L'occhio del secolo
Tra le altre cose ieri mentre leggiucchiavo ho saputo della scomparsa del grande fotografo Bresson.
Lo conoscevo "amatorialmente" perchè sono appassionata di foto, ma come chi guarda...purtroppo non mi sono mai messa seriamente a "imparare" a fare foto. Con le macchine " vere ".
Ma le foto sono la mia passione. Danno vigore all'esistenza. Mi incanto a guardarle, a volte passo davvero ore in rete a cercarle, a guardarle, rivederle.
E Bresson, insieme a Capa, con cui fra le altre cose aveva "fotografato" la guerra civile spagnola, resta un maestro, e prima di tutto un uomo, grande. Per ciò che i suoi scatti hanno inciso nelle coscienze.
Mio padre e mia madre insieme ai miei zii avevano messo su in casa una camera oscura, con sviluppo artigianale. Io ero davvero piccola, e ho tantissime foto di quell'epoca...Ricordo la magia di quella stanza. La fotografia è un'altra cosa che ha segnato la loro generazione e gli sono grata di avermi trasmesso questa passione nn a parole ma vivendola...
Oggi sono unpo' tristi, per loro era davvero qualcosa di più che un autore, forse ecco il segno di un'epoca, uno dei segni.
Per me guardare è un atto vitale oltre che estetico. La foto è un momento che si ferma. A differenza del film. E ci sono i bordi...che stringono sull'interno...a premere...e allo stesso tempo a essenzializzare l'istante.
Inqudrare significa scegliere.
E bresson di certo usava la macchina come fosse il suo block notes....
Ma le parole vanno messe da parte...e far parlare le immagini....le sue immagini che valgono più di mille parole.
''Un ritratto è per me la cosa più difficile. Devi provare a mettere la macchina fotografica tra la pelle di una persona e la sua camicia''."
"L'avventuriero che è in me si sentì obbligato a testimoniare con uno strumento più immediato di un pennello le ferite del mondo."
Copyright : Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos
''Per quel che mi riguarda, fare foto è un mezzo per capire che non può essere separato dagli altri mezzi di espressione visiva. È un modo di urlare, di liberarsi, non di provare o far valere l'originalità di qualcuno. È un modo di vita''
''Nella fotografia le cose più piccole possono diventare un grande soggetto, un insignificante dettaglio umano può diventare un leitmotiv. Noi vediamo e facciamo vedere come testimoni al mondo intorno a noi; come l'evento, nella sua naturale attività, genera un organico ritmo di forme''
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[Modificato da erikaluna 05/08/2004 9.01]