LEGGE CONTRO IL CRISTIANESIMO

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Sabin@
00venerdì 11 novembre 2005 11:15

Data nel dì della salute, nel primo giorno dell'anno
uno (- il 30 settembre 1888 della falsa cronologia)

Guerra mortale contro il vizio:
il vizio è il Cristianesimo

Prima proposizione.

- Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete; egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione.

Seconda proposizione.

- Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro i cattolici, più severi contro i protestanti liberati che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell'esser cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il filosofo.

Terza proposizione.

- Il luogo esecrando in cui il cristianesimo ha covato le sue uova di basilisco sia distrutto pietra su pietra e sia il terrore di tutta la posterità quale luogo abominevole della terra. Su di esso si allevino serpenti velenosi.

Quarta proposizione.

- La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di "impurità" è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.

Quinta proposizione.

- Chi mangia alla stessa tavola di un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro Ciandala - lo si deve mettere al bando, affamare, menare in ogni specie di deserto.


Sesta proposizione.

Si chiami la storia "sacra" col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole "Dio", "salvatore", "redentore", "santo" siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.

Settima proposizione.

Il resto è conseguenza.



Nietzsche
ostiaebasta
00venerdì 11 novembre 2005 11:17
dove sono i 'banchetti' per la raccolta delle firme ?

Peppino Gavoni
00venerdì 11 novembre 2005 20:16
Il povero Nietzsche, figlio di un pastore protestante, ossessionato da una madre ultrareligiosa, cresciuto tra sole donne, schienato da qualsiasi altra donna cui abbia proposto alcunché di "serio" e psicologicamente devastato dall'esperienza Salomé, quando scriveva queste righe era già al lumicino della ragione. Di lì a pochi mesi avrebbe cominciato a scrivere lettere allucinate e allucinanti ai regnanti di tutta europa, firmate a turno Dioniso o Il Crocifisso.

Queste belle righe che tu riporti, Sabi, sono in realtà uno degli ultimi, feroci attacchi alla propria mente, che Nietzsche ha sempre reputato responsabile della sua miseria come uomo.

«Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete; egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione

Il prete, ovvero il predicatore, o meglio ancora: la figura che incarna il potere sacerdotale, contrapposto ne La Genealogia della morale (e in Al di là del bene e del male) al potere guerriero, altri non è che Nietzsche stesso, che certo un guerriero non era, se non con la penna. Nello Zarathustra, dove il lirismo sale ai massimi livelli, Nietzsche (si auto)definisce altresì la figura del "piccolo Dio", che osserva la danza delle fanciulle (il gioco, da cui - in quanto osservatore - è fuori, e che si ritrova quindi a spiritualizzare) e piange.

«Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro i cattolici, più severi contro i protestanti liberati che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell'esser cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il filosofo

Nietzsche si autoconsidera il filosofo mentre allo stesso tempo fustiga la filosofia per come è stata fino ad allora. La schizofrenia incombe. Si veda anche altrove: «Zarathustra disse: "bisogna diffidare dei poeti". Ma anche Zarathustra è un poeta. E allora?»

«La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di "impurità" è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita

E qua ancora tocca ricordare che il massimo raggiungimento di Fritz con le donne fu un unico bacio che si presume sia riuscito a dare alla Salomé, mentre era in vacanza con lei e Rée. «La donna perfetta sbrana quando ama», scrive in Ecce Homo (!!!). «e io non ho alcuna intenzione di farmi sbranare».

«Chi mangia alla stessa tavola di un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro Ciandala - lo si deve mettere al bando, affamare, menare in ogni specie di deserto.»

Un invito al perseguimento anche forzato dell'ideale ascetico, di cui Nietzsche fin dalla Geneaologia (parte III) è seguace e sostenitore («purché sia onesto!»). Rieccheggia anche, da lontano, il riferimento a Gesù (figura che nella stessa opera viene rispettata) e alla sua peregrinazione nel deserto.
Modificato da Peppino Gavoni 11/11/2005 20.22
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