Resoconto Biancapietra 10/06/1007, pomeriggio

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Lia Ethialith Kay
00mercoledì 13 giugno 2007 18:38
Onore e Luce Sorelle e fratelli,

Con profonda gioia nel cuore ho intenzione di informarvi riguardo i fatti accaduti a Biancapietra.

Mi dispiace di non essere riuscita a parlarvene prima ma rimedierò subito.

Sono arrivata a Biancapietra nel primo pomeriggio, subito dopo pranzo. Al mio arrivo ho notato un clima di confusione: mi sono informata e un nuovo adepto della gilda degli armorieri è stato stordito e legato ... non so bene a causa di cosa. Dalle chiacchiere sentite, la mattinata è stata movimentata: il messaggero Pietro si è fatto rivedere, presentando un foglio su cui bisognava scrivere il proprio nome qualora ci si volesse schierare con il "vero signore di Biancapietra". Dovrebbe aver lanciato una maledizione che convinceva le vittime a schierarsi dalla sua parte... ma per questi avvenimenti penso sia il caso chiedere informazioni a chi ha effettivamente assistito alla mattina.

Una volta calmate le acque ho avuto l'onore di parlare al Maestro Rosslyn Plantard di tutto ciò che riguarda la Sacra Gilda. Ha offerto preziosi consigli sia a me che al mio confratello Alabaster e si è dimostrato molto disponibile a cercare di rispondere alle nostre domande.
Subito dopo questa conversazione però, purtroppo, le voci nella mia testa hanno iniziato a insistere di nuovo. Sentivo il bisogno di schierarmi con il demone. Cercando di farmi spiegare la storia del foglietto, pensavo che lo schierarsi con chi dice di essere effettivamente il vero e unico padrone del territorio fosse una buona idea. Ho cercato anche di convincere qualcuno a pensarla come me: ho tentato inutilmente con l'armoriere Caleb, con il mago Allanon...finché non si è presentato di nuovo Pietro a reclamare il foglio. Maestro Rosslyn voleva firmare, chiedeva che venisse fuori la lista, e pure io mi sono schierata con lui... siamo stati colpiti entrambi per impedirci di fare una scelta azzardata. Al nostro risveglio Pietro non c'era più, Maestro Rosslyn era tornato in sé... io no. Ho di nuovo cercato di firmare, ne ho parlato ad Alabaster pensando che una discussione con un mio confratello lo avrebbe fatto ragionare. Richiamò l'attenzione di Maestro Leon, ma tutti ormai erano troppo occupati ad organizzare una difesa per venire subito. Pietro infatti aveva detto, a quanto ho capito, che avrebbero attaccato di lì a poco. Sono stata affidata nuovamente all'attenzione di Maestro Leon, mentre aspettavamo l'attacco. Mi spiegò che il piano era quello di affiancare Allanon per guarire chi potesse avere bisogno di aiuto dopo la battaglia. Non ho più visto Maestro Rosslyn né Alabaster, penso siano andati alla ricerca di alcune erbe, fortunatamente sono stati ritrovati dopo l'attacco...

L'attacco fu improvviso e molto spaventoso (lo ammetto), quegli esseri corsero urlanti verso di noi; io e Allanon abbiamo avuto appena il tempo di correre dietro la linea degli armorieri. Nella confusione la difesa non durò molto, i feriti cadevano numerosi sul campo di battaglia e io, alla mia prima esperienza, ero impaurita e nervosa. Presi coraggio e iniziai a curare chiunque, nonostante i fendenti che comunque mi colpivano. Non ho visto chi vinceva, una spada mi trafisse proprio sulla schiena, e svenni per il dolore.
Mi risvegliai dopo, non ricordo chi mi abbia curata, mi rimisi, appena in forze, a stabilizzare i feriti... anche se notai, distrattamente, che alcuni che avevo già curato erano di nuovo a terra... e altri che stavano combattendo ancora, prima che svenissi, avevano le bende che avevo usato io... ancora sporche di sangue altrui. Ci feci caso fino a un certo punto, arrabattando le prime bende che abbiamo trovato siamo riusciti a stabilizzare tutti. Possiamo contare zero morti nella giornata, nonostante la battaglia. Tutto questo grazie allo zelo di chiunque fosse in grado di curare, e del famoso Gemini, che arrivò poco tempo prima della battaglia.

Dopo essere stati curati è stato istituito il processo contro messer Efreet. Tra vari schiamazzi è stata letta la sentenza. Alcuni, tra i quali anche io, hanno cercato, inutilmente, di difendere Efreet facendo notare che l'accusa non convinceva. Ad ogni modo ora è in prigione, in attesa di nuove prove che lo possano scarcerare dall'omicidio di messer Ashram. Emessa la sentenza Gemini ha tirato un fulmine contro Efreet pensando che volesse scappare, scherzo di cattivo gusto...per questo a sua volta è stato accusato e denunciato da Will, capogilda degli armorieri.

Ad ogni modo le voci si erano leggermente calmate, da poco prima della battaglia o proprio durante, non ricordo, l'assoluto bisogno di firmare il foglio era sparito...ma non le voci, che come chiodi comunque battevano nel cervello. E' qui che entra in scena Gemini, mi sfiora una spalla, e pare quasi che si bruci. Riconosce la potenza della maledizione che mi porto addosso. Ci appartiamo per parlarne... e mi promette di cercare di rimediare a questa mia situazione.
Al nostro ritorno dalla chiacchierata abbiamo visto altri due demoni parlare con tutte le persone presenti: Gemini voleva scappare, tornare fuori dalla vista. Senza dargli molta corda mi sono avvicinata; nessuno si era accorto, penso, del nostro ritorno. Non ho sentito bene cosa dicessero, se ne sono andati subito dopo, lanciando un fulmine contro un armoriere che gli era stato dato lo stesso da Gemini... menomale era solo svenuto...

Sono stata chiamata, quando ormai si stava facendo buio, da Messer Sax Sheppard e messer Gemini. Dalle chiacchiere che girano su di loro ho un po' temuto per la mia incolumità, ma ho visto Maestro Rosslyn, maestro Leon e Caleb che comunque mi stavano vicini. Sheppard mi disse che avrebbero fatto in quel momento qualcosa per me. Hanno permesso solo a maestro Leon di assistere. Non so bene cosa abbiamo fatto, ma dopo le loro parole una brezza d'aria fresca mi accarezzò e con essa sparirono le voci. Ero di nuovo libera....

La mattina seguente mi risvegliai come se fosse la prima volta. Nuova. Guarita. Grazie ad Elaudia, e grazie anche all'impegno di due persone che non pensavo avrebbero fatto questo per me.

Vi ringrazio di nuovo, sento ora più forte che mai, con la mente pulita, la vostra vicinanza. Posso dirvi GRAZIE senza dovermelo rimangiare tra cinque minuti in preda a chissà quale maledizione. Questa come testimonianza di non perdere la Fede, che quando si pensa di essere nel più buio dei luoghi, nella peggiore delle situazioni, ci si deve aspettare l'aiuto anche di chi non si credeva capace ma soprattutto aggrapparsi forte a voi, FRATELLI.

Onore e Luce, e che la brezza di Elaudia vi accarezzi sempre.
[SM=g27821]
Rosslyn Plantard
00mercoledì 13 giugno 2007 20:13
Onore e Luce,

le vostre parole allieva ci riempono di serenità sperando che tale euforia possa presto trovare conferma ed esplodere in una più viva gioia. Il vostro resoconto è preciso e arguto. Ora, come ho lasciato detto alla mia partenza, aspetto il resoconto di Alabaster al quale seguirà quello di Leon. Solo alla fine esprimerò le mie sensazioni e le mie riflessioni.

Rosslyn Plantard
Alabaster
00sabato 16 giugno 2007 19:59
scusate confratelli e consorelle se ho trovato solo ora il tempo di rispondere a questa discussione, mi accingo a fornire un resoconto dei fatti avvenuti a biancapietra nelle prime ore della giornata visto che il resoconto di sorella lia mi è sembrato molto completo e dettagliato.
alle prime ore della mattina c'è stato l'incontro tra me maestro leon e maestro rosslyn, che per la prima volta ho avuto il piacere e l'onore di conoscere.
le prime ore della mattinata sono passate in modo abbastanza tranquillo, all'arrivo a biancapietra eravamo da soli ma ben presto il luogo si è popolato di molte persone anche appartenenti a varie altre gilde.
subito maestro rosslyn ha voluto parlare con me per chiarire il ruolo che ogni individuo ha all'interno della sacra gilda e di come la sacra gilda si impegni a combattere l'oscurità.
mi ha accennato infatti il suo ruolo all'interno della gilda di come lui si impegni a trovare e sconfiggere le cosiddette guardie nere un compito onorevole quanto utile al bene comune.
dopo aver discusso in privato di questiooni inerenti la sacra gilda e in particolar modo il lungo cammino verso il paladinato abbiamo deciso di scambiare qualche parola con la gente del luogo, tra cui mastro will, il barone sheppard, e il capo della milizia sadren argento mentre si svolgevano nelle zone circostanti vari allenamenti degli armorieri e discussioni tra le persone presenti.
una cosa mi ha colpito del discorso con il barone sheppard e con il suo gildaiolo sadren.
quando abbiamo chiesto ad ambedue un parere riguardo la colevolezza di efreet nell'assassionio del bardo ashram le risposte sono state alquanto discordanti.
il bardo sadren infatti ha repentinamente affermato la sua diffidenza nei confronti di efreet con la sicurezza quasi assoluta della colpevolezza di quest'ultimo.
il barone invece si è mantenuto sul vago sull'enigmatico direi, parlando di una strana forza o presenza che minacciava pisa e biancapietra, all'ulteriore richiesta di precisazione da parte di maestro rosslyn il barone si è dileguato, a causa di urgentissimi impegni.
il resto della giornata è passato tranquillo, maestro leon e maestro rosslyn mi hanno istruito nell'arte dell'erboristeria insegnandomi a riconoscere le erbe che trovavano per la valle si sono svolti inoltre alcuni tornei di spada ai quali anche noi incantatori abbiamo partecipato per fortificare il nostro corpo e saggiare l'abilità dei nostri compagni.
mentre raccoglievamo erbe però un urlo di allarme ci ha distolto dai nostri compiti, un urlo ce sanciva l'arrivo di demoni.
il demone pietro ha fatto infatti il suo ingresso con una proposta a dir poco scandalosa, ci avrebbe salvato la vita se e solo se noi avessimo deciso di allearsi con il suo padrone dandoci due ore di tempo per mettere la nostra firma su di un foglio.
prima di congedarsi però il demone pietro è stato attaccato da me, maestro rosslyn, maestro leon e da un armoriere di nome Asdhosh partiti all'attacco per ordine di maestro leon.
è proprio dopo questo attacco che la situazione si è fatta preoccupante, prima maestro leon e in seguisto lo stesso asdosh hanno sostenuto che la cosa migliore da fare fosse firmare quel foglio allearsi col necromante e colpirlo alle spalle.
ero stupefatto dalle parole di maestro leon, non riuscivo a capire cosa mai potesse essergli accaduto, come quelle parole così oscure potessero uscire dalla sua bocca.
maestro leon è arrivato a firmare quel foglio, e a ordinarmi di fare lo stesso anch'io e solo grazie all'intervento di maestro rosslyn che mi ha ordinato di stare fermo ho potuto sciogliermi da quell'ordine e per questo ringrazio la mia dea perchè anche se ho disubbidito all'ordine del mio maestro, cosa di cui io mi vergogno, in cuor mio io sapevo che quelle non potevano essere le sue parole.
io inoltre ho preso parte ad un consiglio formato da tutti gli esponenti delle gilde dove si è costatato che nessuno volesse firmare quel foglio.
poco dopo la maledizione che affliggeva maestro leon si è sciolta e lui dopo essere tornato nelle sue facoltà mentali ha affermato di non ricordare niente di quello che fosse accaduto, nessun altro oltre maestro leon ha firmato quel foglio ma un sospetto mi rimane.
solo un individuo, che aveva un atteggiamento lucido e che non sembrava affatto posseduto era propenso a firmare quel foglio a patto che tutti l'avessero fatto, cosa che mi ha alquanto insospettito, quest'uomo no è altri che efreet e questo mi ha molto insospettito.
nient'altro è successo dopo prima dell'arrivo di consorella lia e dei fatti pomeridiani ve ne ha già parlato lei.

solo un'ultima cosa volevo dire. mi scuso con maestro leon, sorella lia e maestro rosslyn per la mia mancanza durante l'attacco subito, proprio durante il momento del bisogno mi sino recato in giro alla ricerca di erbe senza aver avuto alcun ordine, e poco dopo ho perduto i sensi.
a causa di questa mia stupidità maestro leon e sorella lia sono rimasti da soli a combattere, con il sostegno e a sostegno delle altre gilde, molte persone hanno rischiato la vita e io che sempre dovrei combattere in nome della mia dea non ero presente. proprio per questo io chiedo che di sia assegnata una degna punizione.
onore e luce
Rosslyn Plantard
00sabato 16 giugno 2007 20:09
Se mi è permesso vorrei rispondere io a questa richiesta dell'allievo. Nessuna punizione ti verrà inflitta, un eccesso di zelo mal gestito non può essere motivo di punizione. Per la prossima volta, rendi noto al tuo maestro dove ti diriggi, non vorremmo che capiti a noi di perdere un uomo come è successo ai bardi. Questa leggerezza ti potrebbe costare la vita nella peggiore delle ipotesi e una punizione nella più leggera per reiterato errore.

Rosslyn Plantard

[Modificato da Rosslyn Plantard 16/06/2007 20.10]

Alabaster
00domenica 17 giugno 2007 11:49
la ringrazio maestro per le sue parole, d'ora in poi seguirò sempre il suo consiglio e mai più mi allontanerò dagli altri senza aver avvertito.
(+)Leon(+)
00domenica 17 giugno 2007 18:57
Onore e Luce, Allievi e Maestri.

Come ordinatomi dal mio Maestro, Rosslyn Plantard, eccomi qui, per darvi una spiegazione delle mie azioni...

Penso che la prima spiegazione che debba dare sia quella del mio ordine nell'attaccare l'Esterno "pietro". Maestro Rosslyn mi aveva detto che lui rappresentava una tentazione all'interno della taverna e che le tentazioni non vanno raccolte, semmai contrastate. Cosi io feci.

Il mio primo intento non era quello di attaccare l'esterno, ma quando vidi che stava cercando di corrompere la totalità della gente non ho avuto rimorsi nel dare quell'ordine. Io sò che non avrei ceduto alle tentazioni di quest'ultimo, ma non avrei mai potuto sapere come si sarebbe comportato l'intera popolazione ivi presente... E poi le decisioni di Maestro Crux e di Maestro Nariash di fronte a questi abomini erano chiarissime... Loro, qui, non possono restare.

Quando rividi il demone, ritornare dopo essere stato sconfitto non ebbi la minima esitazione. Maestro Rosslyn mi aveva detto che qualunque fosse stata la decisione doveva essere duratura e inattaccabile. Cosi lo attaccai un'altra volta. Ma stavolta i miei attacchi non avevano effetto. Nessuno di noi era in grado di incantare un arma e perciò mi sentii inerme. Non ho potuto far altro che rifiutare categoricamente la mia collaborazione con il demone, altro, purtroppo, non potevo fare. Ho attaccato il demone persino con un calcio per farlo allontanare dal luogo in qui giacevano svenuti Maestro Rosslyn e la mia Allieva Lia.

Non penso di dover dare spiegazioni del mio operato da Dreadlock... Se me le richiederete vorrei avere il permesso di esprimermi in pubblica piazza, almeno, in modo che il compito che ho non si possa dire macchiato di secondi fini.

Per concludere, ho una punizione da infliggere al mio Allievo Alabaster, per il duplice motivo. Il primo è quello di non aver risposto ad un mio ordine, anche se ero posseduto in quel momento sono sempre un tuo diretto superiore e Maestro Rosslyn è si, mio maestro, ma anche un mio pari rank. Quindi i suoi ordini non annullano i miei, semmai il contrario, giovane Allievo. Altra colpa tua è stato allontanarti senza avvertire nessuno, cosa che io trovo gravissima, anche se il mio Maestro non la vede cosi. Per me questa non è stato eccesso di zelo, bensì indisciplina.
Alla luce di tutto ciò ti ordino di passare una settimana in penitenza, colmando i tuoi bisogni terreni solo con pane ed acqua e occupando interamente il tuo tempo in preghiere e meditazioni. Quindi per 7 giorni non avrai nè modo, nè tempo di accedere agli studi di gilda.

Ma ovviamente non voglio essere un despota. A noi, Iniziati e Paladini, non è concesso l'errore e io ho sbagliato, essendo stato posseduto e non avendo accettato l'ordine di Maestro Rosslyn. Pertanto io stesso passerò 14 giorni in penitenza, nelle medisime condizioni del mio allievo e togliendomi il tempo per gli studi.

Un ultima cosa vorrei segnalare. Prego Maestro Crux di porre attenzione a Maestro Rosslyn in quanto lui stesso mi ha detto di aver fatto "pecora morta" per sfuggire alla superiorità numerica dei nemici mentre non si trovava con noi. Questo mina il Precetto del Coraggio, cosa che stando a quanto insegnatomi dal mio stesso Maestro, dovrebbe portare ad un accusa di Corruzione verso gli Oscuri...

Che la Luce dissolva le tenebre.
Leon.

OOC: [SM=g27828] [SM=g27828]
Aphrodith
00domenica 17 giugno 2007 20:27
Onore e luce a voi fratelli

Perdonate la mia intromissione ma dopo aver letto le parole di fratello leon ho deciso di portare il mio consiglio anche se magari non voluto

Innazitutto vorrei partire dal fatto della mancata esecuzione di fratello Alabaster degli ordini del suo maestro. In questo caso ritengo che fratello Leon, in quanto posseduto non era altro che la voce dell'abominio stesso. A questo punto fratello Alabaster si sarebbe trovato tra eseguire un ordine del suo superiore e la lotta contro l'abominio. Perdonatemi ma per quanto sia importante obbedire al proprio superiore nulla è così importante come la via della luce stessa e come sua conseguenza la lotta contro l'abominio. Perciò ritengo che fratello Alabaster non avrebbe dovuto seguire gli ordini di fratello Leon in quel momento

Poi vorrei far chiarezza sul concetto di coraggio. Forse non sono il più indicato tra tutti voi ma vorrei dare la mia opinione.

Gli ignavi sono coloro che quando il pericolo arriva rifiutano di mettere in gioco la propria vita. Le persone normali sono quelle che mettono in gioco la vita quando non hanno più nulla da perdere. L'uomo coraggioso è quello che COSCIENTEMENTE davanti al pericolo (ma non davanti ad un ostacolo impossibile) mette in gioco la sua vita. La persona che si scontra contro un ostacolo insormontabile e che sà che butterà la sua vita inutilmente...questo non è coraggio è pazzia...se non addirittura suicidio e tale persona non può essere che un folle. Se sappiamo che non possiamo battere un nemico e che la nostra vita può ancora servire per proteggere altri non bisogna buttarla via. Aspettare non è sinonimo di codardia. Lo stesso ripiegamento di un esercito anche se ad occhio appare poco coraggioso in realtà si tratta di una scelta tecnica fondamentale per la vittoria

Infine vorrei parlare della possessione. Non ci si può fare una colpa ecessiva di ciò che succede quando veniamo posseduti. E' giusto rammaricarsi ma anche i più impavidi paladini posso cadere a questa oscura tecnica dei nostri nemici. Un errore non deve essere uno stimolo per una punizione ma solamente per imparare e per migliorarsi. Il passo più difficile non è punirsi ma comprendere il proprio errore e promettersi di non compierlo più. Se adesso sapete come funziona una possessione e cosa accade sarete più accorto la prossima volta e così eviterete che succeda di nuovo, su di voi o sui nostri fratelli. Una volta compreso l'errore reputo la punizione fine a se stessa

Perdonate le mie parole se sono risultate eccessive. Vogliono solo essere un consiglio per chi lo vuole ascoltare

Che al benedizione di Laodros scenda su tutti voi

[Modificato da Aphrodith 17/06/2007 20.30]

(+)Leon(+)
00domenica 17 giugno 2007 20:49
Onore e Luce, Fratello Aphrodith.

State forse dicendo che i Precetti che la Somma Madre diede sono sbagliati, fratello Aphrodith...?


Aphrodith
00domenica 17 giugno 2007 22:58
Onore e luce fratello Leon

mi dolgo che le mie parole abbiano fatto intedere ciò in quanto mai metterei in discussione i dogmi di altrui dvinità. Forse l'unico mio pensiero che poteva essere inteso tale è quello riguardante l'ordine che avete dato al vostro allievo durante la possessione. In quanto aspiranti paladini uno dei nostri doveri è quello di combattere l'abominio ed in questo caso, in quanto voi posseduto, non eravate il maestro di fratello Aalabaster ma solamente bocca dell'abominio stesso in quanto le vostre parole none rano altro che indotte dal demone. Per questo non mi sembrava applicabile uno dei dogmi della Somma Madre. Ma come ripeto sono solo considerazioni eprsonali, così come la mia definizione di coraggio o la mia definizione di punizione. Nessun mio commento osa mettere in dubbio i vostri dogmi ma solo le mie considerazioni sul fatto

Sperando che questa volta le mie parole risultino meno inopportune,

Aphrodith

[Modificato da Aphrodith 17/06/2007 22.58]

(+)Leon(+)
00domenica 17 giugno 2007 23:38
Prendo in prestito le parole del mio Maestro...

"La fede è un salto"

Capite cosa intendo, fratello? Posso anche capire un ragionamento simile da parte vostra, in quanto voi non siete legato ai Dogmi della Somma Kalaiphenes, ma noi, seguaci di Ella, DOBBIAMO eseguire gli ordini prima di tutto.

Se Maestro Rosslyn, o Maestro Brandon, o chiunque altro dei Maestri mi ordinasse di compiere un azione immonda come l'omicidio, anche di un mio fratello, io lo faccio, poichè un mio superiore me lo ha ordinato.

Dopo aver compiuto il mio dovere denuncerei il mandante stesso al tribunale della Santa Inquisizione e non tarderei a prostrarmi di fronte alla Giusta Pena per il mio crimine, ma il mio Dovere DEVE essere eseguito.

Ecco perchè non si può tralasciare la colpa del mio Allievo, sebbene sia nel Giusto. Lui non ha obbedito ad un ordine che arrivava da un suo superiore, ed in quanto Aspirante Paladino non gli è concessa una simile azione.

Spero di essermi spiegato in modo chiaro.

Che la Luce risplenda sulle tenebre.
ÅmãthiN
00lunedì 18 giugno 2007 03:19
Onore e Luce miei Confratelli..

Caro Leon.. al momento mi sento di rispondere solo ad una delle tue contestazioni che hai appena fatto.. all'altra risponderò dopo aver chiarito una cosa con maestro Brandon..


Prego Maestro Crux di porre attenzione a Maestro Rosslyn in quanto lui stesso mi ha detto di aver fatto "pecora morta" per sfuggire alla superiorità numerica dei nemici mentre non si trovava con noi. Questo mina il Precetto del Coraggio



Queste le vostre parole..

Ora vi rispondo con altrettante parole ma sta volta mie..


Quando di fronte si ha un esercito entra in gioco il Coraggio di lottare..



In questi giorni ho avuto una breve ma significativa discussione con Confratello Crux nella quale lui mi domandò cosa fosse per me il Coraggio.. io risposi ripetendo tali parole sopracitate ma ampliando il concetto e affermando che il Coraggio stà nel Sacrificio di tutto se stessi per la Fede e le persone più indifese porterebbe loro ad aver salva la vita..

Ma se tale Sacrificio è totalmente inutile e porterebbe invece ad una morte insulsa che altro non farebbe che far piangere i propri cari per una perdita che ha suscitato solo dolore che significato avrebbe affrontare un esercito?

Molti potranno dire che siete stato Coraggioso.. ma altri sapranno che se non fosse stato tentato dalla superbia, con una ritirata tattica avreste potuto dimezzare le forse del vostro nemico se pur morendo ma questa volta con uno scopo.. quello di aver portato un aiuto al vostro confratello che affronterà dopo tale nemico.. questa volta ad armi pari..

Tutto questo per farvi capire che il Coraggio stà anche nel saper affermare i propri limiti e saper sfruttare ogni occasione per riuscire a pareggiare gli schieramenti e ad avere uno scontro giusto e Onorevole..

Io non ero presente alla suddetta taverna.. ma se Confratello Rosslyn ha reputo tale "azione" quanto necessaria per riuscire a salvare la vita vostra o di chiunque altro per me non è passibile di nessuna accusa..

Ah Leon.. non prendete queste mie ultime (finalmente ^_^) parole come un ordine.. che vi facciano riflettere.. e se avete qualcosa da ridire fatelo.. il dialogo è la miglior via di chiarimento..

Detto ciò mi rimetto ai miei Maestri..

Onore e Luce Amici miei..
(+)Leon(+)
00lunedì 18 giugno 2007 07:37
Onore e Luce, Maestro Amathin.

Dato che voi stesso mi avete detto di non considerare le vostre parole vi pongo subito dinanzi al vostro errore, sperando di non essere scambiato per un presuntuoso allievo che vuole insegnare al proprio Maestro...

Io non ho mai detto che il Maestro Rosslyn non è coraggioso, ma secondo le parole della Dea per Coraggio si intende il non tirarsi mai indietro da nessuna battaglia, sia essa fisica o dialettica.
Se ho errato nella trascrizione delle Sue parole chiedo perdono in ginocchio, anzi sarò felice di somministrarmi altri 3 giorni di punizione per averlo fatto.

Ma ciò non toglie che il Coraggio, inteso come "sentimento" o meglio come "modo di agire" è diverso dal Precetto del Coraggio.

Spero di essere stato chiaro, nel mio piccolo.

Che la Luce dissolva le tenebre.
ÅmãthiN
00lunedì 18 giugno 2007 13:02
Bhè mio Caro Leon.. io sono pure un Allievo oltre che un Maestro.. e reputo che si possa imparare da entrambi, maestri o allievi che siano.. e comunque non vi ho detto di "non considerare le mie parole" ma di non considerarle come un ordine al quale non dovevate replicare..

Da quando sono Sacerdote delle Divinità, ho pensato molto sul come mai esistessero per tutta Gaia molti Negromanti, Cavalieri Oscurio essere umani votati al male.. e devo dirvi che molti di essi seppur dicono di seguire i Precetti di una qualsiasi delle Chiare Divinità commettono omicidi e azioni efferate..

Certo molto mentono.. ma molti altri non hanno ben interpretato i Precetti in questione..

Quello che voglio farvi capire è che i Precetti sono Divini.. ma molto spesso l'interpretazione di questi è Umana..

Dalla mia concezione di Coraggio.. sono convinto che anche il saper riconoscere la propria inferiorità e ritirarsi se il proprio sacrificio è inutile per la sopravvivenza dei propri compagni e delle persone indifese è anche Coraggio..

Adesso aspettiamo Confratello Crux.. sarà sempre sua l'ultima parola..
(+)Leon(+)
00lunedì 18 giugno 2007 17:29
Chiedo venia dell'omissione di parole, Maestro.

Ovviamente con il mio "non considerare le vostre parole" intendevo non considerarle come un ordine.

Rimango in attesa di spiegazioni.

Rosslyn Plantard
00martedì 19 giugno 2007 11:27
Onore e Luce Confratelli,
dopo i resoconti di tutti gli allievi presenti a Biancapietra, come promesso sono qui a tirare le fila degli eventi accaduti.

Premesso che non è mio compito emettere giudizi sull'operato di Leon come Dreadlock, mi occuperò solo del ruolo di tutti gli allievi nelle vicende che li hanno visti agire da incantatori.

Intanto vorrei esprimere il mio compiacimento per aver conosciuto Lia ed Alabaster, auguro loro un cammino sereno sulla via della Fede che hanno deciso di intraprendere. Mi rammarica aver trascorso poco tempo con Lia, ma spero di poter avere presto una seconda occasione. Riguardo Alabaster mi compiaccio con lui per il suo comportamento in alcuni momenti specifici che vi illustrerò. In primis quando Leon è stato maledetto compiendo azioni fuori dal suo usale comportamento, l'allievo Alabaster è venuto da me pregandomi di intervenire, infatti egli aveva già compreso dell'assurdità delle gesta del suo maestro dimostrando un profondo spirito di osservazione. Io gli dissi di attendere e con grande sangue freddo si attenne agli ordini. In secundis per essere riuscito a gestire, al posto di Leon impossibilitato dal suo status di pazzia momentanea, una riunione con i capi gilda locali.

Detto ciò penso di poter concludere con gli allievi e poter passare alla valutazione di Leon.

Fino a pochi giorni fa le mie parole sarebbero state di totale approvazione per le decisioni che egli ha preso e per l'attenzione dimostrata nel rapporto con gli allievi e con le azioni da essi intrapresi. Ma date le parole da egli espresse mi soffermerò su ciò!


Per concludere, ho una punizione da infliggere al mio Allievo Alabaster, per il duplice motivo. Il primo è quello di non aver risposto ad un mio ordine, anche se ero posseduto in quel momento sono sempre un tuo diretto superiore e Maestro Rosslyn è si, mio maestro, ma anche un mio pari rank. Quindi i suoi ordini non annullano i miei, semmai il contrario, giovane Allievo. Altra colpa tua è stato allontanarti senza avvertire nessuno, cosa che io trovo gravissima, anche se il mio Maestro non la vede cosi. Per me questa non è stato eccesso di zelo, bensì indisciplina.
Alla luce di tutto ciò ti ordino di passare una settimana in penitenza, colmando i tuoi bisogni terreni solo con pane ed acqua e occupando interamente il tuo tempo in preghiere e meditazioni. Quindi per 7 giorni non avrai nè modo, nè tempo di accedere agli studi di gilda.



Come ti permetti ALLIEVO a dare una punizione ad Alabaster, quando noi non ne abbiamo mai date a te! Più volte i membri di questa gilda ti hanno dato prova della più grande delle lezioni che tu non hai compreso: la MISERICORDIA! Cos'è? E' l'amore che un padre e una madre hanno verso i loro figli, la capacità di perdonarli anche se essi dovessero bruciare loro la casa! A Grande Salina sei venuto da me chiedendo di essere punito per aver partecipato involontariamente alla piano di un Esterno e noi non l'abbiamo fatto dicendoti di imparare dai tuoi errori e di capire quanto perfidi e machiavellici possono essere i piani dei nostri nemici. Questa è la MISERICORDIA! Il perdonare e confidare nella capacità del tuo allievo di capire e crescere. Non con punizioni o frustate sei stato addestrato e ora vorresti addestrare i tuoi allievi col cilicio?
Il tuo allievo aveva compreso l'abominio che ti stava guidando e ti stava obbedendo lo stesso se io non fossi giunto a liberarlo dai tuoi ordini con i miei. Continui a ribadire anche ora che sei fuori dagli effetti di una maledizione che io sono tuo pari grado e che non posso dare ordini ai TUOI allievi! Quando mai gli allievi sono stati trofei da appendere al muro per vantarsi! A Grande Salina sei stato messo nelle condizioni di avere un rank 2 a discapito del tuo maestro, sarei un pazzo allora io secondo la tua filosofia?! Forse sei tu quello che ignora i precetti di Kalàiphenes! La DISCIPLINA cos'è? Tu anche se mio "pari rank" sei SEMPRE il mio allievo e quindi cosa ti consente questa tua insubordinazione? Rifletti ALLIEVO!
PER TALE RAGIONE LA PENA ALL'ALLIEVO ALABASTER E' REVOCATA!


Ma ovviamente non voglio essere un despota. A noi, Iniziati e Paladini, non è concesso l'errore e io ho sbagliato, essendo stato posseduto e non avendo accettato l'ordine di Maestro Rosslyn. Pertanto io stesso passerò 14 giorni in penitenza, nelle medisime condizioni del mio allievo e togliendomi il tempo per gli studi.



Quest'atteggiamento monastico/estremista non è ciò che ti HO insegnato! Ti abbiamo sempre dato la possibilità di imparare dai tuoi errori e tu RINUNCI a questa possibilità! Un paladino non erra se guidato dalla Dea, ciò è vero, infatti il tuo comportamento a Biancapietra è stato esemplare. Solo quando la Dea non ti ha più guidato, perchè eri contro volontà sotto l'influsso di una maledizione, tu hai errato! Dovremmo punirti per questo?! Ora che la maledizione è cessata tu continui ad errare per colpa di essa, guidato dalla rabbia! Credi che la rabbia e l'austerità estrema siano ciò che fa crescere un paladino? MISERICORDIA, VALORE, UMILTA'!
Libero di importi tutte le punizioni che vorrai, ma ciò non verranno mai dai tuoi maestri. Confidiamo nella tua capacità di capire e di crescere, poichè noi CREDIAMO nei nostri allievi e siamo SICURI che loro ci supereranno un giorno! Per tale motivo aspetto che tu ci comunichi definitivamente la tua scelta: TI IMPORRAI UNA PUNIZIONE O NO?



Un ultima cosa vorrei segnalare. Prego Maestro Crux di porre attenzione a Maestro Rosslyn in quanto lui stesso mi ha detto di aver fatto "pecora morta" per sfuggire alla superiorità numerica dei nemici mentre non si trovava con noi. Questo mina il Precetto del Coraggio, cosa che stando a quanto insegnatomi dal mio stesso Maestro, dovrebbe portare ad un accusa di Corruzione verso gli Oscuri...



Ti sei arrogato il diritto di dare del "GIOVANE ALLIEVI" ad Alabaster, ma tu da quanto sei in gilda? Da quanto studi e ampli le tue conoscenze teologiche?
Allora, GIOVANE ALLIEVO, spiegherò alla tua stolta e arrogante favella ciò che ho fatto così che tu possa comprendere!
Il Divino Strife dice: "non leverò mai la mano contro i mortali"
Sono forse gli Orchi degli Esterni?

Kalàiphenes insegna il CORAGGIO!
Il Sacrificio e il Coraggio non sono un modo per farsi belli e poter così essere glorificati da defunti! Il Coraggio è la capacità di mettere in gioco la propria vita per un fine ALTO! Io ero su un alto piano lontano da voi quando gli orchi mi attaccarono e ignoravo che essi potessero avere voi come obiettivo altrimenti non avrei esitato a trattenerli per potervi permettere di salvarvi.

La mia scelta è stata fondata su poche semplice idee:
posso io batterli? NO!
sono un pericolo per qualcuno? NO!
è giusto stroncare una vita mortale? NO!
CONCLUSIONE: fingerò di essere morto così che essi proseguano il loro viaggio e possano andare via senza spargimenti di sangue.

ALLIEVO ritrovà l'umiltà poichè ancora MOLTO hai da imparare e più in alto andrai più il tuo nemico si materializzerà ai tuoi occhi: la SUPERBIA! Guarda a maestro Crux come a un modello, poichè egli è lontano dalla superbia anche se il più bello e lodabile di tutti noi!

Rosslyn Plantard
(+)Leon(+)
00martedì 19 giugno 2007 17:29
Ho il permesso di rispondervi, Maestro?
William Dragut
00martedì 19 giugno 2007 20:13

Un ultima cosa vorrei segnalare. Prego Maestro Crux di porre attenzione a Maestro Rosslyn in quanto lui stesso mi ha detto di aver fatto "pecora morta" per sfuggire alla superiorità numerica dei nemici mentre non si trovava con noi. Questo mina il Precetto del Coraggio, cosa che stando a quanto insegnatomi dal mio stesso Maestro, dovrebbe portare ad un accusa di Corruzione verso gli Oscuri...




Kalàiphenes da il precetto di Coraggio, non di incoscienza.

Fratello Rosslyn ha detto bene, se

non poteva fermarli,
non poteva rallentarli,
non poteva avvertire nessuno,
non avrebbe dato vantaggio alcuno,

perchè avrebbe dovuto affrontarli?

A cosa sarebbe valso il suo sacrificio se esso non porta a nulla di buono ma solo alla sua morte?

Neanche sacrificio sarebbe stato

solo...stupidità e...incoscienza.


Invece ha ingannato i suoi nemici ed era pronto a combatterli subito dopo.
Crux Stellaghiacciata
00giovedì 21 giugno 2007 14:42
Onore e Luce, Confratelli...
ho preso visione dei vostri scritti, e di conseguenza dei vostri dubbi...
Vi pongo un quisito: se sapeste che sono un Lich o un Vampiro ubbidireste ugualmente ad un mio ordine? oppure mi combattereste per farmi tornar ciò che sono, se possibile o mi combattereste per porre fine all'Abominio e per far tornare la mia anima tra le braccia della Somma Madre?
Ovviamente questa è una domanda retorica, poichè sappiamo tutti quale sarebbero le azioni da intraprendere... quindi se l'Iniziato all'Antico Codice Leon era posseduto, in quel momento era lontano dalla Via della Somma Madre, le sue parole derivavano direttamente dal potere degli Esterni e in quanto tale,gli ordini da lui emanati erano privi di valore.
Riguardo al comportamento del Cadetto del Codice Divino Rosslyn, vorrei conferire con la sua persona per capir meglio i fatti. Certamente l'azione di fingere, come potrebbe essere quella di mentire o compiere una qualsiasi empia azione, andrà sottoposto al Tribunale Inquisitorio.
Il caso di non attaccare delle creature, pur pericolose, non è da ritenersi atto errato se non vi sono terze persone in prossimità o in pericolo, da valutare comunque che l'atto di finzione che ha tenuto il Cadetto, non è stato tenuto per portare un attacco alle spalle o di sorpresa.

Che l'Onore sempre sia al Vostro fianco e la Luce di Kailaphenes sempre illumini il Vostro sentiero...


Onore e Luce

Sir Crux Stellaghiacciata
Capogilda della Sacra Gilda Incantatori
Paladino della Somma Madre Kailaphenes
Supremum Dei - Confraternita Paladinica -
Rosslyn Plantard
00venerdì 22 giugno 2007 13:43
Onore e Luce Confratelli.

Accetto il giudizio del Tribuna Inquisitorio, poichè non ho niente di cui vergognarmi e credo nella correttezza della mia azione.
Quando il tribunale sarà convocato io sarò presente.

Evito di rispondere ad altro.

Rosslyn Plantard.
(+)Leon(+)
00venerdì 22 giugno 2007 20:42
Onore e Luce, Maestro Rosslyn.
Queste mie parole sono prettamente rivolte verso di lei.

Ho notato astio, se non rabbia, nei miei confronti e nei confronti delle mie parole. Ho parlato con Maestro Crux per sapere la verità e lui mi ha illuminato, dicendomi che il mio pensiero era sbagliato, probabilmente la maledizione deve avermi colpito più profondamente di quanto mi aspettassi e le chiedo perdono per quello che a voi è sembrata insubordinazione ma che le assicuro era soltanto Amore Puro per la Giustizia. Come lei stesso mi ha insegnato la Giustizia non conosce le relazioni personali e DEVE colpire tutti, anche le persone a noi più care.

Avete sottolineato diverse volte che sono il vostro allievo, Maestro... Sappiate che nella mia mente è ben impresso questo principio, dal primo giorno che ho messo piede in questa gilda e MAI mi sono sognato di dire qualcosa a riguardo... Personalmente mi ritengo fortunato ad avervi come Maestro, anche se penso che voi non vi riteniate altrettanto ad avermi come allievo.

Riguardo la mia concezione monaistico-estremista, come l'avete chiamata voi, è semplicemente il frutto di ciò che studio e della mia vita. Se sbaglio è Giusto che paghi, come tutti del resto... e gli errori che compie un paladino o aspirante tale durante il suo operato non sono punibili con moneta, ma solo con preghiere e meditazioni. Non è forse giusto questo, Maestro?

Per quanto riguarda l'aver chiamato i miei Allievi, "Giovani Allievi", mi sono semplicemente permesso di emularvi, dato che in una delle nostre prime chiaccherate anche voi mi avete chiamato cosi e non ci ho trovato niente di male. Essere giovani vuol dire avere ancora molto da imparare e molto tempo a disposizione... Pensate forse che sia una scortesia questa, Maestro?

In ultimo, no, non guardo i miei Allievi come a dei trofei, ma come a delle persone per cui donerei volentieri la mia vita, se questo sacrificio potesse servir loro ad imparare qualcosa. Ma questo penso che lo sappiano loro e non avrei voluto rimarcarlo, apparendo cosi vanaglorioso, se non fossi stato sollecitato dalle vostre parole.

Aggiungo solamente che mi sono preso la libertà di rispondere solo perchè ho visto degli interrogativi posti verso di me da voi, Maestro... Io ho sbagliato e vorrei pagare. Pertanto, escluso ovviamente che un ordine mi imponga il contrario, io continuerò la mia punizione. Sono sicuro che le preghiere possano aiutare lo spirito quanto il corpo nel pensare ai propri errori ed evitare di ricommetterli in futuro.

Che la Luce dissolva le tenebre.
Rosslyn Plantard
00venerdì 22 giugno 2007 21:17
Onore e Luce Confratelli,

le mie parole non sono frutto di rabbia, ma provengono dalla delusione che ho provato nell'apprendere le tue parole. Ammetto alla luce di ciò che hai detto che fraintendimenti sono avvenuti fra noi e ciò voglio lasciare alle spalle. Anch'io ho parlato con Maestro Crux e la sua somma saggezza ha fatto da intermediaria fra te e me, ponendomi nella posizione di comprendere i tuoi problemi.

La mia più grande frustrazione è stata quella di non ricevere da te la giusta ricompensa per il mio operato. Tu sei stato l'allievo che più ho seguito e che per primo ha avuto l'onore di lasciare la palestra dell'addestramento e di addestrare a sua volta givani allievi. Attendevo da te un rapporto più aperto e il dono della domanda. Perchè non hai chiesto maggiori spiegazioni a me, ma sei saltato subito alle conclusioni? Perchè non hai mediato, ma hai preferito agire sull'onda delle tue sensazioni?

Ricorda che le più grandi delusioni spesso sono frutto di grandi investimenti quindi spero per il futuro che non metterai in dubbio l'affetto e la precisione che ho verso il completamento del tuo addestramento dato che per me è indiscussa la voglia di apprendere da parte tua.

In generale, voglio darti questa lezione nell'educazione di un allievo. Credi in egli e nelle sue capacità. Non usare la punizione come un mezzo d'educazione, poichè se il tuo allievo ha davvero compreso sarà la sua anima e lui stesso a punirsi. Tu ti sei punito per una colpa che non hai commeso e hai punito per un male che il tuo allievo non aveva fatto. Sciolto lui dalla sua punizione poichè ancora nell'ovile della scuola, non sciolgo te dalla tua, poichè sei solo tu padrone del tuo percorso di Fede, ma l'essere austero con se stessi oltre ciò che Kalàiphenes pretende da noi, non è un bene e non porta crescita, ricordalo.

Non vedo altro da aggiungere, voglio solo lasciare ogni malinteso da parte e ritornare sui miei passi riprendendo da dove insieme abbiamo lasciato.
(+)Leon(+)
00venerdì 22 giugno 2007 22:27
Maestro,

Ancora mi scuso se sono stato causa di dolore per voi, non era questo il mio volere. Ho appreso molto, se non tutto ciò che sò, da voi e dal vostro modo di agire. Io ho deciso la mia punizione e come mi avete insegnato risponderò delle mie parole senza indietreggiare e senza timore, poichè la coerenza è stata una delle prime virtù che ho appreso da voi.

Il coraggio è stata quella che lo ha succeduto... immaginatevi il mio sbigiottimento quando mi avete detto che vi eravate comportato in quel modo. Ammetto di aver avuto seri dubbi sulla vostra presenza, pensavo a qualche possessione e mi ha sfiorato persino l'idea che volgevate verso una strada che vi avrebbe portato lontano dalla Via della Somma Madre... Ma chi sono io di fronte a voi, se non un Giovane Allievo? E' giusto che sia cosi, non chiedo di meglio, come non esiga altro che i miei allievi mi chiamino Maestro in pubblico, seppur in privato gli conceda molta più libertà.

Sono felice di sentire queste parole da voi adesso, Maestro. Fino a quando la Dea lo vorrà, in me troverete sempre un Allievo bramoso di imparare e un Fratello su cui poter contare per ogni cosa, almeno sino a quando entrambi percorreremo la stessa strada... E voglia la Madre che sia in eterno cosi.

In fede,
Leon.
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