Il sigillo da falsificare

Darhaira
00sabato 13 luglio 2013 17:14
Sotterfugio liv 3
Riassunto: Notte solitaria e piena di pensieri per la mezzosangue, che per reprimere ogni suo stato d'animo spiacevole inizia a lavorare alla falsificazione del sigillo degli Artisti - utilizzando una delle missive mandate da Nahmanen per la rappresentazione teatrale - non per farci qualcosa di specifico, ma semplicemente per affinare le sue capacità da truffatrice. Quindi prima lo disegna su di un foglio di pergamena, grazie ad un carboncino; poi lo incide su della cera di candela per cercare di ricreare lo stesso effetto della ceralacca. Una volta soddisfatta del suo lavoro, la Gatta, brucia la pergamena "incriminata" e si mette a riposare...ovviamente con un altra tempesta di sensazioni e ricordi poco piacevoli.

Commento: Piccola e breve role solitaria per la skill sotterfugio livello 3 che spero sia sufficiente :P

La giocata

DARHAIRA [Stanza - piano superiore] Notte fonda ormai, tutti coloro che occupano le stanze della locanda e anche all'esterno, nelle varie abitazioni della cittadella dormono da ore...ma qualcuno non è della stessa idea e si distingue come sempre. Semi oscurità in quella stanza infatti, diverse candele - alcune piu lunghe, altre piu corte e consumate - sono posizionate dentro a dei sostegni, sul legno di quello scrittoio, dietro al quale è seduta la mezzosangue. Occhi spenti e decisamente arrossati...non riesce a calarsi in quello strano dormiveglia che caratterizza la sua razza, non vi riesce da giorni ormai...da quando aveva rivisto il Lupo. Una tempesta si era scatenata nel suo animo e ancora non vuole placarsi. Unno e Lupo si accavallano innanzi ai suoi occhi se essi vengono chiusi e cosi aveva deciso di provare a fare qualcosa di utile per se stessa, ma sopratutto per il suo piccolo gruppo di malfattori. Non vede Occhi di Tenebra e la Spagnola da un po, ma sa che sono in giro per la città caotica...in fondo quella è la loro casa, come per la Fiamma è divenuta Avalon. Le mani ora vanno a stendere una pergamena accanto ad un altro foglio - dello stesso materiale - non è rivolta dalla parte in cui l'inchiostro e la punta della piuma hanno vergato la scritta, no...è rivolta dal lato vuoto...ove un cerchietto spezzato di ceralacca spunta sul lato superiore ed inferiore del foglio.

DARHAIRA [Stanza - piano superiore] Studia quel piccolo cerchio e si mordicchia il labbro inferiore pensierosa...quella che ha innanzi è una delle missive che le aveva mandato il Poeta per avvisarla dell'evolversi della rappresentazione teatrale. Torna cosi a piegare la missiva per cercare di far combaciare i due lati spezzati e far riformare quindi la figura di quella maschera che è simbolo della congrega degli artisti. La studia con gli occhi e ne segue i contorni in rilievo delicatamente con le dita, deve imparare a falsificare quei sigilli in ceralacca, ormai sapeva bene o male ricopiare le scritture altrui e rendere diversa la propria...magari semplicemente rendendola piu tremolante o piegata di piu verso un determinato lato rispetto all'altro. Insomma deve assolutamente affinare le sue tecniche, quell'arte della menzogna che non si basa solo sull'interpretare un ruolo che non combacia con la propria personalità, ma consiste anche nello spedire un messaggio magari per tendere una trappola a qualcuno o per altro...insomma per essere un malfattore bisogna saper fare tutto...qualsiasi cosa che possa portarti denaro. Sospira quindi lasciando andare la missiva, che subito si riapre, quindi prende con entrambe le mani una delle candele e lentamente fa colare la cera candida e densa sul foglio pulito; non è la ceralacca ovviamente...non ne ha a disposizione la mezzosangue, ma se la farà andar bene lo stesso. Sfrigola quel liquido opaco, sfrigola mentre lei lo versa e vi soffia sopra per farlo seccare in fretta...certo è bollente ma pian piano le sarà utile per il suo intento. Quando la cera sul foglio le sembra sufficiente, la Fiamma va a tirare su la candela e torna a poggiarla nel suo sostegno; osserva il piccolo rotondo alto circa un centimetro, che si confonde con il colore giallognolo della pergamena sottostante...lo osserva ancora mentre pian piano va a solidificarsi. Soffia la mezzosangue...cercando di mandare aria su di esso e di renderlo ben solido e compatto, un lavoro di precisione questo...e deve fare tutto come si deve.

DARHAIRA [Stanza -piano superiore] I minuti passano, decisamente troppo lenti per lei che cerca ultimamente di tenere la mente il piu occupata possibile...lei che non sopporta quei momenti di stasi, perchè i pensieri l'assalgono e la rendono terribilmente inquieta e nervosa...e per quanto odia ammetterlo..triste. Una piccola spirale di fumo si innalza dalla cera che ancora non è solidificata del tutto, ovviamente non è certo aiutata dalla temperatura di quell'ambiente, la sua stanza non è molto grande e dall'unica finestra aperta entra solo aria calda. Gli occhi grigi scrutano ancora quel sigillo con attenzione, non può ancora copiarlo...ma la sua mente puo imprimerselo per bene nella memoria; ha solo un piccolo carboncino poggiato su quello scrittoio...un carboncino quasi ridotto all'osso ma va bene comunque per ciò che deve fare. Lo prende quindi tra le dita della mandritta e - tenendo la ceralacca ben unita - inizierebbe a ricopiare a mano sul foglio pulito, poco piu sotto della cera ancora calda, il disegno in rilievo. Inizia a tratteggiare in maniera leggera e appena accennata i contorni della maschera, lei non è una pittrice e i disegni non verranno mai perfetti come coloro che di quell'arte ne fanno la loro vita; lei si arrangia come meglio può, continua infatti quei tratteggi leggeri e appena accennati, di quella maschera cosi articolata...i fori per gli occhi e le piume a contornarla...un duro lavoro per la mezza, ma non si tira di certo in dietro! Sopratutto perchè quello è l'unico modo per azzerare completamente la sua mente...perchè quella è la sua vita per quanto può illudersi di condurne una normale...lei non avrà mai qualcosa di normale se è sempre costretta a cambiare identità e comportamento tanto spesso quanto cambia il soffio del vento al centro di una burrasca.

DARHAIRA [Stanza-piano superiore] Tratto dopo tratto quel disegno inizia a prendere forma sotto la luce tremolante delle candele li attorno, disegna ogni particolare con cura e attenzione la mezzosangue dando sempre un occhiata al rilievo li affianco e riportando gli occhi di conseguenza sul tratto leggero che sta creando. Forme quelle della maschera che iniziano ora a prendere contorni piu netti e marcati man mano che prende sicurezza nella creazione del disegno, la mano si muoverebbe abile e attenta su quel foglio...disegnerebbe persino le piccole insenature che raffigurano le decorazioni della maschera, quei piccoli avvallamenti nella ceralacca che uno sguardo attento come il suo non puo lasciarsi sfuggire. Quella copia deve uscire perfetta...dovrà essere come l'originale. Gratta il carboncino sulla pergamena, provocando un suono costante che in quel silenzio assoluto sembra essere piu forte di quanto sia in realtà. Tornerebbe cosi a calcare i dettagli piu piccoli e i contorni di tutto il disegno e interromperebbe il lavoro, solo per lasciar vagare gli occhi prima sulla ceralacca e poi di nuovo sul disegno...sembrerebbe uguale, seguono quelle nubi fumose che sono i suoi occhi, ogni singola linea del disegno e del rilievo, per studiare se sono completamente uguali...la curva della maschera che si snoda sotto l'occhio e va a creare quella specie di sporgenza per il naso; ogni piuma che l'adorna, ogni piccolo tondo o quadrato che possa esserci come decoro su quello strumento che ogni buon attore deve saper usare e indossare. Quando si ritiene soddisfatta, lascerebbe andare il carboncino al lato della pergamena, sul legno dello scrittoio e darebbe un occhiata alla cera per vedere se finalmente è solida e resistente; pronta per essere incisa.

DARHAIRA [Stanza-piano superiore] Sono passati altri minuti d'altronde, da quando quella cera era stata calata da lei poco prima, quindi con attenzione e prudenza soprattutto, va a poggiare l'indice destro sulla cera...è tiepida ancora...ma sembra essere solida. Cosi mentre un mezzo sorriso beffardo le appare sul volto, unico tipo di sorriso che in questi due o tre giorni sembra poter illuminare quel viso pallido e coperto di efelidi, andrebbe ad aprire un piccolo cassetto dello scrittoio e ne estrarrebbe un piccolo spillo di metallo leggero e dalla punta non troppo fine, ma adatta a ricreare quei solchi e quei rilievi tipici di un sigillo. Prende un bel respiro e socchiude gli occhi, ha bisogno di tutta la concentrazione possibile, cerca cosi di liberare la mente da ogni pensiero che esuli dal suo compito e solo quando si sente pronta, lentamente va a riaprire gli occhi. Quest'ultimi si posano prima sul disegno sottostante, poi sul simbolo in ceralacca e infine sulla cera intatta e candida, non puo permettersi di sbagliare ora; quindi osserva le proprie dita della mandritta che tengono saldamente lo spillone e prega le divinità degli elfi, per guidare la sua mano in quel lavoro fatto solo di precisione e misure millimetriche e piccolissime. La mano si abbassa quindi e lo spillone affonda lievemente nella cera, inizia quindi a grattare pian piano e delicatamente il tutto, è un lavoro di polso e di concentrazione...cerca quindi di scavare attorno a quello che dovrebbe essere il bordo della maschera...deve venire in rilievo e non ad incavo...quindi scaverebbe prima da un lato, lentamente con molta cura muovendo il polso dall'alto verso il basso a piccoli tratti, linee dritte e poi curve...seguendo con gli occhi a volte il disegno e a volte l'originale. Si inizierebbero cosi a formare i primi contorni della maschera, quelli piu esterni e inutili, quelli che delimitano lo spazio di lavoro...dritta ai lati curva sopra e sotto; poi inizierebbe a lavorare sulle piume. Un lavoro lento e tranquillo...nessuno le corre dietro...nessuna fretta in quel continuo grattare.

DARHAIRA [Stanza - piano superiore] Movimento dopo movimento, scanalatura dopo scanalatura, riesce ad arrivare a comporre i fori per gli occhi, due piccoli ovali all'interno di quella piccola maschera. Stacca cosi la punta dello spillo dalla cera e riprende fiato...qua e la vi sono errori che la sua mano non troppo precisa ha causato e nel constatare questo delle imprecazioni appena sibilate escono dalle labbra della Rossa, che si china di nuovo sul suo lavoro per cercare di correggere pian piano ed in modo accurato quelle lievi sbavature causate magari da un improvviso tremore della mano o da qualche altra cosa. Una volta finito torna a sollevare il capo e ad osservare il lavoro, soffiando via i residui di cera...il primo passo è fatto...ora deve procedere con il resto. Di nuovo prende un bel respiro e torna a chinarsi sullo scrittoio e su quel foglio, occhi puntati sulla cera e poi di nuovo sul simbolo originale...non deve sbagliare...non può sbagliare...quindi con estrema cautela a circa un millimetro o poco piu di distanza dalla prima scanalatura, torna a scavare lentamente...con quei movimenti dall'alto verso il basso del polso. Dritta la linea...che dolcemente va a curvarsi per formare quell'onda che serve alla maschera per appoggiarsi sul naso di chi la indossa; tra i due solchi dovrebbe ora formarsi una linea in rilievo, proprio come quella del sigillo vero e proprio. Gli incisivi vanno a mordere il labbro inferiore mentre continua quel lavoro lento e misurato, linea dopo linea ...dettaglio dopo dettaglio...curva dopo curva, arrivando a rendere in rilievo le stesse piume che decorano la maschera. In fine tornerebbe ai due ovali che formano i fori per gli occhi e anche li creerebbe una linea poco distante da quella gia fatta...in modo che al centro resti quel piccolo rialzo di cera.

DARHAIRA [Stanza-piano superiore] Una volta terminato tornerebbe a sollevarsi con il viso ed a soffiare via i residui di cera, osserva quel lavoro e altre imperfezioni nota...imprecando nuovamente andrebbe a sistemarle, scavando qua e la per cercare di portare di nuovo regolarità a quei tratti. Un nuovo soffio prima di sollevarsi ancora e osservare il tutto, lo sguardo plumbeo cade prima sul suo operato e poi su quello originale...sembrerebbe simile...forse non proprio uguale, di certo avrà bisogno di molta pratica...ma come inizio non sembrerebbe poi cosi male. Quindi la mancina va a staccarsi dalla pergamena originale e si insinua tra i riccioli rossi, tirandoli in dietro con un movimento rapido...quindi torna a poggiarsi sul foglio ed a tenere ben saldi assieme i due spicchi di ceralacca. Il grosso era stato fatto, ora doveva passare ai dettagli e alle piccole decorazioni incavate. Lentamente cosi tornerebbe a chinarsi sul foglio di pergamena e dando comunque un occhiata all'originale e al suo disegno, inizierebbe a scavare i piccoli rotondi o quadrati o linee corte che fungono da decoro in piu a quella maschera non poi cosi facile da riprodurre. Movenze circolari, altre dall'alto verso il basso come prima...altre in diagonale...questo è ciò che fa il suo polso e le sue dita strette attorno al metallo dello spillo. Pezzetto dopo pezzetto ecco che anche le decorazioni sarebbero finite, quindi con un soffio leggero per l'ennesima volta va a pulire il tutto per osservare ancora il suo lavoro. Nota palleggiando lo sguardo dall'originale al falso, che qualche linea e qualche cerchietto non sono venuti propriamente bene, quindi si chinerebbe ancora una volta ad allargare ciò che non è preciso e a richiudere un poco con le dita le parti troppo larghe. Forse avrebbe dovuto intagliare il tutto in un legnetto e poi utilizzare quella specie di stampino per imprimerlo nella cera della candela ancora morbida; forse la prossima volta farà proprio cosi! un'altra idea le era venuta in mente...un idea che potrebbe benissimo applicare se necessaria.

DARHAIRA [Stanza - piano superiore] Un sospiro esce dalle sue labbra nell'osservare quel sigillo falsificato...non è proprio perfetto, lo sa da se...lo vede con i propri occhi...ma non sarebbe nemmeno troppo distante dall'originale, le forme ci sono...anche quei dettagli...anche se sta iniziano a pensare che anche l'altro metodo non sarebbe male per falsificare qualcosa di simile. Tornerebbe quindi ad aprire il cassettino dello scrittoio, riponendovi lo spillo...una volta pulito dalla cera ovviamente; quindi andrebbe ad osservare per un ultima volta i due sigilli e annuendo tra se...rispondendosi ad una qualche domanda mentale, andrebbe ad appoggiare il foglio di pergamena utilizzato per la prova, con sopra la cera, su di un piattino in metallo e aiutandosi con la fiammella di una candela gli darebbe fuoco. Si alza cosi dallo scrittoio e lentamente si avvicina con il piattino tra le mani, alla finestra...li lo lascerebbe, seguendo le piccole nuvolette di fumo fuoriuscire dalle imposte aperte. I pensieri vagano altrove...vedono in quei grigi pennacchi dall'odore acre, due occhi del medesimo colore...che la guardano in modo aggressivo...che la rimproverano...che le dimostrano il sentimento di rabbia presente nell'anima del loro proprietario. Socchiude gli occhi Darh stringendo con forza il davanzale di legno, quindi riaprendo le palpebre, andrebbe ad osservare l'ultimo ritaglio di carta andare in cenere e - afferrato il piattino tra le mani - tornerebbe verso lo scrittoio, ove va a riporre il tutto. L'indomani andrà a gettare le ceneri all'esterno della cittadella...ma non ora, ora ha voglia di chiudersi in se stessa come sempre...e di lasciar uscire quei pensieri cupi, attraverso quei sogni tra realtà e inconscio...che l'assalgono ogni volta che prova ad assopirsi. Si spoglia quindi e si va ad infilare sotto le lenzuola disordinate e sfatte del suo letto. Un ultimo sguardo al soffitto, prima di calare le palpebre su quei nuvoloni di tempesta che sono le sue iridi.



Ambrosya0
00domenica 14 luglio 2013 11:06
Ciao,


non per farci qualcosa di specifico, ma semplicemente per affinare le sue capacità da truffatrice.



Non occorre che tu dica nei riassunti o commenti cosa il pg VORRà in futuro fare. L'on è on e non va anticipato salvo proprio un master non chieda un chiarimento effettivo.

Lasciare la suspence fa parte del buon gioco [SM=g27811]

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