Spoleto, beve acqua e si sente male

Si teme un altro caso di acquabomber
Nuovo possibile caso di acqua contaminata. A Spoleto, una donna di 50 anni è dovuta ricorrere alla cure dei sanitari del locale nosocomio dopo aver bevuto da una bottiglietta acquistata presso un distributore automatico. Subito dopo aver ingerito un sorso d'acqua, la donna si è sentita male. L'allarme acquabomber è scattato su tutta la provincia e sono iniziati controlli da parte dei Nas e della polizia.


Dopo le prime cure, la cinquantenne è stata dimessa dall'ospedale. Ma nella zona resta la paura. E le forze dell'ordine, polizia e Nas, setacciano supermercati e punti di stoccaggio delle merci per controllare che non vi siano altri casi di bottiglie manomesse.

Quello di Spoleto non è purtroppo un caso isolato: a Perugia è stata sequestrata una bottiglietta sospetta che, dopo essere stata sottoposta alle analisi dell'ARPA (l'Agenzia regionale per l'ambiente), è risultata regolare.

Ma acquabomber colpisce anche nel Ternano. Per ora sono due i casi accertati: una donna ad Orticoli ha chiesto l'intervento dei carabinieri dopo aver aperto una confezione da sei bottiglie dalla quale emanava un forte odore di candeggina. Le analisi effettuate dall'Asl sui contenitori hanno evidenziato la presenza di un foro sotto il tappo.

Altra segnalazione è arrivata da Terni dove una donna di 36 anni che aveva mangiato del formaggio da una confezione acquistata in un supermercato è stata costretta a ricevere cure mediche per un malore. Per venire a capo di questo caso e degli altri, i militari dell'arma stanno compiendo una serie di accertamenti. Nel mirino soprattutto i principali centri commerciali.

:090: