ma è possibile che abbiamo perso cosi tanto la cultura su questi temi che ogni volta che si affronta un qualunqu ediscorso bisogna metter mano al vocabolario?
re|li|gió|ne
s.f.
1a AU insieme di credenze, pratiche, atti di culto e sim., che esprimono il riconoscimento da parte degli esseri umani di un principio superiore, spec. della divinità: r. monoteista, politeista, panteistica, animista; praticare la r. | religiosità, devozione: un uomo di pro- fonda r.; estens., timore della divinità: una persona senza r. | scherz., non c’è più r.!, per esprimere che non c’è più rispetto per nulla, spec. per le tradizioni
1b TS dir.can., società riconosciuta dalla chiesa i cui membri pronunciano voti pubblici di umiltà, povertà, obbedienza: r. di voti solenni
1c LE comunità religiosa; convento, monastero: i due fratelli ... se n’andarono a una r. di frati (Boccaccio)
2a AU l’insieme dei dogmi, dei precetti, dei riti propri di una religione storicamente e teologicamente determinata; confessione religiosa: insegnare, predicare, osservare, abbracciare, lasciare una r.; r. cattolica, ebraica, buddista, musulmana | solo sing., per anton., quella cattolica: morire con i conforti della r., avendo ricevuto i sacramenti
2b CO nell’ordinamento scolastico italiano, materia relativa all’insegnamento della religione cattolica: professore, ora di r.; insegnare r. in una scuola media
3 AU estens., cura, rispetto, devozione per qcn. o qcs. ritenuto sacro; culto, mito, venerazione: r. della famiglia, della patria, del lavoro, del dovere
4 LE sentimento di sacralità, di santità ispirato da un luogo; fascino, suggestione: or la chieggio alla terra, almen l’antica | r. del bel loco io senta (Foscolo)
ECCHECAZZO, ora illustra come c'entra l'ateismo nella definizione.