Re: Re: Re: Re: sì
Scritto da: ISKRA! 10/07/2006 3.49
Sono appena tornato da un bagno di folla incredibile, e ti consiglio un approccio duplice ai festeggiamenti:
1) Antropologico. In fondo la vittoria di un mondiale è la sublimazione psicologica collettiva di un istintualità bellica, è il simulacro di una conquista, i festeggiamenti sono l'immagine sfocata di un Triumphe Romano. In questo senso, meglio il simulacro dell'impresa... Quindi ben venga un po' di delirio collettivo se dura lo spazio di una notte (semel in anno...)
2) Alcoolico. Dopo due gin-tonic ed un numero interessante di birrette, il rumore di fondo si fa più ovattato e la capacità di empatia con lo spirito del delirio si fa più elevata.
Ammore, vi sono due ostacoli alla cura:
uno, antropologico:
l'istinto del bastian contrario è insito nella mia natura,
pertanto non riesco ad accodarmi al festeggiamento per qualcosa che non mi riguarda nemmeno minimamente;
così come non mi accoderei al sacrificio umano o animale all'altare del dio Ares; tutt'alpiù posso guardare dall'esterno gli eventi come uno spettatore silente, ma anche questa ipotesi è impraticabile per i motivi di cui sopra.
Avrei dovuto portarmi dietro i tappi per le orecchie come
usano le mie amiche che lavorano in discoteca.
un'altro, chimico; sono astemia; l'alcool mi provoca immediatamente un malessere prolungato. Non faccio in tempo a inebriarmi che mi gira la tesrta, collasso e sprofondo nel sonno. Appena mi sveglio sbocco.
Dunque anche in tal caso mi riuscirebbe impossibile festeggiare alcunchè.
L'unica soddisfazione che avrei potuto cavare fuori
sarebbe stato strappare una bandiera dalle mani di un tifoso e con essa distruggere qualche automobile strombazzante.
Tanto in una notte di festa tutto è permesso.