Re:
TheSandman, 19/09/2007 12.07:
Bagration?
Čičagov?
O forse quel "oggi lo diremmo" significa che è un diplomatico?
O forse un agente segreto?
Fanculo, ti restituisco lo scettro.
Sapevo che non dovevo affidarti la cavalleria alleata.
La gamba come va?
Pëtr Ivanovič Bagration
Nato nel 1765 a Kizlyar, in Daghestan, era un principe della dinastia reale georgiana dei Bagrationi. Il padre, principe Ivan, era un colonnello dell'armata russa. Dopo avere ricevuto una educazione consona al suo rango, specialmente in ambito militare, entrò nell'esercito russo nel 1782.
Negli anni successivi fece esperienza nelle battaglie del Caucaso, dove numerosi furono gli scontri con i Turchi; nel 1788, prese parte all'assedio di Ochakov, nel quale l'esercito russo fu guidato alla vittoria dal generale Potëmkin, mentre nel 1794 partecipò alla campagna polacca, a seguito della quale fu nominato generale. Nel 1799 il generalissimo Suvorov, accortosi delle grandi capacità del Bagration, lo volle con sé nella campagna militare che vide impegnato l'esercito russo in Italia ed in Svizzera. Decisivo fu il suo apporto alla vittoria di Lecco (26 aprile) ed a quella di Cassano d'Adda il giorno successivo sul generale francese Moreau e si distinse nelle battaglie sul Trebbia del 17, 18 e 19 giugno contro le truppe del MacDonald, al punto che il suo comandante Suvorov lo definì:<<il mio braccio destro>>.
Nel 1805, durante le guerre napoleoniche, Bagration aumentò ulteriormente la propria fama di grande e coraggioso generale; infatti, nella battaglia di Hollabrunn, la grande resistenza di Pyotr e del reparto da lui controllato si rivelò decisiva per la copertura della ritirata di gran parte dell'esercito russo, guidato da Kutuzov su Znaim, che altrimenti sarebbe sicuramente distrutto dall'armata francese. Il 2 dicembre, nella disastrosa sconfitta di Austerlitz, Bagration guidò l'ala sinistra dell'esercito russo, non riuscendo ad evitare il gravissimo rovesciamento.
Nel 1807 combatté valorosamente, nell'armata del generale Bennigsen, nelle battaglie di Eylau, Heilsberg e Friedland e concluse il 20 giugno l'armistizio con Gioacchino Murat cui fece seguito la pace di Tilsit. L'anno successivo, nella guerra di Finlandia contro gli svedesi, guidò l'esercito alla conquista delle Isole Åland, mentre nel 1809 combatté contro i Turchi: per le vittorie riportate in questo periodo, ottenne vari riconoscimenti.
Nel 1812, dopo molti successi, fu sconfitto dai francesi a Mogilev, in Bielorussia, tuttavia la fiducia dello zar Alessandro I nei suoi confronti non venne meno e per questo motivo gli fu affidata la guida dell'ala sinistra dell'esercito russo durante la battaglia di Borodino. Il 7 settembre, nel momento centrale dello scontro, fu ferito gravemente: morì il 12 settembre nel villaggio di Simi.