REPERTI PROIBITI: GLI O.O.P.A.R.T.

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Knight 01
00martedì 21 giugno 2005 11:33
Con il nome di O.O.P.A.R.T. (Out Of Place Artifacts, cioè manufatti/reperti fuori posto) vengono indicate tutte quelle tracce di presenza umana che sono stati rinvenuti in strati geologici in cui non dovrebbero esistere, oppure quegli utensili di livello tecnologico incompatibile con le conoscenze della civiltà in questione. Anche se ciò non è riportato sui libri di storia, questi reperti sono molti e contraddicono palesemente la visione tradizionale della preistoria, con grande dispiacere per i pensatori ortodossi. L’abitudine a considerare questi ritrovamenti delle anomalie (chiamando in causa, ad esempio errori di datazione, fenomeni naturali, malafede dei ricercatori coinvolti), solo perché non rispecchiano gli schemi di pensiero accettati, ha permesso che questa mole di dati venisse accantonata e dimenticata, formando un vero e proprio capitolo di Archeologia Proibita.
Con questo titolo, il ricercatore Michael Cremo ha pubblicato nel 1995 un volume enorme che cataloga tutti i pezzi dimenticati delle origini dell’uomo. Recuperando anche la letteratura scientifica della seconda metà dell’800 Cremo ha scoperto una vera e propria soppressione di prove che dimostrano che l’Homo Sapiens anatomicamente moderno esiste da decine di milioni di anni. Prove che per documentazione e numero e superano i pezzi sparsi e incongruenti che formano la linea evolutiva accettata.
In seguito alla pubblicazione de L’origine delle specie di Charles Darwin, nel 1859, l’entusiasmo ha spinto i suoi fautori a rintracciare in fretta il percorso evolutivo della nostra specie a partire da un antenato ominide plausibile. Già nel secolo scorso, gli evoluzionisti erano certi che il genere Homo si fosse sviluppato solo recentemente, negli ultimi 2 milioni di anni. Per cui essi adattarono i reperti alle loro idee preconcette, anziché costruire la teoria sui fatti. Ogni ritrovamento che metteva in dubbio la cronologia dogmatica veniva sottoposto ad ogni genere di critica, mentre la minoranza delle scoperte gradite era accolta e propagandata con entusiamo. Ciò avvenne nel 1894 (il famoso uomo di Giava, battezzato Homo Erectus) e all’inizio del secolo con gli ominidi cinesi. I neo-darwinisti, dopo aver deciso quali reperti fossero da considerare autentici, hanno disposto sulla stessa linea dei frammenti fossili disordinati, spesso rinvenuti in condizioni dubbie, spesso appartenti a specie diverse (l’Homo Abilis è una pura invenzione antropologica, non esiste come specie a sé). Una generazione influente di studiosi ha alterato clamorosamente la reale antichità dell’essere umano, ricorrendo persino al falso (il caso dell’Uomo di Piltdown). I concetti ortodossi sono radicati a tal punto che oggi la morfologia stessa dei fossili di ominide viene usata per datare un sito archeologico: anatomia moderna significa recente, anatomia scimmiesca significa antico. In questo modo non vi è alcuna possibilità di esplorare ipotesi alternative.
Essere coscienti del fatto che la ricostruzione dell’antichità è soggetta a pesanti pregiudizi, ci aiuta ad affrontare, nel seguito, altri numerosi reperti dalle implicazioni ben più sconvolgenti, molti dei quali erano noti anche prima del contributo di M.Cremo, ma rimanevano oggetto di studio soltanto per gli scrittori di paleoastronautica .
Impronte fossili umane sono rimaste impresse su formazioni rocciose antichissime, numerosi manufatti sono stati rinvenuti in strati geologici "impossibili", anteriori all’era dei dinosauri, oltre 300 milioni di anni fa. Ci sono scheletri di razze umane sconosciute, e strumenti tecnologici dalla fattura moderna. Su tutto questo è calato il più assoluto silenzio, a causa del cosiddetto filtro culturale, o forse per insabbiamento intenzionale.
PERCHE'?
NIMPOMEDIA
00martedì 21 giugno 2005 12:45
Si é un argomento molto interessante quello degli Opart ma
forse intrigherrebe di piu con qualche foto ,
Knight 01
00martedì 21 giugno 2005 12:56
Re:

Scritto da: NIMPOMEDIA 21/06/2005 12.45
Si é un argomento molto interessante quello degli Opart ma
forse intrigherrebe di piu con qualche foto ,




Ciao Nimpo, bentornato!Se hai immagini da mostrarci, sentiti libero di inserirle nei post...è sempre un piacere averti tra noi.
Credo che effettivamente, sia un argomento molto interessante, specialmente per le mie ideologie relative alle origini extraterrestri della razza umana.[SM=g27811]
NIMPOMEDIA
00martedì 21 giugno 2005 13:24
Re: Re:

Scritto da: Knight 01 21/06/2005 12.56



Ciao Nimpo, bentornato!Se hai immagini da mostrarci, sentiti libero di inserirle nei post...è sempre un piacere averti tra noi.
Credo che effettivamente, sia un argomento molto interessante, specialmente per le mie ideologie relative alle origini extraterrestri della razza umana.[SM=g27811]


In efetti e probabile ,certo quando trovo qualcosa lo postero
e spero che anche gli altri portino qualcosa[SM=x131203]
Knight 01
00martedì 21 giugno 2005 17:22
Re: Re: Re:

Scritto da: NIMPOMEDIA 21/06/2005 13.24

In efetti e probabile ,certo quando trovo qualcosa lo postero
e spero che anche gli altri portino qualcosa[SM=x131203]



...sono certo che sarà così Nimpo, nel frattempo questi sono
i sedici reperti anacronistici piu' noti

1. Conchiglia con volto umano scolpito proveniente da una formazione di roccia rossa Pliocenica (oltre 2 milioni di anni), trovata da Henry Stopes in Inghilterra (Fonte Geological Society inglese, 1881). Lavorazioni artistiche simili non dovrebbero comparire fino a 100.000 anni fa in Africa, fino a 30-40 mila anni fa in Europa.
2. Rudimentali utensili di pietra lavorati dall’uomo, eoliti, ed utensili di pietra più avanzati, paleoliti e neoliti, ritrovati in tutta Europa (Inghilterra, Francia, Belgio, Portogallo) risalenti alle ere del Miocene (5-25 milioni di anni), dell’Oligocene (25-38 milioni) e dell’Eocene (38-55 milioni). Documentati accuratamente all’inizio del ’900 in convegni internazionali di archeologia preistorica, vennero accantonati come prodotti di pressioni geologiche, poiché non dovrebbero esistere fino a 2-4 milioni di anni fa.
3. Oggetti di vario livello tecnologico nelle Americhe, risalenti al Pleistocene (fino a 2 milioni di anni), tra cui gli utensili di pietra di oltre 200.000 anni, trovati da L.Leakey a Calico, in California negli anni ’50. Non dovrebbero esistere tracce di esseri umani nelle Americhe prima di 30-15 mila anni fa.
4. Punte di freccia e bolas vecchie di oltre 3 milioni di anni in Argentina (1912). Strumenti di pietra sofisticati, caratteristici solo dell’industria dell’Homo Sapiens, scoperti in una formazione glaciale a Sheguiandah, sui Grandi Laghi, in Canada, vecchi di almeno 70.000 anni (Fonte: Dott.Lee, Museo Nazionale del Canada, anni ‘60). Altri strumenti ritrovati dal geologo Virginia Steen-McIntyre, a Hueyatlaco, in Messico datati 300.000 anni mediante i radioisotopi dell’uranio (Fonte: Geological Survey USA, anni ‘70). .
5. Utensili avanzati di pietra (tra cui mortaio e pestello) rinvenuti da una miniera d’oro, in profondi cunicoli che penetravano depositi del Terziario (33-55 milioni di anni), sotto Table Mountain, Tuolumne County, in California.
6. Statuetta di terracotta in un pozzo a 100 m di profondità presso Nampa, nell’Idaho, in una colata di lava solidificatasi almeno 2 milioni di anni fa. Statuette di argilla ritrovate in uno scavo nei pressi di Acambaro nel Messico, nel 1945, raffiguranti rinoceronti, cammelli, cavalli (tutti animali scomparsi dalle Americhe da più di 15000 anni), e perfino dinosauri dell’era Mesozoica.
7. Blocco di agata trovato nei pressi di Artigas, in Uruguay, risalente a 130 milioni di anni fa, che ha rilevato, nella sua cavità interna, scritte in rilievo racchiuse in un disegno a forma di cuore, estremamente realistico (Studiato da ricercatori americani, Fonte: El Pais, 1997).
8. Vaso metallico fuoriuscito da una roccia precambriana, di 600 milioni di anni, a Dorchester, in Massachusetts.
9. Tubo metallico ritrovato presso Saint-Jean de Livet in uno strato di gesso antico 65 milioni di anni. Palla di gesso scoperta in uno strato di lignite dell’Eocene (45-55 milioni di anni), a Laon. Entrambi in Francia.
10. Pietra scolpita in forme geometriche a diamanti con facce umane, rinvenuta in una miniera di carbone a 40 m di profondità, (Fonte: Daily News, 1987). Cubetto di ferro con scanalatura incisa e spigoli arrotondati (come fosse lavorato a macchina), presso Vöcklabruck, in Austria, trovato in strati di carbone (Fonte: C.Berlitz). Catena d’oro lavorata incastonata in un pezzo di carbone (Fonte: The Morrisonville Time e Geological Survey, Illinois, 1891). In tutti i casi la datazione geologica fornisce un’età di circa 300 milioni di anni e i reperti sono irreperibili, perché mai accolti in musei, ma lasciati nelle mani degli scopritori.
11. Muro di cemento, liscio e smussato, incontrato in miniera a più di 3 km di profondità, a Heavener, in Oklahoma (Fonte: testimonianza di un minatore, 1928). Blocco di marmo con forme regolari in rilievo, trovato in una miniera vicino a Philadelphia, Pennsylvania a circa 20 m di profondità (Fonte: American Journal of Science, 1831). Pavimento di pietre a mosaico dissotterrato durante uno scavo archeologico a Blue Lick Springs, nel Kentucky, 1 metro al di sotto dei resti di un mastodonte, un mammifero preistorico (Fonte: C.Berlitz).
12. Chiodo di ferro incluso nel quarzo, in California. Chiodo di ferro in una roccia, da una miniera peruviana, al tempo della conquista spagnola. Filettatura di una vite metallica ossidata impressa sul feldspato proveniente dalla Abbey Mine di Treasure City, nel Nevada (Fonti: P. Kolosimo e C.Berlitz).
13. Cranio di antico bisonte selvaggio e cranio umano di 40000 anni fa, che presentano un foro circolare netto, che, per l’assenza di incrinature radiali, può essere stato provocato solo da un proiettile rotondo. Il primo si trova nel Museo Paleontologico di Mosca, il secondo, scoperto in una caverna dello Zambia, è conservato al Museo di Storia Naturale di Londra. (Fonte: P. Kolosimo).
14. Sfere metalliche di limonite (di durezza anomala), lavorate con scanalature parallele lungo l’equatore, rinvenute in un deposito di minerale Pre-Cambriano, stimato antico di 2,8 miliardi di anni. (Conservate al Museo di Kerksdorp, in Sud Africa).
15. Modellino di aereo in oro, proveniente da una tomba in Colombia, del I secolo d.C., completo dei particolari della cabina, sede del motore, coda e alettoni flangiati. Un professore di aerodinamica, ignaro della sua provenienza, dichiarò che la struttura alare a delta denotava capacità di portanza supersoniche.
16. Oggetto metallico non identificato (somigliante ad una bobina di trasformatore), incluso in un sasso di 15 milioni di anni, trovato da uno studente di geologia di Mosca (Fonte: Istituto Scientifico Salyut).
NIMPOMEDIA
00martedì 21 giugno 2005 18:03
Bene Bravo Knight[SM=x131197] [SM=x131197] [SM=x131197] [SM=x131197]
Knight 01
00giovedì 23 giugno 2005 12:22
...oltre che sugli oggetti, il mistero si infittisce anche sugli scheletri umanoidi ritrovati.....
SCHELETRI DI UMANOIDI SCONOSCIUTI
1. Crani umanoidi anomali ritrovati in Perù dall’archeologo Henry Shapiro alcuni con la calotta allungata a pera (forse spiegabili con la deformazione rituale indotta dall’infanzia), altri con una doppia calotta cranica inspiegabile (conservati al Museo Archeologico Nazionale di Lima).
2. Mummia egiziana di bambino (1,30 m) nella tomba di Tutankhamen, conservata inizialmente dallo scopritore Howard Carter, sembra in realtà un adulto pienamente sviluppato macrocefalo (1922, documentazione ufficiale).
3. Razza sconosciuta di umanoidi di bassa statura (1,30 m circa), i DROPA, in grotte al confine Cina-Tibet, rinvenuti insieme a misteriosi dischi di pietra , datazione 10.000 a.C. (anni ‘40).
4. Essere umanoide mummificato di 35 cm, 350 g, trovato da cercatori d’oro in una camera scavata nel granito, sul Pedro Mountain, nel Wyoming, nel 1932. La struttura ossea (rivelata da una radiografia eseguita da H.Shapiro), secondo antropologi dell’università di Harvard, era quella di un essere adulto o anziano .
5. Scheletro umano di 2,38 m, ritrovato in mare a 250 km a nord di Santiago del Cile, insieme ad ossa di animali preistorici e vasellame (1970) .
6. Ossa umane di grandezza straordinaria, con denti pesanti 430 grammi, a punta S.Elena in Perù.
Che provenienza hanno?[SM=x131219]

NIMPOMEDIA
00giovedì 23 giugno 2005 13:31
Ti porto questo

Monile d'oro primitivo che si credeva rappresentasse un insetto ma che rassomiglia ad un aereo moderno

Gioielli di origine sudamericana dalla forma simile ai moderni caccia a reazione con ali a delta. (tra il 500 e l'800 d.C.)
:D

Ricostruzione di un modellino d'aereo conservato al museo del cairo
NIMPOMEDIA
00giovedì 23 giugno 2005 13:32
UN AEREO DI MILLE ANNI



Alcuni anni fa, a New York, venne effettuata una mostra di oggetti primitivi dell'epoca precolombiana nell'America del sud. Nulla di strano: molte mostre di questo genere vengono allestite in tutto il mondo, senonché, in questa famosa mostra, tra i numerosi oggetti esposti e catalogati come monili, oppure come oggetti di culto o chissà cos'altro, ve ne era uno di particolare interesse. Che l'oggetto in questione fosse interessante non se ne era accorto ancora nessuno, forse perché esposto tra mille altri. forse per l'interesse puramente formale del pubblico, forse anche perche vi era una serie di oggetti d'oro di incomparabile bellezza.

La cosa non aveva destato interesse altri che a Ivan Sanderson, noto studioso americano nonché scrittore, archeologo e biologo.

Egli notò che l'oggetto, pur assomigliando, di primo acchitto, a qualche specie di insetto volante tipo falena oppure a qualche pesce piatto, in realtà non rappresentava nessun animale del quale egli fosse a conoscenza, e data la sua qualità di biologo, si incuriosì grandemente.

In effetti lo strano "animale" assomigliava molto più ad un aereo che ad una farfalla notturna. La cosa, ovviamente, non era così semplice anche perché la sua età, oltre mille anni, non poteva certo deporre a favore dell'ipotesi aeronautica.

L'oggetto aveva addirittura un incavo nel quale normalmente trova posto il pilota di un aviogetto: la coda, oltrettutto, era straordinariamente simile a quella di un moderno velivolo.

Dimostrare un fatto di questo genere e di questa portata non era cosa semplice anche, e soprattutto, perché non essendo l'oro databile con sicurezza, si poteva trattare di una truffa o, più semplicemente, di una scherzo. Ma di chi?

Ad ogni modo il prof. Sanderson volle fare una prova con persone qualificate ed esperte di aerei, naturalmente tacendo I'origine antica del modellino. Tra gli altri vi fu un ingegnere, pilota da caccia. J.A. Ulrich, uno dei primi piloti di aerei a razzi tedeschi, persona quindi adattissima per esperienza personale a valutare un oggetto di quella forma.

Ebbene egli disse, con una discreta sicurezza, che si trattava nientemento che di un cassi F-102, tranne che per le ali che erano un po' curve verso il basso, caratteristica questa indispensabile per aerei "superpotenti a decollo rapido". Inoltre la forma delI'oggetto lo classificava con certezza tra gli avioggetti. Disse anche che il timone era della forma consueta e che l'orlo delle ali rappresentava senz'altro dei freni di velocità e non degli equilibratori.

Del resto un aereo della Saab svedese non è fornito di equilibratori posteriori. Venne quindi confermato che si trattava di un aereo. E che aereo...!?

Certo questi antichi popoli sudamericani stupiscono continuamente con queste anticipazioni da fantascienza: non è facile credere che mille anni fa esistessero aerei di quel genere anzi siamo sicuri di no. La spiegazione potrebbe essere diversa: e se si trattasse di una cosa molto, molto più antica…?
http://www.atlantideweb.net/archeo/aero1000.htm

Knight 01
00giovedì 23 giugno 2005 16:10
...probabilmente è così...anche nella civiltà egizia ci sono casi simili a questo, ad esempio antichi documenti, come il papiro di "Nu", fanno riferimento al volo, come se la terra d’Egitto fosse stata visitata da "navi solari", ovvero veicoli spaziali mossi da energia solare.
Nel Museo Archeologico di Instambul è conservato un modellino in pietra di 22 centimetri di uno strano oggetto rinvenuto durante uno scavo a Toprakale, in Turchia, risalente a 3.000 anni fa, che sembra la riproduzione di una navicella spaziale tipo Shuttle.
Lo stesso si puo' dire della civiltà maya...si tratta apparentemente della raffigurazione, in sezione, di un astronauta vissuto in tempi remoti a bordo della sua navicella spaziale gettosostentata, la stele risale al 690 d.c.

NIMPOMEDIA
00mercoledì 29 giugno 2005 11:08
Eccoti un articolo
su certe statuette di Acambaro
Ciao Knight
http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php?option=com_content&task=view&id=371&Itemid=68
Knight 01
00giovedì 30 giugno 2005 11:50
...molto interessante...BEN FATTO NIMPO!!!!!!!!casomai per semplificare le cose per la corte, riportiamo qui le parti piu' interessantri.Che ne dici?[SM=g27811]
NIMPOMEDIA
00giovedì 30 giugno 2005 13:26
Re:

Scritto da: Knight 01 30/06/2005 11.50
...molto interessante...BEN FATTO NIMPO!!!!!!!!casomai per semplificare le cose per la corte, riportiamo qui le parti piu' interessantri.Che ne dici?[SM=g27811]


Va piu che bene
[SM=g27811]
Knight 01
00lunedì 11 luglio 2005 17:39
Il manufatto di London fu trovato vicino London, Texas, in Kimball County.

Il sito fa parte di una grande zona geografica chimata Edwards Plateau.
Esso consiste principalmente in roccia del periodo cretaceo. Nel giugno del 1934, Max Hahn scoprì una roccia, posizionata libera su una sporgenza di roccia accanto un salto d’acqua fuori London, nel Texas. Accorgendosi che da questa stagionata roccia sporgeva del legno, egli e la sua famiglia la spaccarono aprendola con un martello e uno scalpello, esponendo così la testa di un martello alla luce del giorno per la prima volta sin da quando la roccia si formò intorno ad essa!
Per verificare che il martello fosse fatto di metallo, essi tagliarono in uno dei lati smussati con una lima. Nell’ incisione che ne risultò, fu esposto un luminoso, brillante ferro.
Il brillante metallo nell’incisione è ancora là, con nessuna corrosione.
La testa di martello in metallo è approssimativamente lunga sei pollici (15,24 cm) con un diametro di un pollice. Questo sembra piuttosto piccolo per un volgare strumento da martellamento, suggerendo che questo attrezzo fosse utilizzato per lavori leggeri o metallo morbido.
Il metallo interno è molto puro, senza bolle. Le industrie moderne non riescono coerentemente a produrre fusione di ferro di questa qualità.
Il centro del manico è di forma ovale e all’incirca 1"x1/2".




La foto sopra mostra che la densità è circa del 10% più grande vicino la superficie. In questa rappresentazione, i colori sono usati per indicare la densità di una particolare parte. Le aree bianche sono più dense, e le aree scure sono meno dense.
Come precedentemente affermato, un taglio con una lima fu fatto in uno degli orli del martello nel 1934, e ha lasciato questo lato libero alla corrosione nei sessanta e più anni passati dalla scoperta di questo manufatto.
Il manico di legno sembra essere stato rotto, e consumato e liscio dove sporgeva dalla massa rocciosa. La foto sotto mostra il manico dalla sommità con la testa del martello rimossa. L’area scura nel legno è dove è stato parzialmente coperto dal carbone.



La fine del manico visibile attraverso la sommità del centro della testa del martello appare segata, come mostrato nella foto sopra.
Alcuni potrebbero arguire che la roccia originale e il fossile siano erosi e rilavorati, ma i fossili rilavorati mostrano segni evidenti di logoramento. Il fossile nella massa rocciosa mostra, inverosimilmente, dettagli fini, indicando che esso non è stato rilavorato, ma facente parte di una formazione originale. Quindi sorgono di nuovo domande sulla teoria evoluzionistica e sulla comparsa dell’uomo sulla terra.....
Knight 01
00venerdì 5 agosto 2005 13:31
...da fonti molto attendibili ulteriori ricerche hanno svelato alcuni enigmi molto intricati....potrebbero svelare alcuni arcani sulle origine dell' uomo...appena so' qualcosa di certo non mancherò di segnalarvelo.....[SM=x131219]
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