Indie videogame developers do it better

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
kickoffworld
00martedì 27 giugno 2006 10:47


Sicuramente molti giocatori guardano alle classifiche dei videogames più venduti con lo stesso orrore misto a morbosità con cui un rockettaro alternativo segue Top of the Pops. Le prime posizioni sono perennemente dominate da giochi basati su licenze (sportive e cinematografiche) e da seguiti di serie di successo, ovvero reimpacchettamenti di schemi di gioco già rodati.

La mancanza di originalità dei videogames mainstream è dovuta principalmente a scelte di marketing delle grandi software houses che privilegiano co-branding, innovazioni solo dal punto di vista tecnico e ad un mercato basato sui best sellers che gonfia a dismisura i costi di produzione e scoraggia al contempo i prodotti innovativi (vedi l'analisi Death to the game industry pubblicata su The Escapist).

Basta cercare nel sottobosco degli sviluppatori indipendenti per ritrovare un po' di speranza. Giochi a bassissimo budget e a grande contenuto creativo, spesso distruibuiti gratuitamente o con sistemi di micropagamento volontario che rifiutano la competizione sullo stesso campo delle major. Mentre i titoli da classifica, nel loro realismo fotografico, nelle infinite cutscene e nelle trame sempre più elaborate soffrono della cosiddetta invidia di Hollywood, molti sviluppatori indipendenti sembrano non accettare la subalternità della pellicola cercando una specificità linguistica propria dei videogiochi.

Una specificità che deriva dal loro essere in primo luogo software, entità matematiche, oggetti mediali più adatti gestire cose come motori fisici, automi cellulari, sistemi emergenti, intelligenze ed evoluzioni artificiali. Proprio quel genere di elementi che se usati con scaltrezza consentono una grande varietà delle situazioni di gioco con un impiego di energie nello sviluppo relativamente basso.

Innegabilmente una buona parte delle sperimentazioni nel campo del game design si muove verso il superamento di caratteristiche consolidate come la rigidità dei livelli a favore di gameplay più aperti e verso l'abbandono dell'ossesione realistico-mimetica degli ambienti immersivi 3d. E' ancora presto per dire se queste tendenze porteranno alla nascita di una nicchia per giocatori più esigenti, una sorta di scena di videogame d'essai oppure se verranno assorbite, arricchendo senza sostituire, i generi più tradizionali. Nel frattempo possiamo solo giocare. Ecco alcuni ottimi esempi.

Molti amanti dei first-person shooter, immersi nelle loro verosimilissime arene a calcolare traiettorie di razzi, faticheranno a immaginare fisiche non realistiche. Eppure i sofisticati algoritmi per rappresentare il moto, le collisioni o l'elasticità dei corpi possono essere impiegati per creare mondi e sistemi completamente altri da quelli "naturalistici".
kickoffworld
00martedì 27 giugno 2006 11:01
Tower of Goo


Tower of Goo è forse il minigioco più riuscito dell'experimental gameplay project. L'obbiettivo è semplice: costruire segmento dopo segmento una torre più alta possibile. Il problema è che ogni nodo della struttura si ottiene stiracchiando e appiccicando fra loro i delle piccole creature gommose. Le costruzioni diventano simili ad instabilissime torri Eiffel fatte di chewing gum.

DOWNLOAD


[Modificato da kickoffworld 28/06/2006 10.25]

kickoffworld
00mercoledì 28 giugno 2006 10:29
Rag-doll Kung Fu


è probabilmente uno dei titoli più innovativi e freschi. "Immaginate di avere un combattimento di Kung Fu con delle marionette, a parte il fatto che non dovete preoccuparvi di tener su le corde che le mantengono, e che non dovete avere un combattimento di Kung Fu..."

Rag-doll Kung Fu è un progetto da solista di Mark Haley, uno dei principali sviluppatori di Bullfrog/Lionhead. In questo caso i comportamenti dei corpi elastici sono applicati alle articolazioni di improbabili lottatori di kung fu. Il sistema di controllo è quanto di più distante si possa concepire dai classici picchiaduro, usando il mouse il giocatore "prende" il proprio personaggio per una qualsiasi parte del corpo lo trascina come fosse una marionetta. I combattimenti sono buffi, caotici ed eleganti allo stesso tempo. La veste grafica coloratissima, le trovate psichedeliche e l'immaginario da b-movie lo rendono decisamente uno dei giochi più demenziali in circolazione.

DOWNLOAD



[Modificato da kickoffworld 28/06/2006 10.41]

kickoffworld
00venerdì 30 giugno 2006 15:49
Zen Bondage


Zen Bondage è un piccolo e raffinato gioco che applica la fisica ad un livello micro. Lo scopo è di attorcigliare una lunghissima corda attorno ad una statuetta zoomorfa. Occorre farlo in maniera più razionale possibile per coprire una superficie sufficientemente estesa. Come i migliori giochi è facile da capire ma difficile da padroneggiare. La musica è splendida, gli autori, non a caso vengono dalla scena demo.

Zen Bondage
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com