Le cinque giornate di Milano - di Leandro Castellani - con Ugo Pagliai, Arnoldo Foà, Franco Graziosi, Silvano Tranquilli, Raoul Grassilli, Franca Nuti

Ricordate lo sceneggiato Le cinque giornate di Milano?

Ecco la scheda:



Trama:

L’epica insurrezione milanese del marzo 1848 contro l’Austria, una delle prime e più gloriose pagine del Risorgimento Italiano, ricostruita passo dopo passo, come un grande e appassionante intreccio di azioni e di idee.


Anno di messa in onda: 1970 (Programma nazionale)
Puntate: 5
Regia: Leandro Castellani
Sceneggiatura: Leandro Castellani, Luigi Lunari
Consulenza storica: Franco Valsecchi, Luigi Ambrosoli
Attori e personaggi: Ugo Pagliai (Hubner), Arnoldo Foà (Radetsky), Franco Graziosi (Casati), Silvano Tranquilli (Correnti), Raoul Grassilli (Cattaneo), Franca Nuti (Amelia), Fosco Giachetti (Metternich), Luciano Virgilio (Cernuschi), Romano Malaspina (Luciano Manara), Pietro Biondi (Clerici), Gigi Ballista, Carlo Cattaneo, Stefano Satta Flores
Scenografia: Filippo Corrado Cervi
Costumi: Mariolina Bono
Una produzione: Rai Radiotelevisione Italiana

Foto:

Per i fans di Ugo Pagliai e degli sceneggiati ‘gotici’, questo sceneggiato è molto interessante per almeno un paio di ragioni; innanzitutto si tratta del suo primo ruolo da protagonista (il barone austriaco Joseph Alexander von Hübner) in uno sceneggiato a puntate; in questo personaggio già si intravvedono i tratti che diverranno tipici dell’‘eroe’ più volte incarnato sul piccolo schermo dall’attore toscano: un eroe chiaroscurale, spesso forestiero, raffinato e intellettuale, avvolto da un’aura romantica e vagamente misteriosa, non di rado tormentato e alle prese con situazioni più grandi di lui. Edward Forster e Luca Corbara, per certi versi, nascono qui.
Inoltre, l’inizio de “L’amaro caso della baronessa di Carini” sembra modellato su quello delle “Cinque giornate”; a queste quattro scene/situazioni mostrate da Castellani:

1) Metternich invia Hübner, suo uomo di fiducia, a Milano;
2) l’arrivo di Hübner a Milano coincide con un episodio violento e movimentato: un gruppo di patrioti milanesi lo aggredisce perché ha infranto il ‘divieto’ di fumare; il sopraggiungere di guardie a cavallo fa fuggire gli aggressori;
3) nel ‘centro’ culturale di Milano, il Teatro alla Scala, il conte von Fiquelmont mostra a Hübner, in rassegna, le maggiori personalità della città;
4) a Milano Hübner incontra una nobildonna sposata, la contessa Amelia Boudin de Lagarde, e intreccia con lei una relazione;

corrispondono queste de “L’amaro caso” :

1) Castelnuovo invia Corbara, suo uomo di fiducia, a Carini;
2) l’arrivo di Corbara a Carini coincide con un episodio violento e movimentato: due uomini di don Mariano d’Agrò aggrediscono il cantastorie Nele Carnazza perché ha infranto il divieto di cantare la ballata sulla baronessa; il sopraggiungere di Corbara, a cavallo, contribuisce a far allontanare gli aggressori;
3) nel maggiore centro di aggregazione di Carini, la chiesa, don Ippolito mostra a Corbara (pur con uno sfasamento tra voce e azione) le principali personalità del paese;
4) a Carini Corbara incontra una nobildonna sposata, la baronessa Laura, e intreccia con lei una relazione.

Uao! Grazie Luca per queste informazioni. Non sapevamo che l'inizio dello sceneggiato L'amaro caso della Baronessa di Carini fosse preso dalle Cinque giornate di Milano.

In effetti l'inizio è simile, poi La Baronessa di Carini diventa una storia più tipo Malombra, da quanto ricordiamo.

veu, 18/06/2012 22.02:

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Uao! Grazie Luca per queste informazioni. Non sapevamo che l'inizio dello sceneggiato L'amaro caso della Baronessa di Carini fosse preso dalle Cinque giornate di Milano.

In effetti l'inizio è simile, poi La Baronessa di Carini diventa una storia più tipo Malombra, da quanto ricordiamo.

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Beh, io ho ravvisato queste somiglianze, potrebbe anche trattarsi di coincidenze. Aggiungo che quasi sicuramente Daniele D'Anza scelse Pagliai come protagonista del "Segno del comando" dopo averlo visto nelle "Cinque giornate".

Pagliai nel Segno del comando è stata una scelta giustissima! Davvero bravissimo! Anche nelle Cinque giornate di Milano.