Stasera, su Rai Tre, non perdetevi Blu Notte alle 21 e 30!

Guardatevi lo speciale di Carlo Lucarelli sulla mia bellissima città (e, per larghi versi, immonda cittadinanza)!

Poi ne discutiamo insieme.

Sono deluso dalla ricostruzione del caso Messina.
Lucarelli sbaglia eventi e nomi: Rometta Marea diventa una fantomatica Romea Marina, Calatabiano si trasforma in Catalabiano.
Il dr. Bottari, esponente dei vecchi potentati della città in quanto genero del Barone D'Alcontres e anello della catena dell'accordo con il famigerato Cuzzocrea, poi postosi al centro della lotta con i nuovi accordi mafioso-ndranghetosi di una nuova mafia che diventa addirittura una sorta di eroe, in quanto, a detta di un nostro noto (come pusillanime e pressappochista) giornalista locale, a cui la trasmissione dona incredibilmente platea e credito, si sarebbe 'opposto ad una richiesta di appalto'.

Non c'é proprio da fidarsi di alcuno, nemmeno di coloro che giudichiamo migliori:
Messina verrà sempre trattata con superficialità da tutti, di Destra o Sinistra si tratti.

Davvero una brutta trasmissione, quasi un bignami distorto di eventi già noti da queste parti anche ai bambini.

Un compagno mi faceva notare stasera:

"Vedi, quando al Tg o altrove annunciano, ad esempio, 'la statale x è bloccata a Casalpusterlengo' o, metti caso, a Rho, non aggiungono mai 'provincia di Milano' (così anche per una località nei dintorni di Roma, Bologna, Firenze o qualche altra città del centro-nord), perché si presuppone che tutti conoscano quei luoghi o debbano conoscerli.
Quando invece viene annunciato (quando e se viene annunciato!) un analogo comunicato relativo fai conto a Noto, aggiungono sempre 'provincia di Siracusa' e magari pure 'Sicilia'.
E' automatica una sorta di arroganza nel presupporre che anche la gente del sud debba conoscere i luoghi del centro e del nord (o che anche se non li conoscano, non gliene fotte niente a nessuno di informarli più adeguatamente) ma che, al contrario, i luoghi siciliani non li conosca nessuno e che ciò sia un fatto normale.
Anche da tale segno si evidenzia come ci trattino sempre con infinita superficialità, convinti di dover esercitare un servizio reale solo nel caso si tratti di esercitarlo per il nord, perché di noi, in realtà, non gliene fotte niente ad alcuno.
Sono proprio queste superficialità (anche se non é il caso comunque di Lucarelli, che comunque rende un servizio positivo nel parlarne, mentre sono pochissimi a farlo, ma lo fa in modo imperfetto e abbastanza pressappochista) che favoriscono la disaffezione del siciliano o persino l'avvento delle mafie e dei leghismi anche da noi.