Re:
Gian Marco, 28/08/2011 23.53:
Mi viene una semplice domanda: Ma perchè non le hai iscritte tutte subito?
Eh, caro Gian Marco, ci ho provato... Nel 2000 presi la tessera MBRI con l'obiettivo di iscrivere ASI la 450SE: all'epoca avevo anche la Simca (ma ormai era prossima ai 30 anni e comunque era da restaurare) e la BMW prossima ai 20 anni, mentre la Regata era ancora troppo "giovane". Subito mi fu risposto dal MBRI che loro al di fuori di Mercedes-Benz non trattavano: ci può stare, è un club dedicato ed ho accettato. Quella che invece non mi piacque del MBRI fu la "melina" per iscrivere la 450SE: per correttezza, ne descrissi lo stato senza omissioni, la risposta fu: "Ma per la targa oro la verniciatura deve essere fatta bene e gli interni non possono presentare alcun difetto (ricordo che alle sommità dei sedili c'erano delle lacerazioni dovute all'irradiazione solare)". Cribbio, ma chi aveva parlato di targa oro? Era un fraitendimento voluto, oppure la persona con cui avevo parlato aveva preso fischi per fiaschi? All'epoca, la propensione fu per la prima ipotesi, lasciai perdere per non "giocarmi" la disponibilità alla certificazione nel futuro e mi misi alla ricerca di un club ASI.
Lo trovai dopo 3 anni, dopo diversi dinieghi: dinieghi - intendimi - non dovuti all'iscrizione (avrebbero accettato subito: prendevano soldi!), quanto alla successiva inizializzazione pratica per l'iscrizione delle auto... perché ormai avevo capito l'antifona e quando prendevo contatto, descrivevo le mie auto e l'intenzione di iscriverle o certificarle ASI. Nel frattempo, si era aggiunta l'Alfa Spider, ma anch'essa era troppo recente per i 20 anni, e si attaccavano sempre a questa ed alla Regata per dire: "Ma, a parte la Simca e la Mercedes, il suo parco è troppo giovane (ma come, la 528i ha fatto 20 anni?!?), non le conviene ora, conviene fare le pratiche tutte insieme, tanto la Simca e la Mercedes oramai hanno 30 anni e l'ASI non serve (detto da clubs ASI, mi lascia perplesso... mica mi avranno preso per bollarolo?).
Pertanto, nel 2004 mi trovo iscritto ad un club ASI del Lazio: conosco uno dei membri del Consiglio, un amico nonché cliente del meccanico amico d'infanzia. Più volte parlo con lui di iscrivere ASI ed ogni volta che gliene parlo, vedo che perde l'espressione sorridente: eppure le auto le conosce bene, sa come le tratto... la sua risposta in 2-3 anni che sono stato iscritto è sempre stata: "Aspetta un pochino, poi facciamo, sai, auto come la Simca, la Regata non è che sono propriamente d'epoca... ci vuole pazienza, bisogna aspettare il momento migliore, ora ci sono molte certificazioni...". Ma pazienza di cosa? L'auto d'epoca, così come sancito dall'ASI, non è definita dal rango, ma dall'età e dalle condizioni! Avevo benissimo inteso che quel club era fatto di persone che intendevano l'auto d'epoca in maniera - diciamo - classista, per cui non ho rinnovato l'iscrizione. Quando lo dissi all'amico, rispose: "Ma sì, forse me ne vado via anche io, non si fa mai nulla (in effetti, in 3 anni ho ricevuto inviti a raduni solo due volte...)". Ma non mi risulta che sia andato via: chiaro, lui ha un paio di MG "A", di cui una I serie, una Triumph TR3 (alla quale ho sistemato l'impianto elettrico per le luci) ed ultimamente ha aggiunto una Porsche 911 2.7 litri...
Alla fine, ho trovato un club in Piemonte, il CLAMS, il cui commissario ASI è piuttosto esigente: non si accontenta delle foto, vuole vedere le auto di persona ed esaminarle, sia pure sommariamente (invece per la certificazione richiede di lasciergliele almeno un paio di gg. per un esame più approfondito). Tutto ciò mi sta bene, significa serietà, però per me è piuttosto scomodo, dato che ho le auto a 700 km, tanto che finora sono iscritte solo le due che ho con me in Piemonte.
Spero di non averla fatta lunga, ma alle volte per essere corretto trovi parecchi più ostacoli in questo Paese che se facessi il paracxxx...
;-)