Made in heaven, Brian, la sua chitarra, e cosa sarebbe stato con Freddie...

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SebastianMelmoth
00giovedì 12 settembre 2013 08:23
Credo di essere tra i pochi fans dei Queen che adorano Made in Heaven. A differenza di tanti altri album dei Queen, credo che questo abbia delle canzoni molto valide dalla prima all'ultima, con zero riempitivi. Quasi tutte le canzoni avrebbero potuto essere dei singoli.
A livello sonoro c'è una grande compattezza. In passato ho sovente avuto l'impressione che ogni musicista portasse la sua canzone e il suo stile, e poi l'album dei Queen risultava la semplice sommatoria di quattro differenze: Brian aveva le sue due o tre canzoni chitarrose, Freddie si dava più al pop, John allo stile motown e Roger... boh... non sono mai riuscito a identificare lo stile di Roger.
Made in Heaven è tutto prodotto e arrangiato seguendo dei criteri artistici univoci, e questi criteri, a mio avviso, corrispondono al gusto di Brian.

Ho letto ad esempio che John e Roger erano entrati in studio e che poi Brian, arrivato per ultimo, aveva fatto una scena per dire che stavano procedendo nella direzione sbagliata, e si mise alla testa delle operazioni.
Ne è risultato un album abbastanza guitar-oriented. Cosa che, credo, con Freddie in vita non sarebbe stato possibile. Ricordo che Brian, parlando un po' dei bei tempi... soprattutto del making di Innuendo... raccontò che Freddie "diventava nervoso" quando sentiva "un po' troppa chitarra."
In passato il manager di Freddie (non ricordo se Prenter o Reid), cercarono di convincere Freddie (riuscendovi) che Brian avesse uno stile troppo anni '70, e che avrebbe fatto meglio a farsi una carriera solista se voleva stare al passo coi tempi. Zitte zitte, secondo me, queste critiche hanno abbastanza attecchito. Se ci pensate da un certo punto in poi nei Queen con Freddie, Brian è stato un po' messo all'angolo come musicista. Gli veniva giusto lasciato il contentino di schitarrare su un paio di canzoni per album, e poi per il resto gli spegnevano abbastanza la chitarra. Chitarra che invece negli anni '70 era abbastanza onnipresente, come del resto in Made in Heaven.

Tanto per fare degli esempi, in Another one bites the dust (che Brian e Roger non volevano nemmeno nell'album), la linea e le partiture (e forse anche qualche registrazione) le scrisse John. In RadioGaGa la chitarra è quasi eliminata. In I want to break free l'assolo di chitarra è fatto da Mandel al sintetizzatore. In Under Pressure Brian, come racconta, fu costretto da Bowie e dagli altri a fare (musicalmente) un passo indietro, e a suonare la chitarra in maniera molto atipica rispetto al suo solito. In Innuendo la parte di chitarra classica è scritta e suonata dal chitarrista degli Yes. Il lato A di Hot Space è quasi tutto suonato e scritto da John, oppure fatto al sintetizzatore. In Slightly Mad, la chitarra sparisce anche lì.
Alla fin fine in metà greatest hits 2 (cioè in metà delle canzoni chiave dei Queen anni 80 e seguenti) Brian è messo all'angolo artisticamente.

Poi che accade? Muore Freddie, e ci si ritrova tutto un album chitarroso (Made in Heaven) di nuovo. Album che io trovo molto bello (e credo d'essere in minoranza) ma che non avrebbe suonato così, se ci fosse stato Freddie.

La differenza tra i Queen anni 80 e quelli anni 70, a mio avviso, è un po' da rintracciare in questo. Dopo lo spartiacque di Hot Space, artisticamente voluto così soprattutto da Freddie e da John, resosi conto che ai fan non piaceva quel tipo di musica non rock come suonavano rock i Queen anni '70, la band s'è trovata a un bivio. Tutti hanno tentato dei progetti solisti, ma siccome non sono decollati, soprattutto Freddie è stato costretto a rientrare nei ranghi. Ma v'è rientrato sulla scorta della pretesa di dirigere artisticamente la band (la cosa si vede molto nel making di One Vision) verso i territori un po' più pop che gli interessavano in quel periodo. Questo ha comportato segare un po' la chitarra di Brian.
TheRisiKos
00giovedì 12 settembre 2013 13:35
1) Made in Heaven è un album di riempitivi, tra canzoni recuperate e canzoni già uscite riarrangiate per l'occasione non potrebbe essere altrimenti. Sono convinto anche io che gli arrangiamenti siano stati molto influenzati da Brian May, questo necessariamente non è sempre un bene.

2) Su quante canzoni dei Queen non vi è la chitarra di Brian? Forse 4, 5? Sono più quelle dove non canta Freddie. Non credo sia mai stato messo in disparte. A mio parere comunque è sempre stato troppo presente e ha rovinato qualche bella canzone con assoli e suoni discutibili (Love of my life, my breath away ecc).

3) Se sono preoccupato sull'eventualità che lavori alle vecchie tracce inedite? Molto, perchè adesso è anche un vecchio e sarà più intransigente.
AxlGia78
00giovedì 12 settembre 2013 14:23
SebastianMelmoth, 12/09/2013 08:23:

Tutti hanno tentato dei progetti solisti, ma siccome non sono decollati, soprattutto Freddie è stato costretto a rientrare nei ranghi. Ma v'è rientrato sulla scorta della pretesa di dirigere artisticamente la band (la cosa si vede molto nel making di One Vision) verso i territori un po' più pop che gli interessavano in quel periodo. Questo ha comportato segare un po' la chitarra di Brian.



A sentire le dichiarazioni di Brian e Roger questa tua considerazione non sta nè in cielo nè in terra. E' fuorviante considerare il making di One Vision come un segnale che direzione artistica fosse di Freddie.

Per il resto, considero Made in Heaven un buon album ma per niente coreente al suo interno (con canzoni prese qua e là: pezzi di Roger, pezzi creati dal produttore, pezzi dei prim anni ottanta, pezzi di Brian...)
fraccobaldo79
00giovedì 12 settembre 2013 21:59
bel post. Interessante e crea spunti.
Io non trovo made in heaven un album "chitarroso" almeno non più di Innuendo o The Miracle. Khasoggi's ship, i want it all, il solo di invisble man, was it all worth it, innuendo, headlong, cant live with you, bijou, the hitman: ammazza! Senza contare che Brian scrisse anche The show must go on e Scandal. E senza contare che tutte le canzoni c'è sempre un assolo o quasi.
Made in heaven io lo associo a A kind of magic come varietà è disomogeneità.
Su Freddie che non volesse molta chitarra è vero ma perché si era invaghito della musica disco. Sul finire degli anni 80 inizio 90 ricominciavano a ritornare le chitarre e credo che i queen abbiano agito di conseguenza. Dopo tutto erano astuti e attenti a quello che li circondava, con grande gioia di brian e roger (i due rocker duri e puri)
P.s. Non credo Brian abbia rovinato Love of my life con l'arpa, anzi.
E ciò che trovo stucchevole in You take my breath away è il coro iniziale. Ma sono gusti :)
SebastianMelmoth
00venerdì 13 settembre 2013 07:15
Rispondo un po' a tutti i post dicendo alcune cose che mi sono venute in mente leggendo gli altri interventi.

Credo fortemente che Freddie fosse il direttore artistico dei Queen anni 80. La cosa la si intuisce da molteplici fattori indicativi. Nel making di one vision c'è lui e solo lui dall'altra parte del vetro mentre gli altri registrano individualmente i propri strumenti. Freddie è lì a dire a Roger: suonalo così, questo pezzo di batteria, bravo, ci sei quasi, no, così fa schifo... la cosa mi sembra francamente indicativa. Io credo che gli altri gli riconoscessero un ruolo di preminenza in questo senso.
Lo si capisce anche dalla direzione musicale presa dalla band rispetto agli anni 70.
Lo si capisce andando a ricostruire la storia delle tensioni interne alla band, che dopo Hot Space stava per sciogliersi - e anche prima del Live Aid. Ma stava per sciogliersi proprio per via delle forti divergenze artistiche. Ma siccome nessuna carriera solista decolla veramente, i Queen sono "costretti" dal mercato a rimanere insieme. Tuttavia da quel punto in poi gli album smettono di essere il lavoro di una band coesa, che segue una precisa direzione musicale, e divengono un pastiche nel quale a Brian solitamente vengono riservati due o tre spazi perché la band suoni le varie Hammer to fall, Tear it up, Headlong - pezzi vicini al gusto di Brian. Per il resto, appunto, se è fortunato gli fanno registrare l'assolo (OVVIO che in una canzone rock arrivi un assolo di chitarra e che lo suoni Brian... ma è per tutto il resto della canzone che spesso lo fanno sparire... si prendano Radio Gaga,I want to break free, dove l'assolo non lo suona nemmeno lui ecc.) e qualcosina qua e là.

SE vuole avere più spazio, allora Brian deve suonare la chitarra come gli dicono Freddie e il produttore: si veda Crazy Little Thing Called Love, dove Brian è costretto a suonare l'assolo con una chitarra diversa dalla sua, mentre la chitarra acustica la registra Freddie. Brian pianta storie (lo racconta Mack) e tuttavia il singolo esce in fretta e furia (lo registrarono in due giorni) e diventa numero uno.
Una cosa analoga accade con Another one bites the dust. Brian e Roger non la volevano neanche pubblicare sull'album, entrambi vengono costretti a suonarci sopra qualcosina (ma secondo me il grosso della chitarra e della batteria le suona John o la drum machine) e poi buff, la canzone diventa la più venduta di sempre dei Queen dopo che venne pubblicata come singolo per via del fatto che stava diventando famosa sulle radio di black music.
Poiché queste cose hanno un peso dentro una band, di sicuro Freddie e John saranno andati da Brian e gl'avran detto: rompi sempre il cazzo per tutto, e poi noi registriamo in due giorni crazy little thing e diventa numero uno, registriamo another one bites the dust e diventa numero uno... ovvio che Freddie e John acquistino peso a scapito di Brian.
Ci si metta - poi - ripeto, il manager di Freddie a dire quanto Brian suoni anni 70 là dove negli anni 80 stavano venendo fuori tutti questi chitarristi della New Wave, sicuramente meno dotati tecnicamente di Brian, ma un sacco più originali, come The Edge degli U2 (nei confronti del quale Brian tenne a complimentarsi dopo il Live Aid), Andy Summers dei Police, Robert Smith dei Cure, che suonano la chitarra in una maniera che fin lì non s'è davvero mai sentita.

Bisogna davvero cercare di immaginare come dovevano essere le cose in quei tempi, in quei momenti. Non si tratta di fare un bilancio a posteriori per dire che i Queen sono un gruppo dannatamente più famoso dei Police, ma di fare il tentativo di immaginarsi le cose lì, in corso d'opera.
C'era una band, i Queen, in cui i componenti artisticamente guardavano a cose troppo diverse, e nella quale, forse, l'elemento più conservatore era proprio Brian. Mentre Freddie guardava con interesse alla scena pop e disco (che allora era diversa da oggi... non si parla di una cosa truzza, insomma), John alle sonorità Motown, Roger a tanti nuovi gruppi o a sonorità che coi Queen c'entravano poco (era infatuatissimo di Springsteen), Brian era rimasto fedele a certi suoi gusti: l'hair metal, i Bon Jovi, van Halen...

In qualche modo nella band s'era venuto a creare una sorta di 3 contro 1 nei confronti di Brian... non che fossero veramente contro di lui, né tantomeno gli altri tre erano compatti sulla direzione da prendere. Quello che sapevano, però, era che non volevano fare i van Halen.
Se si vanno ad ascoltare i due lavori solisti di Roger (fun in space e strange frontiers...) li si trova a cavallo tra la new wave e Springsteen e qualche spruzzo di Police. Per non parlare degli orribili Cross, che con il sound alla Brian non c'entrano proprio nulla.

Ecco che poi si arriva a Made in Heaven, e Brian riguadagna i galloni del direttore artistico, secondo me.
Made in Heaven che comunque a me piace molto, e qui ripeto: io lo trovo molto coeso, anche a livello tematico, perché la coesione, appunto, non dev'essere frutto della scrittura simultanea delle canzoni, ma dev'essere frutto della tematicità, della sonorità e della produzione. E no, non ci vedo alcuna canzone debole, perché quasi tutte, a differenza che sugli altri album, avrebbero potuto uscire come singoli, e anche i pezzi ripescati come my life has been saved anzitutto c'entrano tematicamente (MIH è un album sul vivere e il morire) e poi sono riarrangiate da capo.
Inoltre si tenga conto che quando uscì, l'album solista di Freddie era praticamente introvabile, internet era agli inizissimi, non c'era Youtube, e canzoni come Made in heaven, I was born to love you, My life has been saved, era come udirle per la primissima volta.
TheRisiKos
00venerdì 13 settembre 2013 08:17
Re:
fraccobaldo79, 12/09/2013 21:59:


P.s. Non credo Brian abbia rovinato Love of my life con l'arpa, anzi.
E ciò che trovo stucchevole in You take my breath away è il coro iniziale. Ma sono gusti :)



Per me Love of my life Brian l'ha rovinata con la chitarra elettrica, non con l'arpa.
Il coro puoi trovarlo stucchevole, ma la chitarra proprio non centra niente, è forzatissima.
fraccobaldo79
00venerdì 13 settembre 2013 12:10
Re:
SebastianMelmoth, 13/09/2013 07:15:

Rispondo un po' a tutti i post dicendo alcune cose che mi sono venute in mente leggendo gli altri interventi.

Credo fortemente che Freddie fosse il direttore artistico dei Queen anni 80. La cosa la si intuisce da molteplici fattori indicativi. Nel making di one vision c'è lui e solo lui dall'altra parte del vetro mentre gli altri registrano individualmente i propri strumenti. Freddie è lì a dire a Roger: suonalo così, questo pezzo di batteria, bravo, ci sei quasi, no, così fa schifo... la cosa mi sembra francamente indicativa. Io credo che gli altri gli riconoscessero un ruolo di preminenza in questo senso.
Lo si capisce anche dalla direzione musicale presa dalla band rispetto agli anni 70.
Lo si capisce andando a ricostruire la storia delle tensioni interne alla band, che dopo Hot Space stava per sciogliersi - e anche prima del Live Aid. Ma stava per sciogliersi proprio per via delle forti divergenze artistiche. Ma siccome nessuna carriera solista decolla veramente, i Queen sono "costretti" dal mercato a rimanere insieme. Tuttavia da quel punto in poi gli album smettono di essere il lavoro di una band coesa, che segue una precisa direzione musicale, e divengono un pastiche nel quale a Brian solitamente vengono riservati due o tre spazi perché la band suoni le varie Hammer to fall, Tear it up, Headlong - pezzi vicini al gusto di Brian. Per il resto, appunto, se è fortunato gli fanno registrare l'assolo (OVVIO che in una canzone rock arrivi un assolo di chitarra e che lo suoni Brian... ma è per tutto il resto della canzone che spesso lo fanno sparire... si prendano Radio Gaga,I want to break free, dove l'assolo non lo suona nemmeno lui ecc.) e qualcosina qua e là.

SE vuole avere più spazio, allora Brian deve suonare la chitarra come gli dicono Freddie e il produttore: si veda Crazy Little Thing Called Love, dove Brian è costretto a suonare l'assolo con una chitarra diversa dalla sua, mentre la chitarra acustica la registra Freddie. Brian pianta storie (lo racconta Mack) e tuttavia il singolo esce in fretta e furia (lo registrarono in due giorni) e diventa numero uno.
Una cosa analoga accade con Another one bites the dust. Brian e Roger non la volevano neanche pubblicare sull'album, entrambi vengono costretti a suonarci sopra qualcosina (ma secondo me il grosso della chitarra e della batteria le suona John o la drum machine) e poi buff, la canzone diventa la più venduta di sempre dei Queen dopo che venne pubblicata come singolo per via del fatto che stava diventando famosa sulle radio di black music.
Poiché queste cose hanno un peso dentro una band, di sicuro Freddie e John saranno andati da Brian e gl'avran detto: rompi sempre il cazzo per tutto, e poi noi registriamo in due giorni crazy little thing e diventa numero uno, registriamo another one bites the dust e diventa numero uno... ovvio che Freddie e John acquistino peso a scapito di Brian.
Ci si metta - poi - ripeto, il manager di Freddie a dire quanto Brian suoni anni 70 là dove negli anni 80 stavano venendo fuori tutti questi chitarristi della New Wave, sicuramente meno dotati tecnicamente di Brian, ma un sacco più originali, come The Edge degli U2 (nei confronti del quale Brian tenne a complimentarsi dopo il Live Aid), Andy Summers dei Police, Robert Smith dei Cure, che suonano la chitarra in una maniera che fin lì non s'è davvero mai sentita.

Bisogna davvero cercare di immaginare come dovevano essere le cose in quei tempi, in quei momenti. Non si tratta di fare un bilancio a posteriori per dire che i Queen sono un gruppo dannatamente più famoso dei Police, ma di fare il tentativo di immaginarsi le cose lì, in corso d'opera.
C'era una band, i Queen, in cui i componenti artisticamente guardavano a cose troppo diverse, e nella quale, forse, l'elemento più conservatore era proprio Brian. Mentre Freddie guardava con interesse alla scena pop e disco (che allora era diversa da oggi... non si parla di una cosa truzza, insomma), John alle sonorità Motown, Roger a tanti nuovi gruppi o a sonorità che coi Queen c'entravano poco (era infatuatissimo di Springsteen), Brian era rimasto fedele a certi suoi gusti: l'hair metal, i Bon Jovi, van Halen...

In qualche modo nella band s'era venuto a creare una sorta di 3 contro 1 nei confronti di Brian... non che fossero veramente contro di lui, né tantomeno gli altri tre erano compatti sulla direzione da prendere. Quello che sapevano, però, era che non volevano fare i van Halen.
Se si vanno ad ascoltare i due lavori solisti di Roger (fun in space e strange frontiers...) li si trova a cavallo tra la new wave e Springsteen e qualche spruzzo di Police. Per non parlare degli orribili Cross, che con il sound alla Brian non c'entrano proprio nulla.

Ecco che poi si arriva a Made in Heaven, e Brian riguadagna i galloni del direttore artistico, secondo me.
Made in Heaven che comunque a me piace molto, e qui ripeto: io lo trovo molto coeso, anche a livello tematico, perché la coesione, appunto, non dev'essere frutto della scrittura simultanea delle canzoni, ma dev'essere frutto della tematicità, della sonorità e della produzione. E no, non ci vedo alcuna canzone debole, perché quasi tutte, a differenza che sugli altri album, avrebbero potuto uscire come singoli, e anche i pezzi ripescati come my life has been saved anzitutto c'entrano tematicamente (MIH è un album sul vivere e il morire) e poi sono riarrangiate da capo.
Inoltre si tenga conto che quando uscì, l'album solista di Freddie era praticamente introvabile, internet era agli inizissimi, non c'era Youtube, e canzoni come Made in heaven, I was born to love you, My life has been saved, era come udirle per la primissima volta.



ma certo, negli anni 80 la chitarra in generale viene messa in secondo piano. Almeno "quel" tipo di chitarra suonava datata. é vero anche che vendendo canzoni non proprio rock (crazy e bites the dust) si propendesse più verso un sound tastiere-oriented. E Hot space ne è stata la dimostrazione. Poi con the works, almeno a chiacchiere, sono tornati all'ovile. A chiacchiere, perché poi nei singoli di punta Brian respira appena. Però già con one vision i queen tornano al "rock", con un bel riffone etc. E non dimentichiamo the miracle e inuendo che avevano la loro bella dose di chitarre. Voglio dire: headlong, live with you, bijou, hitman e la stessa innuendo sono zeppe di chitarre, quindi non sono proprio un contentino per Brian.
Dunque è vero ciò che dici negli anni 80 ma già nell'89 e nel 91 Brian aveva riacquistato il suo ruolo fondamentale. Probabilmente perché nel mercato la chitarra era tornata in auge. E forse anche perché Mr bad Guy fu un flop (per fortuna)
johnbocchi
00venerdì 13 settembre 2013 14:02
Non capisco tutte queste supposizioni...
Io ascolto, colleziono e amo i Queen da 20 anni; la cosa che più li differenzia da ogni altra band mai esistita è la capacità incredibile, portata quasi all'estremo, di non fare mai una canzone uguale ad un'altra. Anzi, non si riescono a trovare nemmeno due canzoni simili!
Questo per me è dovuto all'eterogeneità dei quattro componenti, ognuno con il suo stile, il suo carattere, il suo apporto musicale.
Queste quattro impronte hanno permesso ai Queen di rimanere praticamente sempre sulla cresta dell'onda da 40 anni a questa parte!
Chi li ama e li ascolta trova entusiasmante questa diversità; chi non li ama, o non li ascolta di frequente, gli riconosce comunque il merito di essere artisti di calibro mondiale.
E poi c'è da dire che su quattro membri della band, 3 erano delle teste calde!
Ci saranno stati momenti idilliaci ma anche momenti difficili, con dissapori e litigi furiosi, da cui però sono nati i capolavori che tutti conosciamo.
fraccobaldo79
00venerdì 13 settembre 2013 14:16
tutto vero John. Ma io trovo la discussione creata da Sebastian molto interessante
paganini1
00venerdì 13 settembre 2013 14:27
Tornando al discorso di MIH,trovo canzoni come Mother love in perfetta simbiosi con i suoni di chitarra e se non sbaglio la chitarra fu registrata con freddie ancora in vita,perchè l'ultima cosa che ha registrato sono le parti di piano durante l'assolo,invece a winter's tale la chitarra è stata aggiunta dopo però è la classica melodia che avrebbe scritto freddie per brian come per l'assolo di bohemian rhapsody,you don't fool me ha un'assolo veramente bello molto anni 90,per le altre canzoni si è esagerato un pò vedi i was born to love you!!
bat68
00venerdì 13 settembre 2013 17:24
Un “what if” molto interessante. Come sarebbe stato MDI se Freddie avesse potuto dire la sua a livello di suono, arrangiamenti, produzione ecc.?
Premesso che senza malattia non avremmo avuto non solo solo MIH ma neppure Miracle ed Innuendo (almeno non in quella forma), io credo che la differenza non sarebbe stata tanto nella importanza assegnata alla chitarra quanto in un suono più bilanciato e meno “pomposo”. La mano di Brian in MIH si sente molto (e qui sono d’accordo con Sebastian) ma più a livello di suono che di strumenti.
Il ritorno alla chitarra ed al rock era già avvenuto con Miracle. Non dimentichiamo che alla fine degli anni ’80 c’era stato il boom dei Guns che, guarda caso, citavano tra le loro fonti di ispirazione proprio i Queen (naturalmente quelli dei ’70 e non di Hot Space) ed i nostri, da sempre molto attenti a cogliere ed interpretare suggestioni e mode musicali, avevano sfornato un album a tinte hard come non avveniva da tempo.
Innuendo percorre la stessa strada.
MIH è si omogeneo nel suono (comanda mr. May) e molto chitarroso (ma non più dei due album precedenti) ma mancano però dei veri rocker (il tentativo di trasformare IWBTLY non mi convince molto) e ci sono troppi ripescaggi per poterlo considerare un album riuscito.
KINGFREDDIE
00venerdì 13 settembre 2013 21:08
Mi ricordo uno speciale su italia 1 The Queen Phenomenom..il presentatore indicò Made in Heaven l'album più personale ma anche il migliore...il migliore NO.. Made in Heaven è una compilation ..assemblata anche bene ma in alcune canzoni è troppo pomposo e pieno di schitarrate e riff vari... sinceramente proprio la title trake e i was born to love you sono pesanti ...erano canzoni non da appesantire, come my life has been saved..adoro l'originale..it's a beautiful day reprise poi mischiata con seven seas of rhye la trovo pacchiana..you don't fool me quanto è bella ma tanto lunga x la chitarra di May che sembra scordarsi..infatti tagliata x le radio ,è vero che cmq Innuendo e the Miracle suonano rock ma cmq la reputazione dei Queen dopo la morte di Freddie era di gruppo pop e poco rock..io penso questo Brian lo ha sofferto un pò essendo l'anima rock del gruppo e infatti l'uscita di Queen rocks del 97 ha un senso..far capire al pubblico che loro sapevano fare anche il rock..con Freddie in vita non sarebbe mai uscita quella raccolta con una sola sua canzone ( seven seas of rhye..) che sinceramente mi fa rabbrividire..cmq bella discussione!!
AxlGia78
00lunedì 16 settembre 2013 10:50
Re:

Rispondo un po' a tutti i post dicendo alcune cose che mi sono venute in mente leggendo gli altri interventi.

Credo fortemente che Freddie fosse il direttore artistico dei Queen anni 80. La cosa la si intuisce da molteplici fattori indicativi. Nel making di one vision c'è lui e solo lui dall'altra parte del vetro mentre gli altri registrano individualmente i propri strumenti. Freddie è lì a dire a Roger: suonalo così, questo pezzo di batteria, bravo, ci sei quasi, no, così fa schifo... la cosa mi sembra francamente indicativa. Io credo che gli altri gli riconoscessero un ruolo di preminenza in questo senso.



Questa è solo una tua interpretazione che, peraltro, ritengo sbagliata. Lo stesso Roger dichiarò che, quando lavorarono per il Making di One Vision, erano ben consapevoli della presenza delle telecamere e questo creò una situazione non naturale e artefatta. A domanda esplicita : "Freddie è sempre così in studio"? rispose "No, quella fu una situazione del tutto particolare dovuta alla presenza delle telecamere".

Con questo non voglio dire che Freddie non si facesse sentire, ma, leggendo anche moltre altre interviste, è chiaro come ciascun componente cercasse di tirare acqua al proprio mulino (e cioè puntasse ad inserire negli album i propri pezzi).

Non puoi prendere questo episodio come esmepio della direzione artistica di freddie.

Quei cani giocano a poker
00lunedì 16 settembre 2013 22:43
Io francamente ho sempre visto la chitarra di Brian relativamente sacrificata soltanto in Hot Space e al massimo in parte di The Works.
Lorenzofreddie
00sabato 5 ottobre 2013 09:27
Discussione interessante, a mio avviso dopo gli sfavillanti anni 70 l'intruduzione dei synth e l'incalzare della disco hanno messo da parte (giustamente) May, il che ha creato tensioni di sicuro non indifferenti in seno alla band, tensioni fortunatamente risolte dai risultati commerciali dei pezzi più disco-pop e dal fatto che May oltre che un chitarrista fosse un songwriter niente male (e quindi la sua fetta la portava comunque a casa).

Fortunatamente i Queen sono stati abbastanza intelligenti da seguire le mode senza mai snaturarsi troppo.

Comunque Made in Heaven lo trovo artefatto, bello, iper-godibile ma artefatto, non mi piace, non rispecchia i Queen secondo me.
SebastianMelmoth
00domenica 6 ottobre 2013 10:09
Re: Re:
AxlGia78, 9/16/2013 10:50 AM:


Rispondo un po' a tutti i post dicendo alcune cose che mi sono venute in mente leggendo gli altri interventi.

Credo fortemente che Freddie fosse il direttore artistico dei Queen anni 80. La cosa la si intuisce da molteplici fattori indicativi. Nel making di one vision c'è lui e solo lui dall'altra parte del vetro mentre gli altri registrano individualmente i propri strumenti. Freddie è lì a dire a Roger: suonalo così, questo pezzo di batteria, bravo, ci sei quasi, no, così fa schifo... la cosa mi sembra francamente indicativa. Io credo che gli altri gli riconoscessero un ruolo di preminenza in questo senso.



Non puoi prendere questo episodio come esmepio della direzione artistica di freddie.




Non è l'unico episodio. Prendiamo anche Another one bites the dust. Roger e Brian non la volevano quasi registrare e lasciarla fuori dall'album, e Freddie si è imposto.

E' così che va.

In una band il front man decide più degli altri. Ha un potere contrattuale a tutti i livelli che, a parte alcune eccezioni (tipo gli Ac Dc, dove il chitarrista è in primo piano quanto il cantante se non di più...), si fa sentire.

Nel 92 gli U2 fecero un concerto a Sidney. Il bassista stava male, e fu rimpiazzato dal tecnico del suono. Non gliene fregò una cippa a nessuno. Poteva capitare se a stare male fosse stato il cantante?
Anche nei Queen... pensate di andare a vedere un concerto: se John o Roger quel giorno stanno male, be', il concerto si fa e i fans sono comunque contenti. Persino se Brian sta male e per quella data viene sostituito... che ne so... da Eric Clapton, un fan reagisce dicendo: wow, non c'è Brian ma stasera mi vedo Eric Clapton che suona con gli altri Queen. E' un evento! Ma se non ci fosse Freddie, non importa chi lo sostituirebbe, nessuno sarebbe contento (ovviamente mi riferisco a un Freddie in vita).

Questo "potere contrattuale" non può che avere un suo riscontro anche in studio.

L'approdo a sonorità più pop negli anni 80, è grosso modo frutto di una "freddizzazione" artistica del gruppo. Non che sia una cosa negativa, in vent'anni senza Freddie i Queen non hanno quasi scritto una canzone all'altezza del gruppo. Però se Freddie anziché patito del pop e della musica disco, fosse diventato patito dell'heavy metal, per quanto possibile (per quanto possibile nel senso che ovviamente i discorsi di mercato nei Queen hanno sempre avuto la priorità... i Queen volevano vendere dischi, e tra il fare un album heavy che piaceva a loro ma che non comprava nessuno e farne uno pop che vendeva molte copie, avrebbero scelto la seconda opzione) il sound dei Queen si sarebbe "heavyzzato".
AxlGia78
00martedì 8 ottobre 2013 11:19
Re: Re: Re:
SebastianMelmoth, 06/10/2013 10:09:


Nel 92 gli U2 fecero un concerto a Sidney. Il bassista stava male, e fu rimpiazzato dal tecnico del suono. Non gliene fregò una cippa a nessuno. Poteva capitare se a stare male fosse stato il cantante?
Anche nei Queen... pensate di andare a vedere un concerto: se John o Roger quel giorno stanno male, be', il concerto si fa e i fans sono comunque contenti. Persino se Brian sta male e per quella data viene sostituito... che ne so... da Eric Clapton, un fan reagisce dicendo: wow, non c'è Brian ma stasera mi vedo Eric Clapton che suona con gli altri Queen. E' un evento! Ma se non ci fosse Freddie, non importa chi lo sostituirebbe, nessuno sarebbe contento (ovviamente mi riferisco a un Freddie in vita).



Questo nulla ha a che vedere con la direzione "artistica" del gruppo, soprattutto in studio. Proprio nulla.
Prendi un episodio artefatto (One vision in studio, consapevoli della presenza di telecamere; l'altro esempio che riporti AOBTD ci porta solo fuori strada) e costruisci un castello di carta tralasciando tutto ciò che non avvalora la tua tesi.
E' ovvio che Freddie avesse le tue idee e cercasse di imporle ma, allo stesso modo, facevano gli altri componenti del gruppo (almeno a quanto traspare da interviste, documentari e via dicendo). Freddie riusciva ad imporsi più degli altri? Forse, ma non sempre e non in particolare negli 80's (Hot space escluso): non ho mai visto una sua precisa direzione artistica.
Prendiamo il suo album solista, Mr Bad guy, dove era libero di fare e pubblicare esattamente ciò che voleva: a quale album dei Queen assomiglia? A nessuno.


Lorenzofreddie
00martedì 8 ottobre 2013 13:03
Di certo il comportamento della band in One Vision è stato influenzato dalla presenza delle telecamere.

Magari il comportamento di Freddie è stato un modo ironico per far vedere alla stampa ciò che la stampa si aspettava, cioè un Freddie che comanda.

Poi sicuramente il lavoro dei Queen era un insieme di 4 teste (anche se Deacon molte volte era in ombra nei pezzi non suoi), ma credo che telecamere a parte, Freddie si imponesse spesso e volentieri.
SebastianMelmoth
00martedì 22 ottobre 2013 08:22
Re: Re: Re: Re:
AxlGia78, 10/8/2013 11:19 AM:



Questo nulla ha a che vedere con la direzione "artistica" del gruppo, soprattutto in studio. Proprio nulla.
Prendi un episodio artefatto (One vision in studio, consapevoli della presenza di telecamere; l'altro esempio che riporti AOBTD ci porta solo fuori strada) e costruisci un castello di carta tralasciando tutto ciò che non avvalora la tua tesi.
E' ovvio che Freddie avesse le tue idee e cercasse di imporle ma, allo stesso modo, facevano gli altri componenti del gruppo (almeno a quanto traspare da interviste, documentari e via dicendo). Freddie riusciva ad imporsi più degli altri? Forse, ma non sempre e non in particolare negli 80's (Hot space escluso): non ho mai visto una sua precisa direzione artistica.
Prendiamo il suo album solista, Mr Bad guy, dove era libero di fare e pubblicare esattamente ciò che voleva: a quale album dei Queen assomiglia? A nessuno.






Senza offesa, ma io credo che tu non conosca affatto le dinamiche che si instaurano normalmente in una band o nello show business.
Fai sembrare i Queen quattro amici che partecipano equamente alla band, cosa che non è mai stata, nemmeno all'inizio, dove il povero John, come ha sempre amato dire rivelando qualcosa a chi è in grado di capire, "era solo il bassista."
Prendiamo il Live Aid: non è stata suonata nessuna canzone scritta da John quantunque la canzone dei Queen che ha venduto di più e che era più famosa in America, era proprio la canzone scritta da John.

L'episodio degli U2 è emblematico perché fa capire a una persona intelligente - in questo caso il bassista - che è sostituibile. E quando sei sostituibile, be', non hai troppa voce in capitolo.
Secondo te al Barcellona se Messi dice di voler giocare in un modo, le sue parole hanno lo stesso peso di... che so... di quelle di Mascherano? E' la stessa identica dinamica.

Queste cose addirittura spesso e volentieri sono sistemate a livello contrattuale.
Quando i Nirvana firmarono il contratto per il primo album, firmarono l'equa suddivisione degli introiti. Poi Kurt Cobain pretese di rinegoziare gli accordi, e si beccò da solo il 75% dei ricavi, trasformando gli altri due nel suo batterista e nel suo bassista. Secondo te in studio, nel caso in cui ci fosse una querelle su come suonare la batteria in un pezzo, chi decideva? Quello che aveva intestato il 75% del contratto o il suo batterista? (a parte che qui si dovrebbe aprire tutto un discorso di come la casa discografica e il produttore influenzino la direzione musicale, ma ci porterebbe troppo lontano).
AxlGia78
00martedì 22 ottobre 2013 09:38
Re: Re: Re: Re: Re:




Senza offesa, ma io credo che tu non conosca affatto le dinamiche che si instaurano normalmente in una band o nello show business.
Fai sembrare i Queen quattro amici che partecipano equamente alla band, cosa che non è mai stata, nemmeno all'inizio, dove il povero John, come ha sempre amato dire rivelando qualcosa a chi è in grado di capire, "era solo il bassista."



Senza offesa, ho solo criticato il tuo castello in aria (leggasi: da metà anni anni 80, o meglio da One Vision di cui hai visto il making, la direzione artistica del gruppo era in mano solo a Freddie). A mio avviso tu interepreti molti episodi a tuo comodo, solo per avvalorare la tua tesi.



L'episodio degli U2 è emblematico perché fa capire a una persona intelligente - in questo caso il bassista - che è sostituibile. E quando sei sostituibile, be', non hai troppa voce in capitolo.



Senza offesa, riporti di nuovo un'episodio che nulla c'entra col discorso Queen. Il bassista, in genere, conta meno del cantante o di chi è autore delle canzoni? Bella scoperta.

John "pesava" meno degli altri componenti del gruppo in termini di scelte artistiche? Certo.

Da metà anni 80 la direzione artistica del gruppo era solo di Freddie? Castello in aria.





SebastianMelmoth
00lunedì 28 ottobre 2013 20:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AxlGia78, 10/22/2013 9:38 AM:


Da metà anni 80 la direzione artistica del gruppo era solo di Freddie? Castello in aria.




L'aggettivo "solo" ce l'hai messo tu. Io ho detto che Freddie era più determinante, e tu stesso ammetti che il bassista non conta nulla.
Bene, quanti ne rimangono, allora? Tre? E' legittimo pensare che Freddie avesse più peso di Brian e Roger?
Si prenda Crazy little thing called love e I want to break free. La prima registrata grosso modo da Freddie e Mack, quasi alle spalle di Brian. La seconda idem, con Fred Mandel che suona l'assolo di chitarra alle tastiere.
Non sarebbe potuto accadere l'inverso, secondo me. Non sarebbe mai accaduto che Brian o Roger potessero trovarsi con il produttore a registrare una canzone e dire a Freddie: domani esce questo singolo (il caso di Crazy little thing), è così, fattene una ragione.

Tra l'altro come sottolinea Jim Beach nel documentario su Freddie di un paio d'anni fa, Freddie "aveva il miglior orecchio (musicale) nell'ambiente." Se non proprio il migliore, sicuramente un gusto migliore di Roger o Brian - tanto per dirne due (e la cosa si nota badando alla qualità dei rispettivi lavori solisti). Era anche il musicista più dotato (basta vedere il monumentale lavoro musicale fatto per Barcellona o le parti orchestrali presenti in Was it all worth it e Innuendo). Era normale che fosse lui a guidare il lavoro, perché complessivamente era il musicista più competente nella band.
AxlGia78
00martedì 29 ottobre 2013 10:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
SebastianMelmoth, 28/10/2013 20:06:



L'aggettivo "solo" ce l'hai messo tu. Io ho detto che Freddie era più determinante, e tu stesso ammetti che il bassista non conta nulla.
Bene, quanti ne rimangono, allora? Tre? E' legittimo pensare che Freddie avesse più peso di Brian e Roger?
Si prenda Crazy little thing called love e I want to break free. La prima registrata grosso modo da Freddie e Mack, quasi alle spalle di Brian. La seconda idem, con Fred Mandel che suona l'assolo di chitarra alle tastiere.
Non sarebbe potuto accadere l'inverso, secondo me. Non sarebbe mai accaduto che Brian o Roger potessero trovarsi con il produttore a registrare una canzone e dire a Freddie: domani esce questo singolo (il caso di Crazy little thing), è così, fattene una ragione.

Tra l'altro come sottolinea Jim Beach nel documentario su Freddie di un paio d'anni fa, Freddie "aveva il miglior orecchio (musicale) nell'ambiente." Se non proprio il migliore, sicuramente un gusto migliore di Roger o Brian - tanto per dirne due (e la cosa si nota badando alla qualità dei rispettivi lavori solisti). Era anche il musicista più dotato (basta vedere il monumentale lavoro musicale fatto per Barcellona o le parti orchestrali presenti in Was it all worth it e Innuendo). Era normale che fosse lui a guidare il lavoro, perché complessivamente era il musicista più competente nella band.



Detta in questa modo la tua posizione è più condivisibile.

Non vedo comunque questa svolta dalla metà degli anni 80.
AxlGia78
00martedì 29 ottobre 2013 10:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
SebastianMelmoth, 28/10/2013 20:06:



L'aggettivo "solo" ce l'hai messo tu. Io ho detto che Freddie era più determinante



Tu hai detto che Freddie ha preso in mano la direzione artistica del gruppo

Credo fortemente che Freddie fosse il direttore artistico dei Queen anni 80.



Forse ho sbagliato a capire io allora. Lui ha preso la direzione artistica ma non da solo...


Lorenzofreddie
00mercoledì 30 ottobre 2013 10:42
Credo che il peso delle definitive scelte artistico/musicale gravi quasi sempre sulle spalle del cantante/principale compositore.

Nel caso dei Queen era di sicuro Freddie a portare le redini, ma c'è anche da dire che era bravissimo a farlo, senza montarsi la testa e mantenendo sempre inalterato l'equilibrio in seno alla band, coinvolgendo tutti e facendo passare quasi inosservate le sue qualità di leader e direttore artistico.

PS: a mio avviso Brian era il suo contraltare e principale "rivale" (parlando sempre di direzione artistica), dagli anni '80 in poi si è imposto sempre più Taylor invece.
SebastianMelmoth
00giovedì 31 ottobre 2013 05:27
Re:
Lorenzofreddie, 10/30/2013 10:42 AM:

Credo che il peso delle definitive scelte artistico/musicale gravi quasi sempre sulle spalle del cantante/principale compositore.

Nel caso dei Queen era di sicuro Freddie a portare le redini, ma c'è anche da dire che era bravissimo a farlo, senza montarsi la testa e mantenendo sempre inalterato l'equilibrio in seno alla band, coinvolgendo tutti e facendo passare quasi inosservate le sue qualità di leader e direttore artistico.

PS: a mio avviso Brian era il suo contraltare e principale "rivale" (parlando sempre di direzione artistica), dagli anni '80 in poi si è imposto sempre più Taylor invece.




Anche secondo me. Condivido tutto quanto hai detto, tranne un aspetto, a mio avviso non secondario.

Negli anni 80 i Queen erano tutto tranne la famiglia del mulino bianco. Ci sono alcune interviste di Freddie e John in cui i due spiegano che i Queen litigavano tutto il tempo. E se un aspetto così emerge nelle interviste, vuol dire che la situazione era abbastanza infuocata.
Ricordo anche che uno dei motivi per cui fallì il film sulla band, o su Freddie... comunque quel film che prevedeva il coinvolgimento dello sceneggiatore del film sulla regina Elisabetta... era che lui non voleva prestarsi a dare un ritratto agiografico dello stato di cose, ma voleva fare un lavoro puntuale nel registrare anche lo stato di tensione in seno alla band.

Penso che prima del Live Aid i Queen stavano davvero pensando di sciogliersi. La grande performance della band, e il fallimento commerciale dell'album solista di Freddie, contribuirono a farli rimanere insieme.

Credo che poi verso the Miracle e Innuendo, complice la malattia di Freddie (e penso anche un suo atteggiamento di fondo dato anche dalla consapevolezza di avere poco tempo) e la scelta di firmare a quattro mani le canzoni (con il relativo equo spartimento dei compensi cioè delle royalties) contribuì a calmare le acque.
Lorenzofreddie
00giovedì 31 ottobre 2013 12:18
Ma infatti non ho detto che i Queen fossero la famiglia del Mulino Bianco, ho detto che sono stati bravi (Mercury in particolare) a non montarsi la testa.

Mr. Bad Guy è stata solo una piccola parentesi di svago, un artista DAVVERO intenzionato a sfondare da solista e a separarsi dalla propria band cura molto di più il proprio prodotto e lo confeziona a dovere.

Secondo me le tensioni c'erano inevitabilmente, ma sono stati bravissimi a mettere sempre la musica in primo piano.
SebastianMelmoth
00martedì 14 gennaio 2014 12:50
Re:
Lorenzofreddie, 10/31/2013 12:18 PM:


Mr. Bad Guy è stata solo una piccola parentesi di svago, un artista DAVVERO intenzionato a sfondare da solista e a separarsi dalla propria band cura molto di più il proprio prodotto e lo confeziona a dovere.



La questione di Mr bad guy l'ha raccontata bene Jim Beach, tra gli altri.
Freddie, a quel punto di carriera, dopo tante liti coi Queen, e dopo aver visto che i fan tendevano a inchiodare musicalmente i Queen ai vecchi territori (basta vedere la reazione negativa a Hot Space o le critiche ad Another one bites the dust per non essere abbastanza rock, nonostante le grandiose vendite), e dopo aver visto quanto vendeva Michael Jackson, ha pensato di fare un tentativo anche lui.
E' una di quelle situazioni in cui fai due passi in una nuova direzione: se va bene fai gli altri passi definitivi. Se va male puoi sempre tornare indietro.

Come racconta Jim Beach Freddie non s'era bene reso conto di cosa ci vuole per fare un album solista. Michael Jackson per tirare fuori dieci canzoni, sceglieva tra un centinaio nemmeno tutte scritte da lui. Poi registrava in studio coi migliori turnisti e musicisti in circolazione, che andavano pagati alla grande.

C'è un'intervista di Freddie su Youtube, rilasciate a una giornalista donna... credo sia quella in cui Freddie indossa un giubbotto di pelle e una maglia a righe nere e bianche... in cui Freddie butta lì: "chissà se i Queen mi rivorranno (ora che il mio album non è andato benissimo...". Chiaramente scherza, ma insieme ad altre battute (ad esempio quella secondo cui i Queen non hanno preso bene il fatto che Freddie abbia avuto un contratto da solista migliore di quello del gruppo), testimonia di un periodo in cui il gruppo poteva benissimo pensare di essere giunto al capolinea.

Poi sappiamo come è andata: ci fu il Live Aid, al quale i Queen stavano quasi per non partecipare. E anche lì, un'infame intervista post concerto a Roger Taylor, nel quale il conduttore domanda al batterista "se Freddie stesse recitando..." e poi spiega che lo chiede perché pensavano tutti che il gruppo stesse per sciogliersi (per colpa di Freddie, in particolare), testimonia di nuovo quale fosse, in quel periodo, il momento della band. Anche nell'intervista pubblicata in questi giorni anche qui sul sito, Roger spiega tranquillamente che ogni gruppo attraversa dei momenti in cui si rischia lo scioglimento.
Io credo che questo momento i Queen l'abbiano attraversato proprio dopo The Works, in concomitanza con il lavoro di Freddie da solista (che tra l'altro aveva firmato un contratto di tre album con la CBS... se hai un contratto di tre album... insomma... è difficile tenere il piede in due scarpe, anche questo a sua volta è un indizio del momento storico).

Poi per fortuna il Live Aid fece capire ai Queen che conveniva rimanere insieme e che l'avventura come gruppo non si era esaurita. Dopo il Live Aid (lo racconta John in un'intervista nel periodo di the miracle, mi pare, o forse di a kind of magic... credo sia il making di a kind of magic su youtube), i Queen pensavano di andarsene in vacanza per un bel po' di tempo, quando Freddie telefonò a tutti e li convocò in studio per registrare One Vision (questo, di nuovo, per far capire chi teneva le redini del progetto Queen).
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