Perdite pubbliche-gudagni privati

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=cireno=
00giovedì 18 settembre 2008 08:08
Assistiamo alla beatificazione della furbizia, ha scritto Bruno Tabacci, che sarà anche un democristiano doc ma è una persona seria e competente.
Lui questa frase l’ha detta e scritta a commento dell’iniziativa di Tremonti sulla Cassa Depositi e Prestiti(una bella furbata per fingere una cosa e realizzarne un'altra), ma la stessa frase va benissimo anche per quel che si sta facendo negli Usa con il salvataggio pubblico, cioè con denaro pubblico, di aziende private che, per avidità o per cattiva amministrazione, si trovano sull’orlo del baratro.

Ha scritto un commentatore italiano che aiutare le imprese private in stato fallimentare vuol dire indebolire il principio di responsabilità e quindi mettere in pericolo la stessa struttura del capitalismo. Vero, ma c’è di più. Un paese che ha fatto del consumo esasperato il modus vivendi sociale, un paese che ha le carte di credito per pagare altre carte di credito e spesso anche una terza carta di credito super rateizzata per pagare le prime due, è sicuramente un paese dove importante è spendere, anche ipotecando 20/30 anni di vita. Questo modo facile di usare il denaro può andar bene per dei privati, quelli meno responsabili certamente, ma che un’azienda come la AIG usi le montagne di denaro dei suoi azionisti per azioni irresponsabili, come assicurare alle banche il pagamento totale dei mutui che non andassero a buon fine, banche che già a loro volta questi mutui li concedono con una facilità assurda, perfino a gente che non ha nemmeno una residenza fissa (ciiè che vive in roulotte), questo è semplicemente assurdo. Ma l’AIG è un’azienda privata e negli USA il privato è sacro ma assolutamente responsabile delle sue azioni: non è mai esistita un’IRI in quel paese…..
Ora il governo USA sta stravolgendo le basi del capitalismo e, di fatto, introduce una specie di statalismo caricato chiaramente sulle spalle, già oberate da un debito massiccio, dei suoi cittadini. Con il denaro della comunità si salvano le aziende ma non si trovano i fondi per un sistema sanitario equo e solidale, per esempio.
Questa pioggia di denaro pubblico ad aziende private potrebbe avere pesanti conseguenze in futuro perché spingerà gli investitori a prestare denaro con ancor maggiore leggerezza, calcolando nell’operazione i maggiori utili e il minor rischio, considerato che lo Stato potrebbe sempre intervenire portando il denaro dei suoi cittadini. Guadagni privati e perdite pubbliche non è il capitalismo, ma la beatificazione della furbizia, giusto come ha scritto Tabacci.
profondoorrosso
00giovedì 18 settembre 2008 08:42
Re:
=cireno=, 18/09/2008 8.08:

Assistiamo alla beatificazione della furbizia, ha scritto Bruno Tabacci, che sarà anche un democristiano doc ma è una persona seria e competente.
Lui questa frase l’ha detta e scritta a commento dell’iniziativa di Tremonti sulla Cassa Depositi e Prestiti(una bella furbata per fingere una cosa e realizzarne un'altra), ma la stessa frase va benissimo anche per quel che si sta facendo negli Usa con il salvataggio pubblico, cioè con denaro pubblico, di aziende private che, per avidità o per cattiva amministrazione, si trovano sull’orlo del baratro.

Ha scritto un commentatore italiano che aiutare le imprese private in stato fallimentare vuol dire indebolire il principio di responsabilità e quindi mettere in pericolo la stessa struttura del capitalismo. Vero, ma c’è di più. Un paese che ha fatto del consumo esasperato il modus vivendi sociale, un paese che ha le carte di credito per pagare altre carte di credito e spesso anche una terza carta di credito super rateizzata per pagare le prime due, è sicuramente un paese dove importante è spendere, anche ipotecando 20/30 anni di vita. Questo modo facile di usare il denaro può andar bene per dei privati, quelli meno responsabili certamente, ma che un’azienda come la AIG usi le montagne di denaro dei suoi azionisti per azioni irresponsabili, come assicurare alle banche il pagamento totale dei mutui che non andassero a buon fine, banche che già a loro volta questi mutui li concedono con una facilità assurda, perfino a gente che non ha nemmeno una residenza fissa (ciiè che vive in roulotte), questo è semplicemente assurdo. Ma l’AIG è un’azienda privata e negli USA il privato è sacro ma assolutamente responsabile delle sue azioni: non è mai esistita un’IRI in quel paese…..
Ora il governo USA sta stravolgendo le basi del capitalismo e, di fatto, introduce una specie di statalismo caricato chiaramente sulle spalle, già oberate da un debito massiccio, dei suoi cittadini. Con il denaro della comunità si salvano le aziende ma non si trovano i fondi per un sistema sanitario equo e solidale, per esempio.
Questa pioggia di denaro pubblico ad aziende private potrebbe avere pesanti conseguenze in futuro perché spingerà gli investitori a prestare denaro con ancor maggiore leggerezza, calcolando nell’operazione i maggiori utili e il minor rischio, considerato che lo Stato potrebbe sempre intervenire portando il denaro dei suoi cittadini. Guadagni privati e perdite pubbliche non è il capitalismo, ma la beatificazione della furbizia, giusto come ha scritto Tabacci.




capitalismo scriveva Marx e' un immensa raccolta di merci
um immensa raccolta di falliti, direi oggi, gli usa hanno 250.000.000
di indebitati: casa , macchina , vacanze, tutto a credito e chi presta i soldi si indebita pure lui e allora i soldi li fa con obbligazioni nelle mani degli arabi, cinesi, giapponesi insomma un economia di cartone e dove non esiste neppure un welfare; figuriamoci
e notare che la crisi e ' cominciata in coincidenza con il crollo del prezzo del petrolio; che possedeva derivati e' andato fallito.

=cireno=
00giovedì 18 settembre 2008 09:28
Più che una raccolta di falliti è una congregazione di avidi megaricchi che, sfruttando la dabbenaggine della gente, riescono a far eleggere ai vari governi gente da loro foraggiata che poi tira fuori leggi e prende iniziative come quelle che stiamo vedendo negli Usa per salvare aziende PRIVATE e in Italia, la legge che vuole Tremonti, per finanziare con denari pubblici iniziative industriali che daranno utili solo, o quasi, ai privati.
Uno schifo, una vergogna, anche dal punto di vista, anzi SPECIALMENTE dal punto di vista dell'etica(???)capitalista.
Purtroppo ai gonzi che credono che il capitalismo porti ricchezza basta sventolare davanti al naso, non alla testa che non ce l'hanno, alcune consuete bandiere populiste-la sicurezza ecc-e questi vanno poi in "gabina" e ti piazzano la loro brava crocetta su chi poi glielo mette TRANQUILLAMENTE nel culo.
smoulinski
00giovedì 18 settembre 2008 11:39
Re:
=cireno=, 18/09/2008 8.08:



... Un paese che ha fatto del consumo esasperato il modus vivendi sociale, un paese che ha le carte di credito per pagare altre carte di credito e spesso anche una terza carta di credito super rateizzata per pagare le prime due, è sicuramente un paese dove importante è spendere, anche ipotecando 20/30 anni di vita....



Però, Cireno, qualche tempo fa ebbi una discussione con Cobalto approposito, ricordi? Lui magnificava il sistema della carta di credito uber alles, dando agli italiani degli zoticoni medievali perchè ancora basavano il proprio risparmio sul mattone e la spesa sul contante.
Tu gli davi ragione. Hai cambiato idea?
[SM=x584442]


zobmie
00giovedì 18 settembre 2008 13:42
Il capitalismo tende a tirare la corda il più possibile e per questo ogni tanto la corda si spezza.

Ad ogni modo oggi nessuno sostiene che il capitalismo non vada strettamente controllato nei suoi eccessi dallo Stato.
Evidentemente in USA sono stati commessi gravi errori ed omissioni ma il sistema americano (che, volenti o nolenti,finora è quello economicamente più efficiente) sa trarre lezioni per il futuro.
Il problema è che, con l'evoluzione velocissima della finanza moderna, lo Stato non sempre riesce a stare al passo ed essere aggiornato ed attento nel controllo.

Quanto all'intervento dello Stato USA nelle aziende private (ma solo a quelle a carattere finanziario) credo che sia dettato non tanto dall'intenzione di salvare la singola azienda ma di scongiurare il panico del settore.E sappiamo che in materia finanziaria il panico (anche se per ipotesi non fosse giustificato) è una bomba atomica a grappoli.Insomma, salvataggi "per forza maggiore".

Non credo quindi che la furbizia sia una caratteristica degli USA.Questa è enedemica in Italia ed è il nostro male maggiore in tutti i settori.

Per concludere, credo che da questa crisi gli USA si risolleveranno più marcatamente che in Europa e segnatamente più che in Italia.
Noi possiamo consolarci facendo loro prediche.
E di certo non assisteremo ad una emigrazione dagli USA verso l'Italia o l'Europa in cerca di siti migliori, come invece fanno gli europei verso gli USA da secoli.


[SM=x584438]


[SM=x584438]
profondoorrosso
00giovedì 18 settembre 2008 14:32
Re:
zobmie, 18/09/2008 13.42:

Il capitalismo tende a tirare la corda il più possibile e per questo ogni tanto la corda si spezza.

Ad ogni modo oggi nessuno sostiene che il capitalismo non vada strettamente controllato nei suoi eccessi dallo Stato.
Evidentemente in USA sono stati commessi gravi errori ed omissioni ma il sistema americano (che, volenti o nolenti,finora è quello economicamente più efficiente) sa trarre lezioni per il futuro.
Il problema è che, con l'evoluzione velocissima della finanza moderna, lo Stato non sempre riesce a stare al passo ed essere aggiornato ed attento nel controllo.

Quanto all'intervento dello Stato USA nelle aziende private (ma solo a quelle a carattere finanziario) credo che sia dettato non tanto dall'intenzione di salvare la singola azienda ma di scongiurare il panico del settore.E sappiamo che in materia finanziaria il panico (anche se per ipotesi non fosse giustificato) è una bomba atomica a grappoli.Insomma, salvataggi "per forza maggiore".

Non credo quindi che la furbizia sia una caratteristica degli USA.Questa è enedemica in Italia ed è il nostro male maggiore in tutti i settori.

Per concludere, credo che da questa crisi gli USA si risolleveranno più marcatamente che in Europa e segnatamente più che in Italia.
Noi possiamo consolarci facendo loro prediche.
E di certo non assisteremo ad una emigrazione dagli USA verso l'Italia o l'Europa in cerca di siti migliori, come invece fanno gli europei verso gli USA da secoli.


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bah efficiente mah!
Stanno salvando dalla bancarotta la piu' grande compagnia d'assicurazione del mondo, hanno salvato, lo stato, le piu' grandi imprese del mondo per il rifinnanziamento dei mutui, pero' un delle
piu' grosse banche del mondo l'hanno lasciata fallire. e' una economia di cartone quella americana e, ripeto dove non esiste neppure un sistema di welfare; la prossima a fallire o ad essere salvata dal fallimento sara' la ford... guarda caso macchine e mattoni
dove gli americani si indebitano, e dove i diritti non esistono ma si comprano con le carte di credito.


=cireno=
00giovedì 18 settembre 2008 15:59
Re: Re:
smoulinski, 18/09/2008 11.39:



Però, Cireno, qualche tempo fa ebbi una discussione con Cobalto approposito, ricordi? Lui magnificava il sistema della carta di credito uber alles, dando agli italiani degli zoticoni medievali perchè ancora basavano il proprio risparmio sul mattone e la spesa sul contante.
Tu gli davi ragione. Hai cambiato idea?
[SM=x584442]





Sbagli persona. Cireno è DA SEMPRE contrario all'economia basata sul consumismo e sul costante, obbligatorio, aumento del PIL.
Non ero io, ricorda bene.


=cireno=
00giovedì 18 settembre 2008 16:04
Re:
zobmie, 18/09/2008 13.42:

Il capitalismo tende a tirare la corda il più possibile e per questo ogni tanto la corda si spezza.

Ad ogni modo oggi nessuno sostiene che il capitalismo non vada strettamente controllato nei suoi eccessi dallo Stato.
Evidentemente in USA sono stati commessi gravi errori ed omissioni ma il sistema americano (che, volenti o nolenti,finora è quello economicamente più efficiente) sa trarre lezioni per il futuro.
Il problema è che, con l'evoluzione velocissima della finanza moderna, lo Stato non sempre riesce a stare al passo ed essere aggiornato ed attento nel controllo.

Quanto all'intervento dello Stato USA nelle aziende private (ma solo a quelle a carattere finanziario) credo che sia dettato non tanto dall'intenzione di salvare la singola azienda ma di scongiurare il panico del settore.E sappiamo che in materia finanziaria il panico (anche se per ipotesi non fosse giustificato) è una bomba atomica a grappoli.Insomma, salvataggi "per forza maggiore".

Non credo quindi che la furbizia sia una caratteristica degli USA.Questa è enedemica in Italia ed è il nostro male maggiore in tutti i settori.

Per concludere, credo che da questa crisi gli USA si risolleveranno più marcatamente che in Europa e segnatamente più che in Italia.
Noi possiamo consolarci facendo loro prediche.
E di certo non assisteremo ad una emigrazione dagli USA verso l'Italia o l'Europa in cerca di siti migliori, come invece fanno gli europei verso gli USA da secoli.


[SM=x584438]


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Perchè, mettere sul groppone degli italiani il debito Alitalia vuol forse dire "scongiurare il panico del settore"? E mettere sul groppone degli italiani il prossimo dissesto Trenitalia, vorrà dire ancora la stessa cosa?
Chi governa l'America ha paura di un nuovo '29, quindi soldi alle aziende in decozione e stampaggio di nuova carta moneta. E così lentamente l'America se la comprano cinesi, giapponesi, europei, e perfino indiani e russi.

Stamane ho saputo che anche le nostre banche italiane hanno problemini per il disastro americano. Non cose gravi ma, per esempio, l'Intesa ha circa 200milioni di euro che ballano male, e così altre banche.


zobmie
00giovedì 18 settembre 2008 17:21
Re: Re:
=cireno=, 18/09/2008 16.04:



Perchè, mettere sul groppone degli italiani il debito Alitalia vuol forse dire "scongiurare il panico del settore"? E mettere sul groppone degli italiani il prossimo dissesto Trenitalia, vorrà dire ancora la stessa cosa?






Infatti Alitalia non è un'impresa finanziaria e negli USA la lascerebbero fallire.Idem Trenitalia.
Secondo il capitalismo le aziende inefficienti non dovrebbero sopravvivere.
Legge di mercato come legge della giungla quindi legge durissima ai nostri occhi.Eppure forse è giusto così perchè le aziende efficienti consentono di progredire, il che consente (o dovrebbe consentire) di assorbire gli esuberi delle decotte.

Secondo me una grossa distorsione al mercato finanziario l'ha prodotta l'introduzione sistematica dei budget: in una grande azienda arrivano 4 teste d'uovo di una multinazionale di consulenze ( in realtà 4 pirla) che, sulla base di loro personalissime elucubrazioni, incominciano ad "imporre" determinati obiettivi di rescita. Chi si ferma è perduto.
A questo punto incomincia nei vertici dell'azienda una rincorsa a distribuire al loro volta obiettivi a destra e a manca per poter essere in linea con le previsioni (e ci si becca il plauso ed il premio altrimenti si viene depennati).
Poichè i miracoli non li fa nessuno, tutta la struttura incomincia a produrre operazioni rischiose o fasulle. Le quali nel primo anno producono una crescita , che però dovrà essere superata l'anno successivo.Insomma, un avvitamento progressivo sul nulla trasformato fittiziamente in operazioni vantaggiose.Con mega manager ricchi di allori e di bonus.Fino a che il tutto scoppia.

Probabilmente le banche italiane nel loro complesso non hanno commesso le cazzate di quelle americane e quindi non dovrebbero essere in grave pericolo.
Sono certo però che Parmalat non ha insegnato nulla e che quindi, per guadagnare di più ("in linea col budget") hanno continuato a piazzare alla clientela titoli di cacca molti dei quali più o meno assistiti da garanzie di banche estere in tracollo.
Vedremo anche questa.

[SM=x584438]



=cireno=
00giovedì 18 settembre 2008 18:09
Re: Re: Re:
zobmie, 18/09/2008 17.21:



Infatti Alitalia non è un'impresa finanziaria e negli USA la lascerebbero fallire.Idem Trenitalia.
Secondo il capitalismo le aziende inefficienti non dovrebbero sopravvivere.
Legge di mercato come legge della giungla quindi legge durissima ai nostri occhi.Eppure forse è giusto così perchè le aziende efficienti consentono di progredire, il che consente (o dovrebbe consentire) di assorbire gli esuberi delle decotte.

Secondo me una grossa distorsione al mercato finanziario l'ha prodotta l'introduzione sistematica dei budget: in una grande azienda arrivano 4 teste d'uovo di una multinazionale di consulenze ( in realtà 4 pirla) che, sulla base di loro personalissime elucubrazioni, incominciano ad "imporre" determinati obiettivi di rescita. Chi si ferma è perduto.
A questo punto incomincia nei vertici dell'azienda una rincorsa a distribuire al loro volta obiettivi a destra e a manca per poter essere in linea con le previsioni (e ci si becca il plauso ed il premio altrimenti si viene depennati).
Poichè i miracoli non li fa nessuno, tutta la struttura incomincia a produrre operazioni rischiose o fasulle. Le quali nel primo anno producono una crescita , che però dovrà essere superata l'anno successivo.Insomma, un avvitamento progressivo sul nulla trasformato fittiziamente in operazioni vantaggiose.Con mega manager ricchi di allori e di bonus.Fino a che il tutto scoppia.

Probabilmente le banche italiane nel loro complesso non hanno commesso le cazzate di quelle americane e quindi non dovrebbero essere in grave pericolo.
Sono certo però che Parmalat non ha insegnato nulla e che quindi, per guadagnare di più ("in linea col budget") hanno continuato a piazzare alla clientela titoli di cacca molti dei quali più o meno assistiti da garanzie di banche estere in tracollo.
Vedremo anche questa.

[SM=x584438]








Il fatto è che le imprese produttrici sono sempre meno, e sempre meno appetibili. Oltre tutto sono fortemente automatizzate quindi in grado di produrre senza occupare personale, e già da questo bisognerebbe chiedersi a chi poi si venderà òa produzione se non ci sono stipendi da consumare.
Se le aziende che producono sono sempre meno e sempre più sofisticate, è ovvio che il grande capitale si rivolge a qualsiasi tipo di speculazione finanziaria. Leggevo che il fratello dello sceicco di Abu Dabhi per ogni dollaro che aumenta il prezzo del barile di greggio guadagna 50 milioni di dollari in più AL GIORNO. Ci sono ricchezze personali dell’ordine di trilioni di euro che non possono stare ferme a dormire, e a svalutarsi, in qualche scrigno bancario e quindi circolano, lavorano sulle borse, denaro e merci. Per questa gente la borsa NON è “il luogo dove il denaro si separa dai cretini” come ebbe a dire Keynes, ma una fabbrica di altro denaro. Ma anche queste borse non bastano, il denaro è troppo, e allora si scommette, si fanno giochi sporchi (dare credit card per pagare credit card per pagare credit card è un gioco lercio). E’ ovvio che in tutto questo casino di denaro che vola da un luogo all'’altra, sempre in maniera virtuale, di occupazione ce ne sia ben poca, e allora? Perché gli Usa difendono le aziende finanziarie e non quelle produttive o di servizi (che poi sotto sotto le difendono, fidati)?

Le banche italiane fino a ieri erano microbi. Se qualche banchiere era arrivato a fregare i soldi sui conti dei morti o dei distratti, questo ti dice a che livello erano le nostre banche. Ora si sono un pochetto sviluppate, con le aggregazioni e le fusioni, ma sempre microbi rimangono: guadagnano molto e perdono poco............



profondoorrosso
00giovedì 18 settembre 2008 19:39
meglio falliti che in mano a dei banditi.
il capo di questi banditi ha un figlio che e' responsabile per l'economia del governo ombra del PD.
una barzelletta!
zobmie
00venerdì 19 settembre 2008 08:10
Re:
profondoorrosso, 18/09/2008 19.39:

meglio falliti che in mano a dei banditi.
!




Questo slogan (ripetuto da dipendenti Alitalia) non lo capisco .

Ad ogni modo, se vogliono questo, pregherò anch'io per il fallimento e vadano a cercarsi un altro lavoro.Che liberazione!
Basta che non pretendano di non fare più un cacchio e farsi mantenere a vita da noi!

[SM=x584438]




=cireno=
00venerdì 19 settembre 2008 09:14
Re: Re:
zobmie, 19/09/2008 8.10:




Questo slogan (ripetuto da dipendenti Alitalia) non lo capisco .

Ad ogni modo, se vogliono questo, pregherò anch'io per il fallimento e vadano a cercarsi un altro lavoro.Che liberazione!
Basta che non pretendano di non fare più un cacchio e farsi mantenere a vita da noi!

[SM=x584438]

guarda che anche tu sei caduto nel trancione delle demagogie dei nostri buffoni al governo, visto quello che scrivi.
Piloti e personale di volo stanno semplicemente difendendo i loro diritti, o secondo te era giusto accettare decurtazioni sugli stipendi fino anche al 40%? I piloti alitalia sono fra i migliori del mondo, e quindi troverebbero lavoro DOVE VOGLIONO: perchè farsi sfruttare da una masnada di banditi che voleva SOLO, mettendo un miliardino di euro, prendersi la parte sana di alitalia (le rotte interne)e che nello spazio di pochi mesi avrebbe venduto, guadagnando un pacco, nagari a Lufthansa? Ricordi cosa avrebbe nesso Air France? 14 miliardi in tre anni, e questi stronzi colaninneschi UN MILIARDO. Ma che vadano affanculo, meglio che alitalia fallisca.
E comunque i sindacati hanno avuto torto anche loro nella trattativa con Air France. E Prodi la sua parte. Berlusconi poi è il massimo colpevole: RICORDI LE SUE PROMESSE? "Ho già pronta una grande cordata di italiani".............buffone, idiota. Fino ad oggi il culo è stato dalla sua parte, ma anche il culo deve finire, prima o poi. Cazzo.








zobmie
00venerdì 19 settembre 2008 11:23
Temo che la battaglia Alitalia sia in effetti una battaglia pro o contro Berlusconi.

In questo panorama si è arrivati al nulla.
Ci sono però alcuni dati di fatto:
1) Alitalia è da anni in grave perdita.In un sistema normale avrebbe già dovuto chiudere.
2) un'azienda in tale situazione e con sovraccarico di personale è assai poco appetibile.
3) la dimostrazione è che i vari pretendenti ad uno ad uno se la sono squagliata.
4) se la soluzione Air France era buona non vedo perchè non è stata conclusa.Tempo perfarlo ce n'è stato e Berlusconi non era ancora al governo.
5) è ridicolo pretendere che imprenditori entrino in un'iniziativa senza la speranza (o, nel nostro caso, il miraggio) di guadagnarci.
L'imprenditore (come quel comune cittadino che lo critica) non sono opere pie.
6) i piloto Alitala saranno pure i migliori ma sono anche i più barricaderi (non si contano i loro scioperi) e, dicono, anche ricchi di privilegi.Pare peò siano un'aggravante anomala dei costi.
Avere in una squadra giocatori bravi ma problematici (alla Cassano prima maniera) non è gradito a molti.
7) se, alla fine della fiera, Alitalia fosse davvero un grosso affare molti si farebbero avanti e con offerte allettanti.Non vedo perchè no.
Pare invece che, in considerazione anche di un personale recalcitrante che vola ancora nelle nuvole, ci sia più ripulsa che interesse.
8) il sottoscritto (Zombie) ha lavorato in un'azienda a carattere nazionale in crisi che chiese ai dipendenti grossi prepensionamenti e riduzioni delle busta paga.Anzi, partecipò direttamente alle trattative.L'accordo raggiunto consentì che dopo 2 anni l'azienda anzichè i libri in tribunale si risollevasse completamente.
I più favorevol a firmare furono proprio quelli della CGIL (naturalmente su pressioni dal partito) che salvarono così la dirigenza (mentre altre sigle avrebbero voluto un ovvio ricambio).
Il massimo esponente di questa dirigenza è ancora sulla cresta dell'onda e, guarda caso, ha dimezzato i debiti che il PDS aveva nei confronti della sua azienda.
E' inutile che mi chieda i nomi (ho comunque interessante documentazione in proposito); il fatto è che in queste mega partite economiche la politica (sporca) la fa da padrone .Altro che balle!


[SM=x584438]
la_cosa
00venerdì 19 settembre 2008 22:01
RACCOLTA BUOI
Vi riporto:

"La giornata più corta dell’anno
è il 21 dicembre: l’inizio dell’inverno
coincide con il sole che
dura sì di più, ma in compenso
da quel momento le giornate
sono più fredde. Si verifica così
un certo “ritardo” nella reazione
climatica, lo stesso che avviene
nella testa del risparmiatore: se
i mercati salgono – e la gente
associa mentalmente la salita
al guadagno – viene un momento
in cui tutti comprano. Poi ai
primi ribassi non succede nulla,
finché i ribassi si moltiplicano
tanto che la gente associa mentalmente
il ribasso alla perdita.
Allora nessuno più compra.
E quando il mercato risale? La
gente non è pronta a comprare.
Questo significa “parco buoi”:
comprare vicino ai massimi e
vendere vicino ai minimi. Perciò
il risparmiatore fai-da-te è condannato
a perdere sempre"


Questo processo accade - all'incirca - ogni dieci anni.
E OCCORRE SAPERLO BENE!

Ieri, il petroleo era a 90 dollari il barile.
Se ne fregano, ovviamente. Non esiste che, dopo aver guadagnato un sacco di soldi grazie all'aumento del petroleo, io porti i prezzi al prezzo giusto.
Questo dimostra che ebrei e arabi sono SEMPRE D'ACCORDO quando si tratta di business. Per il resto - tipo la guerra - se la cavano come possono dal 1947...

La formula odierna è molto semplice:

vendo tante azioni
il petroleo aumenta e io - ovviamente - faccio scendere il prezzo delle azioni perché sto perdendo, e quando il prezzo del petroleo scende (quindi quando ho riguadagno un sacco di soldi nel giro di 30 secondi, soldi che potrei ridistribuire), io ti dichiaro il fallimento relativo all'aumento del petroleo che "E' STATO" ma che non è più; e tu, governo USA (FANTASTICA ANALISI DI CIRENO) mi dai i soldi che servono per non fallire.
Certo che è strano in un paese come gli u.s.a.
Ma è anche vero che sono in CAMPAGNA ELETTORALE...

Chiedete a Sarah Palin. Vi dirà niente.

[SM=x584469] [SM=x584469] [SM=x584469]


=cireno=
00sabato 20 settembre 2008 07:14
Re:
zobmie, 19/09/2008 11.23:

Temo che la battaglia Alitalia sia in effetti una battaglia pro o contro Berlusconi.

In questo panorama si è arrivati al nulla.
Ci sono però alcuni dati di fatto:
1) Alitalia è da anni in grave perdita.In un sistema normale avrebbe già dovuto chiudere.
2) un'azienda in tale situazione e con sovraccarico di personale è assai poco appetibile.
3) la dimostrazione è che i vari pretendenti ad uno ad uno se la sono squagliata.
4) se la soluzione Air France era buona non vedo perchè non è stata conclusa.Tempo perfarlo ce n'è stato e Berlusconi non era ancora al governo.
5) è ridicolo pretendere che imprenditori entrino in un'iniziativa senza la speranza (o, nel nostro caso, il miraggio) di guadagnarci.
L'imprenditore (come quel comune cittadino che lo critica) non sono opere pie.
6) i piloto Alitala saranno pure i migliori ma sono anche i più barricaderi (non si contano i loro scioperi) e, dicono, anche ricchi di privilegi.Pare peò siano un'aggravante anomala dei costi.
Avere in una squadra giocatori bravi ma problematici (alla Cassano prima maniera) non è gradito a molti.
7) se, alla fine della fiera, Alitalia fosse davvero un grosso affare molti si farebbero avanti e con offerte allettanti.Non vedo perchè no.
Pare invece che, in considerazione anche di un personale recalcitrante che vola ancora nelle nuvole, ci sia più ripulsa che interesse.
8) il sottoscritto (Zombie) ha lavorato in un'azienda a carattere nazionale in crisi che chiese ai dipendenti grossi prepensionamenti e riduzioni delle busta paga.Anzi, partecipò direttamente alle trattative.L'accordo raggiunto consentì che dopo 2 anni l'azienda anzichè i libri in tribunale si risollevasse completamente.
I più favorevol a firmare furono proprio quelli della CGIL (naturalmente su pressioni dal partito) che salvarono così la dirigenza (mentre altre sigle avrebbero voluto un ovvio ricambio).
Il massimo esponente di questa dirigenza è ancora sulla cresta dell'onda e, guarda caso, ha dimezzato i debiti che il PDS aveva nei confronti della sua azienda.
E' inutile che mi chieda i nomi (ho comunque interessante documentazione in proposito); il fatto è che in queste mega partite economiche la politica (sporca) la fa da padrone .Altro che balle!


[SM=x584438]




Ho grassettato due periodi del tuo post, ai quali rispondere.

Il primo: la soluzione Air France. Alla luce di quello che sta succedendo oggi la soluzione Air France era fantastica, non buona. Perchè si sarebbe presa TUTTO il baraccone nel quale avrebbe investito, come da proposta, 14 miliardi di euro in tre anni. Gli esuberi sarebbero stati 3500 che poi voleva dire 5000. Due inciampi hanno rotto ogni soluzione. Il primo, che i sindacati si opponevano al riporto su Parigi di TUTTI i voli intercontinentali in partenza dall'Italia. Il secondo, quello decisivo e dirompente, è che nel contratto il nostro governo voleva mettere la clausola che, a elezioni avvenute e governo nuovo, questi potesse invalidare il contratto. E Berlusconi e carrozzone di nani e ballerine non faceva altro che dire a destra e a manca "CHE C'ERA UNA CORDATA ITALIANA BELL'E PRONTA E CHE NON SI DOVEVA SVENDERE AI FRANCESI".
La cordata italiana eccola qua: 22 avvoltoi che fondano una nuova compagnia, CON UN INVESTIMENTO DI UN MILIARDO, che lasciano la vecchia Alitalia ai suoi debiti, che ritirano metà del personale Alitalia a stipendi ridotti fino al 40%, che già hanno in previsione di cedere a Lufthansa facendoci sopra un bel profitto, che delle sorti Alitalia non gliene frega niente (la CAI è un'altra compagnia NUOVA....). Ecco, questa è la prima risposta.

La seconda.
Con una domanda. Ma a te, un sistema che quando le cose, per le imprese, vanno bene ti danno il minimo stipendio possibile e consentito e quando, per loro colpe spesso, vanno male chiedono ai loro dipendenti di "fare sacrifici" decurtandosi lo stipendio, salvo poi, una volta raggiunto di nuovo lo stato di produzione di utili, non distribuire un cazzo, more solito, ai dipendenti che hanno tirato la cinghia, ti pare normale?
Un sistema economico basato sul capitalismo dice che se un'impresa non funziona deve chiudere, senza interventi di nessun tipo. Troppo comodo il ricatto ai propri dipendenti "o mangiate la minestra o saltate la finestra"....questo andrebbe bene se le imprese fosse cooperativizzate: vai male? dobbiamo fare sacrifici? bene, cedeteci parte del capitale azionario.
Un sistema che si intasca gli utili e lascia le perdite da pagare alla collettività è da cambiare, non ti pare?



orlando furyoso
00sabato 20 settembre 2008 17:26
Il capitalismo si evolve , nel bene e nel male. Il comunismo no.
Gli eccessi di questi anni verranno arginati e nuove regole verranno scritte. Gli USA si riprenderanno come successe nel 1930.
In un regime comunista , dove la gente sta gia' mediamente nella merda, e' vero che cio' non sarebbe successo . Ma e' anche vero che la gente rimmarra' sempre nella merda.
Per quanto riguarda Alitalia , il buon ciro fa l'ingenuo. Air France non avrebbe mai comprato Alitalia perche' l'azionista di riferimento dei francesi (lo stato) mai e poi mai avrebbe consentito a Spinetta di portare a termine l'operazione . I francesi non sono coglioni.Coglioni erano Prodi e TPS a credere di metterla nel culo ai cuggggini d'oltralpe.
=cireno=
00domenica 21 settembre 2008 09:37
Re:
orlando furyoso, 20/09/2008 17.26:

Il capitalismo si evolve , nel bene e nel male. Il comunismo no.Gli eccessi di questi anni verranno arginati e nuove regole verranno scritte. Gli USA si riprenderanno come successe nel 1930.
In un regime comunista , dove la gente sta gia' mediamente nella merda, e' vero che cio' non sarebbe successo . Ma e' anche vero che la gente rimmarra' sempre nella merda.
Per quanto riguarda Alitalia , il buon ciro fa l'ingenuo. Air France non avrebbe mai comprato Alitalia perche' l'azionista di riferimento dei francesi (lo stato) mai e poi mai avrebbe consentito a Spinetta di portare a termine l'operazione . I francesi non sono coglioni.Coglioni erano Prodi e TPS a credere di metterla nel culo ai cuggggini d'oltralpe.



Il "buon" Ciro fa l'ingenuo e il "buon" Fumoso non sa quello che dice. Cioè dice senza sapere, o fingendo di non sapere.

Vero che il comunismo ha gravissime difficoltà ad evolversi per risolvere i problemi che presenta nella pratica:-

-eccesso di burocrazia
-stabilità dei quadri dirigenti
-mancanza di effettiva democrazia

ma il capitalismo NON PUO' evolversi perchè è nella sua natura spingere i consumi al parossismo e far fruttare, in qualsiasi maniera, i capitali improduttivi: la lezione del '29 si è ripetuta solo adesso, e non ha insegnato niente, perchè nel periodo ci sono state due tre guerre e la guerra fredda, quindi il consumo e la realizzazione di armi hanno consentito al capitalismo di avere una valvola di sfogo. Come mai, ci si chiederà? Perchè il capitalismo HA BISOGNO delle guerre, dove un camion può durare un minuto mentre in tenpo di pace dieci anni.

Su Air France il "buon" fumoso non sa quel che dice. Air France VOLEVA comperare Alitalia per sottrarla a Lufthansa che, essendo il terzo gruppo mondiale(airfrance è il primo)con l'acquisto del mercato italiano e delle sue rotte si sarebbe piazzata vicino alla stessa airfrance.
Chi non ha voluto l'affaire è stato Berlusconi che blaterava di "svendita della compagnia nazionale come fu per alfa romeo" e dichiarava di "avere già pronta una cordata per salvare la compagnia di bandiera". Ecco, il Buffone ora ci propina la svendita totale delle poche cose buone di Alitalia a una nuova compagnia di avvoltoi, con alitalia che andrà a chiudere senza fallire perchè il debito lo lascerà a noi contribuenti.

Il "buon" Fumoso farebbe miglior figura ad ammettere quello che si vede e che si sa.


orlando furyoso
00domenica 21 settembre 2008 15:16
Re: Re:
=cireno=, 9/21/2008 9:37 AM:



Il "buon" Ciro fa l'ingenuo e il "buon" Fumoso non sa quello che dice. Cioè dice senza sapere, o fingendo di non sapere.

Vero che il comunismo ha gravissime difficoltà ad evolversi per risolvere i problemi che presenta nella pratica:-

-eccesso di burocrazia
-stabilità dei quadri dirigenti
-mancanza di effettiva democrazia

ma il capitalismo NON PUO' evolversi perchè è nella sua natura spingere i consumi al parossismo e far fruttare, in qualsiasi maniera, i capitali improduttivi: la lezione del '29 si è ripetuta solo adesso, e non ha insegnato niente, perchè nel periodo ci sono state due tre guerre e la guerra fredda, quindi il consumo e la realizzazione di armi hanno consentito al capitalismo di avere una valvola di sfogo. Come mai, ci si chiederà? Perchè il capitalismo HA BISOGNO delle guerre, dove un camion può durare un minuto mentre in tenpo di pace dieci anni.

Su Air France il "buon" fumoso non sa quel che dice. Air France VOLEVA comperare Alitalia per sottrarla a Lufthansa che, essendo il terzo gruppo mondiale(airfrance è il primo)con l'acquisto del mercato italiano e delle sue rotte si sarebbe piazzata vicino alla stessa airfrance.
Chi non ha voluto l'affaire è stato Berlusconi che blaterava di "svendita della compagnia nazionale come fu per alfa romeo" e dichiarava di "avere già pronta una cordata per salvare la compagnia di bandiera". Ecco, il Buffone ora ci propina la svendita totale delle poche cose buone di Alitalia a una nuova compagnia di avvoltoi, con alitalia che andrà a chiudere senza fallire perchè il debito lo lascerà a noi contribuenti.

Il "buon" Fumoso farebbe miglior figura ad ammettere quello che si vede e che si sa.





ciro hai l'eta' dei dinosauri e credi ancora alle fiabe o sei il solito vetero comunista che racconta balle al p[opolino.
Il berlusca ha certamente gonfiato la "cordata" che comunque esiste ed e' sufficientemente seria. Air France non ha comprato Alitalia non per i motivi che tu comunista jurrassico adduci , ma perche' richiamato dal suo governo a non commettere cazzate.Oggi non c'e' nessuna compagnia straniera che e' interessata ad alitalia e questo non ti accende quel poco di materia grigia che ti e' rimasta? [SM=x584424]




=cireno=
00domenica 21 settembre 2008 19:16
Re: Re: Re:
orlando furyoso, 21/09/2008 15.16:



ciro hai l'eta' dei dinosauri e credi ancora alle fiabe o sei il solito vetero comunista che racconta balle al p[opolino.
Il berlusca ha certamente gonfiato la "cordata" che comunque esiste ed e' sufficientemente seria. Air France non ha comprato Alitalia non per i motivi che tu comunista jurrassico adduci , ma perche' richiamato dal suo governo a non commettere cazzate.Oggi non c'e' nessuna compagnia straniera che e' interessata ad alitalia e questo non ti accende quel poco di materia grigia che ti e' rimasta? [SM=x584424]








Dve essere più forte di te, l'arroganza dei modi intendo, che è tipica di quelli che usano quella "faccia" per nascondere la mancanza di pensiero. E io ci ricado sempre, a prenderti sul serio.
Ninete da fare, non sei furioso, sei solo un coglione.
Cambia il nick.


orlando furyoso
00lunedì 22 settembre 2008 02:09
Re: Re: Re: Re:
=cireno=, 9/21/2008 7:16 PM:




Dve essere più forte di te, l'arroganza dei modi intendo, che è tipica di quelli che usano quella "faccia" per nascondere la mancanza di pensiero. E io ci ricado sempre, a prenderti sul serio.
Ninete da fare, non sei furioso, sei solo un coglione.
Cambia il nick.





La mia non e' arroganza mio caro vecchio ciro.Sono stufo delle tue fregnaccie e della tua incapacita' ad essere almeno una volta obiettivo.
Vabbe' che frequenti ormai solo una massa di forumisti che vedrebbero volentieri la rivoluzione per le strade salvo poi non parteciparci di persona perche' profondamente cialtroni.
Crogiolati in un dilucide frequentato ormai solo da questi "terroristi " della tastiera che il lunedi' tornano in ufficio con la loro faccia da cane coker.
Fai il fenomeno con quelle poche donne disperate che sopportano il tuo patetico machismo da bar sport.
Tu come gli altri rivoluzionari con la molotov rimpita di latte avete delle proposte di societa' tali, che qualunque lavoratore vi manderebbe a dare via il culo in meno di 3 secondi.
Vai sui campi da golf a fare proseliti con il tuo marxismo da operetta da serie b: di certo qualche ornitopriva ,tipo celeno, un pompino pur di mandare giu' qualcosa di caldo te lo concederebbe.





orlando furyoso
00lunedì 22 settembre 2008 02:41
sempre per cirillo
leggi qui

Nel caso Air France l'improvviso cambio di rotta arrivò dopo 15 giorni di negoziato nel corso del quale il sindacato aveva ottenuto molto dai francesi. Per motivare il no allora i piloti arrivarono a dire che per un problema di dignità professionale non potevano andare in Cassa integrazione come tutti gli altri lavoratori. L'azzeramento della trattativa con i transalpini determinò poi le dimissioni dell'amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato, e fu commentato dall'allora premier Romano Prodi con parole (profetiche) che oggi dovrebbero far riflettere: «I sindacati hanno rotto una trattativa seria, ora se ne devono assumere le responsabilità». Corsi e ricorsi, viene da commentare.



Se ci fosse stata Maggie i sindacati sarebbero andati a dare via il culo subito. Altro che farli entrare nel tavolo delle trattative.
=cireno=
00lunedì 22 settembre 2008 07:56
Non ci sono terapie, troppo pirla
Orlando, sei malato, oltre che coglione. Vaffanculo e restaci.
Conte Von Stauffemberg
00lunedì 22 settembre 2008 17:16
Re: Non ci sono terapie, troppo pirla
=cireno=, 22/09/2008 7.56:

Orlando, sei malato, oltre che coglione. Vaffanculo e restaci.


se la smettete,come premio vi regalo due dvd con tutti i discorsi di Prodi dal 1999 a oggi [SM=x584427] [SM=x584427]


profondoorrosso
00lunedì 22 settembre 2008 19:38
Re: Re: Non ci sono terapie, troppo pirla
Conte Von Stauffemberg, 22/09/2008 17.16:


se la smettete,come premio vi regalo due dvd con tutti i discorsi di Prodi dal 1999 a oggi [SM=x584427] [SM=x584427]





e io quelli del capitano Kirk dall'anno stellare 2320 ad oggi


=cireno=
00lunedì 22 settembre 2008 20:12
Re: Re: Non ci sono terapie, troppo pirla
Conte Von Stauffemberg, 22/09/2008 17.16:


se la smettete,come premio vi regalo due dvd con tutti i discorsi di Prodi dal 1999 a oggi [SM=x584427] [SM=x584427]





Prodi sarà ricordato come il meno peggio, se non il meglio, in questi anni di disperazione berluscon-fini-bossiana. Ma i discorsi no, soffrirei di incubi. Dopo.


Conte Von Stauffemberg
00lunedì 22 settembre 2008 20:56
Re: Re: Re: Non ci sono terapie, troppo pirla
=cireno=, 22/09/2008 20.12:



Prodi sarà ricordato come il meno peggio, se non il meglio, in questi anni di disperazione berluscon-fini-bossiana. Ma i discorsi no, soffrirei di incubi. Dopo.




Ma i discorsi no, soffrirei di incubi. Dopo.

mi dispiace ma se tu e il furyoso continuate di questo passo,la condanna è inevitabile,
3ore di Prodi al giornox30giorni [SM=x584425] [SM=x584425]



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