Il bosco è pieno di amici (Ok)§

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Ambrosya0
00lunedì 11 ottobre 2010 16:19
Riassunto: Bosco dei misteri e una foca che fa la tintarella di luna al limitare di questo, in un misero ruscelletto. Si avvicina una donna dall'aspetto inquietante. La mente di Rahel le annuncia la presenza di un mutaforma e s'arrischia. La risposta dell'altra è solo una metamorfosi. Da umana a enorme serpente. In parte inquieta in parte estasiata Rahel sente anche un gracchiare, di nuovo crede sia un mutaforma, di nuovo domanda e ottiene una risposta positiva. Le conoscenze dunque sono due, per tutti. Due membri della razza, solo Sadis rivela il suo vero nome, sibilante, mentre il corvo sagace schiva quell'interrogativo e piccato s'allontana.

Commento:

Tutti e tre capiscono che sono mutaforma gli altri.

Rahel sa solo il nome di Sadis, conosce tutte e due le sue forme.

Sadis e Edivad sanno il nome di Rahel e la sua forma foca, conoscono dove sono ora i mutaforma.

Complimenti per l'ottima interpretazione. Molto intrigante quella di entrambi!



IL FATTO


23:49 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] Pancia all'insù nell'unico ruscello del limitare del bosco, dove tutto è arso e l'acqua scorre senza riuscire a ridonare vita, come una goccia d'acqua in una gola secca. La giovane, nelle sue preponderanti forme di foca, prende il chiaro di luna. L'acqua non è gelida per chi ha abbastanza manto, pelliccia calda, e corpo dalla pinguedine salvifica anche in temperature rigidissime. A mollo non troppo distante dalla riva, tiene la coda e la testa fuori dall'acqua, le narici scure inspirano ed espirano, pronte a chiudersi se s'immergesse,cosa che per ora, non sentendo pericoli, non fa. La pelliccia è di un chiarore argenteo come un riflesso selenico. Nastri di luce grigia che sul corpo lucido si intervallano a pomellature più scure e marcate. La bocca ha denti a punta e gli occhi sono grandi, teneri e scuri, ma la verità è che sono in netto contrasto con quelle zannette niente male da leopardo. La pinna solleva pigramente a tratti, lasciando che l'acqua vi ruscelli sopra sgocciolando verso di lei e verso la superficie del corso d'acqua con un'indolenza non rara in lei.

23:58 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Fitto->Limitare] Cenere e terra, si mescolano in un perfetto tappeto di quel che e' culla dissacrata della natura. Un cimitero di vegetazione spoglia, scheletri di alberi ed un silenzio assoluto ad accogliere i passi leggeri di chi si intrattiene nei suoi miseri meandri. Ed e' tra i riverberi dell'oscurita' che avanza la donna, che, dopo essersi addentrata nel cuore del bosco, gia' si avvia verso i suoi confini sfilando tra i tronchi secchi i cui rami si protendono come dita ossute ed infami a sottolineare il desolato scenario che s'apre dinanzi al suo sguardo. E par piu' un'anima in pena, solitaria, che arranca stanca ma non debilitata, pigra, disdegna qualsiasi fretta in favore di una placidita' unica. Umanoide la sua figura, alta e slanciata, le formi femminili sono avvinghiate da lembi di pelle d'animale che van creando un assurdo corpetto completo di calzoni morbidi, rovinati dal tempo e dalle intemperie, sporchi di terra e di fango, di qualche macchia di sangue ormai rappresa. Il capo e' chino, l'andatura ciondolante, l'udito attratto solo dallo scrosciare del ruscello che spezza la monotonia di un silenzio infame e snervante. Ed e' verso questo che devia, senza mai sollevare il capo, senza mai contemplare i dintorni o i sentieri poco battuti che va percorrendo.


00:07 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] Acqua cristallina contro buio cielo, calmo e oscuro come un fondale d'oceano. Fra gli astri nel loro buio universo e i riverberi della luna sulla nera superficie del ruscello la differenza appare davvero poca. La corrente non basta a trascinarla via, così la foca riposa, talmente pigra da non muoversi quasi affatto se non talvolta sbattendo una pinna per ruotare e cambiare lato. La cena abbondante reca le sue vestigia nelle code di pesce e nei pezzi di guscio di granchio sulla riva sassosa e umida, mentre la sua logica di animale la tiene tuttavia all'erta. (//Istinto animale) Non si può mai sapere, anche se come predatore non sembra temibile, in acqua 4 metri di foca possono fare una bella differenza invece. La sua mente è tutta tesa a svuotarsi in quella forma dei ricordi del passato, del sorriso dell'angelo che l'ha difesa, della fierezza di Nabiria, la forza di Neeren, traditi, perduti, per il suo sacrificio. Si è concessa a quel mannaro sia con la fermezza di chi fa la cosa giusta, senza pentirsene, sia con la consapevolezza che ora avrà dei segreti. Segreti per la sua stirpe e la sua congrega. Per questo ora è la mente della pinnipede che domina ogni cosa, chiedendo solo cibo, riposo, gioco e ben poco, senza pensieri opprimenti. D'un tratto però le sembra di sentire un suono, un movimento. Una cosa piuttosto normale in qualsiasi bosco, ma in quello no, perchè lì non ci sono molti animali che vagano. (//Sensi sviluppati). Quindi aguzza le orecchie.

00:20 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco ] Non c'e' eleganza, ne' grazia nella sua andatura scoordinata, animata solo da una snervante flemma di chi non ha meta ma nemmeno incertezza. Il capo permane reclino, il profilo velato da ciocche scomposte, corvine, lucide di rugiada, scandalosamente lunghe, celano morbosamente i suoi tratti, confondendoli. S'accompagna ad un prepotente sentore selvatico che sporca le sue stesse carni, di civilizzato sembra non aver conservato nulla, nemmeno ora che vaga nelle spoglie mortali, prescelte per quel vagabondaggio notturno. Se ha intuito la presenza di chi si intrattiene nei pressi del ruscello non e' dato saperlo. Non muta la sua marcia, non un gesto inconsulto o traditore spezza la monotonia del suo imperterrito avanzare. Nonostante sia ben coperta per poter affrontare le intemperie, i suoi piedi sono nudi, lerci, cosi' come le dita, intirizzite, serrate all'altezza del grembo in un composto intreccio. Nessun orpello, nessun gioiello a renderle omaggio, spoglia al pari del bosco che sempre piu' si va lasciando alle spalle per raggiungerne il limitare. Ed e' a tre metri circa dal ruscello che frena d'improvviso il passo, stabilizzandosi, agghiacciandosi. Il respiro e' lento, pesante, a tratti trattenuto, infastidito dall'acre odore di fumo persistente che disturba il suo olfatto. Un sibilo improvviso, sottile, spezza il suo fiato, nasce spontaneo quando la lingua biforcuta sfila dalle labbra schiuse e sferza l'aria. Un monito forse, unico, verso chi si trova poco piu' in la'. E di poco solleva lo sguardo, sembra contemplare verso la foca di cui coglie fugacemente le forme. Non si avvicina, silenziosa se ne resta li', come statua di carne e sangue.

00:31 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] E' più sola che mai adesso, proprio quando credeva di aver perso la sua famiglia ma ritrovato sua sorella, un'amica e un amico speciale. Ora è sola più di quando lo era davvero. L'unica compagnia in lei sono i meravigliosi istinti degli animali. Quando li percepisce agitarsi nel profondo della sua coscienza, quando ne sente il caldo potere o la frizzante allegria allora sa che è questo il suo destino. Sulla riva un salice divorato dalle fiamme in gran parte stenta a morire, più che a vivere si direbbe. Si sente come quello, per metà bruciato, distrutto, per metà irrorato dalla speranza di vivere, sul lato che dà all'acqua che è vita. Lo osserva a lungo e tanto è presa che solo all'ultimo si avvedrà dell'umana presenza, umana sol in parte però. La sua mente riceve quella forza empatica, quell'influsso che avverte come una vibrazione quando è vicino un consimile, un parirazza (//Contatto mentale lv.2). Quindi sente e sa che c'è un mutaforma da quelle parti, nel giro di parecchi metri però. Per quanto ne conosce potrebbe essere molto lontano o vicinissimo. Non può dare per scontato che sia uno dei rari animali del bosco -Zaddik non voglia sia un pesce come quelli che ha mangiato!- o che sia altri. E' difficile vedere al buio ma gli occhi grandi sulla testa a cupola percepiscono un odore e un fruscio di passi. Poi un sibilo. Decide di immergersi, silenziosa, lasciando fuori solo la testa. Ascoltando e cercando di scoprire di più. Osserva la figura appena giunta, placidamente stando in acqua immersa tutta tranne occhi e naso sulla testa quasi in cima, strategicamente. Si scrutano dunque....lei e l'altra. Se è una mutaforma anche l'altra sentirà quel contatto mentale...forse prenderà l'iniziativa?

00:43 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco ] La postura curva si raddrizza d'improvviso abbandonando l'apparente spossatezza di cui sembrava vittima. Cosi' eretta raggiunge quasi il metro e ottanta d'altezza; le pieghe dell'intreccio di pelli van sottolineando la muscolatura tonica ed elegante ma non esagerata, le forme femminili che in alcun modo trovano espressione di malizia. L'incarnato e' pallido, la pelle par quasi traslucida tra le pennellate dell'oscurita'. Rahel potra' scoprire tra le corvine ciocche il suo sguardo, il bagliore degli occhi striati d'acciaio e d'agata, resi particolari dalle pupille verticali, fessurizzate, che ben svelano l'ambigua natura di cui puo' farsi vanto. Un tratto animale osceno, impossibile da celare; occhi di rettile, statici e fissi che con ossessiva intensita' van seguendo ogni singola movenza della foca che si ritrae tra i flutti del ruscello. Non una volta le palpebre li van velando, non una volta quegli occhi vengono distolti dall'animale. Riprende ad avanzare quindi, con lentezza e flemma, la postura scevra di qualsiasi aggressivita', i tratti rigidi, van mimando una maschera scevra di particolari espressioni. Raggiunti i bordi del ruscello vi si inginocchia e solo allora va distogliendo lo sguardo da Rahel, lentamente, muovendo tutta la testa che ruota piano. Contempla le acque e par sospirare, una sola volta mentre si allunga leggermente verso le stesse, sporgendosi, come se stesse ora cercando chissa' cosa nel fondale nel ruscello.



00:59 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] Capelli lunghi come una stola di sposa, ma dal colore del lutto invece, di un'oscurità che contrasta con l'eccessivo pallore del viso di cui fa sfoggio la mutaforma. Occhi dai colori magnetici che la attirano, così diversi dai suoi....mentre in quelli di lei le pupille sono sottili ed ellittiche, nei propri ritrova solo un velluto dalle luminescenze di riflessi. Sono occhi simili a quelli di Neeren, la caporazza, la sua amica e solo per questo non la spaventano, perchè è sicura che altrimenti di uno sguardo simile, talmente esotico e acuto, c'è da restar colpiti a lungo. Un segno però che la convince di più della sua natura non umana. Gli umani non hanno sguardi così belli. Scorge quelle movenze sinuose mutare in cadenzate e ben ponderate, un avvicinamento che non lascia presupporre intenzioni belligeranti. Per questa ragione non si muove. La annusa però, protendendo il muso verso di lei. Nessuna paura per quattro metri di grasso e muscoli idrodinamici dal morso di leopardo, dalla tenerezza di un cuscino. °o0°Mostrami chi sei...chi sei davvero.°o0° (//telepatia lv2 1/8) dirà nella sua mente, come un raggio invisibile a unire d'un lampo, accendendosi e spegnendosi di colpo. Sottolinea quella richiesta con uno schizzo in avanti della pinna destra teso a bagnarla un pò...quasi scherzando con lei.


01:15 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco ] Tremano leggermente le dita quando van trovando appiglio sul bordo del ruscello. Le unghie, corte ed affilate, lerce, sembrano artigliare la terra stessa, affondandovi con insolenza, ferendola con brutale forza. Seppur le sue siano spoglie composte, di apparenze placide e rigide che dovrebbero dar adito ad un perfetto autocontrollo, quei piccoli gesti a cui si abbandona svelano il chaos che ha dentro, l'istinto animale, prepotente, che ha trovato perfetto connubio con la ragione, la sfida a spezzare ogni catena. Par cercare il proprio riflesso nello specchio d'acqua imperfetto, costantemente increspato, par nascondere il proprio volto allo stesso sguardo di Rahel quando la corvina capigliatura crea un perfetto sipario. E si allunga maggiormente verso le acque, si incurva, come se fosse intenzionata ad abbandonarsi in quel gelido abbraccio. Ma per ora si limita ad avvicinare il volto sin quando le labbra non si bagnano. Fugace la lingua sfila tra le stesse, affonda, si immerge con un guizzo repentino. Par bere, dissetarsi, giocare, senza alcuna fretta. Parrebbe dimenticarsi della presenza dell'altra sino a quando non e' lei stessa a pretendere nuove attenzioni. Si raggela ogni suo gesto, nuovamente ruota il capo, cerca ancora il suo sguardo con il proprio e la rimira a lungo, in silenzio, le labbra schiuse e lucide son increspate in quel che parrebbe uno strano ed ambiguo sorriso. Non c'e' aggressivita', non con chi per natura e' affine alla sua. E la percepisce la sua domanda, un eco nella sua mente, una voce a cui spalanca le porte, capace di spezzare ogni suo indugio, incita il proprio istinto animale a cui decide di abbandonarsi del tutto. Si limita ad annuire, si accoccola del tutto sull'umido suolo fangoso, la gota lo sceglie come guanciale. E fissando Rahel, o cosi' parrebbe, con quegli occhi immobili, sibila piano, mimando quel che pare un gemito soffuso, un lamento. I suoi tratti si tirano in una repentina smorfia, il suo corpo trema, dapprima ->

01:15 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco ] <- impercettibilmente e poi con violenza, il respiro diviene ansito. Il suo invito e' stato accettato e presto le svelera' la sua vera forma, l'essenza della bestia. [Mutazione 1/2]

01:17 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Edivad: [ramo/Limitare del bosco] Piccoli occhi sondano l'ignoto, violentando la tenebra fra il suo indistinto nulla scrutano vogliosi di indizi, niente vien lasciato al caso, colui che osserva si fa abile maestro di quel gioco che si chiama guardare, e nel farlo permane immobile, statuaria appendice di un altra fronda boschiva, egli silente e immoto si eleva a giudice di quel creato che lo va ospitando e che nella sua completezza naturalistica lo circonda. Abbandonata ogni fattezza umanoide egli è uccello, magnifico esemplare di corvo dall'ovvio nigro piumaggio, appartenente di sesso maschile dalle notevoli dimensioni, peculiarità riscontrabili se solo vi fosse una condizione di luce ottimale, o un occhio esperto capace di penetrare il velo delle tenebre che sul mondo a tarda ora è imposto dall'arbitrario ordine delle cose...La brezza leggera carezza il suo piumaggio che ben si amalgama a quella notte, a quel buio e la sua tenebra, ove l'artificiale luce delle fiaccole non trova asilo e la paure dei comuni mortali trovano motivo di esistere, anche nel più semplice rumore boschivo...ed è proprio in un furente gracchiare ch'egli interrompe il proprio silenzio, lasciando che la sua “voce” si disperda nell'aria trasportata dal vendo e dalla conformazione del luogo [Krha ...Krha...Krha]...



01:31 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] All'inizio l'altra par non curarsi di lei. Semi-galleggiante la sua mole in acqua di una rapidità incredibile stenta a comprendere ciò che ha in mente. Vede quei guizzi dell'atto di bere e tace la sua mente attendendo l'attenzione che è certa dovrà esserle dedicata dopo una quasi prepotente iniziativa sua. Le pinne dalle unghie solide si aggrapperanno alla riva da cui l'altra si ritrae con incredibile presa, lascerebbe che queste sfiorino i sassi e il fango dell'orlo di ruscello. Invece la coda darebbe un colpo sonoro ma subacqueo,sospingendola a uscire, la pancia struscerà sulla terraferma e le pinne innanzi la sosterranno in tutto il suo peso, iniziando a trascinarla fuori. Curiosa quasi come un cane che fa la posta, solleva la pinna caudale, inarcandola in alto come un'acrobazia, a formare una sorta di "U" col proprio corpo. La potenza che occorre per farlo passa sempre in secondo piano innanzi ai suoi goffi movimenti.Osserva l'altra che par rannicchiarsi, quasi in posa fetale, per iniziare i primi mutamenti, la prima fase. Quella in cui è ancora più umana che altro, tuttavia presto sarà incapace non solo di parola ma di ben altro, a seconda di ciòche diverrà. Spera tanto sia un animale acquatico, perchè le piacciono incredibilmente.In quanto creatura "anfibia" è irrimediabilmente legata ai liquidi. Ancora sa che è raro scorgere vita lì ma un suono si eleva nella notte, un gracchiare sonoro,potente. Non lo vede ma sa che deve stare lì da qualche parte attorno. Gli occhi di vetro nero si sollevano, come ossidiana lucente, cercano attorno un piumaggio in aria, intenta a scovare cosa possa causare quel suono se non vita....laddove tutto arde, brucia, esala fumo. Il vento spira verso di lei conducendo quel rumore, ricordandole che forse quel posto non è più il luogo solitario a cui è avvezza. E' divenuto altro da ciò che lei sa. Ma che sia un altro parirazza ancora non le viene neppure in mente. Intenta a scrutare Sadis, torna così a guardare quei cambiamenti >>

01:31 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] che sono indizio di nuove vesti, nuova forma, differente natura....eppure la stessa sua, la stessa sua stirpe, dello stesso sangue.



01:43 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco ] Il volto diafano, contratto, gia' si tinge delle prime sfumature di smeraldo, macchie che sporcano un candore perfetto e cancellano la levigata perfezione per incresparmi in squame sempre piu' vivide ed accese. I tratti ben delineati ben presto si sfumano, si rimodellano in nuove forme, allungandosi, tirandosi, cosi' da cesellarsi in quel che presto non e' altro che un muso di rettile. Un grosso muso di rettile dalle labbra sottili, la mandibola ben serrata, svelata apertamente quando il sipario della chioma corvina si ritrae sino a scomparire del tutto. Ciocche che si confondono con le squame, forgiandosi con le stesse. Tremano gli arti, inquietante lo scricchiolare di ossa continuo e costante che accompagna la mutazione, che rinnova le sue forme. Ed in quell'ammasso di pelli d'animale, in quegli abiti pesanti e selvatici, le carni si gonfiano, le curve si svuotano, la natura compie il proprio ciclo spogliandola del fantoccio mortale per regalarle ben altra forma. E quel che erano gemiti mortali, presto son echi disumani che cedono il passo ad un sibilare frenetico e quasi furioso, gravido di struggimento, supplice. Il dolore e' costante, crudele, ma che ben sopporta. Le gambe, ripiegate, trovano comunione perfetta l'una con l'altra, si fondono in nuove carni, danno vita ad una grossa coda. Le braccia, adese ai fianchi, son divorate dal rivestimento di squame dall'acceso color verde ed ocra che la racchiude come un dolce bozzolo. Quando la mutazione e' conclusa, tra le vesti s'agita il grosso serpente. E' un'anaconda verde, lunga circa sette metri e grossa piu' di duecento chili, pesante e tarchiata, estremamente muscolosa. Un serpente costrittore, privo di morso velenoso, ma pericoloso per le spire con la quale avvinghia le prede per stritolarle. Par fremere ancora qualche istante, i sensi sopiti, confusi, il muso appoggiato nel fango, par abbandonarsi poi all'inierzia assoluta, sorda al gracchiare del corvo, ancor vestita del misero intreccio di pelli.

01:47 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Edivad: [Cielo/Limitare del bosco] Spezzando il silenzio, il maestoso volatile notturno dal nigro piumaggio pone fine anche alla propria immobilità, egli non più appendice di quel ramo ma essere indipendente da esso, voglioso di muoversi e di abbandonare quel ligneo sostegno che fino ad allora aveva donato lui rifugio e ottima postazione; le ali si spalancano, il loro piumaggio carezzato dal vento si lascia andare in movenze naturali atte a spiccare un volo dolce e continuo con moto in tondo, capace di seguire una traiettoria continua...colui che non è né uomo, né bestia va sfidando la gravità grazie ai mezzi che il destino gli ha donato nella sua infinita casistica, e in quel corpo da animale la sua mente da uomo senziente elabora pensieri “umani” ricolmi dei più naturali e intrinsechi input dell'animale, messaggi altrimenti inaccessibili in qualsiasi altra condizione, se non in quella fase di stallo legata al suo più segreto essere, alle sue più custodite origini a ciò che a questo mondo lo va legando...Piccoli occhi scrutano la notte, occhi predatori, occhi intelligenti, bulbi traslucidi color dell'ambra accesa e dalla stretta pupilla, puntano due figure poco lontane, e se egli potrebbe essere, anche se non troppo, nascosto nel cielo grazie alla sua tinta in nullo contrasto con il naturale tetto serale, loro sono ben visibili, i di loro contorni distinguibili in buona parte, esseri vivi, tangibili...come lui senzienti...animale o uomo poco importa, li in quel momento..vi si trova qualcuno. E nuovamente se così la vogliamo chiamare, la sua gracchiante voce si fa udire [Krha...Krha...Krha].


02:01 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello riva-limitare bosco] Istinto e raziocinio in lei congiunti in un anello inesorabilmente dinamico. Adesso è nuovamente la mente della mutaforma col raziocinio a osservare e studiare. Deve dire a Neeren che ha visto una donna perdere le braccia, riassorbirle ed acquistare un corpo muscoloso, scaglioso, e potente. Che i suoi occhi sono rimasti gli stessi mentre invece tutto il resto si fondeva in un cordone tanto possente che se fosse nella sua forma di giovane umana allora per lei avrebbe temuto, per la sua vita. Perchè lungo, infinito si allunga quel corpo, estendendosi come una liana. E il muso piatto e largo dal quale guizza la lingua scura, non ha idea di quanto possa allargarsi ma di sicuro in quel lungo stomaco ci starebbe una ragazzina. °o0°Wow...°0o° (//Telepatia 2/8) commenta colpita, mentre compie dei goffi balzelli a destra per evitare che le forme e le spire dell'altra inizino a diventare tanto grandi da sfiorarla. Non si sa mai. Silenziose ali percorrono il cielo. Solleva il muso però sentendone il richiamo. Se è un corvo non avrà problemi, non capirà. Ma è curiosa di scoprire se davvero sia altro, perchè non c'è due senza tre dopotutto. °0o°Un mutaforma?°o0° Domanda alla sua mente (//contatto mentale). Senza attendere replica torna la coda a rilassarsi, si pone basso il muso all'altezza del serpente, per avvicinarsi alla sua "altezza" o per meglio dire stando quasi muso a muso. La annusa. Poi ha le vertigini pensando a quanto sia terribile quello sguardo sottile e freddo. Cerca di toccare col naso la creatura. Fredda. Come un cadavere. Ne ha quasi lo stesso odore. Gelida, implacabile morte che striscia.

02:11 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco/F.A. ] Inizia a strisciare, lentamente, come risvegliandosi dal torpore che l'aveva avvinta dopo la mutazione. Striscia via dall'intreccio di pelli, scioglie l'intreccio di spire, e metro dopo metro, si svela in tutta la sua preoccupante lunghezza. E' lenta sul suolo, come da umana, par mantenere la stessa flemma che l'aveva contraddistinta sin dall'inizio. Lentamente, molto lentamente, assestandosi sugli speroni del bacino, s'erge con il lungo collo sfidando il cielo con il muso rivolto verso la nera volta. Torreggia cosi' statica, ondeggiando impercettibilmente, apparentemente aggressiva, accarezza l'aria con la lingua biforcuta lasciando che il proprio sibilo vada a sfidare inconsciamente il gracchiare lontano del corvo, versaccio che non puo' piu' udire, sorda ad ogni suono e rumore. Parrebbe mettersi in mostra, superba, lasciandosi osservare da Rahel. Ma l'attimo dopo gia' si incurva in avanti per sfiorare nuovamente con il muso il suolo ed adagiarsi completamente sullo stesso. Immobile, perfettamente immobile, da paziente ed infame predatrice, calcolatrice come solo sanno esserlo i serpenti. Non si ritrae quando il muso della foca si avvicina al proprio, la fissa con quegli occhi fermi, statici. Quando l'annusa lei a sua volta tenterebbe di sfiorarla con la lingua biforcuta in una leggera e carezzevole sferzata, ad assaporarla, ricambiando le sue attenzioni con le proprie. Le squame sono lucide, ricche dei colori del verde alla quale s'alterna l'ocra ed il nero, viscide e fredde. La mente risponde agli stimoli della telepatia della parirazza, alla sua esclamazione sibila leggermente, ancora e ancora, come ad ostentare un intimo compiacimento. Questo e nulla piu' per ora, si crogiola in quello stato animale che tanto preferisce alle spoglie mortali.

02:15 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Edivad: [Ruscello/Limitare del bosco] Il ruscello viene puntato, così come le due figure, quella la destinazione di una serie di planate, una virata aerea ed infine una discesa in veloce picchiata sostenuta nel suo culmine da un controllo aereo giustificato da un nuovo quanto ricercato movimento d'ali, azione che ben discosta dal consueto fare di quelle bestie, movenze più dettate da una contro-logica umana che ben contrasta con quella dell'uccello che ora è elemento dominante. Le distanze vengono mantenute, egli è curioso oltremodo ma non folle, tre o quattro metri lo separano all'incirca dalle due figure così come dallo scrosciante ruscello, li ogni suono è amplificato dal silenzio imposto dalla notte, il gorgogliare delle acqua nel suo letto è possente, probabilmente capace di coprire o camuffare ogni suono alla sua zona acustica limitrofo...ma non quello, quella voce che nella sua mente si fa viva, che i suoi pensieri penetra e nella zona più privata del suo io si fa largo, obbligando chi la ascolta a farsi udire, senza chiedere il permesso..senza preavviso...come per magia... Vi bada ma finge di nulla, come fosse bestia becchetta con il duro becco sul terreno, si finge interessato a qualche bacca caduta, animale onnivoro e affamato...ma la curiosità è troppa e anche se lui il dono della telepatia non lo possiede, prova a formulare un pensiero, diretto a colui o colei che la sua mente ha violato [**Io non sono null'altro che me stesso...ma se chi della mia mente abusa trova piacere nel catalogarmi...la risposta è si**] formulato in un comune di chi educazione da umano ha ricevuto e la passione per il libri detiene, il pensiero vuole fornire adeguata risposta. Continua a saltellare sulle proprie zampette il maestoso uccello e da lontano osserva le due figure, cercando di capire quale sia stata in grado di comunicare in quel modo.



02:24 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello riva-limitare bosco] Sembra lento e pingue il serpente ma è certa che su quel corpo non vi sia una sola traccia di debolezza. Prontezza e scatto nel momento della caccia, oltre l'arrotolarsi in silenzio per digerire una grossa preda, questo le ricorda il suo aspetto. Osserva stupita e meravigliata la giovane. Ha visto serpenti nella sua vita, ma quello è IL serpente, per eccellenza. Sembra non finire mai, come la coda di un drago. Devo avere la sua pelle se fa la muta....questo pensa, un pò maniacale, immaginando quali intrugli farvene, per i suoi veleni a base animale. Il sibilo di lei è piacevole e vibrante, ma le dà quasi i brividi. La pinna caudale batte in terra un colpo, approvando. E l'altro? Risponde, dunque è uno di loro. E la risposta un pò piccata, forse con una punta di superbia, le giunge puntuale. Ad essa concentrandosi, risponde (//Telepatia 3/8) e rivolgendosi a entrambi i mutaforma: °0o° La notte è regno solo di alcune creature, un corvo ha troppi gufi da temere col buio. Per questo lo sospettavo. Oh no, non è per il piacere di censirvi! Solo per il piacere di riconoscere un confratello. Non vi ho mai visti prima. Io sono parte del clan che è stanziato qui...la nostra razza vive in armonia in questi luoghi. Se volete potete restare, finchè vorrete.°0o° dice loro con voce allegra, come è quella di una foca che gioca con i cubetti di ghiaccio, con la stessa felicità che è di chi si trova a suo agio, un pò ingenua sicuramente, ma non priva di ospitalità, immergendosi in acqua, invitando con un colpo delle pinne davanti, simile a un applauso, il serpente a raggiungerla. E inizia col suo verso gutturale a fare "OWN, OWN OWN!"

02:35 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco/F.A. ] Il sibilare cessa d'improvviso, la lingua si ritrae nelle fauci che si vanno ben serrando. L'istinto animale e' predominante, ma c'e' ancora un vivido barlume di lucidita' e ragione che la trattengono dall'abbandonarsi a quelli piu' primordiali ed efferati. Nella mente riecheggia ancora la voce di Rahel, predominante su ogni altra cosa, si concentra sulla stessa, con oziosa ossessivita'. "Corvo? Dov'e' il corvo? Voglio il corvo... Qui." Questo il pensiero che formula, a cui non puo' dar voce ma che pennella di sottile emozione ed impazienza. Una nota infame, come se avesse ordinato un banchetto, una nota ricca di superbia ed arroganza, come se il suo fosse un freddo ordine. Questa la risposta alla parirazza, ed a lei solo. "Il bosco brucia. Il bosco muore... Qui non c'e'.. Vita. Desolazione. Dove sono.. Gli altri?" Pensiero che distoglie dal corvo per esprimere il proprio disappunto riguardo ben altri argomenti. E quando la foca, giocosa, torna a crogiolarsi con le acque del ruscello, lei non tarda ad imitarla. Striscia placida verso le stesse, con lentezza, sospinge la propria lunga e pesante mole oltre il bordo dell'invitante culla. Ed e' dapprima il muso ad immergersi, sospinto verso il fondale, tra l'abbraccio delle acque non tarda a ritrovare una nuova agilita' che sfoggia senza indugio alcuno dimostrando quanto le sia piu' congeniale nuotare che strisciare.

02:37 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Edivad: [Ruscello/Limitare del bosco] Saltella qualche in avanti di qualche centimetro, le ali ben tese sul corpo, egli agisce con naturalezza, ha timore seppure vada nascondendolo di quel grosso rettile li poco distante, e quando la voce nuovamente nella sua testa penetra e si giustifica in una cordiale quanto esaustiva spiegazione vien nuovamente a risponderle nella stessa identica maniera adottata precedentemente, formula un semplice pensiero sperando che anche questa volta possa essere colto [**I gufi sono problema che riguardano solo la mia persona, non credo di dovervi giustificazioni a proposito della mia vita, ma solo della permanenza in un territorio legato alla vostra cultura e alle vostre genti...**]altri centimetri vengono consumati da qualche saltello in direzione della foca [**Vi ringrazio per l'ospitalità, approfitterò della vostra ospitalità trovando asilo per qualche giorno su uno di questi alberi...ma ancora non mi spiego con quali mezzi o arcanismi riusciate a penetrare la mia mente e violare il mio più personale pensiero...mi piacerebbe apprendere quest'arte, se mai fosse possibile farlo**]interessato alla cultura e all'arricchimento interiore egli domanda con sincerità ciò che maggiormente ora logora la sua curiosità divenendo quasi esigenza...ma ecco che è l'animale a prendere il sopravvento e ogni contatto vien interrotto in un sordo [Krha..Krha..]


02:58 Messaggio privato [Saggi della Foresta - Mutaforma] Rahel: [Ruscello-limitare bosco] Cerca di riordinare i pensieri per rispondere, un pò preoccupata dal paradigma uccello-serpente che rischia di sublimare in tragedia se uno dei due sarà un pò avventato. °0o°Hai ragione qui è tutto arso, ma vi è un modo per far tornare tutto come era. E' il bosco dei centauri e i mutaforma di queste terre li stanno aiutando. Non è la nostra dimora ma stanziamo in un villaggio qui addentro.°0o° (//telepatia 5/8) e ad uso e consumo anche di Edivad parla a tutti e due. °o0°Io sono Saggio delle foreste, conoscitrice della flora e artefice di veleni, creatrice di antidoti °0o° titoli inventati ad hoc sull'ispirazione del momento e una parlantina un pò più sciolta. Inizia a diventare talmente prolissa da sembrare pedante ormai! °ò0° il mio nome è Rahel. E il vostro?°0o° attende. Caustico il volatile...pennuto e tagliente. Proprio vero che ferisce di più la Penna che la spada. Anzi la Lingua. Beh uguale. e poi con voce un pò più bassa nelle loro menti quasi un calo di attenzione, sbadiglierà concludendo °0o°Ehmm...mi sembra la padroneggiate perfettamente invero. E' tempo per me di lasciarmi cullare dalla corrente. Torno alla mia tana. Spero di rincontrarvi.°o0° conclude. E senza un briciolo di romanticismo si tuffa a peso morto nell'acqua sollevando schizzi fino agli alberi e piccole mareggiate grazie ai suoi 500 kg di puro grasso antartico e si lascia trascinare dalla corrente chissà dove. Della tana quasi se ne dimentica...ha troppo sonno.



03:14 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Sadis: [Ruscello/Limitare Bosco/F.A. ] Con un ultimo guizzo la coda scompare tra i flutti del ruscello. La grossa anaconda raggiunge il fondale, nuota placida, senza alcuna fretta, strofina il ventre contro la levigata culla scavata dalla natura stessa. Si cela cosi' a chi contempla tutto dall'altro, al pennuto che vigile e curioso non osa avvicinarsi troppo. Cerca la complicita' dell'oscurita' per mimetizzarsi senza mai abbandonare l'istinto di predatrice, adotta quelle semplici precauzioni per prepararsi ad una possibile caccia. La mente viene ancora solleticata dalla voce di Rahel, vibrante e sottile percuote la sua coscienza, ancora una volta, sollecita la sua attenzione. "Mh..." Un verso di dubbio, non sembra intenzionata ad approfondire il discorso, ma lascia ben intuire che il proprio disappunto non e' del tutto scemato. Non e' affatto prolissa, a differenza dell'altra, poco propensa a sfruttare appieno la dialettica schietta e tagliente, fredda e brutale che la contraddistingue. " Sadis " Solo il proprio nome, lasciato riecheggiare con una nota di riluttanza, e nulla piu'. E potrebbe benissimo esser additata come maleducata quando non degna di saluto la foca in procinto di congedarsi. Non se ne cura piu', odiosamente schiva, gia' dimentica di lei. Nuota verso la superficie, ma non affiora. Il muso e' proteso sotto il pelo d'acqua e qui si stabilizza, fermo. Si raccoglie la lunga mole, par accoccolarsi prima di trovare una staticita' unica alla quale si abbandona del tutto. E cosi' attende una possibile preda sino al giungere di una nuova alba, cacciatrice notturna che non aspetta altro che qualche preda si avvicini al ruscello cosi' da poterle riservare una giusta e feroce accoglienza.



03:20 Messaggio privato [Senzaterra - Mutaforma] Edivad: [Ruscello/Limitare del bosco] Ragiona sulle parole di quella foca dagli “altisonanti” titoli, non riesce a capire come possa aver a sua volta sfruttato quel potere cotanto interessante, gracchia prima di formulare un breve pensiero, e anche se la voglia di mantenerlo per se stesso è grande, probabilmente lo proietterà anche nel filosofare della sapiente foca [**Mi basta pensare?...interessante**] . Quindi prendendosi un attimo di pausa, azzera ogni suo pensiero continuando a ragionare su quanto dall'essere che va gli è stato proposto...e quando risposta sta per essere data [** piacere di fare la vostra conoscenza...il mo nome è....**]l'atto del pensare vien interrotto dai flutti dall'acqua smossa dall'enorme mole dell'animale, un possente gracchiare di degno, probabilmente [**...evidentemente non vi importava saperlo**]pensa lo strafottente corvo non prima di spiccare il volo verso uno dei pochi rami salvatosi dalle fiamme ove appollaiandosi passerà la notte in attesa del nuovo giorno...
-Salazar-
00martedì 12 ottobre 2010 15:19
Gdr approvato

Modifiche:
Rahel 12 Pe
Sadis 12 Pe
Edivad 8 Pe



Commento:

Tutti e tre capiscono che sono mutaforma gli altri.

Rahel sa solo il nome di Sadis, conosce tutte e due le sue forme.

Sadis e Edivad sanno il nome di Rahel e la sua forma foca, conoscono dove sono ora i mutaforma.

Complimenti per l'ottima interpretazione. Molto intrigante quella di entrambi!


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