ROMA (8 dicembre) - Per il 40% della popolazione della Corea del Nord è emergenza cibo. Secondo il rapporto Fao-Pam il problema coinvolge circa 9 milioni di persone. Il rapporto è stato presentato al ritorno dalla prima missione di valutazione della produzione e della sicurezza alimentare dal 2004 ad oggi. Grave il deficit cerealicolo del Paese di circa 836 mila tonnellate. Anche considerando le importazioni commerciali, per sfamare 8,7 milioni di persone serviranno 800 mila tonnellate di aiuti alimentari. A incidere sulla situazione la mancanza di fertilizzanti e di fonti d'energia «nonostante le buone condizioni meteorologiche e il lavoro dei contadini» ha spiegato Henri Josserand, responsabile del Sistema mondiale d'informazione e di allerta rapida della Fao.
Le razioni di cibo fornite dal sistema di distribuzione pubblico, la fonte principale di cibo per circa il 70% della popolazione, saranno drasticamente ridotte, in particolare durante la stagione magra da giugno ad ottobre.
«La maggioranza delle famiglie stanno già dimezzando il numero dei pasti giornalieri - ha aggiunto Torben Due, rappresentante del Pam in Nord Corea - e consumano una dieta pericolosamente povera».