
Bl@CkBoY
00giovedì 28 febbraio 2008 19:52
Re:
ollie, 2/28/2008 6:58 PM:

Alaude mi chiedi di intervenire sul tuo topic e lo faccio, malgrado mi tocchi constatare una certa diffusa ignoranza, peraltro ammessa anche da parte tua, riguardo allo stato di Israele.

Ti posso dire che TUTTI in Israele vogliono la pace, due popoli dues stati, Gerusalemme capitale condivisa. Nessuno è contento di come la situazione si sta svolgendo, nessuno pensa che i palestinesi vadano segregati o sterminati come la propaganda neonazista, felicemente evidenziata dalla Nierenstein, ci vuole far credere.

Il problema è che non si può trattare con gente che ritiene che il tuo diritto ad esistere sia oggetto di discussione, ovvero Hamas. Neppure si può considerare la possibilità di avallare l'autodeterminazione di un popolo che affida ad un'organizzazione terroristica le redini del governo.

Se a questo aggiungi la sostanziale eterogeneità di Israele, le sue numerosissime sfaccettature sociali, e il fatto che andare a comprare il pane ogni giorno è un'avventura potenzialmente mortale, se a qualcuno dei terroristi che tanto vi stanno simpatici viene in mente di farsi esplodere vicino al panificio, allora cominci a farti un'idea della complessità della situazione.

Una soluzione sarebbe che Hamas rinunciasse per sempre all'idea di ributtare gli ebrei a mare, e che da Gaza la finissero di lanciare missili sulla popolazione civile israeliana. Perché questo non fa che esasperare gli animi e rinforzare il sentore, condiviso da tutti gli israeliani, di essere accerchiati, che è esattamente il sentimento che provoca reazioni a volte scomposte da parte dei ragazzi dell'esercito. Ma è facile parlare quando non si è là.



Tutti tutti vogliono la pace ? Quelli che hanno considerato Rabin un traditore per la pace firmata con Arafat ?

Non è facile vivere in Israele, come non è facile vivere a Gaza o nel resto della Palestina.

Non deve essere migliorato lo stato d'animo degli israeliani dopo la fine disastrosa del confronto con helzbollah.
La soluzione militare propugnata da Sharon, e condivisa dalla maggioranza degli israeliani dell'epoca, si è dimostrata impraticabile.

La ferocia intrinseca della situazione attuale sta nella impossibilità della soluzione militare e nella impossibilità della situazione politica. La comunità internazionale è debole perchè divisa e si comporta come quei cittadini che assistono impotenti ad una rissa e aspettano ad intervenire finchè i contendenti non si siano sfiancati vicendevolemente e aspettino soltanto l'occasione di un intervento esterno per salvare la faccia.

Ecco, bisogna far maturare rapidamente la convinzione che la rissa è inutile e che si abbandoni, conseguentemente, la via dellle armi.

Sono sicuro che non sarà per domani. Però bisogna cominciare a dire con più convinzione che nessuno dei ha tutte le ragioni e che prima la fanno finità meglio ne escono.

Contestualmente bisogna denunciare il gioco dei protagonisti terzi che fondano sulla pelle dei palestinesi e degli israeliani la motivazione per le loro operazioni di insediamento nell'area.



ollie
00giovedì 28 febbraio 2008 20:04
Re: Re:
Bl@CkBoY, 28/02/2008 19.52:



Tutti tutti vogliono la pace ? Quelli che hanno considerato Rabin un traditore per la pace firmata con Arafat ?


Le sfaccettature sociali esistono, come ho detto, così come esistono ebrei che si oppongono allo stato di Israele pur vivendo in Israele, e pure hanno una rappresentanza nella Knesset, come si conviene ad una democrazia. L'unica in tutta l'area. Qualcuno può aver considerato Rabin un traditore, ma Rabin la pace la firmò perché era quello che la stragrande maggioranza voleva. Il fatto è che la gente è esasperata dal fanatismo di Hamas.

Bl@CkBoY
00giovedì 28 febbraio 2008 20:18
Re: Re: Re:
ollie, 2/28/2008 8:04 PM:


Le sfaccettature sociali esistono, come ho detto, così come esistono ebrei che si oppongono allo stato di Israele pur vivendo in Israele, e pure hanno una rappresentanza nella Knesset, come si conviene ad una democrazia. L'unica in tutta l'area. Qualcuno può aver considerato Rabin un traditore, ma Rabin la pace la firmò perché era quello che la stragrande maggioranza voleva. Il fatto è che la gente è esasperata dal fanatismo di Hamas.




Resta il fatto che dopo Rabin la destra israeliana è tornata al governo, avendo quindi la maggioranza dei consensi. La politica della destra israeliana ha voluto e prodotto la prigionia di Arafat a Ramalla e la sua liquidazione politica e fisica.

Hamas ne è uscito come il protagonista più forte, una volta che Al Fatha è stato ridimensionato. Oltre ad Hamas c'è anche Helzbollah e dietro l'Iran, rafforzato anche dal dilagare della sua influenza nell'area iraqena.

Sono stati commessi molti errori e l'ultimo è quello di non porre la questione della pace come obiettivo prioritario.

Ma la pace non è per domani. C'è chi ancora coltiva la soluzione militare. E l'esito disastroso dell'ultima avventura militare in Libano non ha contribuito a avvicinare la scadenza.

La soluzione è solo politica, quella possibile.

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