Fate e Baci rubati (Ok)§

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Ambrosya0
00domenica 12 settembre 2010 22:01
1° PARTE

RIASSUNTO: Locanda al draco. Nimloth è nascosta nel camino e usa il vento sussurrante per cercare di convincere Druen ignaro di lei ad avvicinarsi al caminetto. Nel frattempo una fata inizia a urlare e a fare svolazzi in aria. Nimloth emerge dal fuoco e lei e Druen conversano fra loro e con Tabitha.


Commento: Carinissime le premesse della role fra misteri inquietanti e fatine casiniste. Tabitha si presenta come un "ossomanto" ahahaha
Il seguito è qui sotto perchè non entrava tutta la role.



10:30 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] La sua personale "stanza" della locanda: la cavernosità del caminetto col fuoco acceso. Probabilmente neppure l'oste si è mai reso conto che una Ninfa Lampade viva lì dentro, dove lui accende le braci e la legna per arrostire o riscaldare l'ambiente un pò fresco. Per la verità forse si deve essere reso conto che la presenza della giovane rossa nel luogo combacia sempre con una fiamma vivida e regolare che cuoce i piatti prima e lo fa lavorare svelto ma non è detto sia ancora giunto alla giusta conclusione. Alla chetichella comunque si rintana nel rosso fuoco, come una salamandra di fuoco, se ne sta accucciata in posizione fetale nel calore della fiamma e rasserenata assapora quelle carezze. Non è facile individuare una ninfa quando sta nel fuoco, quando i suoi capelli stessi sono fuoco,la pelle diafana e gli occhi rossi come braci. (//Skill:Comunione con l'elemento lv.1,simbiosi, )Resta seduta in fondo al camino, annoiata dalla scarsità del paesaggio: qualche mercenario, un paio di donzelle di malaffare, un vecchio signore annoiato e un marinaio solitario. Nulla di interessante per ora, nulla che la spinga a uscirne.

10:38 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Esterno/Locanda] [L'incedere spedito di Ombra permette al Moro di giungere presto dinanzi l'edificio ligneo prescelto per questa mattina, dunque scende da cavallo, con fare elegante. Porta poi la mandritta sopra il manto dell'animale, per accarezzarlo delicatamente, e sussurrare vicino l'orecchio sx] Aspettami qua Piccola [si limita a ciò per l momento, si piega poi sulle ginocchia, lentamente, e con entrambe le gemelle s'accinge a legare le briglie all'esterno della locanda. Dopo aver stretto con esattezza il nodo, si alzerebbe nuovamente per muovere altri passi in direzione della lignea. Viene compiuta qualche occhiata a dx e a sx, per controllare che non vi sia nessuno oltre la bella Ombra nei pressi del luogo, solo qualche viandante di passaggio che di tanto in tanto incorcia lo sguardo del mezzelfo, ma quest'ultimo ovviamente non se ne preoccupa più di tanto. Le vesti sono più pesanti del solito: Sopra la camicia bianca questa volta vi è una giacca nera, lunga fino alle ginocchia, le gambe invece sono rivestite da pantaloni di seta, del medesimo colore della giacca. Anche gli stivali di cuoio calzati ai piedi sono neri, come la cintura ove al fianco dx vi è appeso il pugnale dei guaritori. Il custode quest'oggi non indossa abiti di congrega, l'aria che vige quest'oggi nella cittadina sembrerebbe fredda, ma la brezza non sarà un problema ne per ei ne per il suo fidato cavallo. La dritta dopo aver afferrato il pomolo dorato, s'accinge a compiere un mezzogiro orario, in modo da permettere l'apertura dell'uscio, l'udito inizia a percepire un brusio, simile ad un vocio, e invece le narici sono intente ad annusare il solito odore speziato della sala, compie dunque il suo ingresso Druen, taciturno come è solito fare.]

10:49 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [nella credenza - Locanda] Eccola li, come da tempo immemore ormai, lontano comincerebbe ad esser il tempo della solitudine. Gli stormi di neri uccelli che danzavano su di un requiem di dolore stanno pian pian abbandonando quel piccolo essere di pura energia. Eccola adagiata in quella che ha reso la sua personale dimora, una pila di piatti in grezza terracotta. Eccola li, sdraiata con gli occhietti chiusi, le palpebre che vibrano come se stesse sognando, il piccolo torace che si gonfia e si sgonfia come se stesse davvero respirando, ma così non è..... nulla di ciò che sta facendo è davvero reale, o almeno non è nella sua faerica natura, una perfetta riproduzione di quegli strani esseri che lei chiami grandi e buffi. Una riproduzione perfetta dell'uomo. Sonnecchia, o è quello che sembra fare. Nulla la tange e nulla le da pensieri, nemmeno l'oste intento nel suo operato. Lo sbatter di piatti e bicchieri tra loro le ricorda il suono dei campanelli che gli umani avevano legato ai minuscoli corpi della sua stirpe per poterle sempre trovare e soggiogarle a loro piacimento, un suono che porta rabbia, e la piccola aura dapprima di un candido color neve comincerebbe a pulsare di un nero intenso (skill. aura emozionale liv.3 - fata veterana) una piccola luce quasi invisibile per via del buio che regna nella credenza.

10:53 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] Riesce a scorgere la figura che ora va ad entrar nel luogo e ascolta la voce del vento, la sua direzione perchè per lei trasmetta in aria un messaggio. Si concentrerebbe così per cercare di manipolare le parole, addensandole in un mentale discorso che giungerà a chi di dovere soltanto, come il canto di una conchiglia raggiunge solo l'oto che vi è accostato.(//Vento sussurrante concentrazione 1/1). Solo due sottili lembi di cuoio, attorno al seno e ai fianchi celano le sue grazie, mentre il resto del corpo è liscio, chiaro e a contatto con le fiamme che scoppiettano nel focolare. Da lì anche al suo olfatto sviluppato è difficile distinguere gli odori perbene, dato che quelli intensi del fuoco mimetizzano i più deboli. Ma la sua vista fatta per quell'elemento non può che scorgere invece Druen e ricordurlo alla memoria come un custode della natura. (//Bonus:vista) Molto divertente davvero! In silenzio cambia impercettibilmente posizione, osservandolo sempre celata dalle fiamme. Non è ancora il momento di mostrarsi...(//Simbiosi). Attende che sieda, che trovi un posto in quel luogo prima di iniziare a giocare con quel balocco, un mezzelfo che ancora non sa cosa l'aspetti. Lui l'ha rifiutata e le Ninfe sono molto molto vendicative...!In quanto alla fatina invece, ella non la scorge ancora, celata com'è dalla sua immobilità.



10:59 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Esterno/Locanda] [Ovviamente il mezzelfo non si accorge ne della presenza della piccola fatina, ne della ninfa tra le fiamme del camino, al contrario l'attenzione è posta nella sala comune, l'espressione del volto muta in disprezzo quando si accorge che vi è già qualche ubriacone nelle ore mattutine. Scuoterebbe il capo Druen per qualche istante, muovendo passi verso il ligneo banco. Accennerebbe solo un leggero sorriso sulle labbra alla visione del burbero Phelipe] Della Birra, ghiacciata [tono di voce calmo e tranquillo, questa volta non vuole accomodarsi sul solito sgabello, il cammino è diretto a uno dei tavoli più distanti dalla lignea, in disparte, quasi isolato dall'intera sala. Non impega molto per raggiungerlo, infatti ora solo pochi passi lo dividono da esso. Lo sguardo attento è ancora posto attorno a se, per il momento le smeralde iridi non riconosconl

10:59 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Esterno/Locanda] >>
11:00 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Esterno/Locanda] >>> riconoscono* alcuna presenza familiare, dunque procede verso una delle sediole di legno, entrambe le gemelle sono ancora all'interno delle due tasche della lunga giacca, rimane taciturno il mezzo, dalle rosate labbra fuoriesce solo il caldo respiro costante]


11:08 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [nella credenza - Locanda] L'uscio cigola un uomo, o almeno questo sembra essere, voce calma pacata e cordiale quella che giunge alle orecchia della piccola fata, si attenuerebbe ora l'aura, la rabbia pian piano svanirebbe, ma mille domande affollerebbero ora il minuto capino * fuoco....ghiaccio....fuoco......ghiaccio......* quasi fosse ad un bivio, spalancherebbe gli occhietti, iridi vispe e di un colore indefinito, ancora immobile, come a voler scrutare le intenzioni altrui. Non un fiato non un rumore, quasi fosse parte integrante della credenza.



11:09 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] Alla voce di Eolo affida il suo messo,perchè giunga celere cavalcando l'aria alle orecchie di Druen, a quell'oto leggermente a punta. Lui dovrebbe dunque sentire un refolo d'aria-raro in quel posto-sfiorargli l'orecchio sussurrando parole che suonerebbero simili a una risata euforica. Solo questo: una risata, priva d'accenti di toni o di parole. Una elegante cascata di risa che risuonerebbero quasi contagiose se non fossero troppo brevi e troppo inquietanti così sussurrate (//Skill:vento sussurrante effetto 1/3). Cerca di ascoltarlo, anche se il suo non è un udito dei migliori,le parole di Druen non sono sussurri ma un'ordinazione che dunque dovrebbe sentire. Ordinare roba ghiacciata...degno di lui, davvero! Un brillare poco intenso attira la sua attenzione, lo terrà d'occhio in tralice, senza voltarsi del tutto. Non comprende cosa accada in quella credenza ma dentro al focolare si sente al sicuro da ogni evento...

11:17 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Locanda] [Oramai il mezzelfo giunge a destinazione, taciturno si accomoda su una delle sediole attorno al tavolo, però nel mentre, l'attento udito percepirebbe un qualcosa di molto insolito: delle risate, brevi, che presto svaniscono nel nulla, da dove sono nate. L'espressione del volto dunque si acciglia, si mira attorno, la risata sembrava quella di una donna, ma questa mattina gli smeraldi occhi possono scorgere in sala solo uomini ubriachi, ed il rumore precedentemente udito non era per nulla simile a quegli schiamazzi. Ogni pensiero svanisce alla visione di Phelipe, che anch'ei silente raggiunge il tavolo con la pinta fredda in mano. Druen gli sorride, si limita a ciò, nulla per il momento proviene dalle sue labbra. Pensieroso ad anche un pò confuso, afferrerebbe con la dritta il boccale, per poi subito dopo portarlo all'altezza delle carnose labbra, ed iniziare a sorseggiare. Percepire il liquido freddo scendere giù per la gola è sempre una sensazione divina, tenta dunque di lasciarsi ogni dubbio alle spalle e godersi la buona birra contenuta nella pinta di Phelipe. Ancora non si accorge delle due insolite presenze.]


11:26 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [nella credenza - Locanda] Spalancate le iridi, s'alzerebbe in piedi, le alucce comincerebbero a frullare per potersi sostenere a mezz'aria, appoggerebbe le manine sulla pila di piatti e lascerebbe solo gli occhietti far capolino da questi, scruterebbe l'intorno, ma soprattutto l'uomo che silente attende di ricevere la sua bevanda ghiacciata, incuriosita dalla natur di quest'ultimo, lo scruterebbe, come se avesse visto una creatura sittanto strana, osserva, ma ancora nulla la farebbe pensare a qualcosa di diverso da un uomo, che sia anche lui alla ricerca di ossomanto??? se così fosse dovrebbe correre da Rahel per avvisarla che non è sola nella sua disperata ricerca, e soprattutto si pavoneggerebbe mentendo di aver arruolato un nuovo membro nel suo esercito di cacciatori di ossomanti. Scoppietta il fuoco nel camino, ma nulla farebbe presagire la presenza di una creatura ancora diversa da quelle incontrate fin'ora, chissà come evolverebbe l'incontro.....Per ora osserva l'uomo e l'oste, lasciando danzare le iridi da uno all'altro, ma sempre celando la sua presenza agli astanti, quasi scomparsa del tutto la pulsante luce dell'aura faerica.


11:28 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] Di nuovo e ancora finchè non ne sarà turbato. Per ora non reagisce il curatore ma forse...assai presto lo farà. La sua voce sarebbe un sussurro basso in modo da non risultare perfettamente riconoscibile, nel flusso d'aria che di nuovo accarezzerebbe i capelli del Mezzelfo °0o°Bevete già di prima mattina? Male....male...Venite venite...riscaldate quella bevanda ghiacciata alla luce calda del camino....avvicinatevi Druen....°0o° e di nuovo una risata segue quelle parole severe, quell'invito sinistro (//Vento sussurrante 2/3). Ovviamente ancora non si mostra, ha in serbo altro per lui...Sempre se questi sarà abbastanza temerario da cedere alla curiosità più che al timore. I capelli suoi danzano con le fiamme, le dorate punte verso l'alto la rossa radice incastonata nell'arancio del fuoco. Un guizzo le farebbe voltare la testa verso la credenza,socchiudendo gli occhi per veder meglio. (Bonus: vista)Una minuscola creatura....un insetto forse? Probabilmente solo una farfalla. Torna a concentrarsi sull'obiettivo della mattinata pregustando le sue reazioni a una voce nella mente che lo invita al focolare...

11:36 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Locanda] [Ripone sul ligneo banco la pinta oramai piena solamente per metà, ora si che si sente sollevato, il liquido biondo sa sempre tirargli su il morale. La sensazione si sollievo però presto svanisce poichè altre parole, sicuramente inquietanti, giungono all'oto del mezzo. Attento ascolta ogni parola, l'espressione del volto rimane accigliata, il capo ruoterebbe a destra e a sinistra, ma niente: gli occhi smeraldi non riescono a trovare la fonde del verbo. Lo sguardo si sofferma sul fuoco che arde all'interno del camino, ma decide di non avvicinarsi come la voce anonima gli comanda, al contrario rimane fermo, immobile, seduto sopra quella scomoda sediola, a fissare il camino.] O sono impazzito, o qualcuno mi sta prendendo in giro... [una riflessione che tiene per se, celata da quel volto colmo di incertezza. Non riesce ad accorgersi della piccola fatina, molto probabilmente a causa dell'elevata attenzione posta alla voce che di tanto in tanto ode, che sia frutto della sua immaginazione? deve attendere altre parole prima di capire, parole che forse gli daranno spiegazione, per adesso vuole attendere, la dritta prenderebbe nuovamente la pinta, inizia dunque a sorseggiare, confuso e taciturno]


11:41 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [nella credenza - Locanda] Muove ora il capino a destra e manca, troppo silenzio, troppa serietà, la tristezza potrebbe minacciosa e tediosa prendere il sopravvento, non oggi e nemmeno domani, è ora di portare una scia di luce ilare in quel triste e lugubre loco, il cui olezzo si fonde col pofumo delle pietanze. E' giunto il momento di agire, di portar scompiglio nella quiete, e come un fulmine a ciel sereno schizzerebbe fuori dal suo improvvisato giaciglio, frullando le minuscole alucce si librerebbe nell'are come una libellula impazzita, urlando a gran voce "ahhhhhhh Ossomantooooo Ossomantoooooo" probabilmente nessuno capirà questa euforica pallina di luce, ma lei continuerà a volare e a urlare le sue parole sconclusionate.


11:46 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] Si porta la diafana mano a coprire le labbra per evitare di scoppiare a ridere e restare concentrata. L'espressione stupita di Druen e la sua vana ricerca la dilettano. Ad ogni modo è più pavido di quanto lei si aspettasse. Il custode non ha idea che se lei volesse potrebbe bruciargli la sedia anche senza giochetti. Si impunta nel ritentare, stavolta con un tocco di pathos in più. Lascia che la sua mano delicata emerga, solitaria, dalle fiamme, il palmo in su, il polso sottile rivolto verso l'alto, debole la posa, le dita rilassate come se fosse parte di un corpo inanimato. Poi muoverebbe un solo dito, l'indice, a far segno di avvicinarsi °0o°Venite...venite Druen....°0o° sussurrerebbe nuovamente, di sicuro più inquietante di prima o forse solo più visibile (//Vento sussurrante 3/3).Il volto sarà chino sul braccio per soffocare un sorriso e gli occhi invece visibili nelle fiamme che scrutano il Mezzo. Farà molta fatica a trattenere la concentrazione con le urla della fatina ma non vuole lasciarsi prendere dal panico, vuol restare lucida e attenta. Solo dopo che il vento si sarà per l'ultima volta levato presterebbe attenzione a quella sorta di farfalla ammattita che urla...urla come se per l'appunto una farfalla non fosse....che diamine è? La guarda stupita...

11:53 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Locanda] [E per qualche attimo la situazione gli sfugge di mano: gli smeraldi occhi attenti osservano due oggetti sferici tra le fiamme che sembrerebbero altri due occhi, per poi osservare una mano, tra il fuoco che arde. Le iridi si spalancano, dopo aver posato la pinta sopra il ligneo tavolo, potrerebbe entrambe le gemelle sopra i suoi occhi chiusi, per massaggiarli un poco e poi riaprirli. La visione non svanisce, che sia tutto vero? Oppure si tratta della sua immaginazione? Sta diventando pazzo? una sfilza di domande rendono vittima la sua mente offuscata, la confusione aumenta quando una vocina inizia a divenire padrona della sala comune, per qualche attimo le smeraldine vengono attirate da una palla di luce svolazzante, talmente veloce da non poter distinguere le sue fattezze. Lo sguardo torna poi sul fuoco, ancora quella mano, ancora quegli occhi] Va bene, manteniamo la calma, chi o cosa siete? FInchè non avrò risposta non verrò. [ecco cosa fuoriesce dalle rosate labbra, con tono di voce alto, tanto gli astanti sono tutti ubriachi, neanche si accorgeranno del suo loquire, e invece l'oste è troppo concentrato con il suo dovere.]

12:02 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [soffitto - Locanda] Vola come se fosse una falena che attirata dalla luce di una candela continua a sbattere senza sosta contro il vetro che la separa da quella luminosa fiammella, volteggia sulla testa del mezzo che par essere attratto dal camino, volteggia e continua con il suo incessate urlo "Ossoooooomantoooooooo" vola, volteggia e plana, si spinge verso il calore del camino, danza tra quegli zampilli di fuoco che si gettano oltre le fiamme per poi morire al contatto col pavimento del loco. Danza al suono di vita del loco, ode il dire del mezzo e convinta che la favella sia ad ella rivolta comincerebbe a svolazzar sulla testa del malcapitato urlando "io sonooooooooooooooooo l'osssssoooomantooooooo" rapida palla di luce, non si fermerebbe continuando a portar scompiglio.


12:10 Messaggio privato [Signora degli Stretti - Ninfe] Nimloth: [Nel camino-locanda] Decide che è poco prudente uscire con quella palletta impazzita che è diventata la fata. Non ha idea che sia davvero una fata non più che un insetto parlante, uno spiritello o un folletto ammattito ma decide di starsene a guardare. Somiglia a un animale attratto dal fuoco che va a sbattere costantemente contro i vetri. Un Ossomanto? E che sarebbe? Per tutte le braci quella si che è completamente folle....contento Druen di aver paura di lei quando in giro c'è quell'affare ben peggiore....Non emerge quindi dal suo nascondiglio di fiamma ma invita stavolta a voce alta- un pò esasperata- il custode "Sono una vostra conoscenza, non avete niente da temere....ah gli uomini d'oggi hanno paura di scottarsi a ogni donna che incontrano!" esclama ridendo. La sua mano resta fuori e immobile e poi cercando di comportarsi come farebbe con un animaletto, con voce calda e tranquilla direbbe all'Ossomanto (?) "E voi piccola creatura...che avete?! State male?" così le sembra visto che urla come una sciagurata "Se non mi ferite potete posarvi qui sulla mia mano al calduccio..." Non è detto che abbia intenzioni davvero pacifiche, ma la invita per puro desiderio di toccare e scrutare perbene la fata. Il suo volto ora che ha richiamato l'attenzione dovrebbe essere un pò più visibile pur nelle fiamme danzanti a Druen. Se si impegna può darsi che la riconosca adesso che lei si è palesata quasi. Tiene la mano destra tesa, l'indice teso come aspettando vi si posi un cardellino.

12:17 Messaggio privato [Custode Guaritore - Mezzelfi] Druen: [Locanda] [La palletta svolazzante ora ruota attorno al capo del Mezzelfo, senza sosta, ma ei non vuole seguire quell'insolita presenza per altro tempo, potrebbe fargli male la testa] Basta, basta, basta. [tono più alto del solito, starebbe quasi urlando Druen, ormai stanco di questa situazione sfavorevole.] Voi smettete di volare all'impazzata, mi state facendo girare la testa! [riferendosi alla piccola luce] E in quanto a voi... [lo sguardo tornerebbe sul piccolo fuoco che arde] Non mi interessa sapere chi o cosa siete, se ci tenete tanto venite voi, mi sono stancato! [ora Phelipe si accorgerebbe delle urla del Moro, ma quest'ultimo non è interessato alle eventuali facce stupite dei presenti. La mandritta tornerebbe a sorreggere la pinta a sorseggiare tutto il liquido in un sorso. Ora solo poche goccioline vi sono nel fondo del boccale, Druen sbuffando ripone il tutto quasi sbattendolo sul tavolo, lo sguardo si soffermerebbe sul vuoto, senza dare altra importanza alle presenze della sala. Ancora non è certo che tutto ciò che sta accadendo sia reale, comunque tenta di mantenere la calma]


12:21 Messaggio privato [Senzaterra - Fate] Tabhita: [ Locanda] Volteggia ancora sulla testa del malcapitato mezzo, ma una voce attira la sua attenzione, muove il capino con un'espressione curiosa e infantile, come se non avesse mai veduto prima d'ora il fuoco, s'avvicinerebbe verso quel supporto incandescente. Frullano le alucce e il perpetuo movimento la sorregge a mezz'aria, si concentrebbe su quegli occhi di brace " Io sono un ossomanto......" mentirebbe sulla sua identità......ma d'altronde nessuno la conosce " e tu cosa sei??? eh ehe he eh ??" curiosa attenderebbe il dire del fuoco, sempre mantenendo vivo il frullar delle minuscole alucce, ancora non si poserebbe sull'incandescente mano che protratta l'attende.


15:39 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Ride divertita....come è prudente, fino all'esasperazione quel mezzelfo! "Ser Druen voi non sapete cosa sia il brivido dell'avventura! Siete la persona più eccezionalmente noiosa che abbia mai visto!" esclama saltando fuori dal fuoco vivo, contornata da un pò di cenere e braci per finire sul pavimento con una movenza aggraziata, piegando le gambe nell'atterrare. (//Agilità +2) Non ne sarà lieto l'oste di dover spazzare in terra ma a lei cosa importa? Il suo corpo sensuale si mostra in tutta la sua bellezza, più che di fiamme di grazia ammantato. E pur indossando ben poco non appare volgare, perchè ha un corpo così efebico, di ninfa, che solo si direbbe una perfezione del creato. E' sottile e chiara e i rossi capelli le orlano il contorno dei seni, dei fianchi delle spalle. La stoffa copre i fianchi e il seno, le labbra riprendono un tono più roseo e morbido del resto del corpo. Le sue dita si posano sull'orlo del camino uscendovi e poi lo rilasciano ricadendo delicatamente lungo i fianchi. Piccole braci scintillano ancora nei capelli e fiammelle danzano come braccialetti attorno alle sue braccia e ai polsi (//Simbiosi). Resta con la destra tesa verso Tabitha "Un Ossomanto? Di ossa ne avete poche davvero....di pelame non ne vedo. Un nome ben strano. E ditemi siete sempre così scalmanata o siamo fortunati noi oggi?" domanda ironica.



15:45 Druen: [Locanda] [Il pollice e l'indice della dritta andrebbero delicatamente a massaggiare la pelle del mento, invasa da quella barbetta pungente. Lo sguardo rimane perso nel vuoto ancora per poco, poichè presto ciò che si verifica in sala attira la sua attenzione: La Signora delle Ninfe incontrata al bosco fuoriesce dal camino in un balzo, come se il suo corpo si formasse dal nulla più totale. La osserva un poco stupito, ma quello stupore è di certo inutile poichè sa bene la stranezza di quella razza.] Però, sapete stupirmi, complimenti, in pochi ci riescono [si concentrerebbe poi per poco tempo sulla lucina che sbatte le ali, ad ea non dedica alcun verbo, incuriosito la osserva. Lo sguardo sarebbe come ad intermittenza, si sofferma un poco sulla ninfa, e un poco sulla fata, ultimamente non riesce a restare un giorno in santa pace.]

15:47 Tabhita: [innanzi alla ninfa] Frullano le alucce per sostener per aria quel paffuto corpicino, ode il dire della donna, che ormai si è palesata uscendo dalle fiamme, come se fosse una fenice che arde e poi rinasce dalle sue stesse braci. Muove ondeggiandole le minuscole orecchie a punta, incrociando le braccine sul petto, imbroncerebbe il volto rispondendo con aria stizzita, come a voler apparire saccente "Si.......io sono un OsssssooooooooMaaaaaantoooooo" urlerebbe la parola come se gli astanti fossero sordi e non la udissero, un attimo per ricomporsi per poi rifar sua la favella, come se fosse un suo diritto inalienabile "Che dire......lady....lady.....Fiamma...si si ti chiamerò Fiamma così è deciso......E' una fortuna per voi avermi incontrata.....noi Ossomanti non siamo così comuni....e voi messere Coooosaaa siete????" dimanderebbe con tono austero, come fosse una creatura di mastodontiche dimensioni.



15:51 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Sorride a Druen facendo un inchino elegante, allargando una veste inesistente "E voi riuscite a esasperarmi, complimenti. Anche se non la chiamerei "dote" questa qui" ribatte in tono tuttavia divertito. Le piacciono le lusinghe, hanno un potere calmante sulla ninfa del fuoco avernale. La fata nel frattempo diventa sempre più stupid....strana. Ulula parole in rincorda e parla come una sorta di attore mal riuscito del teatro comico. La ninfa si massaggia le tempie nel tentativo di calmarsi. Fa una smorfia osservando i lineamenti piccoli della piccolissima creatura, guardando le sue orecchie e la luminescenza. "A me ricordi un pò una fatina....mia strana ossomanto." che gli ossomanti siano un bizzarro incrocio di fate e facoceri? E' possibilissimo visto quanto è assurda.


15:55 Druen: [Locanda] [Taciturno ode le parole che si scambiano le due, ma presto un quesito giunge all'oto, e dopo aver schiarito la voce con un colpetto di tosse, il Moro s'appresta a recar rimando] Io mi chiamo Druen, e non è importante sapere cosa sono... [ne approfitta per compiere una pausa di silenzio, ove lo sguardo andrebbe a cercare Phelipe, senza però un esito positivo poichè l'oste è nelle cucine. Quando gli occhi smeraldi mirano quelli della ninfa, aggiungerebbe con il precedente tono di voce] Suvvia, non siate così scontrosa con la piccola, mi sembra simpatica... e comunque esasperarvi la considerei più che una dote. [in volto affiora un'espressione divertita dalla più che bizzarra conversazione, dunque attenderà da entrambe altre parole, nel mentre la dritta andrebbe a smuovere un poco le ciocche di crine moro sopra la fronte.]


16:06 Tabhita: [locanda] Fessurizzerebbe le iridi come a voler lanciare un malevolo sguardo a colei che osa mettere in dubbio la sua autenticità "pffff pffff........io non sono una fata.......sono un Ossomanto.....pfff pfff" sbuffa, borbotta schizzando verso il soffitto frullando perpetuamente le piccole alucce, vola, danza, fino a spingersi in picchiata verso Druen, le braccine protese in avanti e le manine aperte, si avvicina come un falco che piomba sulla preda, al crine del messere, se egli non se ne accorge e non da cenni di spostarsi afferrerebbe il di lui crine, giusto per fare un dispetto, lei è un ossomanto, e nessuno deve o può contraddire ciò che dice, oggi si sente Ossomanto e Ossomanto sarà......

16:09 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Annota mentalmente che nel possibile i mezzelfi nascondono la loro natura, prevedibile riflesso delle molte occhiate disgustate che deve aver ricevuto. In effetti avere un figlio meticcio sembra una sventura per la gran parte delle razze. I mezzininfa non escono fuori gradevoli quanti i suoi pari, anche nei suoi criteri di giudizio. Inarca un sopracciglio infastidita dal suo buonismo, dalla pacatezza a cui segue quella che reputa una frecciatina "E' piacevole per voi esasperarmi? Che intendete dire? Vi piace la carne arrosto Druen....perchè sto per friggervi!" esclama per smuoverlo dalla sua espressione divertita e farlo render conto che non scherza del tutto lei. Osserva con espressione vacua l'acrobazia della fata/ossomanto/mix facocero senza riuscire a capire se mente oppure no. "Ah su di me no e su lui si eh? Beh tienitelo...lasciate Druen che qualcuno vi esasperi....visto che vi piace tanto l'idea...." sogghigna sicura che quell'essere sia in grado di torturare molto bene un povero mezzelfo!

16:17 Druen: [Locanda] [Si accorge della presenza faerica tra i suoi capelli solamente quando sente tirare una ciocca, senza mutare l'espressione del volto, quasi fosse una statua di marmo, andrebbe con il pollice e l'indice a cogliere quella fatina, delicatamente in modo da non recarle alcun danno, e condurla poi sopra il ligneo tavolo che gli è dinanzi. Nel mentre delle sue movenze ode ciò che gli rivolge la ninfa, ed il sorriso sulle rosate dunque si accentua] Però, siete permalosa milady, e questo è ancora più divertente [alza indi il capo e porta lo sguardo sul volto della ninfa] Ma comunque simpatica, non posso negarlo. Comunque la carne mi piace cotta a puntino. [affermerma portanto nuovamente l'attenzione sulla fatina sopra il ligneo] Ossomanto mi piacciono i dispetti, ma solamente quando li faccio io... [le strizza l'occhio, scherza Druen, non la rimprovera, infatti il tono della voce è alquanto divertito] Non fate arrabbiare la Signora... magari potrebbe bruciarvi nel caminetto... e darmi la vostra carne... [l'indice si porta dunque sul volto della piccola, come a farle una carezza delicata, torna taciruno il mezzelfo, dimenticandosi totalmente degli ubriaconi negli altri tavoli]

16:28 Tabhita: [locanda] Si sent afferrare per le alucce, sgambetta, come a volersi liberare "lassami lasssssssssssssssami........Ho detto....." non riesce finire la frase che il mezzo l'adagerebbe dolcemente sul tavolo, dolci e premurose le attenzioni che egli le rivolge, languido ora si farebbe lo sguardo rivolto al mezzo "ma grazieeeeeee...." ora l'aura comincerebbe a pulsare di un rosso vivido (aura emozionale liv.3), un attimo di esitazione per poi voltare un solo istante le spalle a Druen e volgendo il faccino alla ninfa tirerebbe fuori la lingua spernacchiandola, per poi tornar a guardar languida il mezzo.

16:31 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Inclina il viso di lato cercando di intuire cosa passi nella mente del mezzelfo quando alla sua domanda risponde con qualcosa che potrebbe anche ritorcerglisi contro, mentre invece direziona la mira sulla fatina, minacciando velatamente di ardere lei e mangiarla. Quasi cannibale dato che la fata sembra una miniatura antropomorfa. Ma non sono quelle oscenità capaci di toccare la sua indole oscura. Scosta una ciocca rossa scarlatta dal viso, fissando con occhi del colore di una cascata di granati l'intera scena e l'oste che si approssima a spazzare per terra vicino a lei "A scopare sui piedi della gente non ci si sposa Phelipe, ringraziate che tanto non vi vuole lo stesso nessuna!" sussurra in modo che non senta l'oste ma gli altri due commensali si. Quindi alza lo sguardo verso Druen. Si ricorderà che non gradisce gli tirino i capelli. Magari potrebbe sbruciacchiargliene le punte. Si sta ancora crogiolando in questo divertente pensiero quando vede lo sbeffeggio della fata. Decide di giocarci su "Oh inutile che ci provi...nè che lo guardi così..lui è già molto molto impegnato..." lo provoca ma soprattutto la provoca per vedere se ha colto il segno supponendo le interessi il garbato mezzelfo. Si farebbe più vicina a Druen e gli poserebbe la mano sul braccio, se lui la lasciasse fare. "Davvero volete mangiarvela?" domanda quasi innocentemente all'altro, nel tentativo di rimarcare cosa lui ha detto della odiosetta Ossomanto...


16:41 Druen: [Locanda] [Ascolta attento ciò che favella la ninfa, tipa alquanto strana a quanto sembra, decide comunque di mantenere sulle labbra quel leggero sorriso, e portare nuovamente l'indice sulla guancia della fatina] Il mio cuore non riuscirebbe mai a mangiare una così incantevole creatura... [ora tutto il sorriso è dedicato alla piccola presenza faerica sopra il ligneo, ma lo sguardo torna poi sulle iridi della Ninfa] Impegnato? Io? sciocchezze... [pensa ad Ascalyn, credeva di essere impegnato, ma lei è scomparsa, e dunque era solo un'illusione. Scaccia dalla mente quelle immagini, per tornare su Nimloth e scrutarla per un pò dalla testa ai piedi: l'abbigliamento giunge al guardo alquanto provocatorio, se fosse stato un altro avrebbe già approfittato della situazione, ma sembra che per il momento il tutto non abbia effetto su di ei] Secondo me dice così solamente perchè si è invaghita di me ed è gelosa... [si rivolge alla fatina, facendo l'occhiolino alla ninfa per farle intuire lo scherzo, sorridente rimane silente il mezzelfo, mostrando quei denti candidi, il suo sorriso potrebbe giungere ipnotizzante al guardo altrui.]

16:59 Tabhita: [locanda / uscita] Favellano tra loro.....non le piace ciò che dicono, mangiarsela??? giammai, o almeno non oggi. Frullano le alucce, scompare l'aura, sospesa a mezz'aria, le iridi volte ad uno e all'altra, "Voiiiiiiiii nooooooooooooon mi mangereeeeeeeeeeeeeeeeeeeete maiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" urlerebbe, accentuando la i finale, mandando in mille pezzi il bicchiere ormai vuoto, lasciato sul tavolodal mezzo........Come una pietra lanciata con una fionda, schizzerebbe fuori dalla locanda, lasciando basiti gli astanti.






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Ambrosya0
00domenica 12 settembre 2010 22:06
2° PARTE

RIASSUNTO: Rimasti soli Nimloth e Druen parleranno a lungo. Discutono dell'amore, del desiderio, del piacere e della ragione, del loro passato e di ciò che vogliono essere. La ninfa tenta di convincere della sua filosofia di vita un testardo Druen. Quando lui si avvicina usa la sua Essenza per ammaliarlo e si baciano. Ma al termine di quella malìa qualcosa è cambiato...


Commento: Abbiamo ruolato per ore!

Ho usato la skill essenza - profumo inebriante.

Comunque era davvero molto interessante discutere dei diversi modi di pensare dei due pg...

e alla fine...sorpresa!
Non facile resistere a una ninfa quando si mette in testa di sedurre qualcuno...e poi si lascia sedurre.
Tutto si conclude con reazioni quasi inverse da parte dei due, che tornano a diverse posizioni rispetto all'inizio, quasi scambiandosi di ruolo, per un pò...

IL FATTO


17:05 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Osserva sbigottita la fata, che prende il volo letteralmente. Ascolta osservando la fata le repliche di Druen fino all'ultima quando solleva il viso mancando di poco l'occhiolino dell'altro e indispettendosi "Invaghita di voi? Chi mai potrebbe, siete odioso! Diciamo piuttosto smorto, antiestetico, irriverente, fastidioso e pavido. Peccato proprio che a me gli uomini piacciano decisi, belli, rispettosi,intraprendenti astuti e coraggiosi. L'astuzia ancora non ve l'ho vista, ma per tutto il resto ho una brutta notizia ser!" esclama senza terminare, lasciando che alla conclusione arrivi da solo, dopotutto è stata molto chiara. Però non ha ancora lasciato il suo braccio e il suo seno delicatamente preme contro quel braccio ancora, forse dimentica, forse no. Fa un sorrisetto allo sguardo di lui che le scorre sul corpo "Oh so perfettamente che non gradite, non datevi pena. Vi piaceranno quelle come lei...." fa indicando con un cenno Tabitha "Proporzionate alle vostre...misure di grandezza!" esclama sarcastica e molto maliziosa. Per la verità non lo considera poi tanto male, ma non è necessario che lui ne venga a conoscenza.


17:12 Druen: [Locanda] Che bel caratterino...[tale riflessione rimane celata da quell'espressione sorridente sul viso, riferendosi alla fatina che se ne va lasciando i due senza spiegazioni. Fa dunque spalluce il Moro, oramai sono rimasti solamente ei e la Ninfa, un motivo in più per darle più attenzioni. Attende il loquire della Signora, e una risata sotto voce fuoriesce spontanea dalle labbra carnose] Secondo me la fatina possiede una maggiore capacità di apprezzare le cose rispetto voi... milady. Dunque per me è un bene che mi consideriate Odioso, Smorto, Antiestetico, irriverente, fastidioso e pavido. [marca ogni parola, tentando comunque di non alzare troppo il tono di voce. Ora porterebbe la mandritta sul volto della ninfa accarezzandole la pelle del mento, solo percepire un fievole contatto, e farlo svanire poco dopo.] Un visetto tenero, apparentemente ingenuo, nasconde tutta questa arroganza... [le sorride il Moro, mostrando ancora i denti bianchi, e dunque il suo sorriso, spontaneo, leggero, come la brezza dell'alba che al mattino ti accarezza la pelle e ti culla come una carezza materna.]


17:23 Nimloth: [-Innanzi al camino-] "Tsk!" scuote la testa e fa un sorriso furbetto "Ci avrei messo la mano sul fuoco che avreste trovato una certa complicità con una folle patentata...chissà come mai..." lo provoca ancora. "Mi dovreste proprio spiegare come una cosina del genere possa vederle bene le cose, figurarsi apprezzarle, quando per lei un bicchiere è una vasca da bagno! E..." Si arresta l'eloquio al tocco della mano di lui, rimanendo ferma in attesa di scoprire che ha in mente. "Si chiama sicurezza, non arroganza. Quella l'ho persa tempo addietro, appena arrivata in queste terre. Le catene sono un ottimo modo per piegare anche la superbia più fiera, ve l'assicuro." cessa d'improvviso il discorso. Non l'ha riferito mai a nessuno quell'evento, nessuno che non l'avesse obbligata con un pugnale sulla coscia, perlomeno. Quindi si sta già domandando se non abbia esagerato. Non si fida. Non dovrebbe concedere troppo a quel sorriso puro che ha innanzi, non è prudente. Neanche se il mezzelfo dai capelli di buio è il ritratto stesso della luce del sole. "Volete dirmi cos'avete contro di me? Mi guardate e mi fate....sentire sporca!" sibila quasi soffiando parole tanto roventi quanto sa esserlo il suo elemento, l'espressione del viso tornata a un glaciale algido, le sottili sopracciglia a formare archi sopra gli occhi di nuovo empitisi di alterigia.

17:30 Druen: [Locanda] [Adesso presta più attenzione nell'ascoltare il loquire della ninfa, soffermandosi su ciò che favella riguardo le catene, che quella donna abbia molto sofferto in passato? Allora può capirlo, tanto vale divertirsi ancora un pò] Sporca? Beh per quello c'è una vasca da bagno... [compie una pausa di silenzio, mantenendo sul volto quel sorriso leggero e spontaneo] dico bene Signora delle Ninfe? [marcherebbe l'ultima parte del suo dire, senza distogliere le smeraldine dalle sue iridi. La conversazione par assumere una piega alquanto interessante, dunque tenterebbe di aggiungere] E comunque io non ho nulla contro di voi... [questa volta lascia da parte lo scherzo, ed il suo verbo è senza dubbio sincero, però il volto rimane più che sorridente. Compierebbe poi un'occhiata indagratrice attorno a se, la sala è ancora piena di ubriaconi, ovviamente non vi è nulla che attira la sua concentrazione oltre la ninfa, ciò lo spinge a tornare sopra d'ea con il guardo, e taciturno attendere un rimando]


17:40 Nimloth: [-Innanzi al camino-] Indietreggia appena tanto da appoggiarsi contro un tavolo, un pò per avere una forma di supporto, un pò per comodità, un pò forse per prendere un minimo le distanze dallo sguardo d'un tratto attento del Moro. Sente le sue parole come accuse, almeno così le legge lei pur conscia che il sorriso le direbbe l'opposto. "Volete venirci con me nella vasca?" ribatte con un sorriso suadente "Tutti abbiamo qualcosa da cui vorremmo lavarci. Tutti abbiamo desideri profondi che non possiamo sconfiggere mai del tutto..." risponde in ben altro tono rispetto a quello d'esordio. "Nulla contro di me..." ripete quasi fra sè e sè alzando la bella mano dalle dita delicate verso la guancia destra di Druen per cercare di toccargli con la sinistra il viso, fino a sfiorargli i capelli scuri. "Siete estremamente contenuto...dovreste imparare a essere spontaneo come il vostro sorriso...a quel punto comprendereste che non c'è nulla di male nell'accettare ciò che vi viene offerto." fa ovviamente riferimento al loro primo incontro ma senza più l'estrema carica di malizia di quel giorno o di poco prima, come se fosse stata sedata dalla cadenza più grave dei loro discorsi


17:50 Druen: [Locanda] [Percepisce quel contanto, ancor più delicato di quello precedente. Mantiene sulle rosate labbra carnose ancora quel sorriso, ovvero quello mantenuto per tutta la bizzarra conversazione. Certamente può avvertire la malizia di quella parole, se fosse stato un uomo superficiale, avrebbe potuto subito approfittare della ninfa, poichè le movenze della donna gli permettono di pensare, navigare con la fantasia, ma comunque lui non vuole fare nulla, non ancora... e forse non lo farà. Non smette di osservarla] Io sono dell'idea che l'istinto molte volte ti conduce alla rovina, la ragione invece aggiusta ogni cosa... [compierebbe un altro colpetto di tosse per schiarirsi la voce, e tenterebbe poi di aggiungere] forse la spontaneità è giustificata solo da quel sentimento che tutti chiamano "amore" [conlcude, il tono di voce rimane calmo e placato] Ninfa... voi quel sentimento come lo chiamate? Seduzione... Malizia... ? [lo sguardo rimane fisso, sulle di lei iridi, come se volesse leggerle i pensieri, e venirne a conoscenza, senza farsi vedere o scoprire. Rimarrà taciturno Druen, portando nuovamente con fare elegante la dritta sul mento, e massaggiare un poco la barba, a volte si accontenta solamente di percepire sulla pelle delle dita quella sensazione pungente.]




17:58 Nimloth: [Locanda] Lascia ricadere la mano e le appoggia entrambe vicino ai fianchi a stringere l'asse del tavolo a braccia tese, come inclinandosi un pò all'indietro, premendo la schiena e i glutei sul legno. Il corpo così inarcato sarebbe ancora più esaltato come buon cibo da un buon vino, come nettare su un dolce. Si diverte, quasi al sicuro, comprendendo che qualsiasi cosa lei faccia lui non le salterà addosso come un animale. Dove prima c'era diffidenza e scherno si insinua una punta di rispetto. Il primo essere diverso, anche se così totalmente incomprensibile per una silkide, da essere ben lungi dal suo comprendonio, dal suo stesso essere. "Ma anche troppa ragione può essere crudele. Così come è crudele cedere ai bassi istinti, è crudele imporsi troppo pesante un giogo e un morso che freni ogni piacere e desiderio." Non comprende bene ciò che sta cercando di dire Druen neppure ora. "Passione. Si chiama così e non è altro. La chiamate amore solo quando è correlata con l'affetto ma non è una sola cosa. Sono due." risponde sicura di dargli la risposta esatta di quel che proverebbe una ninfa. "Che poi molto diversi non sono..." ammette infine. Gli occhi di quell'intensità di rubino si accendono di uno scintillìo. "Si dovrebbe essere spontanei solo se si ama? Ah è pura filosofia...non c'è persona meno spontanea di una che ha mire su qualcun altro e che se ne sta lì a rimuginare su cosa dovrebbe o non dovrebbe dire, su cosa potrebbe o non potrebbe fare. Quel che chiamate amare implica un vincolo indissolubile per il quale la mente non pensa più al proprio piacere ma a quello altrui. Io preferisco che ognuno pensi al suo...saremmo tutti più contenti." Sempre se tutti ne avessero la forza, ovviamente.



18:08 Druen: [Locanda] [Ode interessato le parole della sua interlocutrice il mezzelfo, annuendo in segno di intesa in sua direzione. Continua a fissare la Signora fisso nelle iridi, l'espressione del volto rimane seria per qualche istante, e andrebbe dunque a memorizzare con esattezza ogni parola della ninfa all'interno della sua mente. Smette solo ora di massaggiare la pungente barba, e portare entrambe le gemelle dentro le tasche della lunga veste nera, gesto oramai spontaneo.] Dunque, ciò che vi spinge a parlare così apertamente con uno sconosciuto visto solamente una volta è la ragione o l'istinto milady? [domanda, senza vergogna ed esitazione. Smette di mirarla in volto solamente per il cammino di Phelipe tra un tavolo all'altro con le ordinazioni sopra il suo solito vassoio di legno. Tale visione svanisce in poco tempo, poichè il volto della ninfa riesce ancora una volta ad attirare la sua attenzione. Ora le sorride Druen, ancora spontanemente, ancora sinceramente, quasi ipnotizzante, come un incantesimo di un mago, come un'onda del mare che ti travolge e ti conduce alla riva, senza spiegazioni. Attenderà silente la risposta dell'altra, con il suo fare semplice, tipico del suo essere mezzosangue, molti lo hanno discriminato, senza conoscere la sua vera essenza pura.]



18:15 Nimloth: [Locanda] Ardenti fiamme che ondeggiano nel camino e consumano la loro dose di legna fino a sera, ecco ciò che l'ipnotizza quasi, come solo a una piromane potrebbe capitare. L'averno della sua nascita non è che incapsulato in un ricordo più piccolo e breve d'una scintilla. Scruta gli occhi verdi del Guaritore e le sue mani che si muovono in brevi gesti. La domanda ha un che di minaccioso. "Nè l'uno nè l'altro direi che è un pò follia, come la vostra passione per gli...ossomanti." replica sperando di deviare quella palla curva che non sa dove stia davvero mirando. Cosa vuole implicare Druen con quelle parole? Non ne ha idea. Si solleva e agilmente siede sull'orlo del tavolo ora, accavallando le gambe ma senza ostentazione e riflettendo sul da farsi "Anche voi parlate con me. Credo sia un semplicissimo far conoscenza. Così non siamo più sconosciuti, non è vero?" prova a difendersi.


18:23 Druen: [Locanda] [Lei si difende con sfacciataggine, e con un altro quesito che senza tardare giunge all'attento udito. Annuisce nuovamente con il capo, senza distogliere lo sguardo dal suo volto, rimanendo sorridente, favella:] E se vi chiedessi se per voi è un piacere o un dispiacere parlare con me cosa mi rispondereste? [domanda, anche lui ora diviene un pò sfacciato. Il sorriso diverrebbe adesso un pò beffardo, forse anche malizioso.] Non so il motivo, ma secondo me preferite conversare con Phelipe... chiamatelo presenimento, o come volete.. [lo sguardo rimane fermo sul viso, e stranamente non scivola sul suo corpo, molti avrebbero certamente fatto il contrario perchè l'abbigliamento della ninfa permette tanto, soprattutto alla fantasia umana, è questo che lo distingue da molti.]


18:30 Nimloth: [Locanda] Si porta un dito a sfiorare le labbra con una lenta attesa, soppesando la risposta che non è scontata come crede.Ricambia al sorriso ironico di lui con altrettanto e gli dice "Oh no, se mi minacciate di imbastire un dialogo con l'oste va a voi tutto il mio piacere, pur di non sorbirmelo. Tuttavia forse...." fa divertita "Forse di cose interessanti ne ha viste qua dentro, che dite? Oltre gli ubriaconi." di sicuro ha visto anche se per discrezione non lo ammetterebbe mai, il modo col quale Salazar l'aveva minacciata. Quando era ancora una schiava. Il modo in cui lei lo guardava, uno sguardo colmo di un odio ancora mai spento. "Di sicuro ne ha viste di cose belle e brutte..." sussurra piano. "Ma diciamo che siete passabile Druen. Vi sopporterò ancora un pò magari anche in futuro se non esagerate." lo schernisce. I suoi occhi sono fissi sul suo viso e questo la colpisce molto. Persino un elfo tanto superbo cedeva alle sue grazie e invece il mezzelfo sembra interessato ma a qualcos'altro. Molto strano. Non sgradevole, semmai un pò irritante. Ma è un sentimento che è passato in secondo piano, ora predomina la curiosità. "Dovreste raccontarmi di ciò che voi avete visto invece. Chissà quante mani avete già ignorato..." ridacchia pensando al gioco del camino "Chissà quante terre e quali avete solcato. Perchè non mi parlate di voi, stavolta?" chiede, interessandosi infine per il primo attimo a lui in persona, senza sottintesi nè secondi fini, per puro desiderio.

18:42 Druen: [Locanda] [E per qualche istante la mente vola indietro nel tempo, rammentando il difficile passato affrontato. Sorride nuovamente, questa volta timidamente però. Druen torna al presente, e a concetrazione viene nuovamente presa dalla ninfa.] Devo la mia vita a me stesso, a nessun altro. Sono sempre stato solo in passato, nessuno mi ha mai aiutato, e forse nessuno riuscirà a farlo, se non si tratta ovviamente della natura. [compie una pausa di silenzio, il sorriso diviene amaro nel rammentare le varie disgrazie vissute ] E so che voi potete capirmi... questo mondo è crudele, e voi lo sapete, ne sono certo [si riferisce alle catene citate poco prima dall'altra, ha potuto intuire qualcosa, non molto ma comunque qualcosa. Nel mentre delle sue parole lo sguardo era fisso in basso, a mirare il vuoto, dunque il capo si alza, e tornano le smeraldine a fissare le di lei iridi] Comunque sorrido... [afferma, fiero di continuare a farlo. Non aggiungerà altro il Moro, se non un altro sorrisetto ]

18:51 Nimloth: [Locanda] Sente le sue parole, una storia che si riassume nella solitudine e nel dolore. "Nè vicinanza nè perdita, un dolore quasi peggiore dell'aver avuto e poi perso? Sì comunque sorridete..." ci riflette un pò "Siete decisamente strano." sentenzia quindi scoppiando a ridere. "Assolutamente si" forse la si potrebbe chiamare indelicatezza, ma in realtà è solo il suo modo di tirarlo su di morale. "Si impara a restituire al mondo ciò che ha dato. A me non ha dato niente, quindi non gli darò niente. Per questo credo che siate molto assurdo voi, Druen. Dovreste cercare di pensare di più a voi stesso....ma tanto so già che non mi ascolterete. Ai mortali piace sempre scottarsi prima di intendere quanto possa bruciare una fiamma..." Si ravvia indietro i capelli "Perciò anche ora siete solo? Strano, pensavo di esserci io qui con voi..." Una frase che suona leggera ma che potrebbe avere chissà quali implicazioni, forse chiedersi se è realmente solo, proporsi come vicinanza oppure solo una constatazione divertita. Più chiaramente la Ninfa non si esprimerà.

18:57 Druen: [Locanda] Ci siete e non ci siete... [Favella, quasi in un sussurro che giungerà comunque udibile alla Ninfa.] E mi dovrei sentire sollevato? Avete affermato voi stessa che sono assurdo, e se non ricordo male anche Pavido, Odioso ed altre cose... Dunque dovrei pensare che per stare a conversare con un mezzelfo così assurdo anche voi in un certo senso siate assurda... beh il discorso non fa una piega! [afferma, il sorriso sulle labbra si marca ancor di più, e lo sguardo rimane intenso in direzione dei suoi occhi. E' come se il Custode si fosse totalmente dimenticato degli ubriaconi e di Phelipe, è preso dalla strana conversazione. La dritta torna sul crine, smuove le ciocche istintivamente sopra la fronte, odia sentire i capelli ricci pungergli la pelle della fronte, per questo compie tale gesto ogni poco tempo. Attenderà una reazione della sua interlocutrice nel mentre lo sguardo volge in sala, tutto sempre noioso.]



19:03 Nimloth: [Locanda] Si sporge verso di lui, andando a cercare di posargli una mano sulla fronte, quasi replicando il gesto d'egli per scrutarlo da vicino bene negli occhi, tanto prossima al suo volto da sembrare che voglia baciarlo. Giunta a quella distanza sussurra "Può darsi che anche io stia diventando assurda, mezzo elfo e mezzo umano dalle molte parole. Ve l'ho detto di pensare meno. E' per colpa di questo..." dice scoprendo con delicatezza i capelli dalla fronte per guardarlo negli occhi del colore del sottobosco "E' per questo che avete quell'aria sempre sorridente? Una bella maschera. Adesso mi direte che è disprezzabile un uomo che desidera una donna, un uomo che cede ai desideri. Ma tutti desideriamo e ogni tanto anche ottenere è piacevole Druen. " riflette "Forse così almeno una compagnia femminile l'avreste avuta! La mia... Siete quasi ingenuo..." stavolta lo prende in giro, per il puro gusto di immaginare l'impaccio che potrebbe generare o la stizza. Ma è quasi certa che risponderà con quella sua inalienabile compostezza. Non è un'advance e non è un approccio...sta giocando senza alcun fine.

19:10 Druen: [Locanda] Ingenuo...[ripete tale parola nella sua mente, ha ragione quella creatura, infatti la sua ingenuità l'ha portato molte volte alla rovina. Dovrebbe sentirsi in imbarazzo ora Druen, ma senza vergonga osserva imperterrito i suoi occhi ora vicinissimi. L'espressione del volto adesso par seria, come se fosse una maschera, una statua inespessiva.] Cedere alle tentazioni è da deboli... anche se a volte è l'unico modo per togliersele.. [afferma, dice il vero il mezzo, lo sguardo rimane in direzione della Signora, aggiunge poi] In questo mondo gli uomini pensano a tante cose tranne che i veri valori della vita, e si lasciano trasportare da cose completamente sbagliate, tra cui la birra, e ciò che i suoi effetti ti fanno compiere, come approfittarsi di una donna e del suo corpo. Vedete, a me reca solo disprezzo. Non ho bisogno di quella roba... tutto quello è vano senza l'amore. [sguardo fitto, quasi penetrante.] E voi cosa pensate? Sentiamo.. [la sfida ora, con un pò di divertimento, nascosto comunque dalla serietà di quel volto. Non si preoccupa dell'eventuale sguardo di Phelipe che magari si starà godendo lo spettacolo dietro il bancone, non gli importa, non adesso.]


19:22 Nimloth: [Locanda] Ride di gusto "E' da deboli avere paura di cedere. E' da sciocchi ignorare il proprio piacere per una bizzarra ideologia, è persino da stupidi incatenarsi da soli. Già il mondo impone molte regole e le nostre leggi...figurarsi se da soli poi dovessimo renderci schiavi. Meglio servire noi stessi che qualcun altro." controbatte in tono deciso. Il discorso ormai è diventato animato, quasi acceso. Non riuscirà mai a fargli cambiare idea, le sembra ormai palese. "Siete terribilmente incorregibile nella vostra dogmatica visione del mondo. Tenetevi l'astinenza e che buon pro ve ne faccia!" ride ancora, irridente. "Io penso che chi ha la forza per prendersi una cosa dovrebbe farlo, chi ha l'astuzia per ottenerla dovrebbe usarla, chi ha il buonsenso di riuscire a scamparla ci dovrebbe provare. Cosa me ne renderà merito aver seguito tutta la vita dei criteri di astensione? Nulla di nulla. Mentre morirò soddisfatta anche vent'anni prima del dovuto se avrò assaporato davvero la vita. La natura ci offre molti piaceri, rifiutarli è sgarbato. Oh non dico che tutti debbano esagerare, quella è una Mia prerogativa!" ridacchia "Ma perlomeno assaggiare...non fa alcun male. Neppure quella birra farebbe male se ne traeste un solo sorso anzichè niuno o un intero boccale. Perciò io non mi asterrò dal godere del mio corpo e dei sensi, dell'arricchirmi o dell'ottenere potere. Mi asterrò invece dalla privazione, che molte volte è imposta dal fato, dalla frustrazione e dal dispiacere d'aver perso senza aver mai provato. Chi vi dice che l'amore nasce solo prima di baciare e non dopo? Forse amate un ideale e non colei che lo incarna. Forse vi piace ciò che è difficile, non ciò che è facile...in quel caso siete voi che non sapete accorgervene. Ma è più interessante assaporare molte cose che mirare a una sola bella mela che poi si potrebbe scoprire rosa dai bruchi." conclude in un lungo, concitato discorso durante il quale le fiamme dei suoi capelli si agitano, le mani si muovono >>

19:23 Nimloth: [Locanda] eleganti accompagnando l'eloquio e le labbra si allontanano appena da lui, mentre gli occhi no, restano a imporsi nei suoi come se fosse possibile scorgervi ogni possibile risposta.



19:33 Druen: [Locanda] [Dalle rosate fuoriesce nuovamente una risata, che esce spontanea, accompagnata dal solito sorriso che colpisce, sincero più che mai.] Ottima teoria di persuasione la vostra, mi sta quasi facendo effetto... [ha con esattezza memorizzato nella sua mente ogni parola della Ninfa, ci sa fare con le parole, e su questo non ci sono dubbi.] E se poi vi accorgeste che dopo aver ceduto alla tentazione, al piacere, e alla voglia interiore di qualsiasi cosa, vi accorgete che quella cosa non la volevate davvero? Che è sbagliata? Che non è ciò a cui puntate? [ne approfitta il mezzo per compiere un'altra pausa di silenzio] Per questo in precedenza vi dicevo che è meglio la ragione all'istinto, quest'ultimo potrebbe solamente complicarvi il futuro. Devo dire però, che la tentazione è molto alta.. [forse non controllabile... ciò però lo tiene per se, non lo espone, ciò che ha favellato se verrà inteso dall'altra bene, se no pace. La osserva per qualche altro attimo, per poi sorriderle ancora, ed aggiungere] Ditemi, voi cosa volete nella vostra vita? [s'azzarda a chiedere, sfacciato, senza proccuparsi di essere invadente e degli eventuali pensieri della Ninfa. Si allontana ora Druen, adagiandosi alla sedia, fa come per sdraiarsi, e trovare con le gambe sostegno su una sediola vicina, ed incrociare poi le braccia all'altezza del petto. Attenderà taciturno rimando, ovviamente non distacca ancora lo sguardo.]


19:40 Nimloth: [Locanda] "Meglio pentirsi che rimpiangere, no?" risponde puntualmente. Di quale tentazione parla? Ormai è ovvio il suo disinteresse, riflette che debba trattarsi di qualcosa che conosce soltanto lui. La dissimulazione di Druen o è perfetta oppure è semplice indifferenza. La domanda giunge inaspettata e il suo viso perde ogni traccia di ilarità. Diventa seria. "Io voglio il Caos generato da quello che ognuno chiama Male e che in realtà è solamente Autorealizzazione, voglio il governo dell'Istinto, voglio la Legge del Piacere." Non c'è risposta più completa e altro non dovrà interessargli. Non va certo a raccontare a quella specie di santo come ha rapito Clio, ferito la stessa, depredato la masseria o progettato di uccidere. Come ha concesso un uomo in pasto a una vampira, come ha goduto del dolore di un'elfa. Siede innanzi a lui, un pò discosta ma abbastanza prossima, abbandonando l'appoggio del tavolo per lo scranno di un semplice sedile.


19:50 Druen: [Locanda] [Però, lei si che ha le idee chiare, un fattore in più per sorridere ancora una volta] Vorrei avere la vostra determinazione sapete? [afferma, deciso.] Parlate di Caos, di Male... [ora le gambe tornano nella posizione precedente, trovando piegate sostegno sul pavimento scricchiolante. Il busto è in avanti, il volto si avvicina a quello della Ninfa, la mandritta tornerebbe a prenderle il mento, delicatamente, e anche le smeraldine fanno la sua parte: osservano le sue iridi questa volta con maggiore serietà.] Eppure nei vostri occhi non riesco a vedere nulla di tutto ciò... [favella, sicuro di ciò che dice. Sono talmente vicini che riesce a percepire il suo respiro sulle labbra, ma non fa nulla se non continuare ad osservare i suoi occhi.] La vostra vita è celata da una maschera, o siete davvero ciò che dite... Signora delle Ninfe? [Non sorride,almeno non ancora, tenta di essere il più serio possibile, lo sguardo è ancora fisso, dunque attende rimando, zitto, fermo, incuriosito]

20:15 Nimloth: [Locanda] Sorride "Parlo del Male come lo intendo io. La distruzione della legge e il regno del principato dei propri piaceri. Io sono una Ninfa Druen. I miei sensi sono superiori a quelli degli uomini. Il mio gusto è estremamente più sensibile, il mio tatto percepisce rilievi e fessure dove il vostro non arriva a sentire che qualcosa di liscio. La mia essenza stessa è fatta di queste sensazioni e del comune sentire della natura, del mio elemento. Cosa può mai desiderare il fuoco? Il fuoco nasce e fa ciò per cui esiste, ciò che più gli serve per accrescersi e non bada a nulla. Qualcuno è riuscito a farne calore, nutrimento, difesa dagli animali. Ma resta sempre fuoco e non può mutare questo." Lo osserva con diffidenza "Voi vedete solo il lato luminoso delle fiamme e non la lava che è sotto la superficie. E' solo per tal motivo che dite questo. Guardate dentro l'altro lato e scoprirete che forse anche voi siete affascinato da quel che potete scorgervene. Non tutti lo sono...molti sono troppo bigotti. Ma non ha importanza per me. Cambia solo da che parte state voi." continua. La sente la sua curiosità e sente che è soltanto quello. Ma decide di divertirsi con lui. S'è avvicinato molto al fuoco? Ora dovrà scottarsi. Il profumo della ninfa di gelsomino (chi meglio di lui potrebbe riconoscerlo?) si irradia da lei, come una fragranza di fiore e sembra quasi che le sue labbra stillino quel nettare, come una pianta carnivora che dolci sostanze zuccherine suole emanare a invito delle prede. Il profumo dovrebbe quindi raggiungere Druen e in quel momento indurlo a un leggero stato di malìa, di confusione, simile a quello di chi ha bevuto un bicchiere di troppo. E lui ne sarà attratto, almeno così dovrebbe, come lo sarebbe da un desiderabile nettare di ambrosia.(//Skill: essenza -Profumo inebriante)


20:22 Druen: [Locanda] [Ascolta il suo loquire, interessante come i precedenti. Lo colpisce però soprattutto il modo in cui favella, la melodia delle sue parole, quel suo fare è davvero simile alle fiamme, che imponenti ardono, riuscirebbe quasi a scorgerle nelle sue pupille. Ora inizia a percepire il profumo, e ciò avviene prima di poter ribattere quel verbo: quell'odore par ammaliarlo, lo sguardo si sofferma sulle sue labbra, si sente confuso, quasi stordito, eppure una sola birra non gli avea mai causato questo stato quasi di trance. CHe la ninfa lo stia ipnotizzando? Beh ora non gli importa, è come se stare in questo stato gli piacesse. Porterebbe poi le narici sul collo, compiendo respiri profondi ed assumere l'aroma con esattezza dentro di se,conosce bene quel profumo, è uno dei suoi preferiti. Il naso si avvicina poi alle labbra, è come se il tutto partisse dalla sua bocca] Mi piace il vostro odore... [si limita a dir ciò per il momento, ora è davvero pochissima la distanza che separa i due volti, continua a percepire sul suo volto il suo respiro, e quel profumo onnipresente che continua a stordirlo, è come se si trovasse nel bel mezzo di un prato colmo di fiori, assapora nella sua mente quella piacevole sensazione Druen, lasiandosi cullare ]


20:31 Nimloth: [Locanda] Che succede quando su una persona calma e misurata si instaura il seme di una passione incontrollata? Cos'è nel suo io più segreto Druen? La voce di lui diventa bassa e quasi sensuale mentre sceglie cosa dire in un modo che mai altrimenti sarebbe stato. Anche quello è un gioco, non si sente in colpa perchè avrà termine con l'effetto di quel dolce sentore "Il sapore è anche meglio..." assicura divertita. (//Skill:essenza-profumo inebriante). Lo osserva con un'attenzione che è interesse e curiosità assieme, stupendosi di quel cambio anche se da lei innescato. Non l'aveva mai fatto e ora che è capitato, per la sua natura superba di ninfa s'è originato, non le dispiace poi troppo. Resta ferma davanti a lui e senza toccarlo ma parlandogli con voce soave "Vedete? Dovreste lasciarvi andare a commenti più vostri, più interiori." sente sulla pelle il respiro di lui "Avete detto qualcosa di carino...per una volta..."sussurra.

20:38 Druen: [Locanda] [Non riesce a riflettere come di solito fa, non riesce ad usare la ragione di cui parlava, deve davvero affidarsi all'istinto come dice la Ninfa? L'unica cosa di cui ora il mezzelfo è certo, è il buonissimo odore che va ad inebriargli le narici, e lo culla mentalmente, conducendolo su un prato fiorito, e lui si trova li proprio su quel prato, circondato dagli animali, dalle pianti, da un ruscello, dalla natura insomma. Socchiude dunque le iridi mentre si immagina con esattezza il tutto, per poi riaprirle, e trovare ancora davanti a se quella ninfa, che con quel profumo addosso non può che giungere più affascinante al guardo. Ora le sorride, che sia un sorriso sincero? Deve fidarsi del suo istinto, ora non può fare altro.] L'odore di cui parlo vi dona... non c'è dubbio... [ora i due nasi ora si toccano, ma le labbra ancora no. Che abbia paura Druen? Che nel suo inconscio ci sia ancora qualcosa che lo frena? Oppure vuole davvero baciare Nimloth? Ogni domanda viene ben celata da quell'espressione sorridente nel volto, ipnotizzata, affascinata.]



20:45 Nimloth: [Locanda] Nonostante tutto riesce ancora a parlare anche se ben poco....è sempre il solito. Lasciarsi andare è per lui molto costoso si direbbe. Non ha idea di cosa lo trattenga, perchè lei è l'impeto opposto. Lascia che lui si avvicini, che sfiori quasi le sue guance di porcellana, avvicini le sue labbra a quelle della silkide, dal sapore intenso e dal colore roseo e invitante. Alza una mano per posargliela sul petto,appena appoggiata, indecisa come se volesse a un tempo solo stringerlo a sè e allontanarlo. Il suo corpo si appoggia contro quello di Druen, nella vicinanza quasi simile a un abbraccio "Siete ingenuo..." gli sussurra, di nuovo, divertita, le labbra si arcuano in un sorriso. "Siete come un irruento stallone tenuto a bada da una corda troppo corta..." lo provoca ancora, ripensando che assomiglia vagamente al suo cavallo, a Ombra in quel suo essere baldanzoso e solenne. (//Profumo inebriante) Ascolta la sensazione di quel corpo vicino al suo, del suo torace prossimo a lei, ignorando il sorrisetto saputo dell'oste che forse si aspettava una cosa simile o se l'augurava, chè l'ottimismo fa migliori i clienti. Ignora la sala e gli astanti la lampade, ce n'è uno solo cui presta attenzione e lo ha innanzi.


20:55 Druen: [Locanda] [Percepisce il contatto della sua mano contro il suo petto, e ciò un pò lo irrigidisce. Non smette di osservarla, al contrario, è come se per ei quelle iridi fossero un potente magnete da cui non riesce a liberarsi. Non riesce a pensare ad Ascalyn, non riesce ad avere sensi di colpa, e non riesce a riflettere, non può capire se si tratta solamente di un incantesimo o del suo reale volere.] Potrei baciarvi... se voi lo voleste... Ninfa... [ecco ciò che proviene dalle rosate, non riesce neanche a capire qualche parte di lui sta favellando alla Signora. Attende rimando, avvicinandosi ancora di più, e ora solamente un sottile capello divide le due labbra, la situazione gli sta certamente sfuggendo di mano, ma forse è proprio questo che vuole. Accenna un sorriso, sincero, timido, ma allo stesso tempo racchiude un pò di malizia. Continuano imperterrite e narici ad odorare la ninfa, ancora quel prato, ancora quelle piante, e gli animali, il rumore dell'acqua che sgorga, il profumo dei fiori... e ora anche le labbra di Nimloth]


21:05 Nimloth: [Locanda] Confida che lei si tirerà indietro, nella sua mente contorta, nel suo timore segreto del contatto? Non ha senso domandare quando il corpo stesso parla, ma è un attimo di esitazione che sembra protrarsi. Solo che lei non ha alcun legame che le impedisca di attendere quel bacio tanto bramato, tanto remoto, tanto sospirato, che ancora è solo ectoplasma fra loro. "Allora fallo Druen..." risponde offrendo la vicinanza assoluta fra le loro labbra, quasi sfiorandogliele ma senza oltrepassare quel limite, perchè sia una tensione dei sensi estrema e quasi dolorosa per lui quella che lo trattiene. Il profumo delle sue labbra, dei suoi capelli, sul collo è come neve sciolta sulla pelle che la rende lucida e invitante, umida di freschi sapori. Stavolta sulle labbra di Druen c'è una malizia diversa ed è quasi tentata di trattarlo con arroganza adesso che è lui a volerlo. Ma quel pensiero si cancella negli occhi verdi e nel colore del suo sguardo. (//Profumo inebriante)

21:12 Druen: [Locanda] [E ciò che la Ninfa gli rivolge è un qualcosa di positivo, dunque ciò gli spalanca la via, e senza pensarci due volte, Druen va con le carnose labbra a toccare quelle della Signora, ma non finisce qua: Le rosate si schiudono, permettendo alla lingua di fare il suo dovere, e divertirsi a suo piacimento con quella di Nimloth, nel mentre la mente viaggia, in quel posto incantato che oramai si immagina da diverso tempo: è come se lui fosse sdraiato su quel prato, cullato dalla sensazione delle spighe dorate che vanno ad accarezzargli la pelle, è come se riuscisse ad udire il cinguettio degli uccelli, e come se le onde ad infrangersi contro una scogliera producessero un rumore che per ei funge da una perfetta ninnananna. Ma nella realtà, dentro quella locanda, sta succedendo tutt'altra cosa: Druen si sta baciando con la Signora delle Ninfe, e forse nel suo inconscio lo ha davvero voluto fare, poi c'è quel profumo che abbraccia ogni sensazione con fare materno, soave, dolce e delicato. Lui non intende fermarsi per il momento, attenderà che sia lei questa volta a fare qualcosa.]

21:21 Nimloth: [Locanda] Inaspettato! Stavolta davvero la mente della Ninfa si perde, perchè non l'avrebbe mai creduto che infine si sarebbe tanto lasciato prendere dal suo profumo, che sarebbe caduto del tutto nella rete di un potere di malìa molto superiore a quello di altri esseri. E' la stessa essenza della natura che parla all'essenza della fiamma. Lei è figlia di quella natura che lui ama, ne è una stilla, una goccia, una manifestazione che altresì non avrebbe vita, godendo della magia della terra. Sente le labbra quasi affamate di Druen posarsi sulle sue e senza attendere varcare quella soglia di piacere che conduce al caldo desiderio. Lo fa senza la pavida delicatezza che si era aspettata ma senza irruenza, come se fosse Sua, un suo diritto, un suo possesso, conquistata da quel si. La qual cosa è inattesa per lei e persino inquietante. Non solleva le mani, nè lo fa lui, ma si tiene col capo vicino al suo, senza che egli conosca freni. Non respira la Ninfa, nè ora finge di farlo e nessun cuore batte nel suo petto,solo un'energia pulsante la attraversa e una magia le pervade la mente. Druen sembra insaziabile ma lei si scosta appena un pò arretrando col busto. L'ha voluto, stuzzicato, cercato e ora lo rifugge quasi temendo ciò che ha risvegliato. Basta così... Il profumo del suo corpo va a scemare a dissolversi e lei gli resta davanti, un pò discosta.


21:28 Druen: [Locanda] [Continua a godersi quel bacio, ma quella sensazione che racchiude quasi libertà dura ancora per poco: Ora si ritrova davanti alla Ninfa, il profumo è svanito perchè ora le narici riescono solamente a percepire l'odore speziato della cucina di Phelipe, non riesce neanche più a percepire il canto della natura, può soltanto vedere la Signora, non ha dubbi sulla sua bellezza, e ora riesce a realizzare ciò che è accaduto, si sono baciati questo è ovvio, e non è stato un bacio breve, al contrario, lungo e passionale. Ora non sa cosa dire Druen, non smette di osservare colei che gli è dinanzi, il volto sembrerebbe quello di un dipinto: Fermo immobile, quasi senza espressione.] Mi è piaciuto... [solo questo riesce a liberare dalle sue labbra, accennerebbe solo adesso un sorriso, più timido, come se imbarazzato.]


21:35 Nimloth: [Locanda] Tiene gli occhi chiusi ancora, senza osare riaprirli e percepisce il lento fluire del tempo attorno a sè, fino a decidersi ad aprirli. Osserva Druen quasi stupito, che la guarda intensamente, sente quello sguardo prima ancora di aprire gli occhi, come un calore vicino e intenso. Non riesce a tradurre la sua espressione ma la comprende dopo breve quando le labbra si muovono. Tre lente parole, delicate e gentili. Non si sarebbe aspettata quello, magari insulti, rabbia, confusione. E lei che non ha mai fatto mostra di pudore alcuno innanzi a nessuno al mondo, arrogante, arrossisce, le guance che si imporporano di quella linfa lavica che nelle vene le scorre, le ciglia si abbassano e sorride appena, anche lei quasi con riserbo. Davvero tenero. "Altrettanto vale per me." sussurra. La ferocia domata dal piacere, l'impeto spento dalla dolcezza totale di Druen.

21:44 Druen: [Locanda] [Ascolta il suo rimando, ed ogni sensazione, emozione provata al momento si manifesta con un sorriso, acceso, marcato, i denti bianchi si palesano, sulle guance appaiono le sue solite fossette, la dritta andrebbe ad accarezzarle il viso, delicatamente, ma ora che l'effetto è finito mette in moto ogni riflessione] Siete bella Ninfa, e ripeto... mi è piaciuto. Devo però usare la ragione adesso... non riesco a leggervi nella mente... non so se avete un'anima, e se ce l'avete non capisco perchè la celiate con tale atteggiamento... [Conclude, non riesce a fare mente locale, non è sicuro di ciò che favella, è come se le parole uscissero da sole] Perchè perdete del tempo con un mezzo sangue? Con ciò che voi considerate un comune mortale? [due domande che escono dalle rosate istintivamente, taciturno, attenderebbe risposta.]



21:49 Nimloth: [Locanda-uscita] Abbassa gli occhi quasi fosse dolorosa la visione del candore delle sue parole e del suo viso "Anche noi ninfe benchè secolari,troviamo la morte. E oltre quella non ci attende che l'abbraccio nella natura, ne siamo manifestazioni ed è ad essa che faremo ritorno. Ma restare nella memoria è come vivere ancora. In quanto a perdere tempo o alla vostra razza,lasciate che usi come più mi piace il tempo che possiedo. Potrei rigirarvi la domanda, perchè io sono solo una ninfa e voi possedete qualcosa che alla vita può tornare mentre io no, voi possedete il talento per la vita che io non possiedo. Sono in grado di badare solo a me stessa e solo di me preoccuparmi. Non feritevi sulle spine di una rosa per annusarne il sapore. Se mi vorrete mi avrete ancora e ancora...Ma so che ora non volete questo ma piuttosto guardarvi nella mente, una passione la vostra...ebbene fatelo. Se volete cercarmi l'isola di Schyro vi accoglierà. " si scosta dal tocco delicato della sua mano, solo dopo averci un istante posato la sua, contro il suo palmo strusciandosi appena. Le sue guance sono fiori nella sua mano, si solleva scuotendo i capelli come fronde. Quindi se lui non la fermerà, si allontanerà quando già il sole è calato e le tenebre hanno avvolto la terra.



21:59 Druen: [Locanda] [Ascolta le sue parole, questa volta sembra ipnotizzato dalla Ninfa e non dal suo profumo. Continua a mantenere quell'espressione del viso sorridente e dopo aver percepito il contatto con la sua mano, le smeraldine la osservano mentre si allontana, e nel mentre dei passi della ninfa, favella il Moro] Ci vediamo Ninfa.... [ora il sorriso svanisce, torna serio, a riflettere. Senza trovare soluzione alcuna fa spallucce il mezzelfo, adagiandosi nuovamente alla sediola di legno, distendendo le gambe che trovano sostegno sulla sedia accanto.] Amico portami un'altra birra [ chiede a Phelipe, che sorridente, a causa dello spettacolo che si è goduto nel mentre di ciò che è accaduto dietro il banco s'appresta a riempire il boccale. Il moro attenderà la sua ordinazione, e dopo che l'avra consumata tornerà all'esterno, poichè Ombra lo attende, decide di lasciarsi per il momento ogni cosa alle spalle, e forse di lasciare almeno per questa volta la ragione, e convincersi di aver fatto bene a fidarsi del suo istinto.]



alepappa
00domenica 12 settembre 2010 22:12
Oddio ora che ci penso abbiamo giocato una cifra! hahahah [SM=g2208156] comunque role divertente ed interessante, ringrazio entrambe le players [SM=g2208992]
-Salazar-
00giovedì 16 settembre 2010 17:48
Non finiva più sta giocata ahahah.

GDR APPROVATO

Modifiche:
Tabitha 10 Pe + 100 punti pazzia
Druen 20 Pe
Nimloth 20 Pe

Punteggi aggiornati


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