Il papa apre sul preservativo.

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La Medusa
00giovedì 27 aprile 2006 17:32
E affida le proprie parole al portavoce del Consiglio Pontificio, Cardinal Lozano:

"Preservativo possibile in una coppia nella quale uno dei due coniugi sia malato di Aids".

E la prima timida apertura della Chiesa su questo tema.

(Ansa di stamani)
Slobodan
00giovedì 27 aprile 2006 17:38
dai med siamo tutti con te!
E tu?
quando LO APRI, quel preservativo? [SM=x584429]
La Medusa
00giovedì 27 aprile 2006 17:50
Mica m'avrai preso per il Papa? [SM=x584425]
Slobodan
00giovedì 27 aprile 2006 17:51
Re:

Scritto da: La Medusa 27/04/2006 17.50
Mica m'avrai preso per il Papa? [SM=x584425]



puntavo più su padre fedele!
ISKRA!
00giovedì 27 aprile 2006 23:53
Che ne dice Martini?

Scritto da: La Medusa 27/04/2006 17.32
E affida le proprie parole al portavoce del Consiglio Pontificio, Cardinal Lozano:

"Preservativo possibile in una coppia nella quale uno dei due coniugi sia malato di Aids".

E la prima timida apertura della Chiesa su questo tema.

(Ansa di stamani)



Sull'espresso della scorsa settimana c'era un lungo articolo del Cardinal Martini che affrontava una frotta di questioni etiche, tra cui la precedente.

Rispetto all'AIDS il cardinale considerava il profilattico il "male minore" con una presa di posizione che si accompagnava anche ad una prudenza rispetto ad affrettate archiviazioni della "fecondazione eterologa", ed alla possibilità ventilata di "adozioni di embrioni" da parte di donne Single...

Anche riguardo al preservativo, nonostante una prudenza di fondo ed una cautela persino nell'uso dei vocaboli, la considerazione di Martini era espressa in formula generale e non solo riguardo il caso particolare.

Fonte: L'ESPRESSO
Martini: "Le cifre che lei cita destano smarrimento e desolazione. Nel nostro mondo occidentale è assai difficile rendersi conto di quanto si soffra in certe nazioni. Avendole visitate personalmente, sono stato testimone di questa sofferenza, sopportata per lo più con grande dignità e quasi in silenzio. Bisogna fare di tutto per contrastare l'Aids. Certamente l'uso del profilattico può costituire in certe situazioni un male minore. C'è poi la situazione particolare di sposi uno dei quali è affetto da Aids. Costui è obbligato a proteggere l'altro partner e questi pure deve potersi proteggere. Ma la questione è piuttosto se convenga che siano le autorità religiose a propagandare un tale mezzo di difesa, quasi ritenendo che gli altri mezzi moralmente sostenibili, compresa l'astinenza, vengano messi in secondo piano, mentre si rischia di promuovere un atteggiamento irresponsabile. Altro è dunque il principio del male minore, applicabile in tutti i casi previsti dalla dottrina etica, altro è il soggetto cui tocca esprimere tali cose pubblicamente. Credo che la prudenza e la considerazione delle diverse situazioni locali permetterà a ciascuno di contribuire efficacemente alla lotta contro l'Aids senza con questo favorire i comportamenti non responsabili".


Alla prossima... [SM=x584454] [SM=x584453]
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