Re: la solitudine dei numeri primi
Tr@inspotting, 2012/05/08 22:05:
non sopporto questo tipo di letteratura sovra-emozionale.
qualcuno sa ancora raccontare la vita normale?
Thomas Mann sapeva scrivere 1 racconto sul proprio cane; oggigiorno per emozionarti ti descrivono stupri, violenze, disgrazie e paranoie. facile. troppo facile
deve esserci qualcosa che non va. non posso essere d'accordo con Traispotting....eppure lo sono.
anche se fra i romanzi attuali la solitudine dei numeri primi mi e' sembrato fra i meno peggio.
certo e' che ormai per emozionare un pubblico sempre piu' assuefatto, gli scrittori ricorrono a strattagemmi da gran guignol.
A questo proposito ricordo un racconto breve di Camilleri dove Montalbano si trova a vivere una situazione splatter fino a che non telefona lui stesso a Camilleri chiedendogli se era ammattito.
Camilleri gli risponde che voleva solo dimostrare che non ci vuole niente a scrivere cose del genere e scusandosi promette di non farlo piu'. molto divertente....e esatto.