Palermo, arrestato il chirurgo Carlo Marcelletti

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martee1964
00mercoledì 7 maggio 2008 08:50
PALERMO (6 maggio) - Carlo Marcelletti, direttore della Divisione di Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo, è agli arresti domiciliari con l'accusa di concussione, truffa e peculato e pedopornografia. Il provvedimento è stato adottato nell'ambito di un'indagine condotta dalla Finanza e dalla Mobile di Palermo avviata in seguito a una denuncia contro ignoti per minacce, presentata da un familiare del vincitore di un appalto dell'ospedale Civico di Palermo. L'inchiesta, coordinata dal pm Fabrizio Vanorio, è condotta dalla Mobile e dalla Finanza.

Indagine e accuse . Nasce dalle minacce subite da una donna, che ritrovò nella sua auto la testa mozzata di un cane, l'indagine che oggi ha portato all'arresto di Marcelletti. Gli agenti del commissariato Zisa, che si occupavano del caso, hanno intercettato il fratello della vittima, un imprenditore che gestiva appalti per l'ospedale Civico di Palermo, indicato dalla donna come possibile autore del gesto per dissidi familiari. Ma dall'ascolto delle conversazioni del presunto responsabile delle intimidazioni, la Mobile di Palermo è riuscita a ricostruire una fitta rete di illeciti amministrativi che avrebbe al centro Marcelletti.

Quattro i reati contestati al cardiochirurgo: il peculato, la concussione, la truffa e la detenzione di materiale pedopornografico. Quest'ultima accusa fa parte di un altro filone di indagine e sarebbe legato alla scoperta di alcuni Mms hard nella memoria del cellulare del professionista. Per quanto riguarda le altre contestazioni, secondo la polizia per mesi il cardiochirurgo non avrebbe fatturato l'attività medica svolta intramoenia nell'ospedale Civico, intascando così tutto l'onorario delle visite effettuate ed evitando di dare all'azienda la percentuale che le spettava per legge. La condotta, che integrerebbe il reato di peculato, avrebbe fruttato migliaia di euro al professionista con un rilevante danno all'azienda ospedaliera.

Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dalla Mobile, inoltre, è emerso che Marcelletti proponeva ai genitori dei piccoli pazienti, che avrebbe dovuto operare, di usufruire nella struttura pubblica del trattamento ospedaliero previsto per chi sceglie il privato, certificando, invece, che l'operazione era stata eseguita a costo del servizio sanitario nazionale. Il medico avrebbe preteso in cambio del trattamento di favore dazioni di denaro per la sua associazione la Abc (Associazione per la cura del bambino cardiopatico-Onlus). La condotta è stata confermata dalla testimonianza di alcune delle persone offese, e da intercettazioni (in questo caso il reato contestato è la concussione) o da accertamenti documentali (il magistrato ha contestato la truffa aggravata).

Inoltre parte del denaro preteso dai genitori dei pazienti sarebbe stato destinato da Marcelletti non alla associazione Abc, ma alle sue casse personali e impiegato per cene e viaggi.

L'inchiesta è partita ad aprile del 2007. Al filone investigativo condotto dalla polizia si è aggiunto quello della Guardia di Finanza che indagava a seguito di un esposto anonimo sulle forniture sanitarie e parasanitarie. E proprio sulla gestione delle forniture si incentrano, ora, le attività della polizia che ha effettuato decine di perquisizioni in imprese e società del settore del Lazio e di Palermo. Sarebbero decine gli indagati.

Pedopornografia L'ipotesi di pedopornografia si baserebbe sul ritrovamento nella memoria del cellulare del professionista di 5-6 mms, nei videomessaggi ci sarebbero seni e sedere che secondo la Procura apparterrebbero ad una minorenne di cui non si vede il volto. Gli investigatori avrebbero identificato la ragazzina sulla base del numero del cellulare dal quale sono stati inviati i messaggi che risulta intestato alla madre della minore.

Il legale: determinato e sereno «Ho sentito per telefono il professor Carlo Marcelletti, è sereno e assolutamente determinato a chiarire una vicenda per lui del tutto inattesa». Lo ha detto l'avvocato Maurizio Piazza, uno dei due legali del chirurgo.Sul merito delle accuse Piazza ha aggiunto: «non ho ancora preso visione dell'ordinanza, nè ho ancora incontrato il professore: ci vedremo domattina per fare il punto della situazione».

Perquisita la clinica Paideia a Roma dalla guardia di finanza, nel residenziale quartiere Fleming dove Marcelletti, come in altre cliniche romane, risulta avere uno studio che frequentava solo molto saltuariamente.

Sic: eccellente professionalità «Carlo Marcelletti è un cardiochirurgo di fama internazionale, dalla eccellente professionalità, per quel che riguarda le accuse che gli sono mosse bisogna aspettare con fiducia l'esito delle indagini in corso». È quanto afferma Roberto Tersigni, presidente della Società Italiana di Chirurgia (SIC). «La SIC - ha aggiunto Tersigni - si augura che i fatti che gli sono contestati non sussistano ma ci atteniamo con fiducia al lavoro della Magistratura perchè i chirurghi non sono individui al di là della legge, sono cittadini come tutti gli altri».

Marcelletti coordinò nel maggio del 2000 l'equipe di chirurghi che separò le sorelline siamesi di origine peruviana Marta e Janet Milagro nell'ospedale civico di Palermo. Purtroppo le bimbe morirono. Marcelletti fece anche il primo trapianto di cuore in Italia il 10 febbraio dell'86 su un bambino di Roma e tentò la terapia chirurgica di malformazioni congenite del cuore in soggetti in età pediatrica.



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gioiaedolore
00mercoledì 7 maggio 2008 14:53
un lazzarone di meno. urra'..urra'..urra''
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