sonardj
00mercoledì 22 febbraio 2006 13:49
Telecom ha infatti annunciato che il 9 marzo lancerà un'Adsl con velocità fino a 20 Megabit al secondo (il prezzo è ancora ignoto).
Nel 2007 passerà ai 50 Mbps. Non sono semplici upgrade di banda, come quelli che finora si sono succeduti negli anni scorsi; ma equivalgono a un giro di boa, perché sono sottesi a una ristrutturazione profonda dell'Adsl italiana.
Telecom può lanciare quelle velocità, infatti, perché sta trasformando la rete banda larga italiana. Abbandona il protocollo Atm, che finora è stato quello usato da tutte le Adsl italiane ed europee. E passa a un modello Adsl full Ip, tutta basata su Ip.
Addio al collo di bottiglia rappresentato dal nodo Atm in centrale telefonica, dove nei Vp (virtual path) spesso la banda per utente risulta strozzata.
L'altra novità è il cambio di Dslam (Digital Subscriber Line Access Multiplexer - apparati in centrali con cui è fornita l'Adsl all'utente): adesso Telecom si sta dotando di Dslam Adsl 2 Plus, che offrono molti vantaggi rispetto ai vecchi.
Cioè maggiore velocità di picco (fino a 24 Mbps), migliore stabilità di linea, più efficace monitoraggio dei guasti.
Non finisce qui, perché se Telecom intende passare all'Adsl a 50 Mbps significa che poi monterà anche Dslam Vdsl.
Non si sa ancora su quanta parte di popolazione la rete Telecom sarà aggiornata al full Ip e all'Adsl 2 Plus. È certo però che anche la concorrenza si gioverà della nuova rete, laddove presente. E quindi potrà offrire Adsl su Ip e 2 Plus.
Lo garantisce la nuova delibera sull'Adsl all'ingrosso, pubblicata da Agcom (Autorità garante Tlc) nei giorni scorsi: Telecom è obbligata a fornire accesso alla propria rete, ai provider, "indipendentemente dalla tecnologia impiegata (Atm o Ip)". È, questa clausola, una conquista dell'ultimo minuto da parte dei provider: era assente, infatti, nella bozza di provvedimento pubblicato nelle scorse settimane.
fonte. mytech