Slobodan
00domenica 26 febbraio 2006 17:27
Sabato il ballottaggio per il candidato sindaco del centrodestra
Primarie a Parigi: un test per Sarkozy
In vantaggio la favorita del ministro degli Interni
PARIGI - Quattro schede, una sola busta azzurra. Madame Gondouin, anziana residente del settimo arrondissement di Parigi, ha fatto la sua scelta: preferisce «quello nuovo», Pierre Lellouche. Butta via tre foglietti, inserisce il quarto - con il nome giusto - nella custodia blu, quindi lo infila nell’urna: ha votato per il candidato sindaco dell’Ump nella capitale. «Una decisione da giovani - sorride -. Ma era davvero difficile, sono tutti dello stesso schieramento...».
Prove generali di primarie per la destra in Francia. Il partito di maggioranza Ump ha chiesto ai militanti della città di decidere chi nel 2008 dovrà contendere la poltrona al primo cittadino socialista Bertrand Delanoë. Da martedì a venerdì sono rimasti aperti i seggi sul sito Internet. Ieri il voto manuale, nelle scatole di plexiglass allestite nelle varie sezioni.
Il risultato ha portato in testa la favorita, Françoise de Panafieu, che dovrà però vedersela al ballottaggio il prossimo 4 marzo con il manager Claude Goasguen. Delusione per l’eterno Jean Tibéri, che risorto dopo gli scandali e le vicende giudiziarie avrebbe voluto riprendersi la sedia occupata dal 1995 al 2001. Poche chances per il favorito di Madame Gondouin, l’outsider Pierre Lellouche, ex studente di Harvard e consulente per le relazioni internazionali di Jacques Chirac, che piaceva ai militanti più giovani. Al seggio del VII ha votato per lui anche Alexandra, 22 anni, perché è «uno di rottura».
Ha vinto invece la continuità: la pupilla del leader Ump Nicolas Sarkozy, la neogollista figlia d’arte (i genitori sono stati ministri di De Gaulle), cattolica tradizionalista dai capelli biondo platino, deputata e già sindaco del XVII arrondissement, Françoise de Panafieu. L’ha costretta al secondo turno probabilmente l’aspetto «aristocratico» da parigina dei quartieri bene. A suo favore ha giocato, però, la carta della candidatura femminile, sull’onda dell’«effetto Ségolène» (l’esponente socialista in lizza a sinistra per la candidatura alle presidenziali).
Ballottaggio a parte, il test per Sarkozy sembra riuscito. Sua, un anno, fa l’intuizione di questo esperimento. Scartata l’ipotesi di primarie all’italiana, aperte anche ai simpatizzanti, si è scelta la via degli iscritti. Il tutto nello stile Sarkozy: con un occhio rivolto agli Stati Uniti. Hanno partecipato al voto di Parigi i militanti dell’Ump che hanno pagato la quota di iscrizione del 2005-2006: 10 euro per i minori di trent’anni, 20 per tutti gli altri. Dei 10.658 che risultano in regola con i pagamenti al 15 febbraio (la metà di tutti gli iscritti alla Federazione Ump nella capitale), 5.962 hanno votato online. Gli altri hanno potuto esprimersi ieri.
Al seggio di rue du Gros Caillou 20, una signora in pelliccia marrone protesta animatamente. «Niente di grave - spiega il tesoriere della sezione, Dominique Pinson - chi ha pagato dopo il 15, non risulta sulla nostra lista. Può comunque scegliere il candidato, lasciando un assegno che poi sarà restituito». Ma la signora non è d’accordo e va via sbattendo la porta.
Franck Allisio non si scompone. Alle 4 del pomeriggio sono già venuti a votare 200 iscritti della circoscrizione. «L’esperimento funziona - dice - ed è un buon segnale per Sarkozy». Responsabile dei giovani dell’Ump, 25 anni, Allisio (padre piemontese) si è iscritto al partito da un anno, da quando «Sarko» è diventato il presidente: «Finalmente ha portato idee di destra, basta pescare al centro se non addirittura a sinistra!». «Le primarie si sono rivelate una buona idea - continua Franck - anche per ampliare gli iscritti» (triplicati a Parigi in un anno: da 7.500 a 21.000). E soprattutto: «Ora siamo pronti per le vere primarie, la scelta del candidato della destra alle presidenziali 2007». Un altro punto a favore di Sarkozy nella sfida con il premier Dominique de Villepin.