Mani Pulite sul pallone ( ciao Slobo mon amour...)

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Red...Lady
00mercoledì 24 maggio 2006 18:53
Mani Pulite sul pallone
Marco Travaglio


Non basterebbe un plotone di neuropsichiatri, né un manipolo di criminologi, per spiegare le reazioni della Casa della Libertà Provvisoria alla nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell´Ufficio indagini della Federcalcio. Reazioni decisamente più dure di quelle che avrebbero accolto la nomina di Al Capone. Il fatto è che, per la prima volta nella sua storia, il calcio italiano scivola via dalle mani della politica, che fin dai tempi del Duce l´aveva sempre usato come "instrumentum regni" e gestito come il cortile di casa.

Scivola via, il calcio, e si dà un vertice totalmente sganciato dai partiti. Il commissario Guido Rossi e il procuratore Borrelli sono due marziani: hanno un´età, una storia, un prestigio, un peso specifico e un orgoglio financo un po´ snobistico della propria autonomia da garantire assoluta libertà di movimento, al riparo da ogni condizionamento, ammiccamento, accomodamento. Con due così, l´italica arte della strizzatina d´occhio, del darsi di gomito, dell´ "aumma aumma", del ricattuccio non attacca. E tanto basta a spiegare lo sgomento di chi quell´italica arte ha elevato a programma di vita e poi di governo. Quelli che tuonano contro Borrelli sono gli stessi che 12 anni fa volevano Previti ministro della Giustizia e 10 anni fa avevano pronto un collegio sicuro per Dell´Utri e uno per Squillante (il primo fu eletto, il secondo fu arrestato appena in tempo). Pretendere da questa gente un giudizio sereno su Borrelli è come stupirsi se la Banda Bassotti detesta il commissario Basettoni. L´idea, poi, che a guidare le indagini sul calcio sia uno che sa guidare le indagini getta gli intoccabili nel più cupo smarrimento: all´ex procuratore di Milano avrebbero preferito di gran lunga un procuratore della Gea.

In fondo, bisogna capirli. Già duramente provati dalle indagini sui furbetti, dalle elezioni politiche, dalla cattura di Provenzano, dall´arresto di Previti e dalla condanna di Vanna Marchi, stanno vivendo come un incubo questa strana aria di legalità che si respira da qualche settimana. Il centrosinistra non c´entra, anzi: Prodi aveva pensato bene di offrire la Federcalcio a Gianni Letta, il quale ci aveva fatto la grazia di declinare, e solo a quel punto era saltato fuori Guido Rossi. Quel che si dice, per la politica politicante, un marziano. Un odioso e odiato "moralista" che parla di «etica negli affari» e «conflitto d´interessi», e che con la sinistra ufficiale c´entra poco o nulla (basti pensare alla sua fiera opposizione alla scalata Unipol a Bnl e all´immortale battuta sulla «merchant bank» di Palazzo Chigi ai tempi di D´Alema). Esattamente come Borrelli, protagonista di epici scontri con il centrosinistra ai tempi della famigerata Bicamerale e delle leggi-vergogna della legislatura dell´Ulivo. Per questo Berlusconi li detesta: sa benissimo che la sua litania sulla «sinistra che ha messo le mani sul calcio» è una balla sesquipedale, visto che né Rossi né Borrelli rispondono ad alcuno se non alle proprie coscienze e alle leggi penali e sportive. Ed è proprio questo che lo preoccupa. È più forte di lui. Quando sente parlare di legge, e peggio ancora di coscienza, mette mano alla fondina. O allo stalliere.

Come diceva Bossi quand´era lucido, «se Berlusconi piange, state allegri: vuol dire che non ha ancora messo le mani sulla cassaforte». Dunque stiamo allegri. Godiamoci questa boccata d´ossigeno, ovviamente passeggera, finchè dura: due uomini di legge di specchiata fama ai vertici del calcio. E ringraziamo l´ingorgo istituzionale, il vuoto di potere a Roma, le intercettazioni di Torino e di Napoli e le congiunzioni astrali che han consentito ad alcune pericolose schegge di legalità di insinuarsi proditoriamente nel corpo marcio del Paese, rischiando fra l´altro di creare un pericoloso precedente. Se non si provvede per tempo, queste tracce di Stato potrebbero contaminare irrimediabilmente l´Antistato e disorientare l´opinione pubblica non più avvezza a emozioni così choccanti.

È bello leggere, mentre le acque del Mar Rosso restano ancora miracolosamente aperte, i commenti di Cicchitto, Rotondi, Mantovano e altri giureconsulti di fama mondiale sul ritorno di Borrelli. Non potendo tirar fuori la solita menata delle toghe rosse, anche perché il Comintern non ha squadre nel campionato di serie A, sono a corto di argomenti. Detestano Borrelli, ma non riescono a trovare un solo motivo (confessabile, s´intende) per cui non dovrebbe diventare procuratore della Figc. E per di più sanno che i tifosi di tutt´Italia non capiscono a quale titolo i politici continuino a pontificare sul pallone e, auspicando una giustizia rapida e inflessibile, non comprendono perché mai Borrelli non va bene. È forse un dirigente di qualche squadra? Lo manda forse l´Inter, o la Juve, o il Peretola? Non sanno che dire, e allora delirano, dicendo cose che una persona normale si vergognerebbe di pensare. Berlusconi seguita a blaterare di «mani della sinistra sul calcio», ma solo perchè vorrebbe tenercele ancora lui («Ho detto a Galliani di non dimettersi»: come se la Lega Calcio la nominasse il capo dell´opposizione o il padrone di Milan). Intanto Fabrizio Cicchitto, con grave sprezzo del ridicolo, intravede «una manina che vuole recuperare il giustizialismo» e parla di «nomina incredibile e tutt´altro che innocente»: e lui, venendo dalla P2, di colpevoli se ne intende. La manovra, prosegue il boccoluto muratorino, punta a «riprendere a sparare a raffica in molteplici direzioni, e aumentare il potere di ricatto e di interdizione di alcuni ben precisi ambienti milanesi collocati a cavallo fra alcuni grandi studi legali, alcune banche, qualche potere editoriale». Parole incomprensibili, da cifrario esoterico. «È un´altra prova del regime dell´Unione», tuona Isabella Bertolini, farfugliando di «uso politico della giustizia sportiva contro Berlusconi». Anche Alfredo Mantovano di An, magistrato-deputato («toga nera»?), sostiene che questa è «la risposta più adeguata all´intenzione di Berlusconi di tornare presidente del Milan». Capìta l´antifona? Borrelli potrebbe disturbare il conflitto d´interessi politico-sportivo di Berlusconi, dunque è meglio che si faccia da parte (a proposito: ma perchè Mantovano e Bertolini, a proposito del nuovo capufficio indagini, pensano subito al Milan? Sanno qualcosa che noi non sappiamo?). Sempre acuto l´ex ministro Gasparri: «Io non ho problemi perché sono romanista, ma se fossi milanista sarei preoccupato. Perché gli ex procuratori di Milano non vanno in pensione a fare i nonni?». Parola del responsabile di un partito che, all´Authority della Privacy, ha nominato un condannato definitivo per violazione della privacy. Il meglio lo dà l´on. avv. prof. Gaetano Pecorella: «Se Borrelli farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio italiano». Tre cazzate in una: il calcio italiano è finito a causa degli scandali, ben prima che arrivasse Borrelli; la politica non è mai finita, anche se la presenza di Pecorella in Parlamento potrebbe farlo supporre; Borrelli non s´è mai occupato di politica e ora non si occuperà i calcio: s´è sempre occupato di reati, e se questi hanno attinenza con la politica e con il calcio, è colpa della politica e del calcio, non di Borrelli.

Un certo Ciocchetti dell´Udc vaneggia di «ferite che si riaprono» e di nomina che «spacca ulteriormente il Paese». Evidentemente ha notizia di moti di piazza fra borrelliani e antiborrelliani che, per il momento, non abbiamo notato. Per il segretario, con rispetto parlando, della Nuova Dc, Gianfranco Rotondi, la nomina di Borrelli è «un´operazione politica contro Berlusconi», addirittura «un ghigno mafioso»: parola di uno che ha portato in Parlamento due pregiudicati, De Michelis e Cirino Pomicino (ieri molto critico anche lui). Ora Rotondi minaccia di «lasciare il Paese», per la gioia dei più. E pare che si lamenti anche Mario Pescante di An, quello che dovette dimettersi da presidente del Coni perché nel laboratorio dell´Acquacetosa era vietato cercare il doping, onde evitare il rischio di trovarlo.

Politici a parte, gli unici commenti normali arrivano da due calciatori azzurri. Alberto Gilardino: «Borrelli è uomo di grande competenza, mai come ora ci aspettiamo molto dalla giustizia sportiva perchè il calcio torni pulito» (Gilardino è, o almeno era fino a ieri, l´attaccante del Milan). E Simone Perrotta: «Se Borrelli è riuscito a fare pulizia nel mondo politico, ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di Mani pulite». Ecco: quel che sperano gli sportivi è proprio quel che temono lorsignori.

_________________


Slobodan
00mercoledì 24 maggio 2006 19:09
Re:

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 18.53





né Rossi né Borrelli rispondono ad alcuno se non alle proprie coscienze e alle leggi penali e sportive.





che faccio? rido? piango?

vabbè,vado a cena...



p.s.:e tu Cri,sei pronta a giocare l'anno prossimo con l'albinoleffe? e non solo in coppa italia?
Red...Lady
00mercoledì 24 maggio 2006 19:13
Re: Re:

Scritto da: Slobodan 24/05/2006 19.09



che faccio? rido? piango?

vabbè,vado a cena...



p.s.:e tu Cri,sei pronta a giocare l'anno prossimo con l'albinoleffe? e non solo in coppa italia?



io si, sono pronta...corri và che te se fredda il brodo vegetale... [SM=x584427]
Slobodan
00mercoledì 24 maggio 2006 19:13
Re: BAH

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 18.53


Quelli che tuonano contro Borrelli sono gli stessi che 12 anni fa volevano Previti ministro della Giustizia e 10 anni fa avevano pronto un collegio sicuro per Dell´Utri e uno per Squillante (il primo fu eletto, il secondo fu arrestato appena in tempo). Pretendere da questa gente un giudizio sereno su Borrelli è come stupirsi se la Banda Bassotti detesta il commissario Basettoni. L´idea, poi, che a guidare le indagini sul calcio sia uno che sa guidare le indagini getta gli intoccabili nel più cupo smarrimento: all´ex procuratore di Milano avrebbero preferito di gran lunga un procuratore della Gea.




io non ho tuonato,però sono molto perplesso(e avvolto in una curiosità leggera,molto leggera,,visto che stavolta si tratta di pallone e non di vite umane e Storia come l'altra volta).
Il mio giudizio sulla persona e sul magistrato borrelli resta pessimo,a prescindere dal mio non aver nulla da spartire ieri con previti dell'utri e squillante ed oggi con moggi.
è travaglio che prova a fare il furbetto del giornalino...
Per cui...chi è che la butta in politica? solo rotondi e cicchitto? [SM=x584435]
Slobodan
00mercoledì 24 maggio 2006 19:14
Re: Re: Re:

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 19.13


te se fredda il brodo vegetale... [SM=x584427]



SONO CARNIVORO [SM=x584468]
orlando furyoso
00mercoledì 24 maggio 2006 19:22

Politici a parte, gli unici commenti normali arrivano da due calciatori azzurri. Alberto Gilardino: «Borrelli è uomo di grande competenza, mai come ora ci aspettiamo molto dalla giustizia sportiva perchè il calcio torni pulito» (Gilardino è, o almeno era fino a ieri, l´attaccante del Milan). E Simone Perrotta: «Se Borrelli è riuscito a fare pulizia nel mondo politico, ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di Mani pulite». Ecco: quel che sperano gli sportivi è proprio quel che temono lorsignori.



Roba da autentico giornalista della Pravda dei tempi di Stalin.
Scommetto che il capo della propaganda dell' Unita' ti crea orgasmi da tittillamento prolungato del "G point" , tutte le volte che intravedi i suoi scritti. [SM=x584427]


Red...Lady
00mercoledì 24 maggio 2006 19:26
Re:

Scritto da: orlando furyoso 24/05/2006 19.22

Politici a parte, gli unici commenti normali arrivano da due calciatori azzurri. Alberto Gilardino: «Borrelli è uomo di grande competenza, mai come ora ci aspettiamo molto dalla giustizia sportiva perchè il calcio torni pulito» (Gilardino è, o almeno era fino a ieri, l´attaccante del Milan). E Simone Perrotta: «Se Borrelli è riuscito a fare pulizia nel mondo politico, ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di Mani pulite». Ecco: quel che sperano gli sportivi è proprio quel che temono lorsignori.



Roba da autentico giornalista della Pravda dei tempi di Stalin.
Scommetto che il capo della propaganda dell' Unita' ti crea orgasmi da tittillamento prolungato del "G point" , tutte le volte che intravedi i suoi scritti. [SM=x584427]




sicuramente, se proprio dovessi essere ridotta così male da eccitarmi leggendo, lo farei molto piu' volentieri per quello che scrive Travaglio piuttosto che leggendo quel che scrivi tu... [SM=x584459] [SM=x584459] [SM=x584459]
Red...Lady
00mercoledì 24 maggio 2006 19:34
Se il galantuomo diventa un nemico
Giorgio Bocca
la Repubblica
24-05-2006
Dice bene il regista Moretti: non è cambiato nulla, il paese è sempre sotto l´ala nera di una ondata reazionaria, nemica della democrazia e della giustizia, pronta all´attacco dello Stato e delle istituzioni, pronta soprattutto a considerare i galantuomini come nemici, gli onesti come colpevoli. Alla notizia che Francesco Saverio Borrelli era stato nominato capo dell´ufficio indagini della Federazione del calcio, l´Italia berlusconiana compatta è scesa in campo per accusarlo, in mancanza di delitti compiuti, delle peggiori intenzioni quali giustizialismo sovversivo, interdizione e ricatto verso l´Italia sportiva onesta che sarebbe quella dei notabili ladri e mafiosi del calcio.
Incredibile? Incredibile no ma salutare per capire che la partita non è ancora chiusa, che il recupero della democrazia è ancora da cominciare. Il modo di ragionare o sragionare è sempre lo stesso di Mani pulite e della gestione governativa di Berlusconi: l´esercizio della giustizia, ordinaria come sportiva, è una congiura politica con cui gli "assassini" comunisti e i loro utili idioti cercano di instaurare la loro dittatura.
Non importa che le indagini giudiziarie su Bettino Craxi e sui corrotti della prima Repubblica siano giunte a processi regolari, ritenuti tali dall´Alta corte di giustizia europea, non importa che la refurtiva dei loro furti sia stata recuperata nei caveaux delle banche svizzere o lussemburghesi, bisogna continuare a dire a gridare che Mani pulite fu una operazione premeditata per eliminare, per spezzare il fronte moderato italiano che sino allora aveva governato saggiamente l´Italia e impedito che cadesse nelle mani sanguinanti di una dittatura rossa. I ladri, i mafiosi, i corrotti e corruttori? Specchietti per le allodole, falsi scopi, inganni per il popolo bue, dietro i quali si muoveva implacabile l´armata dei rossi e dei loro stolti alleati. La nomina di Borrelli a dirigere le indagini sul grande scandalo del calcio è la cartina di tornasole, il reagente chimico, la prova della verità, la caduta delle menzogne, il re nudo del popolo berlusconiano che "non molla", che non tollera ritorni alla giustizia, che concepisce la democrazia solo come alleanza delle cosche più forti e più ricche. Eccoli lì tutti schierati come ai bei tempi in cui si gridava allo scandalo di Mani pulite, all´inaudito oltraggio che veniva compiuto perseguendo personaggi altolocati, politici e banchieri, finanzieri e poliziotti presi con le mani nella marmellata o come il povero Chiesa mentre facevano scomparire le banconote nel water del Pio Albergo Trivulzio.
Ecco dietro Berlusconi («Si sono scelti l´arbitro di fiducia») in prima fila Fabrizio Cicchitto, che non ci crederete ma apparteneva alla sinistra lombardiana, era per la politica etica per la epurazione dei ladri e ora alza il suo lamento se con la nomina di Borrelli «si ritorna al giustizialismo che ci ha deliziato negli anni Novanta», cioè se si ritorna ad essere per Lombardi e non per Craxi. E´ contro anche Maurizio Gasparri il missino che legiferava sulla televisione con l´approvazione di Silvio. Ha detto: «Io sono della Roma, se fossi del Milan sarei preoccupato». Capito? Per lui Borrelli un magistrato che per una vita ha onorato la magistratura sarebbe uno scelto da Guido Rossi per far carte false contro la squadra di Berlusconi. Che di cadaveri nell´armadio deve averne non pochi se grida che i «comunisti si sono impadroniti del calcio». Ci sono nella nostra politica dei nani che colgono ogni occasione per alzare il capino e far vedere che esistono. Uno è Marco Taradash esponente dei non meglio conosciuti Riformatori liberali. Lui è del disinteressato parere che le nomine di Guido Rossi a commissario straordinario della Federazione del calcio e della Melandri a ministro dello Sport abbiano uno scopo preciso «mettere le mani sul calcio e tentare di orientare politicamente le emozioni che la passione calcistica suscita. La nomina di Borrelli amplia la natura dello scontro. Non c´è ingenuità in questo ma voglia di rivincita politica con regole truccate e l´arbitro compare». Ha ragione Moretti: il berlusconismo che "non molla" è ancora fra di noi, nei giornali nelle televisioni nei due rami del Parlamento. Con le tecniche di sempre: l´arroganza, la certezza di essere detentori del potere, la diffamazione degli avversari.
Che cosa vuol dire il missino La Russa quando afferma che Borrelli è «persona preparata ma con un bagaglio di polemiche non marginali il quale può prefigurare una sorta di occupazione dello sport». Semmai diciamo noi potrebbe prefigurare una disoccupazione, un chiarimento visto che il Milan ha piazzato come presidente della Lega il suo amministratore Galliani, di Berlusconi fidato secondo.
«In Italia torna l´uso politico della Giustizia» afferma Gianfranco Rotondi segretario di una Democrazia Cristiana che francamente pensavamo defunta, super berlusconiano. E non poteva mancare la Santanché che attribuisce a Borrelli il motto «retrocedere, retrocedere, retrocedere» per dire che è stato chiamato a quel posto per punire la squadra di Berlusconi... Poteva mancare Stefania Craxi? «Mi auguro che non compia gli stessi errori che ha compiuto quando commissariava il mondo della politica». Quali errori? Quelli di scoprire i conti segreti del socialismo craxiano in Svizzera o i miliardi affidati a un barista di Portofino perché li portasse in Costarica? Non è cambiato nulla in Italia. Contro Borrelli quelli di sempre, con Borrelli quelli che stavano al suo fianco come Gerardo D´Ambrosio: «Sarà sicuramente all´altezza dell´incarico che gli è stato assegnato come ha fatto in passato. In analoghe circostanze si comportò benissimo». Già ma è proprio per questo che non è gradito a lor signori.


Slobodan
00mercoledì 24 maggio 2006 20:30
bah e ancora bah.
travaglio,bocca...chissà cosa avrebbero scritto se a eleggere il nuovo commissario ed il capo dell'ufficio indagini figc fosse stata l'altra metà del Paese mettendoci un ex senatore forlaniano o un picchiatore missino...
Di certo non l'avrebbero trattato come normale spoil sistem anglosassone...

AL LUPO AL LUPO,AIUTO,IL REGGIME,IL FASCISMO,I FASCISTI,IL CAVALIERE NERO METTE I SUOI TENTACOLI DAPPERTUTTO ORSU' RIPARIAMO IN SPAGNA...

ma 'ndè a cagàr.
Slobodan
00mercoledì 24 maggio 2006 20:36
net-sex

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 19.26

sicuramente, se proprio dovessi essere ridotta così male da eccitarmi leggendo, lo farei molto piu' volentieri per quello che scrive Travaglio piuttosto che leggendo quel che scrivi tu... [SM=x584459] [SM=x584459] [SM=x584459]



ma che fai,rispondi con una patetica giustificazione similacida non richiesta come rosibbindi? [SM=x584429]
orlando mica ti ha dato della lesbica,anzi!


p.s.:eccitarsi leggendo non è mica tanto sinonimo di esser ridotti male,anzi...
sei troppo granitica:le foto dei pompini no,i racconti erotici no...o sei frigida o sei una vera e propria carnivora che si soddisfa solo col senso del tatto a tal punto da fregarsene di vista e udito...in questo caso,parliamone cara [SM=x584433]
Il Bue
00mercoledì 24 maggio 2006 21:04
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Slobodan 24/05/2006 19.14


SONO CARNIVORO [SM=x584468]


[SM=x584464]
Muhà! [SM=x584474]
(Bella schifezza! [SM=x584474] )
=racataz=
00mercoledì 24 maggio 2006 22:08
Re:

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 18.53
Mani Pulite sul pallone
Marco Travaglio


Non basterebbe un plotone di neuropsichiatri, né un manipolo di criminologi, per spiegare le reazioni della Casa della Libertà Provvisoria alla nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell´Ufficio indagini della Federcalcio. Reazioni decisamente più dure di quelle che avrebbero accolto la nomina di Al Capone. Il fatto è che, per la prima volta nella sua storia, il calcio italiano scivola via dalle mani della politica, che fin dai tempi del Duce l´aveva sempre usato come "instrumentum regni" e gestito come il cortile di casa.

Scivola via, il calcio, e si dà un vertice totalmente sganciato dai partiti. Il commissario Guido Rossi e il procuratore Borrelli sono due marziani: hanno un´età, una storia, un prestigio, un peso specifico e un orgoglio financo un po´ snobistico della propria autonomia da garantire assoluta libertà di movimento, al riparo da ogni condizionamento, ammiccamento, accomodamento. Con due così, l´italica arte della strizzatina d´occhio, del darsi di gomito, dell´ "aumma aumma", del ricattuccio non attacca. E tanto basta a spiegare lo sgomento di chi quell´italica arte ha elevato a programma di vita e poi di governo. Quelli che tuonano contro Borrelli sono gli stessi che 12 anni fa volevano Previti ministro della Giustizia e 10 anni fa avevano pronto un collegio sicuro per Dell´Utri e uno per Squillante (il primo fu eletto, il secondo fu arrestato appena in tempo). Pretendere da questa gente un giudizio sereno su Borrelli è come stupirsi se la Banda Bassotti detesta il commissario Basettoni. L´idea, poi, che a guidare le indagini sul calcio sia uno che sa guidare le indagini getta gli intoccabili nel più cupo smarrimento: all´ex procuratore di Milano avrebbero preferito di gran lunga un procuratore della Gea.

In fondo, bisogna capirli. Già duramente provati dalle indagini sui furbetti, dalle elezioni politiche, dalla cattura di Provenzano, dall´arresto di Previti e dalla condanna di Vanna Marchi, stanno vivendo come un incubo questa strana aria di legalità che si respira da qualche settimana. Il centrosinistra non c´entra, anzi: Prodi aveva pensato bene di offrire la Federcalcio a Gianni Letta, il quale ci aveva fatto la grazia di declinare, e solo a quel punto era saltato fuori Guido Rossi. Quel che si dice, per la politica politicante, un marziano. Un odioso e odiato "moralista" che parla di «etica negli affari» e «conflitto d´interessi», e che con la sinistra ufficiale c´entra poco o nulla (basti pensare alla sua fiera opposizione alla scalata Unipol a Bnl e all´immortale battuta sulla «merchant bank» di Palazzo Chigi ai tempi di D´Alema). Esattamente come Borrelli, protagonista di epici scontri con il centrosinistra ai tempi della famigerata Bicamerale e delle leggi-vergogna della legislatura dell´Ulivo. Per questo Berlusconi li detesta: sa benissimo che la sua litania sulla «sinistra che ha messo le mani sul calcio» è una balla sesquipedale, visto che né Rossi né Borrelli rispondono ad alcuno se non alle proprie coscienze e alle leggi penali e sportive. Ed è proprio questo che lo preoccupa. È più forte di lui. Quando sente parlare di legge, e peggio ancora di coscienza, mette mano alla fondina. O allo stalliere.

Come diceva Bossi quand´era lucido, «se Berlusconi piange, state allegri: vuol dire che non ha ancora messo le mani sulla cassaforte». Dunque stiamo allegri. Godiamoci questa boccata d´ossigeno, ovviamente passeggera, finchè dura: due uomini di legge di specchiata fama ai vertici del calcio. E ringraziamo l´ingorgo istituzionale, il vuoto di potere a Roma, le intercettazioni di Torino e di Napoli e le congiunzioni astrali che han consentito ad alcune pericolose schegge di legalità di insinuarsi proditoriamente nel corpo marcio del Paese, rischiando fra l´altro di creare un pericoloso precedente. Se non si provvede per tempo, queste tracce di Stato potrebbero contaminare irrimediabilmente l´Antistato e disorientare l´opinione pubblica non più avvezza a emozioni così choccanti.

È bello leggere, mentre le acque del Mar Rosso restano ancora miracolosamente aperte, i commenti di Cicchitto, Rotondi, Mantovano e altri giureconsulti di fama mondiale sul ritorno di Borrelli. Non potendo tirar fuori la solita menata delle toghe rosse, anche perché il Comintern non ha squadre nel campionato di serie A, sono a corto di argomenti. Detestano Borrelli, ma non riescono a trovare un solo motivo (confessabile, s´intende) per cui non dovrebbe diventare procuratore della Figc. E per di più sanno che i tifosi di tutt´Italia non capiscono a quale titolo i politici continuino a pontificare sul pallone e, auspicando una giustizia rapida e inflessibile, non comprendono perché mai Borrelli non va bene. È forse un dirigente di qualche squadra? Lo manda forse l´Inter, o la Juve, o il Peretola? Non sanno che dire, e allora delirano, dicendo cose che una persona normale si vergognerebbe di pensare. Berlusconi seguita a blaterare di «mani della sinistra sul calcio», ma solo perchè vorrebbe tenercele ancora lui («Ho detto a Galliani di non dimettersi»: come se la Lega Calcio la nominasse il capo dell´opposizione o il padrone di Milan). Intanto Fabrizio Cicchitto, con grave sprezzo del ridicolo, intravede «una manina che vuole recuperare il giustizialismo» e parla di «nomina incredibile e tutt´altro che innocente»: e lui, venendo dalla P2, di colpevoli se ne intende. La manovra, prosegue il boccoluto muratorino, punta a «riprendere a sparare a raffica in molteplici direzioni, e aumentare il potere di ricatto e di interdizione di alcuni ben precisi ambienti milanesi collocati a cavallo fra alcuni grandi studi legali, alcune banche, qualche potere editoriale». Parole incomprensibili, da cifrario esoterico. «È un´altra prova del regime dell´Unione», tuona Isabella Bertolini, farfugliando di «uso politico della giustizia sportiva contro Berlusconi». Anche Alfredo Mantovano di An, magistrato-deputato («toga nera»?), sostiene che questa è «la risposta più adeguata all´intenzione di Berlusconi di tornare presidente del Milan». Capìta l´antifona? Borrelli potrebbe disturbare il conflitto d´interessi politico-sportivo di Berlusconi, dunque è meglio che si faccia da parte (a proposito: ma perchè Mantovano e Bertolini, a proposito del nuovo capufficio indagini, pensano subito al Milan? Sanno qualcosa che noi non sappiamo?). Sempre acuto l´ex ministro Gasparri: «Io non ho problemi perché sono romanista, ma se fossi milanista sarei preoccupato. Perché gli ex procuratori di Milano non vanno in pensione a fare i nonni?». Parola del responsabile di un partito che, all´Authority della Privacy, ha nominato un condannato definitivo per violazione della privacy. Il meglio lo dà l´on. avv. prof. Gaetano Pecorella: «Se Borrelli farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio italiano». Tre cazzate in una: il calcio italiano è finito a causa degli scandali, ben prima che arrivasse Borrelli; la politica non è mai finita, anche se la presenza di Pecorella in Parlamento potrebbe farlo supporre; Borrelli non s´è mai occupato di politica e ora non si occuperà i calcio: s´è sempre occupato di reati, e se questi hanno attinenza con la politica e con il calcio, è colpa della politica e del calcio, non di Borrelli.

Un certo Ciocchetti dell´Udc vaneggia di «ferite che si riaprono» e di nomina che «spacca ulteriormente il Paese». Evidentemente ha notizia di moti di piazza fra borrelliani e antiborrelliani che, per il momento, non abbiamo notato. Per il segretario, con rispetto parlando, della Nuova Dc, Gianfranco Rotondi, la nomina di Borrelli è «un´operazione politica contro Berlusconi», addirittura «un ghigno mafioso»: parola di uno che ha portato in Parlamento due pregiudicati, De Michelis e Cirino Pomicino (ieri molto critico anche lui). Ora Rotondi minaccia di «lasciare il Paese», per la gioia dei più. E pare che si lamenti anche Mario Pescante di An, quello che dovette dimettersi da presidente del Coni perché nel laboratorio dell´Acquacetosa era vietato cercare il doping, onde evitare il rischio di trovarlo.

Politici a parte, gli unici commenti normali arrivano da due calciatori azzurri. Alberto Gilardino: «Borrelli è uomo di grande competenza, mai come ora ci aspettiamo molto dalla giustizia sportiva perchè il calcio torni pulito» (Gilardino è, o almeno era fino a ieri, l´attaccante del Milan). E Simone Perrotta: «Se Borrelli è riuscito a fare pulizia nel mondo politico, ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di Mani pulite». Ecco: quel che sperano gli sportivi è proprio quel che temono lorsignori.

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VINAVOMEL-ACTION, preso copiato e incollato da uol [SM=x584432]
una curiosità da qualche parte ,non ricordo, ho letto che hai dei figli,sarei curioso di conoscere il padre, chi è questo stupendo esmplare da monta che è riuscito in una simile impresa? [SM=x584432] personalmente anche dopo avere scontato trenta anni di isolamento in un carcere duro,con te non sarei capace di una simile impresa [SM=x584432] notevole-veramente notevole
orlando furyoso
00mercoledì 24 maggio 2006 22:49
Re: Re:

Scritto da: Red...Lady 24/05/2006 19.26

sicuramente, se proprio dovessi essere ridotta così male da eccitarmi leggendo, lo farei molto piu' volentieri per quello che scrive Travaglio piuttosto che leggendo quel che scrivi tu... [SM=x584459] [SM=x584459] [SM=x584459]



Il solo fatto che ti esprimi in romanesco,tifi Roma , metti nel tuo avatar un truzzo come Totti o una banana, e' per me la morte dei sensi.E' come avere inghiottito un t.i,r. di bromuro.Sai che voglia di flirtare.


Tutto un altro discorso con la "Cosa".
Se non e' un travesta, e' certamente un bel trip orgiastico.
[SM=x584435]
zobmie
00mercoledì 24 maggio 2006 23:36
Mi stupisco che giornalisti del calibro di Travaglio e Bocca non colgano l'inopportunità della nomina di Borrelli.
Evidentemente il loro chiodo fisso ( dimostrare che la destra è stupida) non lascia loro vedere che destra o non destra era meglio un altro.
Fingendo di non cogliere l'inopportunità rischiano di apparire stupidi pure loro.

Premesso che Borrelli per sua stessa ammissione non sa nulla ma proprio nulla di calcio, ha visto solo una partita in vita sua, non conosce nessuna regola,addirittura chiama gli attaccanti "aggressori", eccetera (in proposito c'era stamani un istruttivo articolo sul Corriere O.L. ma l'hanno tolto), non vedo come non si colga l'eventualità che se dovesse indagare su faccende del Milan il polverone sarebbe inevitabile.
Ora, questo calcio lo vogliamo salvare o lo vogliamo sempre lasciare nella cacca delle storiacce, delle polemiche e dei vittimismi?
Se vogliamo evitare, almeno in partenza, le occasioni di rogne cerchiamo di nominare giudici "neutri" per tutti.
Molti (giustamente o ingiustamente, non importa) ritengono invece Borrelli potenzialmente fazioso contro una certa squadra.

Quindi Borrelli non è indicato per il ruolo.
Anche se è molto amico di Rossi.E andrebbe tanto bene a Bocca e Travaglio.
orlando furyoso
00giovedì 25 maggio 2006 00:42

]Mi stupisco che giornalisti del calibro di Travaglio e Bocca non colgano l'inopportunità della nomina di Borrelli.



Io no.
La nuova Unione Sovietica e' appena iniziata.

In poco piu' di un mese la macchina della propaganda sta funzionando a meraviglia.
Mi sa che in Italia non ci verro' piu' .....
ISKRA!
00giovedì 25 maggio 2006 01:29
Re: Re:

Scritto da: =racataz= 24/05/2006 22.08

VINAVOMEL-ACTION, preso copiato e incollato da uol [SM=x584432]
una curiosità da qualche parte ,non ricordo, ho letto che hai dei figli,sarei curioso di conoscere il padre, chi è questo stupendo esmplare da monta che è riuscito in una simile impresa? [SM=x584432] personalmente anche dopo avere scontato trenta anni di isolamento in un carcere duro,con te non sarei capace di una simile impresa [SM=x584432] notevole-veramente notevole



[SM=x584452]

E questo che razza di post sarebbe?
Difficile restare sul tema del thread, ALMENO AL PRIMO INTERVENTO?

[SM=x584448]
ISKRA!
00giovedì 25 maggio 2006 01:40
Re: bah e ancora bah.

Scritto da: Slobodan 24/05/2006 20.30
travaglio,bocca...chissà cosa avrebbero scritto se a eleggere il nuovo commissario ed il capo dell'ufficio indagini figc fosse stata l'altra metà del Paese mettendoci un ex senatore forlaniano o un picchiatore missino...
Di certo non l'avrebbero trattato come normale spoil sistem anglosassone...

AL LUPO AL LUPO,AIUTO,IL REGGIME,IL FASCISMO,I FASCISTI,IL CAVALIERE NERO METTE I SUOI TENTACOLI DAPPERTUTTO ORSU' RIPARIAMO IN SPAGNA...

ma 'ndè a cagàr.



Sinceramente non sono così convinto... Nè che Borrelli sia malvagio perchè estraneo al settore (in effetti è più opportuno inserire un soggetto che sia estraneo alle pressioni inerenti il mondo del calcio, lontano dalla lega e dalla precedente FIGC), nè che ci sarà trattamento diverso per il Milan, che risulta già coinvolto allo stato attuale nella vicenda.

Mi sembra che Borrelli sia un segnale di severità, espresso tanto verso l'una quanto verso l'altra proprietaria dei campionati degli ultimi anni.

Dite che può essere in atto una lotta tra Rossi e Galliani per "far fuori" quest'ultimo? Questo è possibilissimo, ma è necessario attendere ancora per vedere gli esiti.
Senza dubbio la gestione Moggi-Carraro-Pappa-Galliani non è stata rosea, scandali continui, dal punto di vista finanziario e della regolarità del campionato, conflittualità e ricorsi sistematici, strapotere di alcuni club sugli altri... Se la fase Rossi-Borrelli possa portare con sè note positive o negative per il mondo del calcio, mi sembra ancora prematuro dirlo.
ISKRA!
00giovedì 25 maggio 2006 01:44
Re:

Scritto da: orlando furyoso 25/05/2006 0.42

]Mi stupisco che giornalisti del calibro di Travaglio e Bocca non colgano l'inopportunità della nomina di Borrelli.



Io no.
La nuova Unione Sovietica e' appena iniziata.

In poco piu' di un mese la macchina della propaganda sta funzionando a meraviglia.
Mi sa che in Italia non ci verro' piu' .....



Ok... quando collettivizzeranno i mezzi di produzione credo che ti darò ragione, e ti spedirò del buon vino del collio...

Fino ad allora mi pare che tu la faccia moooolto lunga per un ex magistrato chiamato ad indagare in ambito sportivo... [SM=x584499]

Mac the Knife
00giovedì 25 maggio 2006 09:47
Re:

Scritto da: orlando furyoso 24/05/2006 19.22
tittillamento prolungato del "G point" ,




G come Galbusera?
..bullo..
00giovedì 25 maggio 2006 10:09
Re:

Scritto da: zobmie 24/05/2006 23.36
Mi stupisco che giornalisti del calibro di Travaglio e Bocca non colgano l'inopportunità della nomina di Borrelli.
Evidentemente il loro chiodo fisso ( dimostrare che la destra è stupida) non lascia loro vedere che destra o non destra era meglio un altro.
Fingendo di non cogliere l'inopportunità rischiano di apparire stupidi pure loro.

Premesso che Borrelli per sua stessa ammissione non sa nulla ma proprio nulla di calcio, ha visto solo una partita in vita sua, non conosce nessuna regola,addirittura chiama gli attaccanti "aggressori", eccetera (in proposito c'era stamani un istruttivo articolo sul Corriere O.L. ma l'hanno tolto), non vedo come non si colga l'eventualità che se dovesse indagare su faccende del Milan il polverone sarebbe inevitabile.
Ora, questo calcio lo vogliamo salvare o lo vogliamo sempre lasciare nella cacca delle storiacce, delle polemiche e dei vittimismi?
Se vogliamo evitare, almeno in partenza, le occasioni di rogne cerchiamo di nominare giudici "neutri" per tutti.
Molti (giustamente o ingiustamente, non importa) ritengono invece Borrelli potenzialmente fazioso contro una certa squadra.

Quindi Borrelli non è indicato per il ruolo.
Anche se è molto amico di Rossi.E andrebbe tanto bene a Bocca e Travaglio.


potenza del berlusconismo.
il fatto che dei delinquenti in mala fede bombardino il Paese mediaticamente ogni giorno dicendo che tizio è fazioso significa che è inopportuno, solo per questo, che abbia un determinato incarico.
ma ti sei chiesto se c'è qualche elemento concreto che possa far pensare che è fazioso?
quando sento questi ragionamenti (non a caso ripresi dai dalemiani della velina rossa che dicono esattamente la stessa cosa) mi piacerebbe che chi li pone in essere fosse additato per anni da TG4, TG5, Studio Aperto, Libero, Giornale, Foglio, Riformista come pedofilo della peggior specie.
e che poi su un autobus si sentisse chiedere di scendere da una mamma che non sa nulla di lui, ma visto che in tanti lo dicono, e quindi che è potenzialmente pedofilo, è meglio che stia alla larga dal suo bambino.
sarebbe un'esperienza educativa.
Slobodan
00giovedì 25 maggio 2006 10:21
parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: ..bullo.. 25/05/2006 10.09


ma ti sei chiesto se c'è qualche elemento concreto che possa far pensare che è fazioso?



ma sei serio? [SM=x584445]
..bullo..
00giovedì 25 maggio 2006 10:40
Re: parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: Slobodan 25/05/2006 10.21


ma sei serio? [SM=x584445]


serissimo.
tu puoi pensare quel che vuoi, sostenere quel che vuoi, accusare e insultare chi vuoi, ma da qui a dire che è stato oggettivamente in mala fede, ci vogliono quelle cosine che si chiamano sentenze o provvedimenti disciplinari del CSM.
hai presente?
il resto sono solo chiacchiere da ex piduisti delinquenti, come cicchitto.
e travaglio stavolta ha ragione da vendere.
Mac the Knife
00giovedì 25 maggio 2006 10:44
se ho ben capito il borrelli sarà a capo dell'ufficio ichieste, quindi non sarà il procuratore sportivo (che è un giudice militare, se non erro) un giudice sportivo...sarà in poche parole, il capo della polizia giudiziaria sportiva..non deciderà un bel cazzo di nulla...ma l'occasione di mentire ancora una volta è stata troppo forte per pinocchietto...
Peppino Gavoni
00giovedì 25 maggio 2006 10:45
Re:

Io no.
La nuova Unione Sovietica e' appena iniziata.

In poco piu' di un mese la macchina della propaganda sta funzionando a meraviglia.
Mi sa che in Italia non ci verro' piu' .....


Che peccato. Ci mancherai [SM=x584465]
Slobodan
00giovedì 25 maggio 2006 10:45
Re: Re: parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: ..bullo.. 25/05/2006 10.40


tu puoi pensare quel che vuoi, sostenere quel che vuoi, accusare e insultare chi vuoi...



grazie [SM=x584458]
Peppino Gavoni
00giovedì 25 maggio 2006 10:50
Re: Re: Re: parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: Slobodan 25/05/2006 10.45


grazie [SM=x584458]


Ma perche' Borrelli sarebbe fazioso? In due parole, non so proprio... e' forse tifoso Juve?
Slobodan
00giovedì 25 maggio 2006 10:57
Re: Re: Re: Re: parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: Peppino Gavoni 25/05/2006 10.50

Ma perche' Borrelli sarebbe fazioso? In due parole, non so proprio... e' forse tifoso Juve?



io non ho lanciato starli verso questa nomina.
mi pare inopportuna,tutto qui...essendo stato un uomo che,in altri tempi e in altri settori,fazioso lo è stato.e non poco.checchè ne dicano bocca tarvaglio e bullo.
ed avendo noi sta cazzo di situazioncina particolare e poco simpatica per cui lo stesso omino che da borrelli è stato perseguitato in politica negli anni scorsi ha le mani in pasta pure nel calcio...fossi un milanista sarei preoccupato,tutto qui.
Slobodan
00giovedì 25 maggio 2006 11:02
andrea's version:
Stesso clima, stessa caccia alle streghe, stessi moralismi, stessa ipocrisia, stesso partito degli onesti beccato dopo cinque minuti di onestà con le mani nella marmellata, stesso il Della Valle di ora come il La Malfa di allora, stessi personaggi che vogliono restituire l’onore al calcio, lo stesso Michele Serra a rimenare il torrone, stessa voglia di forca, stessi modi di far filtrare le notizie dalle procure colabrodo, stessi avvocaticchi che ronzano sulla stessa cacca, stessi titoli di giornale, stessi giornalisti con un Rocca in più, stesse invocazioni al cambiamento, all’azzeramento, al rivoluzionamento, stesso bisogno di pentiti, stessi figli tirati in ballo, tutto lo stesso. Anche Borrelli...

per fortuna stavolta non è serio,però...

Che si faccia pulizia...ma la si faccia bene,con criterio e senza isterismi,come si deve,senza inutili gogne.
Invece si è partiti malino,secondo me...
Peppino Gavoni
00giovedì 25 maggio 2006 11:07
Re: Re: Re: Re: Re: parliamo di borrelli o cosa?

Scritto da: Slobodan 25/05/2006 10.57


io non ho lanciato starli verso questa nomina.
mi pare inopportuna,tutto qui...essendo stato un uomo che,in altri tempi e in altri settori,fazioso lo è stato.e non poco.checchè ne dicano bocca tarvaglio e bullo.
ed avendo noi sta cazzo di situazioncina particolare e poco simpatica per cui lo stesso omino che da borrelli è stato perseguitato in politica negli anni scorsi ha le mani in pasta pure nel calcio...fossi un milanista sarei preoccupato,tutto qui.


Beh uno che pulisce solo certi angoli della casa lo preferisco ad uno che non pulisce per niente.
Peppino Gavoni
00giovedì 25 maggio 2006 11:09
Re: andrea's version:

Scritto da: Slobodan 25/05/2006 11.02
Stesso clima, stessa caccia alle streghe, stessi moralismi, stessa ipocrisia, stesso partito degli onesti beccato dopo cinque minuti di onestà con le mani nella marmellata, stesso il Della Valle di ora come il La Malfa di allora, stessi personaggi che vogliono restituire l’onore al calcio, lo stesso Michele Serra a rimenare il torrone, stessa voglia di forca, stessi modi di far filtrare le notizie dalle procure colabrodo, stessi avvocaticchi che ronzano sulla stessa cacca, stessi titoli di giornale, stessi giornalisti con un Rocca in più, stesse invocazioni al cambiamento, all’azzeramento, al rivoluzionamento, stesso bisogno di pentiti, stessi figli tirati in ballo, tutto lo stesso. Anche Borrelli...

per fortuna stavolta non è serio,però...

Che si faccia pulizia...ma la si faccia bene,con criterio e senza isterismi,come si deve,senza inutili gogne.
Invece si è partiti malino,secondo me...


Alla gogna, alla gogna invece. E se votano per reistituire la ghigliottina, io ci sto. E' ora che la gente si caghi un po' addosso, che abbia PAURA [SM=x584427]
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