Gianni Furlanetto

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Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 14:18
ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 14:22
Toh... Un'altra grande fonte di monotematismo sui padri separati.

[SM=x584496]
Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 14:30
Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 14.22
Toh... Un'altra grande fonte di monotematismo sui padri separati.

[SM=x584496]



Il sistema di informazione di massa tace colpevolmente.

Queste cose non le sa praticamente nessuno.

Le associazioni per la difesa delle donne stanno compiendo delitti, nella totale illegalità.

E' un insulto verso le vere vittime.

ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 14:33
No, scusa, è peggio.

ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 14:40
Re: Re:


E' un insulto verso le vere vittime.




Certo, perchè le vere vittime sarebbero i PADRI SEPARATI... [SM=x584424] [SM=x584424] [SM=x584424]

Dai, Guit, un po' di serietà.
Hai detto che la giustizia non si fa adombrare dalla cronaca, l'hai scritto ieri ed oggi, come già prevedevo, utilizzi un fatto di cronaca, tra l'altro da una fonte che racconta la storia in maniera unilaterale, a tratti vergognosa.
biopresto-1977
00mercoledì 11 luglio 2007 14:44
Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 14.40


Certo, perchè le vere vittime sarebbero i PADRI SEPARATI... [SM=x584424] [SM=x584424] [SM=x584424]



Spiegami cosa c'è da ridere.
ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 15:01
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: biopresto-1977 11/07/2007 14.44


Spiegami cosa c'è da ridere.



Nella storia di cui sopra esistono una serie di denunce per violenza nei confronti della donna e nei confronti del minore, di natura fisica e psicologica.

Di cui il Furlanetto accenna a malapena, archiviandole come falsità (chissà perchè poi noi dovremmo credergli solo perchè scrive tutto in stampatello).

Tuttavia una casa di accoglienza non è esattamente una allocazione paradisiaca, e comunque sul fatto che i padri separati siano le vittime e le donne accolte nei centri antiviolenza siano delle stronze ho dei SEVERISSIMI DUBBI; anche in questo caso.
Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 15:03
Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 14.40


Dai, Guit, un po' di serietà.
Hai detto che la giustizia non si fa adombrare dalla cronaca, l'hai scritto ieri ed oggi, come già prevedevo, utilizzi un fatto di cronaca, tra l'altro da una fonte che racconta la storia in maniera unilaterale, a tratti vergognosa.



Scusa, mi parli tu di serietà che ridi sulle disgrazie altrui?
I fatti di cronaca che cito io sono violazioni costituzionali che altri non citano, che nell'informazione di massa vengono sotterrati. La questione separazioni poi, non è un singolo fatto di cronaca ma un pianeta intero, dove avvengono guerre scontri di civiltà. Dove si mette alla prova una larga fetta del sistema di valori di una società.

E poi ti sfugge che il sito di furlanetto non riporta solo il fatto ma una la vera e propria, circostanziata denuncia di uno stato di illegalità.

ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 15:09
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Guit. 11/07/2007 15.03

E poi ti sfugge che il sito di furlanetto non riporta solo il fatto ma una la vera e propria, circostanziata denuncia di uno stato di illegalità.





Il sito di Furlanetto è un dossier raffazzonato ed unidirezionale. Lo ho scorso rapidamente, stile aggressivo, difficoltà nell'esposizione, scsrsa presenza documentale, mancanza dei riferimenti alla causa intentata dalla moglie.

C'è anche l'immancabile link alla Gesef... [SM=x584426]
Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 15:11
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 15.01

Nella storia di cui sopra esistono una serie di denunce per violenza nei confronti della donna e nei confronti del minore, di natura fisica e psicologica.




Staremo a vedere se erano vere. Per ora, quello che hanno fatto poteva farlo solo l'autorità giudiziaria, su basi motivate. Questo dice la legge. Per ora c'è un sospetto di violenza e una certezza di illegalità, di cui ti rifiuti di prendere atto dando solo adito al sospetto.

E poi mi parli di serietà?

Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 15:15

E' evidente trattarsi di un sito fatto in casa. Questo cosa vuol dire, che se non sei un esperto di grafica è giusto che ti rapiscono i figli?


www.forum.rai.it/lofiversion/index.php/t114692.html

forum.colombabianca.it/viewtopic.php?t=275&sid=bca7b25668dc024429e905b4...

visionimarziane.blogspot.com/2007/07/la-violenza-femminista-contro-laff...



ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 15:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Guit. 11/07/2007 15.11

Staremo a vedere se erano vere. Per ora, quello che hanno fatto poteva farlo solo l'autorità giudiziaria, su basi motivate. Questo dice la legge. Per ora c'è un sospetto di violenza e una certezza di illegalità, di cui ti rifiuti di prendere atto dando solo adito al sospetto.

E poi mi parli di serietà?




Non c'è nessuna certezza di illegalità.
Furlanetto ha sporto denuncia per rapimento, immagino, la donna per maltrattamenti, e sosterrà in tribunale di aver portato via il bambino non per rapirlo ma per proteggerlo.

Sta ai giudici stabilire quale sia stato lo svolgimento dei fatti.
Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 15:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 15.16

Non c'è nessuna certezza di illegalità.
Furlanetto ha sporto denuncia per rapimento, immagino, la donna per maltrattamenti, e sosterrà in tribunale di aver portato via il bambino non per rapirlo ma per proteggerlo.

Sta ai giudici stabilire quale sia stato lo svolgimento dei fatti.



No. Il figlio è stato sottratto al di fuori di qualsiasi provvedimento giudiziario. Si conosce chi ha agito e adesso pare, anche chi lo tiene. Illegalmente. E nessuno fa nulla.

E' un rapimento, non un sospetto di rapimento.

biopresto-1977
00mercoledì 11 luglio 2007 15:29
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 11/07/2007 15.01


Nella storia di cui sopra esistono una serie di denunce per violenza nei confronti della donna e nei confronti del minore, di natura fisica e psicologica.

Di cui il Furlanetto accenna a malapena, archiviandole come falsità (chissà perchè poi noi dovremmo credergli solo perchè scrive tutto in stampatello).

Tuttavia una casa di accoglienza non è esattamente una allocazione paradisiaca, e comunque sul fatto che i padri separati siano le vittime e le donne accolte nei centri antiviolenza siano delle stronze ho dei SEVERISSIMI DUBBI; anche in questo caso.



Forse dovresti avere qualche dubbio anche sui padri stronzi e le donne vittime.
ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 15:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Guit. 11/07/2007 15.18

No. Il figlio è stato sottratto al di fuori di qualsiasi provvedimento giudiziario. Si conosce chi ha agito e adesso pare, anche chi lo tiene. Illegalmente. E nessuno fa nulla.

E' un rapimento, non un sospetto di rapimento.




No, sentiti i servizi sociali si può mettere in atto una accoglienza protetta.
Dopo di che il giudice minorile viene allertato, e certamente si sarà seguito questo iter.

Comunque, vedremo se la procura di Firenze procederà contro associazione e servizi sociali per sequestro di persona, ma mi permetto di dubitarne, non avendolo fatto fino ad ora, probabilmente non sussiste il reato.
Guit.
00mercoledì 11 luglio 2007 15:57

E' scritto male e urlato ma è scritto nel sito ...


...

Esiste una denuncia per maltrattamenti presentata in data 11 settembre 2006 da mia moglie - accompagnata e coadiuvata da una assistente dell'Associazione - contro di me:

Non ho mai commesso maltrattamenti né nei confronti di mia moglie né mai ho avuto comportamenti violenti nei confronti di alcuna persona: la denuncia é falsa! Viene usata come pretesto per giustificare il ricovero di mia moglie e mio figlio in una struttura protetta e - in assenza di provvedimenti giudiziari in tal senso - per impedirmi di vedere liberamente mio figlio.
In assenza di alcun pericolo sia per mio figlio che per mia moglie, l'Associazione ha altresì invocato questa particolare circostanza che non ricorreva e che non si è mai verificata.

L'Associazione che proprio in virtu' degli interventi e dei progetti "educativi" vede variare i contributi previsti nelle convenzioni con gli Enti Pubblici, risulta "favorita" dall'interpretazione violenta della situazione.



CHIEDO DI CONOSCERE I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO E SU QUALI BASI QUESTA VALUTAZIONE POSSA ESSERE STATA ESPERITA.

CHIEDO INOLTRE RAGIONE, QUALORA L'ASSOCIAZIONE AVESSE COMUNQUE RILEVATO UNO STATO DI PERICOLO PER MIA MOGLIE E MIO FIGLIO (IL PERICOLO, NELLA EVIDENZA DEI FATTI SAREBBE STATO RAVVISATO NELLA MIA PERSONA E NELLA MIA CONDOTTA) LA RAGIONE PER CUI L'ASSOCIAZIONE STESSA NON ABBIA PROVVEDUTO ALL'IMMEDIATO RICOVERO DI MIA MOGLIE IN DATA 01/09/2006 MA ABBIA RINVIATO L'"OPERAZIONE" AL LUNEDI' DELLA SETTIMANA SUCCESSIVA (04/09/2006)

E ANCORA CHIEDO PERCHE' NON SIA STATA INVESTITA, PREVENTIVAMENTE E COMUNQUE ENTRO TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI, L'AUTORITA' GIUDIZIARIA. ALLO STATO DEI FATTI RISULTA CHE L'ASSOCIAZIONE HA TENUTO NASCOSTO MIO FIGLIO (ed insieme a lui mia moglie), SENZA NULLA DENUNCIARE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.

SOLO IN DATA 11/09/2006 (dopo circa una settimana!!!) MIA MOGLIE, ACCOMPAGNATA DA PERSONALE DELL'ASSOCIAZIONE, SI E' RECATA IN QIUESTURA PER PRESENTARE UNA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI PSICOLOGICI E FISICI NEI MIEI CONFRONTI.

CAUSA IL MIO LAVORO CHE MI TENEVA GRAN PARTE DELLA GIORNATA IMPEGNATO IN UFFICIO, MIA MOGLIE AVREBBE AVUTO MODO DI PRESENTARSI IN QUESTURA PER SPORGERE DENUNCIA, ANCHE COADIUVATA DA ASSISTENTI SOCIALI, IN QUALSIASI MOMENTO E A MIA INSAPUTA. OGNI GIORNO MIA MOGLIE USCIVA DI CASA PER RECARSI - TANTO MI E' DATO SAPERE - AI GIARDINI PUBBLICI DOVE MIO FIGLIO AVREBBE POTUTO GIOCARE CON ALTRI BAMBINI COETANEI.

PERCHE' - ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA E SOPRASSEDENDO ALLE DICHIARAZIONI MIE E ALLE TESTIMONIANZE DI AMICI (SIA MIEI CHE DI MIA MOGLIE) CHE ESCLUDONO IN MODO ASSOLUTO QUALSIASI CLIMA DI PREGRESSA VIOLENZA - E' STATA SOLLEVATA LA QUESTIONE DEL PERICOLO IMMEDIATO????


ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 15:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: biopresto-1977 11/07/2007 15.29


Forse dovresti avere qualche dubbio anche sui padri stronzi e le donne vittime.



Se mi rileggi io non nego mai la possibilità che un uomo possa subire una ingiustizia.

Quello che contesto è il vittimismo, l'acredine spinta fino alla misoginia, la negazione sistematica di tutta la questione di genere, il menefreghismo (anche in questo thread) nei confronti della violenza psicologica e materiale sulle donne, che viene semplicemente ignorata.

Una visione delle cose dove esistono solo i maschi, e solo questi soffrono, circondati da streghe.

Si tratta di una re-visione che cancella, come in un colpo di spugna, la storia del novecento, delle legislazioni sulle violenze sessuali, l'aborto, la PMA, il divorzio; che rifiuta (come ha fatto di recente Guit) di esaminare la questione dei diritti civili, che si attacca nostalgicamente agli aspetti più "romantico-cavallereschi" della società patriarcale, che affabula raccontando storie di uomini disperati e donne-streghe, prive di remore e di morale.

Dinanzi a questo non ho dubbi.
Per me il movimento femminista del novecento ha agito e si è mosso contro discriminazioni concrete, reali, innegabili.
Ed oggi la questione dei diritti civili e dell'accesso ai più alti livelli sociali ed economici resta, anche in occidente, una questione ineludibile.
La giustificazione culturale della violenza dell'uomo sulla donna, quando questi fosse il padre o il marito, è scomparsa da pochissimi anni dalla nostra cultura "espressa all'esterno", ma rimane radicata nelle memorie delle aree più retrive della popolazione.
Il fenomeno della oppressione di genere è innegabile nel volume di danno e di soprusi che produce, nel volume di violenza materiale agita, nell'impressionante prevalenza riguardante gli omicidi familiari o le lesioni irreversibili.
ISKRA!
00mercoledì 11 luglio 2007 16:23
Re:

Scritto da: Guit. 11/07/2007 15.57

CHIEDO DI CONOSCERE I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO E SU QUALI BASI QUESTA VALUTAZIONE POSSA ESSERE STATA ESPERITA.

CHIEDO INOLTRE RAGIONE, QUALORA L'ASSOCIAZIONE AVESSE COMUNQUE RILEVATO UNO STATO DI PERICOLO PER MIA MOGLIE E MIO FIGLIO (IL PERICOLO, NELLA EVIDENZA DEI FATTI SAREBBE STATO RAVVISATO NELLA MIA PERSONA E NELLA MIA CONDOTTA) LA RAGIONE PER CUI L'ASSOCIAZIONE STESSA NON ABBIA PROVVEDUTO ALL'IMMEDIATO RICOVERO DI MIA MOGLIE IN DATA 01/09/2006 MA ABBIA RINVIATO L'"OPERAZIONE" AL LUNEDI' DELLA SETTIMANA SUCCESSIVA (04/09/2006)

E ANCORA CHIEDO PERCHE' NON SIA STATA INVESTITA, PREVENTIVAMENTE E COMUNQUE ENTRO TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI, L'AUTORITA' GIUDIZIARIA. ALLO STATO DEI FATTI RISULTA CHE L'ASSOCIAZIONE HA TENUTO NASCOSTO MIO FIGLIO (ed insieme a lui mia moglie), SENZA NULLA DENUNCIARE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.

SOLO IN DATA 11/09/2006 (dopo circa una settimana!!!) MIA MOGLIE, ACCOMPAGNATA DA PERSONALE DELL'ASSOCIAZIONE, SI E' RECATA IN QIUESTURA PER PRESENTARE UNA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI PSICOLOGICI E FISICI NEI MIEI CONFRONTI.

CAUSA IL MIO LAVORO CHE MI TENEVA GRAN PARTE DELLA GIORNATA IMPEGNATO IN UFFICIO, MIA MOGLIE AVREBBE AVUTO MODO DI PRESENTARSI IN QUESTURA PER SPORGERE DENUNCIA, ANCHE COADIUVATA DA ASSISTENTI SOCIALI, IN QUALSIASI MOMENTO E A MIA INSAPUTA. OGNI GIORNO MIA MOGLIE USCIVA DI CASA PER RECARSI - TANTO MI E' DATO SAPERE - AI GIARDINI PUBBLICI DOVE MIO FIGLIO AVREBBE POTUTO GIOCARE CON ALTRI BAMBINI COETANEI.

PERCHE' - ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA E SOPRASSEDENDO ALLE DICHIARAZIONI MIE E ALLE TESTIMONIANZE DI AMICI (SIA MIEI CHE DI MIA MOGLIE) CHE ESCLUDONO IN MODO ASSOLUTO QUALSIASI CLIMA DI PREGRESSA VIOLENZA - E' STATA SOLLEVATA LA QUESTIONE DEL PERICOLO IMMEDIATO????





Evidentemente il primo di settembre la donna aveva ancora la necessità di prendere oggetti personali o racimolare qualche vestito, anche per il bambino.
Nel fine settimana probabilmente era semplicemente impossibile per la moglie allontanarsi senza la stretta sorveglianza del marito, per questo si è scelta la data di lunedì.
Il lunedì successivo, evidentemente dopo aver sentito dei legali e degli assistenti sociali, la moglie ha sporto la denuncia di maltrattamenti, probabilmente i servizi sociali avranno segnalato al giudice che la moglie era "fuggita" con il minore in un ricovero sicuro per proteggere sè ed il figlio.

Tanto che in uno degli articoli presentati sul sito la cosa viene chiarita.
Il Furlanetto riceve un telegramma della moglie dove gli viene chiarito che lei si è allontanata per proteggere sè ed il bambino.

Lui stesso ammette, quando sporge il venerdì presso la polFer denuncia per sottrazione di minore, che i rapporti erano tesi, c'erano delle incomprensioni culturali, che aveva impedito alla moglie di portare il figlio a conoscere i genitori di lei in giappone, sostiene che la moglie fosse dopo quell'episodio diventata "strana" e che avesse cominciato a frequentare dei giardini, durante il giorno.

Lui stesso ammette che l'11 di settembre, un lunedì, riesce ad abbracciare il bambino dinanzi alla questura di firenze, prima che questi si allontani nuovamente con la madre (dubito che una donna extracomunitaria riesca a rapire un bambino sotto gli occhi del marito, nella questura di firenze, quindi non si deve trattare esattamente di un rapimento).

Ovviamente, per tutelare la moglie, non viene comunicato al marito dove si trovi la residenza protetta, nemmeno con l'ordinanza del giudice minorile, che non dà certo al padre l'affidamento del minore, ma si limita a istituire delle visite settimanali in accordo con i servizi sociali di firenze.

Questo è il succedersi dei fatti.
E non è stato facile ricostruirli, perchè il sito non è certo agevole da consultare.
flip89
00martedì 3 maggio 2011 00:49
flip89
00lunedì 28 maggio 2012 22:29
Assoluzione con formula piena per Gianni Furlanetto
Oggi 28/05/2012 il Tribunale di Firenze, dopo 6 anni di processo, ha assolto con formula piena Gianni Furlanetto (art. 530, comma 1 c.p.p.)

Il pm, dopo una requisitoria di oltre 3 ore, aveva chiesto la condanna a 18 mesi di reclusione senza condizionale.

Ad avviso di chi scrive una requisitoria delirante.

I centri antiviolenza femministi si confermano ancora una volta fonte di calunnie

Artemisia deve essere chiuso, l'assoluzione di Furlanetto pesa come una condanna morale su quella Associazione femminista.

I centri antiviolenza femministi sono coinvolti in una miriade infinita di calunnie.

Togliere a questi centri femministi i finanziamenti è ormai una emergenza sociale non piu' rinviabile.

Ricordiamo che, come sostenuto dal PM Carmen Pugliese, le false accuse sono veri e propri maltrattamenti sui minori, loro malgrado, coinvolti.

www.youtube.com/watch?v=A5Pj9ES-TCg
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