Si annuncia un' estate "di fuoco" in Palestina

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Slobodan
00giovedì 29 giugno 2006 14:00
Eliahu Asheri ammazzato con un colpo di pistola alla testa
Era stato sequestrato domenica scorsa mentre faceva l'autostop

Ucciso il colono israeliano rapito
Il cadavere trovato a Ramallah


RAMALLAH - E' morto il giovane colono sequestrato domenica scorsa in Cisgiordania. Il corpo di Eliahu Asheri, 18 anni, è stato trovato vicino al villaggio di Beitunia, a poca distanza da Ramallah, ucciso con un solo colpo di arma da fuoco alla testa.

Era stato sequestrato mentre faceva l'autostop da Gerusalemme verso casa, nell'insediamento di Itamar. Il cadavere del ragazzo è stato scoperto dagli agenti dello Shin Bet, il servizio segreto di sicurezza israeliano. Era sepolto in un campo: il punto esatto è stato localizzato grazie alle informazioni estratte da un palestinese arrestato a Ramallah.

Ieri i Comitati di resistenza popolare avevano mostrato una copia dei documenti di identità di Asheri e avevano minacciato di ammazzarlo se non si fosse fermata l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.

Lo stesso gruppo ha rivendicato questa mattina l'uccisione del giovane e ha annunciato il rapimento di un altro cittadino israeliano. Preoccupano poi le dichiarazioni dei Comitati a proposito della sorte del caporale rapito domenica scorsa: "Se l'aggressione continua - ha detto il portavoce, Abu Abir - Ehud Olmert e Amir Peretz avranno la completa responsabilità della vita del soldato catturato".

Ai sequestri Israele ha reagito, oltre che con l'invio delle sue truppe a Gaza, con l'arresto di 64 membri di Hamas. "Se Hamas ha deciso di ricorrere alla nuova arma dei rapimenti - ha detto ministro israeliano per le infrastrutture, Binyamin Ben Eliezer - gli faremo vedere che noi siamo professionisti in materia".

(29 giugno 2006)

Operazione nella notte dell'esercito: preso Barghuti e 64 leader
I palestinesi: "Dichiarazione di guerra aperta contro il governo"

Blindati israeliani entrano a Gaza
arrestati otto ministri di Hamas
Il mediatore Erakat in allarme: "E' un affronto totale"


GAZA - In totale sono 64 i leader politici, tra cui il vicepremier Naser al-Shaerfra e il ministro del lavoro Mohammed Barghuti, e 23 capi militari di Hamas che sono stati arrestati questa notte durante l'offensiva dell'esercito israeliano in Cisgiordania. Ottantasette fermi che sono avvenuti tra Ramallah, Qalqulyah, Hebron, Jenin e Gerusalemme est.

In queste ore intanto continua l'offensiva dell'esercito con la Stella di Davide. I militari hanno confermato un attacco aereo nella città di Gaza: obiettivo, un'automobile a bordo della quale viaggiava un esponente di spicco della Jihad islamica. Una vettura è stata quindi centrata, ma non sono state date informazioni sulla sorte e l'identità degli occupanti.

Un commento è arrivato invece da fonti della sicurezza palestinese: l'attacco sarebbe fallito perché il militante della Jihad sarebbe rimasto illeso.

A meno di un anno dal completamento del ritiro dalla Striscia Gaza, la risposta israeliana per la liberazione del soldato diciannovenne rapito domenica scorsa non allenta la morsa. Al punto da apparire ai portavoce di Hamas, secondo quanto riporta il sito di Haaretz, una vera e propria dichiarazione di "guerra aperta contro il governo ed il popolo palestinese".

Ha fatto sentire la sua voce anche il principale negoziatore palestinese Saëb Erakat che ha messo in guardia contro l'"affronto totale".

La situazione si fa sempre più tesa dopo che questa mattina la radio militare israeliana ha dato la notizia dell'uccisione del colono diciottenne Eliahu Asheri da parte di un gruppo armato palestinese.

Ora centinaia di miliziani palestinesi armati di fucili automatici e lanciarazzi hanno già eretto barricate, scavato buche e piazzato trappole esplosive in attesa delle truppe corazzate israeliane che a nord del territorio hanno aperto un nuovo fronte.

Una fonte della sicurezza palestinese ha assicurato di aver visto i carri armati con la stella di David penetrare nella parte settentrionale della Striscia, ma fonti militari hanno smentito che l'offensiva abbia già raggiunto l'area.

"Non vogliamo barattare il rilascio del soldato catturato" ha assicurato una portavoce dell'esercito israeliano che ha preferito mantenere l'anonimato, "si tratta semplicemente di un'operazione contro un'organizzazione terroristica. Saranno messi sotto inchiesta, portati davanti a un giudice che confermerà il loro arresto e sarà preparata l'incriminazione".

Israele ha più volte detto di considerare Hamas responsabile della cattura del caporale Gilad Shalit, preso in ostaggio durante un'azione di guerriglia sul confine con la Striscia di Gaza e costata la vita ad altri due militari e a due miliziani.

Abu Ubaida, portavoce delle Brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di Hamas, ha definito gli arresti un tentativo di ricattare il gruppo e costringerlo a rivelare informazioni sulla sorte di Shalit.

(29 giugno 2006)
Slobodan
00domenica 2 luglio 2006 14:08
Gaza, Israele lancia un razzo contro ufficio premier palestinese

Ennesima ritorsione dopo il rapimento del militare israeliano da parte di un commando
Il governo palestinese ha lanciato un appello alla comunità internazionale

Il ministro dell'Interno israeliano: "Continueremo a colpire tutte le istituzioni legate ad Hamas"
Ma poi la radio israliana annuncia: "Rilasceremo i dirigenti palestinesi". Riaperti due valichi

GAZA - La sede del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh a Gaza è stata colpita dopo la mezzanotte da almeno un razzo partito da un elicottero militare israeliano. Il primo ministro palestinese non si trovava nell'edificio.

Haniyeh ha condannato il raid aereo contro il suo ufficio e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per "fermare l'aggressione" israeliana.
Il raid, ha detto Haniyeh, è "un attentato contro un simbolo palestinese. Chiediamo alla comunità internazionale e alla Lega araba di assumersi le proprie responsabilità verso il nostro popolo e di intervenire per fermare questa aggressione".

Haniyeh ha definito l'intera offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, lanciata mercoledì per liberare un soldato rapito il 25 giugno, di "politica insensata".

Israele ha subito replicato il ministro dell'Interno israeliano Roni Bar-On, continuerà a colpire Hamas fino a che il soldato rapito una settimana fa non verrà liberato e fino a che non finiranno i lanci di razzi verso il territorio israeliano."Abbiamo colpito Hamas e continueremo a colpire tutte le istituzioni legate ad Hamas", ha detto il ministro alla radio nazionale.

Israele ritiene Hamas sia complice del commando che ha rapito il soldato Ghilad Shalit, 19 anni. Tuttavia, dopo l'attacco a Gaza, Israele ha ammorbito nelle ultime ore l'atteggiamento nei confronti dell'Autorità Palestinese, ai fini di raggiungere un accordo. Infatti la radio militare ha annunciato la possibilità che Israele possa rimettere in libertà decine di dirigenti di Hamas in cambio di Shatil. L'emittente ha precisato che Israele è disposto in linea di massima a rilasciare otto ministri dell'Anp, una ventina di deputati di Hamas e altri funzionari di partito arrestati nei giorni scorsi, in cambio del soldato. In nessun caso, ha aggiunto l'emittente, palestinesi reclusi in Israele da oltre una settimana potranno essere rilasciati in questa occasione.

Inoltre il governo israeliano ha accettato di riaprire due dei valichi di ingresso a Gaza (i palestinesi in seguito alla chiusura dei valichi rischiavano la fame, per problemi di approvigionamento). Secondo il quotidiano al-Quds Israele terrà aperti nei prossimi quattro giorni i valichi di Karni (Mintar) e di Nahal Oz. Dal primo passeranno ogni giorno 150 camion con generi di prima necessità. Dal secondo passeranno scorte di combustibile. La radio militare, da parte sua, ha confermato che il valico di Karni sarà aperto alle ore 12 locali (le 11 in Italia) per almeno sei ore.

(2 luglio 2006)
Peppino Gavoni
00lunedì 3 luglio 2006 13:00
Strano a dirsi, ma da che sono stato in Israele ho perso interesse per la questione. Non riesco piu' nemmeno ad essere ultracritico nei confronti di Israele, anche se se lo meriterebbero. Mi ha colto un tal senso di inevitabilita', li'... addirittura spero che la situazione si protragga. Per gli ebrei e' «meglio» essere in guerra con gli arabi che in guerra con se stessi.
Slobodan
00lunedì 3 luglio 2006 13:34
Re:

Scritto da: Peppino Gavoni 03/07/2006 13.00
spero che la situazione si protragga. Per gli ebrei e' «meglio» essere in guerra con gli arabi che in guerra con se stessi.



prova a convincere anche i palestinesi!!! [SM=x584429]
Slobodan
00mercoledì 12 luglio 2006 13:38
dalla palestina alla fenicia?
Aumento delle violenze: nella notte l'esercito di Tel Aviv ha colpito una casa a Gaza, morti leader di Hamas, la moglie e i due figli.

Scontri al confine tra Israele e Libano
Rapiti due soldati israeliani, sette uccisi

Abu Mazen: "Potrei dare dimissioni e sciogliere Anp"
Olmert: "Atti di guerra, attaccati da uno stato sovrano come il Libano"


GAZA - Cresce la tensione in Palestina e nei territori occupati da Israele ai confini con Libano e Siria. Hezbollah provenienti dal Libano hanno sferrato nei territori invasi dall'esercito israeliano nel '67 un attacco che avrebbe portato all'uccisione di sette soldati e al sequestro di altri due militari. Questa notte inoltre ci sono stati bombardamenti israeliani a Gaza che hanno provocato sei morti. Tutto fa presagire che la tensione crescerà ancora: il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha dichiarato che quello accaduto in Libano "è un atto di guerra perché gli attacchi vengono da uno Stato sovrano". Gli hezbollah, infatti, fanno parte del governo di Beirut. E ha aggiunto: "Chi colpisce Israele la pagherà cara" e ha convocato per questo pomeriggio una seduta straordinaria del suo governo. Quanto il precipitare degli eventi sia drammatico è dimostrato anche dalle affermazioni del presidente dell'Associazione nazionale palestinese, Abu Mazen, che considera l'opportunità di rassegnare le dimissioni e di proclamare lo scioglimento dell'Autorità nazionale palestinese.

Scontri al confine con il Libano. La battaglia è in corso nei territori contesi tra Libano, Siria e Israele. Gli scontri sono cominciati questa mattina intorno alle 9, quando l'artiglieria di Hezbollah ha sparato una trentina di proiettili e razzi nel controverso settore delle fattorie di Shebaa. L'esercito israeliano ha risposto sparando una ventina di proiettili, poi un'offensiva con truppe di terra: "I nostri aerei, carri armati e l'artiglieria stanno operando all'interno del territorio libanese", ha fatto sapere un portavoce di Tel Aviv.

Poco dopo il rapimento dei due soldati è arrivata la rivendicazione della "Resistenza islamica", braccio armato di Hezbollah, che ha detto di aver sequestrato i due soldati e averli portati in "un luogo sicuro". In cambio degli ostaggi i guerriglieri chiedono la liberazione di detenuti nelle carceri israeliane. Ghazi Hamad, portavoce del governo palestinese guidato da Hamas, citato dalla tv di Hezbollah, ha detto che la cattura dei due soldati " è un grande aiuto per la lotta a Gaza" e "fornisce una seria occasione per un'intesa generale su uno scambio di prigionieri". Ma secondo Al Jazeera, nel blitz per rapire i militari israeliani, sarebbero stati uccisi sette loro commilitoni. La notizia, per ora, non ha trovato conferma.

Raid notturno a Gaza. Nel raid israeliano portato questa notte nella striscia di Gaza sono morte due donne e due bambini e ci sono stati 30 feriti. L'esercito di Tel Aviv aveva come obiettivo l'eliminazione di un comandante dell'ala militare di Hamas, Mohammed Deif, capo delle Brigate Ezzeddin al Qassam, che secondo fonti di intelligence si trovava in una palazzina nel Nord della striscia di Gaza. E ora le brigate al Qassam minacciano di preparare "una risposta violenta e dolorosa" all'offensiva israeliana.

Secondo i militari Deif, che è considerato da Israele il nemico pubblico numero uno, è rimasto ferito nell'attacco "ma non si sa quanto gravemente", mentre un portavoce delle brigate al Qassam ha smentito: "Ciò e totalmente falso - ha affermato Abu Ubaida - Lo smentiamo. Lo smentiamo completamente. E' solo un tentativo di coprire il massacro di civili palestinesi commesso dal nemico sionista".

La palazzina crollata, nel quartiere di Sheikh Redwan, apparteneva, secondo fonti locali, a un dirigente di Hamas, Nabil Abu Salenyeh, che secondo il quotidiano israeliano Haaretz è morto con la moglie e i figli. Tre abitazioni vicine sono rimaste gravemente danneggiate. In un simultaneo raid contro un'automobile vicina allo stabile, è rimasto ferito, secondo fonti palestinesi, un altro leader militare di Hamas, Abu Anas al Ghandour.

Le dichiarazioni di Abu Mazen. E' stato un dirigente di al Fatah a Gerusalemme, Abdel Qader, a dare la notizia che Abu Mazen mediterebbe di sciogliere l'Anp. Qader ha detto che "le sue minacce sono serie, e non manovre politiche". A quanto pare nel corso di colloqui ad Amman i dirigenti giordani hanno cercato ieri di convincere Abu Mazen a non compiere un passo tanto drastico. "L'aggressione israeliana rischia di condurre allo scioglimento dell'Anp" ha avvertito Abdel Qader.
Secondo il dirigente palestinese seri sforzi sono tuttora in corso per convincere Abu Mazen a non attuare le proprie minacce.

(12 luglio 2006)
Slobodan
00domenica 16 luglio 2006 13:47
Quinta giornata di combattimenti tra Israele e Libano
Razzi Hezbollah su Haifa, 8 morti
Bombe su Beirut, allerta a Tel Aviv
I miliziani colpiscono la stazione ferroviaria della città portuale. Olmert: «Dure conseguenze». Verso offensiva nel sud del Libano


GERUSALEMME - Razzi su Haifa, bombe su Beirut. Non si fermano i combattimenti nella quinta giornata di guerra tra Israele e Libano. Gli Hezbollah hanno lanciato una prima serie di razzi contro il centro portuale, in prossimità della stazione ferroviaria, uccidendo 8 persone. I feriti sono decine. Si tratta dell'attacco missilistico più sanguinoso da parte degli Hezbollah e del più alto bilancio delle vittime per Israele da quando 11 persone vennero uccise da un attentatore suicida lo scorso aprile a Tel Aviv. Dopo qualche ora c'è stato un nuovo lancio di razzi, sempre sui Haifa. Dura la reazione del premier israeliano Olmert dopo l'attacco: «Ci saranno conseguenze di vasta portata nelle nostre relazioni nel nord e nell'area in generale». Ma i miliziani non arretrano: «Nei prossimi attacchi non risparmieremo nessun obiettivo».

BEIRUT - Sull'altro fronte proseguono i bombardamenti nei quartieri meridionali di Beirut. Le televisioni libanesi mostrano le immagini delle zone sciite della capitale ridotti a un ammasso di macerie. Per il momento, non si dispone di un bilancio delle vittime, che sarebbero comunque numerose. Intanto Israele annuncia un'ampia offensiva nel sud del Libano, invitando i civili ad abbandonare le loro case. Il comandante della zona militare settentrionale, generale Udi Adam, ha spiegato alla radio militare che il bombardamento del Libano sud si è reso necessario «in quanto gli Hezbollah sparano i loro razzi dall'interno di case e di villaggi». Lo stato maggiore isreaeliano ha inoltre deciso di innalzare lo stato di allerta a Tel Aviv. La città non dovrebbe comunque trovarsi sotto una minaccia imminente, data la sua distanza dalla frontiera di circa 150 chilometri.

«NASRALLAH SANO E SALVO» - Nel frattempo un responsabile di Hezbollah ha smentito che Hassan Nasrallah sia stato colpito nei raid degli israeliani (dunque l'attacco ad Haifa non sarebbe una risposta al ferimento del capo delle milizie libanesi). «Smentiano categoricamente che Sayed (titolo onorifico usato al posto del nome Hassan) Nasrallah sia stato ferito. È propaganda israeliana» ha detto la fonte». In precedenza il secondo canale privato tv israeliano aveva annunciato che Nasrallah era rimasto ferito in un attacco dell'aviazione israeliana su Beirut.

VETO USA - Nella notte il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha di nuovo respinto gli appelli per un pronunciamento sul cessate il fuoco tra Israele e Libano dopo che gli Stati Uniti si sono detti contrari nel corso di una riunione a porte chiuse. Washington ha sostenuto che la palla della diplomazia sul Medioriente è a San Pietroburgo dove è in corso il vertice del G8.
16 luglio 2006
Slobodan
00domenica 16 luglio 2006 14:21
Slobodan
00domenica 16 luglio 2006 22:48
romano prodi, un idiota in fuga
San Pietroburgo, la mossa del presidente del consiglio italiano
Telefonata al negoziatore: "Teheran faccia tutti gli sforzi necessari"
Israele-Libano, Prodi chiama Larijani
"L'Iran deve fare da mediatore"



SAN PIETROBURGO - L' Iran eserciti la sua
influenza regionale e sia "parte attiva" della mediazione in atto per risolvere la crisi mediorientale e quindi "faccia degli sforzi", in particolare per favorire la liberazione degli ostaggi israeliani. Questa la sostanza della mossa a sorpresa di Romano Prodi che ha telefonato al negoziatore iraniano per il nucleare Ali Larijani. Un passo che conferma come l' Italia stia cercando di portare avanti un ruolo - se non di mediazione - di "facilitazione" per tentare di bloccare un conflitto che rischia di ora in ora di allargarsi esponenzialmente.

Il premier, dopo una serie di telefonate attraverso le quali ha di fatto girato a Siria, Iran e Libano le condizioni irrinunciabili di Israele per un cessate il fuoco, ha oggi aggiunto un ulteriore tassello diplomatico che va a toccare l' aspetto più delicato della trattativa: la richiesta del premier israeliano Ehud Olmert di una immediata liberazione dei soldati rapiti nel sud del Libano come precondizione non negoziabile per uno stop alle ostilità sul terreno.

Solo Damasco e Teheran hanno l' influenza necessaria per "convincere" Hezbollah a restituire sani e salvi i due soldati israeliani rapini, ma Siria e Iran sono i "cattivi" della Regioni e non tutti i leader hanno voglia o modo di intervenire su di loro. Oggi lo ha fatto il presidente del Consiglio inserendosi così, proprio dal G8 di San Pietroburgo, in un' azione ben più vasta della comunità internazionale.

L' Iran, attraverso Larijani, ha assicurato che la sua diplomazia si sta già muovendo e che avrebbe presto fornito una risposta alla sollecitazione italiana.
omani seconda giornata del G8 sotto presidenza russa e tanti altri incontri bilaterali, tra questi, per Romano Prodi, colloqui con i presidenti di Brasile, India e Cina. E forse altre telefonate con il Medio Oriente.

(16 luglio 2006)


come chiedere a donato bilancia di garantire la notte incolume a una prostituta! [SM=x584432] [SM=x584432] [SM=x584432]
ISKRA!
00lunedì 17 luglio 2006 03:39
Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: Slobodan 16/07/2006 22.48
come chiedere a donato bilancia di garantire la notte incolume a una prostituta! [SM=x584432] [SM=x584432] [SM=x584432]



Ma no...

Diamine, un mediatore comune in questo caso non c'è, o almeno non è facile da trovare.
La verità è che allo stato attuale è più utile fare pressioni sul governo Iraniano e sul suo clero sciita, che ha qualcosa da dimostrare sul piano internazionale, che trattare direttamente con il governo Libanese che non sembra essere in condizioni di trattare.

Il clero Sciita è molto influente su Hezbollah, più di quanto possa esserlo qualsiasi stato Occidentale e più di un paese sunnita. Al momento il clero Iraniano possiede una riconosciuta primazia nel mondo sciita; ed è possibile convincerlo ad entrare nel reticolo diplomatico, chiaramente guadagnandoci, in tema di peso internazionale e non solo.

L'ipotesi è meno peregrina di quanto sembri.
Slobodan
00lunedì 17 luglio 2006 14:17
Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: ISKRA! 17/07/2006 3.39


Ma no...

Diamine, un mediatore comune in questo caso non c'è, o almeno non è facile da trovare.
La verità è che allo stato attuale è più utile fare pressioni sul governo Iraniano e sul suo clero sciita, che ha qualcosa da dimostrare sul piano internazionale, che trattare direttamente con il governo Libanese che non sembra essere in condizioni di trattare.

Il clero Sciita è molto influente su Hezbollah, più di quanto possa esserlo qualsiasi stato Occidentale e più di un paese sunnita. Al momento il clero Iraniano possiede una riconosciuta primazia nel mondo sciita; ed è possibile convincerlo ad entrare nel reticolo diplomatico, chiaramente guadagnandoci, in tema di peso internazionale e non solo.

L'ipotesi è meno peregrina di quanto sembri.



ma sei serio o ti stai arrampicando sugli specchi per ordine di scuderia???

siccoem un mediatore non c'è,si tira il dado e lo si indica nell'Iran???
dov'è l'autorevolezza terza del mediatore,a teheran?
sono 30 anni che l'iran sovvenziona,dop oevrli creati,gli hezbollah in libano!
e adesso si chiede a loro di garantire...che cosa???
E' proprio in base a quelal supremazia nel mondo sciita che l'iran gestisce e manipola i terroristi e i criminali libanesi,adesso può rendersi credibile coem mediatore e garante delal stabilità?
ma per paicere...
il raffronto con doanto bilancia è azzeccatissimo,a tel aviv secondo me han pensato a un pesce d'aprile fuori stagione,leggendo l'agenzia della "mossa" di prodi...
L'Iran può intercedere per la liberazioen degli ostaggi,ma certo non può fare il mediatore fra ISRAELE e i terroristi che teheran stesso finanzia e dirige!
L'Iran mediatore offre le stesse garanzie agli ebrei di un Galliani alla Lega Calcio per Zamparini e Cellino...
ISKRA!
00lunedì 17 luglio 2006 16:20
Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: Slobodan 17/07/2006 14.17

L'Iran può intercedere per la liberazioen degli ostaggi,ma certo non può fare il mediatore fra ISRAELE e i terroristi che teheran stesso finanzia e dirige!



Mettiamola così.

Visto che il Governo Libanese è un interlocutore inutile.
Visto che con Hezbollah non si può trattare.

Allora è possibile interloquire con il clero iraniano, tramite le pressioni occidentali, per ottenere dai guerriglieri sciiti il rispetto di determinate condizioni.

Poi è ovvio che se Israele chiede il disarmo di Hezbollah, credo che sia inutile interloquire, con l'Iran o con chiunque altro, perchè è evidente che è una richiesta smisurata.
Però, rispetto al rilascio degli ostaggi, l'Iran è in grado di muovere sensibilità maggiori di quanto possano fare i paesi occidentali, ed inoltre, a determinate condizioni, gli conviene farlo.

H.S... [SM=x584435]
Slobodan
00lunedì 17 luglio 2006 19:29
Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: ISKRA! 17/07/2006 16.20



Poi è ovvio che se Israele chiede il disarmo di Hezbollah, credo che sia inutile interloquire, con l'Iran o con chiunque altro, perchè è evidente che è una richiesta smisurata.



ah.
è una richiesta smisurata?
bah...
è invece misurato pretendere che israele si faccia bombardare senza reagire,immagino...
ISKRA!
00lunedì 17 luglio 2006 20:42
Re: Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: Slobodan 17/07/2006 19.29
è invece misurato pretendere che israele si faccia bombardare senza reagire,immagino...



Con calma Slobo, gli Israeliani sono maestri di reazioni spropositate...

Comunque se si vuole eliminare la guerriglia sciita sarà necessario invadere il Libano, come in effetti Israele sta facendo proprio adesso.
Ma che non si finga di volere la pace, perchè un'invasione in piena regola non è, nè sarà mai, foriera di convivenza pacifica.

I bombardamenti Israeliani hanno già ucciso 200 civili Libanesi, il Libano è in ginocchio, di fatto il governo Israeliano rifiuta ogni possibilità negoziale che non lasci la controparte palesemente umiliata, rifiuta persino, come è noto, le forze di interposizione UN. Questo, lo scrivo memore della storia degli ultimi decenni, produce solo maggiore afflizione e prolungherà la striscia di sangue.

Anche Chirac ha utilizzato parole chiare in proposito: L'offensiva israeliana in Libano è aberrante ed è necessario andare subito a negoziati e ad un cessate il fuoco.


Alla prossima... [SM=x584499]
Slobodan
00martedì 18 luglio 2006 00:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: ISKRA! 17/07/2006 20.42


Con calma Slobo



ok,ma calma anche tu a definire non peregrina la mediazione iraniaan richiesta da prodi:


LA MEDIAZIONE IRANIANA - Prodi nel corso della conferenza stampa aveva anche affrontato i nodi politici italiani legati alla politica estera del governo. «Ho letto che avrei chiesto la mediazione dell'Iran - ha detto il premier -. Non so come sia nata questa idiozia. Io ho cercato di facilitare i contatti» ha poi spiegato il capo del governo tornando sul tema della crisi tra Israele e Libano e dei suoi contatti diplomatici per arrivare ad una soluzione della crisi.

[SM=x584435]
ISKRA!
00martedì 18 luglio 2006 02:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: Slobodan 18/07/2006 0.03


ok,ma calma anche tu a definire non peregrina la mediazione iraniaan richiesta da prodi: [SM=x584499]


LA MEDIAZIONE IRANIANA - Prodi nel corso della conferenza stampa aveva anche affrontato i nodi politici italiani legati alla politica estera del governo. «Ho letto che avrei chiesto la mediazione dell'Iran - ha detto il premier -. Non so come sia nata questa idiozia. Io ho cercato di facilitare i contatti» ha poi spiegato il capo del governo tornando sul tema della crisi tra Israele e Libano e dei suoi contatti diplomatici per arrivare ad una soluzione della crisi.
[SM=x584435]



Per amore di precisione, se rileggi, ti accorgi che non ho mai interpretato le parole di Prodi come di un ruolo di MEDIATORE propriamente detto dell'IRAN, ma semplicemente come di un interlocutore diplomatico in grado di avere ascendenza su Hezbollah. Inoltre non ho nemmeno mai scritto che Israele debba rapportarsi con l'Iran, ma che l'UE o altre organizzazioni possano percorrere questa strada diplomatica.

Risulta evidente che il clero sciita non possa essere valido mediatore per Israele, ma, riprendendo le mie parole di prima:

1)Al momento il clero Iraniano possiede una riconosciuta primazia nel mondo sciita; ed è possibile convincerlo ad entrare nel reticolo diplomatico, chiaramente guadagnandoci, in tema di peso internazionale e non solo.

2)
Allora è possibile interloquire con il clero iraniano, tramite le pressioni occidentali, per ottenere dai guerriglieri sciiti il rispetto di determinate condizioni.


Non ho mai scritto che Olmert debba andare in viaggio di pace a Teheran... Ma a dire il vero non ho nemmeno interpretato in questo senso le parole di Prodi... [SM=x584433]
ISKRA!
00martedì 18 luglio 2006 10:10
Come prevedibile...
Israele rifiuta l'interposizione ONU e i guerriglieri rifiutano le condizioni poste da "Israele per il cessate il fuoco"...

Intanto i Morti aumentano...

[SM=x584452]
Slobodan
00martedì 18 luglio 2006 13:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: ISKRA! 18/07/2006 2.36


Per amore di precisione, se rileggi, ti accorgi che non ho mai interpretato le parole di Prodi come di un ruolo di MEDIATORE propriamente detto dell'IRAN, ma semplicemente come di un interlocutore diplomatico in grado di avere ascendenza su Hezbollah.



hai definito non peregrina la proposta di prodi che rivolgersi all'iran come mediatore in questa crisi:

"il mediatore è un soggetto dotato di una autorevolezza. In questo caso il ruolo dell'Iran nell'ambito sciita è noto. Quindi la sua funzione di mediatore con Hezbollah mi sembra quantomeno percorribile."

...

allora fammi capire,cosa è un mediatore per te?
perchè il mediatore media fra due parti in causa.
se l'iran va bene solo per esercitare uan influenza su hezbollah perchè si diano uan calmata...non fa da mediatore,fa da moral suoasuon sui propri uomini...del resto parlare con hezbollah è tempo perso,si fa prima a parlare con teheran saltando un passaggio superlfuo.ma in questo caso l'iran non diventa mediatore,ma interlocutore con cui mediare,uan delel due parti in causa,l'altra è tel aviv.
difatti è così che prodi ha reinterpretato le sue parole ed è questo che non è peregrino(ma nemmeno sagacissimo,è l'acqua calda!).ma definire mediatore l'iran fra israele ed hezbollah è come definire arbitro imparziale ceccarini in juve-inter... [SM=x584434]

Slobodan
00martedì 18 luglio 2006 13:28
Re: Come prevedibile...

Scritto da: ISKRA! 18/07/2006 10.10
Israele rifiuta l'interposizione ONU e i guerriglieri rifiutano le condizioni poste da "Israele per il cessate il fuoco"...

Intanto i Morti aumentano...

[SM=x584452]



La tv Al Manar, vicina al gruppo islamico: «State attenti al nostro ciclone» Hezbollah: «No alle condizioni di Israele» Un deputato a Al Jazira: accettiamo ciò che assicura gli interessi del nostro Paese: l'orgoglio e la dignità, non la sottomissione»
BEIRUT (Libano) - Hezbollah rifiuta le proposte internazionali di cessate il fuoco, giudicandole una «condizione israeliana». Tale misura, fa sapere il gruppo islamico, concederebbe a Israele tempo per sottomettere il Libano.
«NON CI SOTTOMETTIAMO» - «Gli inviati internazionali hanno fatto proprie le condizione israeliane. Queste condizioni saranno respinte - ha affermato il deputato Hezbollah Hussein Haj Hassan durante un’intervista rilasciata ala televisione al-Jazira - accettiamo ciò che assicura gli interessi del nosro Paese, l’orgoglio e la dignità e non la sottomissione alle condizioni israeliane». Israele ha richiesto come pre-condizione per un eventuale cessate il fuoco il rilascio dei due soldati israeliani sequestrati e il ritiro delle milizie dal confine.
«ATTENTI AL NOSTRO CICLONE» - La televisione legata a Hezbollah, Al-Manar, aveva accusato gli inviati di «concedere tempo alla distruzione e alla devastazione» del Libano da parte di Israele. Dopo aver reso noto che il lancio di missili continuerà, la televisione ha affermato: «Questo è solo l’inizio, fate attenzione al nostro ciclone».
18 luglio 2006

PARLI COME LORO... [SM=x584441]
ISKRA!
00martedì 18 luglio 2006 14:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: romano prodi, un idiota in fuga.

Scritto da: Slobodan 18/07/2006 13.16
del resto parlare con hezbollah è tempo perso,si fa prima a parlare con teheran saltando un passaggio superlfuo.



Ho ampiamente esplicato le mie parole.
Ed intendevo ed intendo esattamente quello.

ISKRA!
00martedì 18 luglio 2006 15:54
Re: Re: Come prevedibile...

Scritto da: Slobodan 18/07/2006 13.28
PARLI COME LORO... [SM=x584441]



Lo ho messo tra virgolette.

Qui bisogna specificare tutto eh? [SM=x584441]

P.S: Comunque, ho visto la prima apertura sensata, quella riguardo al negoziato per la liberazione degli ostaggi; ma immersa nella convinzione di Israele di continuare le operazioni che sono ormai di franca guerra contro il Libano.

PER SETTIMANE!!!! [SM=x584452]
Slobodan
00venerdì 21 luglio 2006 18:25
l'amore vince su tutto


Israele, sposi sotto le bombe
A Kiryat Shoma, a nord d'Israele, un rabbino celebra il matrimonio tra Shlomi Bouskila (30) e Maya Lougasi (28), dentro il bunker in cui vivono da oltre una settimana

[SM=x584489] [SM=x584459]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:02.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com