Le dieci notizie più censurate del 2005

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Sabin@
00martedì 27 settembre 2005 16:21
1. LE ATTIVITA' SEGRETE
L'amministrazione Bush sta facendo di tutto per evitare che i cittadini, e perfino il Congresso, scoprano quello che fa il governo. Nell'autunno 2004 il deputato repubblicano della California Henry A. Wawman ha pubblicato un rapporto in cui denuncia le autorità federali "stanno riducendo l'ambito di applicazione" di una serie di leggi sul diritto all'informazione pubblica, tra cui il Freedom of informaction act (Foia) e il President records act. Al tempo stesso il governo estende l'ambito di applicazione di leggi che bloccano l'accesso ad alcuni documenti, creando nuove categorie di informazioni "protette" e sottraendo interi dipartimenti al controllo pubblico.
Il Foia impone a tutte le agenzie del governo di rendere pubblici i loro documenti ai cittadini che ne fanno richiesta. Da quando George W. Bush è al governo, le agenzie fanno un uso esteso e arbitrario delle eccezioni alla legge, che dovrebbero riguardare solo le informazioni riservate, quelle coperte dal segreto professionale e le notizie sulla pubblica sicurezza. L'amministazione Bush si é perfino rifiutata di mostrare dei documenti ad alcune sottocommissioni del Congresso e al Government accountability office, l'organo di controllo del governo.
Tra i documenti tenuti nascosti al Congresso ci sono quelli sui contratti tra alcune grandi società fornitrici di enegia e la task force per l'energia del vicepresidente Dick Cheney, alcuni memorandum della Casa Bianca sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein e i rapporti sulle torture nel carcere di Abu Ghraib. Il Critical infrastucture information act del 2002 (Ciia) esclude dal Foia qualsiasi informazione data volontariamente al governo federale da privati, se riguarda la sicurezza di infrastrutture di vitale importanza. In base alla legge, anche "le comunicazioni di routine delle lobby del settore privato possono essere tenute segrete". Un'interpretazione così ampia della Ciia potrebbe nascondere errori o scorrettezze da parte di aziende private che lavorano col dipartimento per la sicurezza nazionale.
Nel marzo 2002 l'amministrazione Bush ha ridotto l'accesso alle informazioni previsto dal Foia, ordinando alle agenzie di non rendere pubblico nessun documento sulle "armi di distruzione di massa". Secondo un memorandum del capo del personale della Casa Bianca, Andrew Card, bisognava tenere nascoste anche "le informazioni che potevano essere utilizzate per danneggiare la sicurezza del paese e dei cittadini". Il memorandum non specificava i termini della questione e in pratica alle agenzie si lasciava la libertà di non rivelare nessun dato che potesse avere legami con la "sicurezza nazionale".
Il deputato Waxman ha definito queste iniziative dell'amministrazione Bush "un attacco senza precedenti alle leggi che garantiscono la trasparenza del governo".

Camille T. Taiara, The San Francisco Bay Guardian
da Internazionale 23/29 Settembre 2005
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