claudio.41, 18/03/2009 21.15:
Siamo qui, sulla terra, maledetta a causa dell'uomo; terra che produce spine e triboli; qui dobbiamo combattere il buon combattimento, il combattimento della fede. La nostra battaglia non è contro carne e sangue, ma contro gli spiriti maligni nei luoghi celesti; una battaglia contro tutte quelle forze che accerchiano la nostra esistenza tentando di condizionare la nostra vita e la nostra speranza di redenzione, opponendoci sovente a mezzo dell'incredulità al nostro Redentore; una battaglia incruenta dove i morti si conteranno solo alla fine.
Infine, l'unica libertà possibile, l'unico scampo dalla morte certa è, guardare a Gesù.
Guardare a Gesù, così come lo vide Simeone, il quale il giorno della presentazione del Fanciullo Gesù, secondo la Legge di Mosè, sostenuto dalla promessa che non avrebbe gustato la morte prima di vedere il Messia, quando lo vide, se lo prese teneramente fra le sue braccia; tutta la sua vita fu percorsa da un forte fremito di timore e letizia, e disse:" Oh, Signore, manda il tuo servitore in pace, poiché gli occhi miei hanno veduta la tua salvezza".
Guardare a Gesù come Anna, la profetessa, la quale anche, essendo nel tempio in quell'ora, cominciò a parlare del fanciullino a tutti coloro che aspettavano la redenzione di Israele.
Tutta questa gente era nel tempio in quell'ora!!!!!
Molti vanno al tempio del Signore, ma non hanno nulla nel cuore, nulla da offrire al Signore, e anche non trovano nulla, perché nulla si aspettano.
Guardare a Gesù
Come Maria che rivoltosi a Gesù gli disse:"Non hanno più vino".
Come Iairo che disse: "La mia figliuola è gravemente malata".
Come il centurione che disse: "Dici una parola e il mio servo sarà guarito".
Come la donna Cananea che disse: "Anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro signori".
Come la donna dal flusso di sangue che disse: "Se solo io tocco il lembo di quella veste sarò guarita".
Come Nicodemo che venne a Gesù di notte per chiedere luce ai suoi dubbi come alle sue certezze.
Come il paralitico, come il lebbroso, come l'indemoniato di Gadara, etc.
L'elenco potrebbe allungarsi, perché ogni personaggio porta con se un bisogno diverso.
Così come nel deserto, coloro che essendo morsicati dai serpenti, non morivano se volgevano lo sguardo verso quel serpente di rame innalzato da Mosè per ordine divino, così avviene che chiunque guarda a Gesù per essere sanato dal peccato, santificato nell'anima e nello spirito, chiunque, dice la parola di Dio, sarà liberato dalla morte.
Ultimo esempio, nella scala dei bisogni dell'umanità è il ladrone sulla croce; costui, cessato di farsi beffe di Gesù, cominciò ad osservare quell'uomo che gli stava di fianco; nella sua esperienza di uomo, mai aveva incontrato un simile personaggio che pur ingiuriato non ingiuriava, oltraggiato non oltraggiava, ma conservava anche nella sofferenza la sua dignità e regalità come nessuno avrebbe saputo e potuto fare, tanto più che si trovava fra condannati a morte, Lui stesso condannato a morte.
Lo guardò, poi rivoltosi al suo compagno di sventura gli disse: "Noi qui paghiamo la degna pena dei nostri fatti, ma costui, che ha fatto!!??"
Poi si rivolse a Gesù dicendo: "Signore, ricordati di me quando sarai nel tuo regno".
Allora e solo allora, Gesù apri la bocca e gli disse:"Io ti dico in verità che oggi tu sarai con Me in paradiso".
FINALMENTE AVEVA TROVATO LA VERA LIBERTA', E LA MORTE PER LUI NON ERA PIU' UNO SPAVENTO, PERCHE' AVEVA VISTO, GUARDATO IN FACCIA, COLUI CHE E' IL PRINCIPE DELLA VITA, GESU' IL SALVATORE DEL MONDO. A TE SOLO SIA LA GLORIA, OH SIGNORE, NEI SECOLI DEI SECOLI . AMEN