Onore e Luce Sorelle e fratelli,
Con profonda gioia nel cuore ho intenzione di informarvi riguardo i fatti accaduti a Biancapietra.
Mi dispiace di non essere riuscita a parlarvene prima ma rimedierò subito.
Sono arrivata a Biancapietra nel primo pomeriggio, subito dopo pranzo. Al mio arrivo ho notato un clima di confusione: mi sono informata e un nuovo adepto della gilda degli armorieri è stato stordito e legato ... non so bene a causa di cosa. Dalle chiacchiere sentite, la mattinata è stata movimentata: il messaggero Pietro si è fatto rivedere, presentando un foglio su cui bisognava scrivere il proprio nome qualora ci si volesse schierare con il "vero signore di Biancapietra". Dovrebbe aver lanciato una maledizione che convinceva le vittime a schierarsi dalla sua parte... ma per questi avvenimenti penso sia il caso chiedere informazioni a chi ha effettivamente assistito alla mattina.
Una volta calmate le acque ho avuto l'onore di parlare al Maestro Rosslyn Plantard di tutto ciò che riguarda la Sacra Gilda. Ha offerto preziosi consigli sia a me che al mio confratello Alabaster e si è dimostrato molto disponibile a cercare di rispondere alle nostre domande.
Subito dopo questa conversazione però, purtroppo, le voci nella mia testa hanno iniziato a insistere di nuovo. Sentivo il bisogno di schierarmi con il demone. Cercando di farmi spiegare la storia del foglietto, pensavo che lo schierarsi con chi dice di essere effettivamente il vero e unico padrone del territorio fosse una buona idea. Ho cercato anche di convincere qualcuno a pensarla come me: ho tentato inutilmente con l'armoriere Caleb, con il mago Allanon...finché non si è presentato di nuovo Pietro a reclamare il foglio. Maestro Rosslyn voleva firmare, chiedeva che venisse fuori la lista, e pure io mi sono schierata con lui... siamo stati colpiti entrambi per impedirci di fare una scelta azzardata. Al nostro risveglio Pietro non c'era più, Maestro Rosslyn era tornato in sé... io no. Ho di nuovo cercato di firmare, ne ho parlato ad Alabaster pensando che una discussione con un mio confratello lo avrebbe fatto ragionare. Richiamò l'attenzione di Maestro Leon, ma tutti ormai erano troppo occupati ad organizzare una difesa per venire subito. Pietro infatti aveva detto, a quanto ho capito, che avrebbero attaccato di lì a poco. Sono stata affidata nuovamente all'attenzione di Maestro Leon, mentre aspettavamo l'attacco. Mi spiegò che il piano era quello di affiancare Allanon per guarire chi potesse avere bisogno di aiuto dopo la battaglia. Non ho più visto Maestro Rosslyn né Alabaster, penso siano andati alla ricerca di alcune erbe, fortunatamente sono stati ritrovati dopo l'attacco...
L'attacco fu improvviso e molto spaventoso (lo ammetto), quegli esseri corsero urlanti verso di noi; io e Allanon abbiamo avuto appena il tempo di correre dietro la linea degli armorieri. Nella confusione la difesa non durò molto, i feriti cadevano numerosi sul campo di battaglia e io, alla mia prima esperienza, ero impaurita e nervosa. Presi coraggio e iniziai a curare chiunque, nonostante i fendenti che comunque mi colpivano. Non ho visto chi vinceva, una spada mi trafisse proprio sulla schiena, e svenni per il dolore.
Mi risvegliai dopo, non ricordo chi mi abbia curata, mi rimisi, appena in forze, a stabilizzare i feriti... anche se notai, distrattamente, che alcuni che avevo già curato erano di nuovo a terra... e altri che stavano combattendo ancora, prima che svenissi, avevano le bende che avevo usato io... ancora sporche di sangue altrui. Ci feci caso fino a un certo punto, arrabattando le prime bende che abbiamo trovato siamo riusciti a stabilizzare tutti. Possiamo contare zero morti nella giornata, nonostante la battaglia. Tutto questo grazie allo zelo di chiunque fosse in grado di curare, e del famoso Gemini, che arrivò poco tempo prima della battaglia.
Dopo essere stati curati è stato istituito il processo contro messer Efreet. Tra vari schiamazzi è stata letta la sentenza. Alcuni, tra i quali anche io, hanno cercato, inutilmente, di difendere Efreet facendo notare che l'accusa non convinceva. Ad ogni modo ora è in prigione, in attesa di nuove prove che lo possano scarcerare dall'omicidio di messer Ashram. Emessa la sentenza Gemini ha tirato un fulmine contro Efreet pensando che volesse scappare, scherzo di cattivo gusto...per questo a sua volta è stato accusato e denunciato da Will, capogilda degli armorieri.
Ad ogni modo le voci si erano leggermente calmate, da poco prima della battaglia o proprio durante, non ricordo, l'assoluto bisogno di firmare il foglio era sparito...ma non le voci, che come chiodi comunque battevano nel cervello. E' qui che entra in scena Gemini, mi sfiora una spalla, e pare quasi che si bruci. Riconosce la potenza della maledizione che mi porto addosso. Ci appartiamo per parlarne... e mi promette di cercare di rimediare a questa mia situazione.
Al nostro ritorno dalla chiacchierata abbiamo visto altri due demoni parlare con tutte le persone presenti: Gemini voleva scappare, tornare fuori dalla vista. Senza dargli molta corda mi sono avvicinata; nessuno si era accorto, penso, del nostro ritorno. Non ho sentito bene cosa dicessero, se ne sono andati subito dopo, lanciando un fulmine contro un armoriere che gli era stato dato lo stesso da Gemini... menomale era solo svenuto...
Sono stata chiamata, quando ormai si stava facendo buio, da Messer Sax Sheppard e messer Gemini. Dalle chiacchiere che girano su di loro ho un po' temuto per la mia incolumità, ma ho visto Maestro Rosslyn, maestro Leon e Caleb che comunque mi stavano vicini. Sheppard mi disse che avrebbero fatto in quel momento qualcosa per me. Hanno permesso solo a maestro Leon di assistere. Non so bene cosa abbiamo fatto, ma dopo le loro parole una brezza d'aria fresca mi accarezzò e con essa sparirono le voci. Ero di nuovo libera....
La mattina seguente mi risvegliai come se fosse la prima volta. Nuova. Guarita. Grazie ad Elaudia, e grazie anche all'impegno di due persone che non pensavo avrebbero fatto questo per me.
Vi ringrazio di nuovo, sento ora più forte che mai, con la mente pulita, la vostra vicinanza. Posso dirvi GRAZIE senza dovermelo rimangiare tra cinque minuti in preda a chissà quale maledizione. Questa come testimonianza di non perdere la Fede, che quando si pensa di essere nel più buio dei luoghi, nella peggiore delle situazioni, ci si deve aspettare l'aiuto anche di chi non si credeva capace ma soprattutto aggrapparsi forte a voi, FRATELLI.
Onore e Luce, e che la brezza di Elaudia vi accarezzi sempre.