Indovina chi lo ha scritto...

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ISKRA!
00mercoledì 4 maggio 2005 03:06
Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell’aborto e dell’eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull’applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia.

[SM=x584437] Un pacifista contrario alla pena di morte... mi sembra evidente... Ma chi mai sarà...[SM=x584452] [SM=x584474] [SM=x584452]
ostiaebasta
00mercoledì 4 maggio 2005 09:10
Re:
questa la so !

IL PASTORE TEDESCO, cugino di RIN TIN TIN [SM=x584427]
Mod4
00mercoledì 4 maggio 2005 12:32
Pare però che voglia riabilitare i divorziati.
Con questo si è conquistato la simpatia di una larga fetta di opinione,
nonché quella di mia mamma.
Imprimaturix
00giovedì 5 maggio 2005 18:03
Re:

Scritto da: ISKRA! 04/05/2005 3.06
Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell’aborto e dell’eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull’applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia.

[SM=x584437] Un pacifista contrario alla pena di morte... mi sembra evidente... Ma chi mai sarà...[SM=x584452] [SM=x584474] [SM=x584452]

<!--FFZQUOTEEND-

indipendentemente dall'autore di questa affermazione , indipendentemente dalla sua carica :
da cristiano cattolico mi dissocio sulla questione pena capitale.
Neppure bin laden ua volta arrestato e processato , andrebbe ucciso .
da cristiano non approvo nessun metodo legale per togliere la vita di una persona che sia questa alla sua aurora che sia al tramonto .
da cristiano cattivo , approvo la legittima difesa e l'uso della forza per salvre un debole quando la parola ha terminato il suo corso e la vita della vittima è in serio pericolo.

E CHE DIO CI PERDONI TUTTI
Mod4
00venerdì 6 maggio 2005 11:59
Impri, personalmente che ne pensi dell'apertura di Ratzinger
ai divorziati?
Ho letto che parlava di riabilitare alla comunione i divorziati abbandonati
dal coniuge, tu come la vedi?
Imprimaturix
00mercoledì 11 maggio 2005 10:10
Re:

Scritto da: Mod4 06/05/2005 11.59
Impri, personalmente che ne pensi dell'apertura di Ratzinger
ai divorziati?
Ho letto che parlava di riabilitare alla comunione i divorziati abbandonati
dal coniuge, tu come la vedi?



come la vedo?
un po improbabile anche perchè occorrerebbe capire perchè il coniuge è stato abbandonato
se l'abbandonato è un manesco violento perchè rifiutare l eucarestia alla moglie se mai si rifiuta al marito
se l'abbandonato è un donnaiolo che ogni sera mette le corna alla moglie perchè punire la moglie.

io penso che l'eucarestia debba essere data a tutti coloro che consapevoli del suo valore intrinseco la richiedono.
Ognuno di noi si prende le sue responsabilità di fronte a Dio .

e comunque ratzinger non mi sembrava tanto a favore
Mod4
00mercoledì 11 maggio 2005 10:55
Re: Re:

Scritto da: Imprimaturix 11/05/2005&nbsp;10.10
e comunque ratzinger non mi sembrava tanto a favore


Come immaginavo... Questa notizia l'ho letta soltanto io.
Eppure campeggiava con titoloni a pag 2 e 3 di Repubblica qualche giorno dopo l'elezione del nuovo Papa.
Anzi, era proprio la domenica seguente, ne sono certa, dato che ero a pranzo da mia suocera quando commentavamo tutti insieme l'articolo.
Si faceva riferimento ad un progetto a cui Ratzinger già stava lavorando da tempo e che, egli stesso diceva, voleva mettere in atto in tempi brevissimi.

Si sarà allora trattato di un tentativo di risposta all'opinione pubblica resa alquanto sospettosa da quanto freddamente la stampa avesse accolto questo nuovo Papa?

Comunque volevo sapere tu che ne pensi?
A te piacerebbe che i divorziati venissero riabilitati all'eucaristia?
paulatz
00mercoledì 11 maggio 2005 13:31
Non è molto difficile, tecnicamente. La scomunica per i divorziati non ha nessun fondamento teologico, è solo una punizione terrena. Così come c'è la scomunica (automatica) per l'aborto ma non per l'infanticidio, magari con violenza sessuale e reiterato.
Imprimaturix
00mercoledì 11 maggio 2005 15:49
Re: Re: Re:

Scritto da: Mod4 11/05/2005 10.55

Come immaginavo... Questa notizia l'ho letta soltanto io.
Eppure campeggiava con titoloni a pag 2 e 3 di Repubblica qualche giorno dopo l'elezione del nuovo Papa.
Anzi, era proprio la domenica seguente, ne sono certa, dato che ero a pranzo da mia suocera quando commentavamo tutti insieme l'articolo.
Si faceva riferimento ad un progetto a cui Ratzinger già stava lavorando da tempo e che, egli stesso diceva, voleva mettere in atto in tempi brevissimi.

Si sarà allora trattato di un tentativo di risposta all'opinione pubblica resa alquanto sospettosa da quanto freddamente la stampa avesse accolto questo nuovo Papa?

Comunque volevo sapere tu che ne pensi?
A te piacerebbe che i divorziati venissero riabilitati all'eucaristia?


ehmmm ma non ti ho già risposto ?

io l eucarestia la darei a tutti coloro che ne fanno richiesta , non è il prete che giudica il cuore del fedele è Dio

e quindi anche ad i divorziati anche ai fedifraghi ai medici abortisti agli assassini
tutti coloro che avendo fatto tutti i sacramenti previsti richiedono la comunione devono poterla ricevere .

accetto comunque le opinioni contrarie anche se alla fine agirei con la mia testa .



stella rossa
00domenica 3 luglio 2005 13:25
iskruccio caro, mi faresti il piacere di darmi il link, così lo sbatto in faccia a tutti i filoguelfi (delKazzo) che conosco e che hanno reagito rispondendo: no, ma sarà una cazzata, non è possibile che il papa abbia detto una cosa del genere...
Slobodan
00domenica 3 luglio 2005 15:03
Re:

Scritto da: stella rossa 03/07/2005 13.25
iskruccio caro, mi faresti il piacere di darmi il link, così lo sbatto in faccia a tutti i filoguelfi (delKazzo) che conosco e che hanno reagito rispondendo: no, ma sarà una cazzata, non è possibile che il papa abbia detto una cosa del genere...



Su Ratzinger si son dette e scritte tante cazzate,questa potrebbe essere un esempio.
Il grassettato a mio avviso è una bufala:non tanto perchè non la pensi così(cosa anche possibile)ma perchè dirlo pubblicamente è da fessi*...e Ratzinger è tutto tranne un fesso.
A meno che non avesse abusato di birra bavarese in precedenza... [SM=x584429]

*= per un Papa(o Cardinale,se detta a suo tempo);un candidato alla Casa Bianca invece ci vincerebbe le elezioni,con stronzate simili!!!
Modificato da Slobodan 03/07/2005 15.07
stella rossa
00domenica 3 luglio 2005 20:31
scusa slobuccio, perchè i cattolici bigotti che si sono astenuti al referendum sarebbero più furbi dei coglioni ienchis che votano chi dice cazzate del genere?
del resto se uno crede alla balla (inquietantemente orwelliana) che essere a favore della vita vuol dire lasciar morire di leucemia una persona per non "uccidere" un embrione appositamente creato in laboratorio, perchè dovrebbe indignarsi dinnanzi ad un discorso del genere?
Slobodan
00domenica 3 luglio 2005 20:51
Re:

Scritto da: stella rossa 03/07/2005 20.31
scusa slobuccio, perchè i cattolici bigotti che si sono astenuti al referendum sarebbero più furbi dei coglioni ienchis che votano chi dice cazzate del genere?



perchè il referendum è fallito non per la bigotteria degli italiani ma per altri motivi estranei alle indicazioni vaticane,mentre negli USA i coglioni che preferiscono friggere un uomo(nero)di 80chili piuttosto che bloccare la crescita di una particella di sperma su un ovulo sono sicuramente la maggioranza(dei votanti almeno)
ISKRA!
00lunedì 4 luglio 2005 00:33
Re:

Scritto da: stella rossa 03/07/2005 13.25
iskruccio caro, mi faresti il piacere di darmi il link, così lo sbatto in faccia a tutti i filoguelfi (delKazzo) che conosco e che hanno reagito rispondendo: no, ma sarà una cazzata, non è possibile che il papa abbia detto una cosa del genere...



Certo Stellina...
lo puoi trovare in moltissimi luoghi, esempio:

Sito dei Fan di Ratzinger (Ratzinger.it)

sito della chiesa legato all'espresso (chissà che è?)

Ho quotato il punto 3 della cosa... perchè particolarmente significativo, dimenticando il punto 4 che (di fatto) scomunica chi sia a favore della interruzione volontaria di gravidanza...
Leggete, [SM=x584459] è assai istruttivo...

[SM=x584431] [SM=x584458]
ISKRA!
00lunedì 4 luglio 2005 00:40
Re: Re:

Scritto da: Slobodan 03/07/2005 15.03


Su Ratzinger si son dette e scritte tante cazzate,questa potrebbe essere un esempio.
Il grassettato a mio avviso è una bufala:non tanto perchè non la pensi così(cosa anche possibile)ma perchè dirlo pubblicamente è da fessi*...e Ratzinger è tutto tranne un fesso.
A meno che non avesse abusato di birra bavarese in precedenza... [SM=x584429]

*= per un Papa(o Cardinale,se detta a suo tempo);un candidato alla Casa Bianca invece ci vincerebbe le elezioni,con stronzate simili!!!
Modificato da Slobodan 03/07/2005 15.07



Il frammento non me lo sono certo inventato... [SM=x584424] [SM=x584424] [SM=x584424]

[SM=x584459]
In realtà quel frammento fa parte di una nota di Ratzinger per la conferenza episcopale americana, ed è riservata proprio ai vescovi a stelle e strisce.

Precisamente:Memorandum riservato scritto dal card. Ratzinger (lingua originale l’inglese) per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto.



Lo ha proprio scritto, da prefetto per la dottrina della fede...

[SM=x584431] [SM=x584458]
Modificato da ISKRA! 04/07/2005 0.42
stella rossa
00lunedì 4 luglio 2005 02:25
Re: Re:

Scritto da: Slobodan 03/07/2005 20.51


perchè il referendum è fallito non per la bigotteria degli italiani ma per altri motivi estranei alle indicazioni vaticane,mentre negli USA i coglioni che preferiscono friggere un uomo(nero)di 80chili piuttosto che bloccare la crescita di una particella di sperma su un ovulo sono sicuramente la maggioranza(dei votanti almeno)



infatti non ho detto che il referendum sia fallito a causa dei bigotti, ma che i bigotti che credono al "bilinguismo" (concedimi il termine da 1984, credimi, non ne trovo altri) non sono meno cazzoni degli ienchi da te citati
stella rossa
00lunedì 4 luglio 2005 02:43
iskra, cosa farei senza te [SM=x584457]



www.ratzinger.it/modules.php?name=News&new_topic=2


Memorandum riservato scritto dal card. Ratzinger (lingua originale l’inglese) per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto.




Dignità a ricevere la santa comunione. Principi generali

di Joseph Ratzinger


1. Presentarsi a ricevere la santa comunione dovrebbe essere una decisione consapevole, fondata su un giudizio ragionato riguardante la propria dignità a farlo, secondo i criteri oggettivi della Chiesa, ponendo domande del tipo: “Sono in piena comunione con la Chiesa cattolica? Sono colpevole di peccato grave? Sono incorso in pene (ad esempio scomunica, interdetto) che mi proibiscono di ricevere la santa comunione? Mi sono preparato digiunando almeno da un ora?”. La pratica di presentarsi indiscriminatamente a ricevere la santa comunione, semplicemente come conseguenza dell’essere presente alla messa, è un abuso che deve essere corretto (cf. l’istruzione “Redemptionis Sacramentum”, nn. 81, 83).

2. La Chiesa insegna che l’aborto o l’eutanasia è un peccato grave. La lettera enciclica “Evangelium Vitae”, con riferimento a decisioni giudiziarie o a leggi civili che autorizzano o promuovono l’aborto o l’eutanasia, stabilisce che c’è un “grave e preciso obbligo di opporsi ad esse mediante obiezione di coscienza. [...] Nel caso di una legge intrinsecamente ingiusta, come è quella che ammette l’aborto o l’eutanasia, non è mai lecito conformarsi ad essa, ‘né partecipare ad una campagna di opinione in favore di una legge siffatta, né dare ad essa il suffragio del proprio voto’” (n. 73). I cristiani “sono chiamati, per un grave dovere di coscienza, a non prestare la loro collaborazione formale a quelle pratiche che, pur ammesse dalla legislazione civile, sono in contrasto con la legge di Dio. Infatti, dal punto di vista morale, non è mai lecito cooperare formalmente al male. [...] Questa cooperazione non può mai essere giustificata né invocando il rispetto della libertà altrui, né facendo leva sul fatto che la legge civile la prevede e la richiede” (n. 74).

3. Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell’aborto e dell’eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull’applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia.

4. A parte il giudizio di ciascuno sulla propria dignità a presentarsi a ricevere la santa eucaristia, il ministro della santa comunione può trovarsi nella situazione in cui deve rifiutare di distribuire la santa comunione a qualcuno, come nei casi di scomunica dichiarata, di interdetto dichiarato, o di persistenza ostinata in un peccato grave manifesto (cf. can. 915).

5. Riguardo al peccato grave dell’aborto o dell’eutanasia, quando la formale cooperazione di una persona diventa manifesta (da intendersi, nel caso di un politico cattolico, il suo far sistematica campagna e il votare per leggi permissive sull’aborto e l’eutanasia), il suo pastore dovrebbe incontrarlo, istruirlo sull’insegnamento della Chiesa, informarlo che non si deve presentare per la santa comunione fino a che non avrà posto termine all’oggettiva situazione di peccato, e avvertirlo che altrimenti gli sarà negata l’eucaristia.

6. Qualora “queste misure preventive non avessero avuto il loro effetto o non fossero state possibili”, e la persona in questione, con persistenza ostinata, si presentasse comunque a ricevere la santa eucaristia, “il ministro della santa comunione deve rifiutare di distribuirla” (cf. la dichiarazione del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, “Santa comunione e cattolici divorziati e risposati civilmente”, 2000, nn. 3-4). Questa decisione, propriamente parlando, non è una sanzione o una pena. Né il ministro della santa comunione formula un giudizio sulla colpa soggettiva della persona; piuttosto egli reagisce alla pubblica indegnità di quella persona a ricevere la santa comunione, dovuta a un’oggettiva situazione di peccato.

[N.B. Un cattolico sarebbe colpevole di formale cooperazione al male, e quindi indegno di presentarsi per la santa comunione, se egli deliberatamente votasse per un candidato precisamente a motivo delle posizioni permissive del candidato sull’aborto e/o sull’eutanasia. Quando un cattolico non condivide la posizione di un candidato a favore dell’aborto e/o dell’eutanasia, ma vota per quel candidato per altre ragioni, questa è considerata una cooperazione materiale remota, che può essere permessa in presenza di ragioni proporzionate.]


(Fonte e copyright: Sandro Magister, L'Espresso, 213.92.16.98/ESW_articolo/0,2393,42195,00.html )


Slobodan
00lunedì 4 luglio 2005 11:23
Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 04/07/2005 0.40



In realtà quel frammento fa parte di una nota di Ratzinger per la conferenza episcopale americana, ed è riservata proprio ai vescovi a stelle e strisce.

Precisamente:Memorandum riservato scritto dal card. Ratzinger (lingua originale l’inglese) per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto.






EH EH,COME VOLEVASI DIMOSTRARE! [SM=x584455]
stella rossa
00domenica 19 febbraio 2006 11:10
Re:

Scritto da: stella rossa 04/07/2005 2.43


www.ratzinger.it/modules.php?name=News&new_topic=2


Memorandum riservato scritto dal card. Ratzinger (lingua originale l’inglese) per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto.




Dignità a ricevere la santa comunione. Principi generali

di Joseph Ratzinger


1. Presentarsi a ricevere la santa comunione dovrebbe essere una decisione consapevole, fondata su un giudizio ragionato riguardante la propria dignità a farlo, secondo i criteri oggettivi della Chiesa, ponendo domande del tipo: “Sono in piena comunione con la Chiesa cattolica? Sono colpevole di peccato grave? Sono incorso in pene (ad esempio scomunica, interdetto) che mi proibiscono di ricevere la santa comunione? Mi sono preparato digiunando almeno da un ora?”. La pratica di presentarsi indiscriminatamente a ricevere la santa comunione, semplicemente come conseguenza dell’essere presente alla messa, è un abuso che deve essere corretto (cf. l’istruzione “Redemptionis Sacramentum”, nn. 81, 83).

2. La Chiesa insegna che l’aborto o l’eutanasia è un peccato grave. La lettera enciclica “Evangelium Vitae”, con riferimento a decisioni giudiziarie o a leggi civili che autorizzano o promuovono l’aborto o l’eutanasia, stabilisce che c’è un “grave e preciso obbligo di opporsi ad esse mediante obiezione di coscienza. [...] Nel caso di una legge intrinsecamente ingiusta, come è quella che ammette l’aborto o l’eutanasia, non è mai lecito conformarsi ad essa, ‘né partecipare ad una campagna di opinione in favore di una legge siffatta, né dare ad essa il suffragio del proprio voto’” (n. 73). I cristiani “sono chiamati, per un grave dovere di coscienza, a non prestare la loro collaborazione formale a quelle pratiche che, pur ammesse dalla legislazione civile, sono in contrasto con la legge di Dio. Infatti, dal punto di vista morale, non è mai lecito cooperare formalmente al male. [...] Questa cooperazione non può mai essere giustificata né invocando il rispetto della libertà altrui, né facendo leva sul fatto che la legge civile la prevede e la richiede” (n. 74).

3. Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell’aborto e dell’eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull’applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia.

4. A parte il giudizio di ciascuno sulla propria dignità a presentarsi a ricevere la santa eucaristia, il ministro della santa comunione può trovarsi nella situazione in cui deve rifiutare di distribuire la santa comunione a qualcuno, come nei casi di scomunica dichiarata, di interdetto dichiarato, o di persistenza ostinata in un peccato grave manifesto (cf. can. 915).

5. Riguardo al peccato grave dell’aborto o dell’eutanasia, quando la formale cooperazione di una persona diventa manifesta (da intendersi, nel caso di un politico cattolico, il suo far sistematica campagna e il votare per leggi permissive sull’aborto e l’eutanasia), il suo pastore dovrebbe incontrarlo, istruirlo sull’insegnamento della Chiesa, informarlo che non si deve presentare per la santa comunione fino a che non avrà posto termine all’oggettiva situazione di peccato, e avvertirlo che altrimenti gli sarà negata l’eucaristia.

6. Qualora “queste misure preventive non avessero avuto il loro effetto o non fossero state possibili”, e la persona in questione, con persistenza ostinata, si presentasse comunque a ricevere la santa eucaristia, “il ministro della santa comunione deve rifiutare di distribuirla” (cf. la dichiarazione del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, “Santa comunione e cattolici divorziati e risposati civilmente”, 2000, nn. 3-4). Questa decisione, propriamente parlando, non è una sanzione o una pena. Né il ministro della santa comunione formula un giudizio sulla colpa soggettiva della persona; piuttosto egli reagisce alla pubblica indegnità di quella persona a ricevere la santa comunione, dovuta a un’oggettiva situazione di peccato.

[N.B. Un cattolico sarebbe colpevole di formale cooperazione al male, e quindi indegno di presentarsi per la santa comunione, se egli deliberatamente votasse per un candidato precisamente a motivo delle posizioni permissive del candidato sull’aborto e/o sull’eutanasia. Quando un cattolico non condivide la posizione di un candidato a favore dell’aborto e/o dell’eutanasia, ma vota per quel candidato per altre ragioni, questa è considerata una cooperazione materiale remota, che può essere permessa in presenza di ragioni proporzionate.]


(Fonte e copyright: Sandro Magister, L'Espresso, 213.92.16.98/ESW_articolo/0,2393,42195,00.html )








questa la riporto su, a proposito di quanto scritto nell'enciclica, un esempio di come ratzinger pensa alla non ingerenza della chiesa nella politica
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