Passanti anonimi
Siamo i passanti anonimi
sui marciapiedi lucidi
delle città
ci piovono addosso le grondaie
il broncio delle nuvole intradotte
il nostro stesso fiato intraducibile
corriamo nella trappola del centro,
i corpi stretti come a ripararci
nei grigi impermeabili
del silenzio
che esplode dentro quasi più fragore
del tuono che annunciava questa pioggia.
Ultime grate di periferia,
fughe improvvise poi, per liberarci
al primo chiarore apparso in uno squarcio
di blu-
promessa di un arcobaleno
labile come a volte è la speranza
di farne arco
sopra i nostri abbracci
Rosanna