Determinazione ASI 2012

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alfaemme
00venerdì 27 gennaio 2012 16:53
Errore di stampa o delirio di onnipotenza
Copio e incollo:

"Determinazione ASI per l’indicazione di veicoli di particolare interesse storico e collezionistico (art. 63, comma 3 della legge 21 novembre 2000, n. 342)

Il Consiglio dell’ASI,
preso atto:
- Che il Decreto 17 dicembre 2009 - 19 marzo 2010, emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disciplinato, tra l’altro, modalità e procedure per acquisire la qualifica di veicolo di interesse storico e collezionistico, ai fini della circolazione, dello stesso;
- Che un’unica qualifica e procedura, valida sia per la circolazione che per ottenere i benefici fiscali in materia di tasse automobilistiche, risponde meglio ai criteri della semplificazione e della univocità di definizione

determina,

ex art. 63, comma 3, Legge 342/2000, che per il 2012 sono da ritenersi veicoli di particolare interesse storico e collezionistico i veicoli costruiti entro il 31.12.1992, e che, avendo le caratteristiche previste dal Decreto Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti 17 dicembre 2009 - 19 marzo 2010, per il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, -siano iscritti nei propri Registri ASI ai fini fiscali e venga loro rilasciato l’Attestato di Datazione e Storicità (ad probationem)-.La procedura attuativa per l’individuazione dei veicoli suddetti, prevista dalla normativa richiamata, è quella indicata per il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica"

Leggo male o si dice che la facilitazione sul bollo spetta solo se il veicolo è iscritto ? [SM=g27993]



pwalteralex
00venerdì 27 gennaio 2012 18:13
Io ho ancora molti dubbi sulla questione ASI. Forse vado un pò fuori tema (chiedo scusa ad alfaemme per essermi approfittato del suo intervento) ma credo valga la pena.
Vi porto il mio esempio: la mia MB è stata certificata ASI nel 2010.
L'ho acquistata a fine dello scorso anno e non sono ancora iscritto a nessun club federato con la conseguenza che non ho ancora aggiornato i miei dati di proprietario nel registro ASI. Il bollo, seppur in misura ridotta, lo devo pagare?
Non sono ancora riuscito a capire se una volta ottenuto il certificato, seguendo questo l'auto e non il suo proprietario, si ha diritto automaticamente alle esenzioni di bollo (regione Lombardia) e ad altre agevolazioni del caso. Non capisco se il certificato ASI debba essere in qualche maniera rinnovato annualmente (tramite l'iscrizione ad un club) oppure se una volta rilasciato mantiene la sua valità. Se così fosse infatti l'iscrizione al club federato non sarebbe un obbligo bensì una facoltà così come l'iscrizione (tassa?) annuale all'ASI - dopo il primo anno dal rilascio del certificato.
Tempo fa ho aperto una discussione sul forum dalla quale sono emerse alcune informazioni ma non una risposta definitiva ai miei dubbi.

Non voglio approfittarmi "gratuitamente" dei piccoli privilegi concessi a noi possessori di auto storiche. Vorrei solo avere le idee più chiare per poter fare la mia scelta in piena serenità.

Detto questo, chiedo un consiglio a chi di voi risiede nei dintorni di Milano per segnalarmi un autoclub al quale iscrivere la mia stella.





alfaemme
00venerdì 27 gennaio 2012 21:42
Io ti posso rispondere per quanto riguarda il Registro Storico FMI: una volta che la moto è iscritta è iscritta per sempre, indipendentemente da cambi di proprietà o da tessere del proprietario [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g28002]
racunis
00venerdì 27 gennaio 2012 22:59
L'iscrizione A.S.I....


... non determina automaticamente esenszione, qualunque sia il suo grado: il proprietario, al momento dell'isccrizione/certificazione, deve segnalare alle Autorità competenti (quindi, Regione e Commissione Tributaria Provinciale) che la sua auto è A.S.I., altrimenti il rischio che corre è quello di dover sostenere un ricorso, che magari verrà vinto con confidenza (nel mio caso, invece, sarà tutta da vedere...), ma che rappresenta una vera e propria scocciatura.

Per quanto riguarda il quesito di alfaemme, la delibera A.S.I. rappresenta - more solito - un'ennesima imprecisione basata sul solito vizio di giocare sulle parole che in Italia si fa troppo spesso (magari fosse solo sulle auto storiche!). Non mi dilungo in disquisizioni, mi limito solo a porre la seguente domanda:

"Secondo il Consiglio A.S.I., le vetture iscritte al R.I.A.R., al Registro Fiat ed al Club Lancia, che pure hanno le caratteristiche previste dal Decreto citato ovvero possedere le caratteristiche che permettano il rilascio del CRS, NON DEBBANO essere riconosciute di particolare interesse storico e collezionistico in quanto non in possesso dell'AdS (ad probationem)?

Vediamo le risposte, ora, a tale domanda... ;-)



pwalteralex
00venerdì 27 gennaio 2012 23:25
Re: L'iscrizione A.S.I....
racunis, 27/01/2012 22.59:



... non determina automaticamente esenszione, qualunque sia il suo grado: il proprietario, al momento dell'isccrizione/certificazione, deve segnalare alle Autorità competenti (quindi, Regione e Commissione Tributaria Provinciale) che la sua auto è A.S.I., altrimenti il rischio che corre è quello di dover sostenere un ricorso, che magari verrà vinto con confidenza (nel mio caso, invece, sarà tutta da vedere...), ma che rappresenta una vera e propria scocciatura.

Per quanto riguarda il quesito di alfaemme, la delibera A.S.I. rappresenta - more solito - un'ennesima imprecisione basata sul solito vizio di giocare sulle parole che in Italia si fa troppo spesso (magari fosse solo sulle auto storiche!). Non mi dilungo in disquisizioni, mi limito solo a porre la seguente domanda:

"Secondo il Consiglio A.S.I., le vetture iscritte al R.I.A.R., al Registro Fiat ed al Club Lancia, che pure hanno le caratteristiche previste dal Decreto citato ovvero possedere le caratteristiche che permettano il rilascio del CRS, NON DEBBANO essere riconosciute di particolare interesse storico e collezionistico in quanto non in possesso dell'AdS (ad probationem)?

Vediamo le risposte, ora, a tale domanda... ;-)







Giusta osservazione (come sempre del resto!) [SM=g27988]

Il comportamento dell'ASI è abbastanza sconcertante. L'impressione è che si voglia accreditare come unico organo parastatale in grado di vigilare sul parco auto nazionale senza peraltro averne diritto alcuno.


Non vorrei deviare ulteriormente, ma che forma si deve utilizzare per comunicare alla Regione e alla Commissione Tributaria Provinciale che la propria auto è ASI e quindi esente da bollo? Un fax, una raccomandata, dal portale web? C'è un ufficio competente (si fa per dire)?

Insisto con la domanda: una volta ASI l'auto si ha l'esenzione anche negli anni sucessivi pur non rinnovando la proprio iscrizione intesa come affiliazione ad un club federato con conseguente versamento della quota ASI?


racunis
00venerdì 27 gennaio 2012 23:38
Re: Re: L'iscrizione A.S.I....
pwalteralex, 27/01/2012 23.25:



Insisto con la domanda: una volta ASI l'auto si ha l'esenzione anche negli anni sucessivi pur non rinnovando la proprio iscrizione intesa come affiliazione ad un club federato con conseguente versamento della quota ASI?





Sì, hai ragione, l'ho lasciato implicito (anche per l'intervento di alfaemme sull'FMI), ma è più giusto specificarlo... altrimenti, farei come Loi! :-D :-D

Semplicemente, una volta conseguito il documento (AdS o Certificato di Identità, ma non il CRS), esso ha valore fintantoché qualcuno non lo revoca... ma se l'A.S.I. non si fa parte diligente per trasmetterli all'Autorità quando li rilascia (ma forse - come detto in altro post - è meglio così), figuriamoci se lo fa quando li revoca... Intendiamoci: improbabile non significa impossibile, per cui in teoria potrebbe essere revocato.

Conclusione: senza fretta per il momento, ma prima o poi meglio ti iscrivi a club federato A.S.I.... ;-)





Bilbo
00sabato 28 gennaio 2012 07:44
per quel poco che so.... l'esenzione della tassa di proprietà, erroneamente chiamato bollo, viene concesso dallo stato, solo per quei mezzi iscritti a quei registri riconosciuto dallo stesso. Quindi, fiscalmente parlando, una macchina seppur ventenne, iscritta al rivs (faccio un esempio) non è esente dal pagamento della tassa di proprietà. Anche se i vari club lo dichiarano. Se lo stato (e qui torniamo a ciò che ha scritto Racunis in merito ai tempi e alla voglia) vorrebbe verificare, potrebbe richiedere il pagamento dei bolli arretrati con relative more a quei proprietari di auto iscritte a registri non riconosciuti e che hanno pagato solo il bollo per auto storica.-
alfaemme
00sabato 28 gennaio 2012 08:19
Ai moderatori : potete correggermi il titolo del post in "DETERMINAZIONE ASI 2012" ?
Grazie.
dariodb
00sabato 28 gennaio 2012 08:59
Re:
Bilbo, 28/01/2012 07.44:

per quel poco che so.... l'esenzione della tassa di proprietà, erroneamente chiamato bollo, viene concesso dallo stato, solo per quei mezzi iscritti a quei registri riconosciuto dallo stesso. Quindi, fiscalmente parlando, una macchina seppur ventenne, iscritta al rivs (faccio un esempio) non è esente dal pagamento della tassa di proprietà. Anche se i vari club lo dichiarano.


In Italia esiste il FEDERALISMO ed ogni Regione è STATA COSTRETTA a fare delle modifiche alla Legge nazionale, poiché c'era il furbetto del quartierino....
In Lombardia è accaduto questo, in Umbria pure, in Piemonte, in Puglia, in Toscana !

Dal momento che la TASSA AUTO è un Tributo proprio di ogni singola Regione, in questo MARASMA le Regioni hanno dovuto, laddove hanno voluto TUTELARE i proprio cittadini dalla dazione ambientale dell'a$i, normare la Legge nazionale.

Fermo restando che il mio modello è la Lombardia, mi fa sorridere chi dice di starmi alla larga, ridicolo, esso si scaglia contro di me, e non anche contro chi ha voluto e GIUSTAMENTE preteso che i lombardi non fossero costretti a PAGARE un qualcosa che la LEGGE prevedeva che fosse senza oneri per il contribuente, perché ?
Boh ?
Io, secondo costui, se avessi voluto avvalermi della medesima agevolazione fiscale di un residente in LOMBARDIA, avrei dovuto cambiare residenza o accettare di FORAGGIARE dei NULLAFACENTI, ma che andassero a lavorare invece di sfilare con destrezza soldi dalle tasche di ignari cittadini !
In UMBRIA, il cittadino è libero se dare 200 euro all'a$i con la prestesa che la Tessera va rinnovata ogni anno al costo di 100 euro sennò la Regione ti chiede i soldi del bollo pieno (ma bravi !), oppure rivolgersi all'A.I.A.C. ed ottenere a 45 euro il medesimo pezzo di carta riconosciuto dalla Regione per il Bollo, riconosciuto dalla Provincia per l'IPT (unica provincia in tutta Italia) e riconosciuto da diverse compagnie di assicurazione.
Sul sito dell'A.I.A.C., è scritto a caratteri cubitali che non c'è alcun alcun obbligo di rinnovo annuale, sono onesti o coglioni ?
www.aiac.eu/bolloumbria.asp .
Se al mio orecchio fosse giunto che un Club autorizzato dalla Regione Umbria avesse detto e chiesto che la Tessera andava rinnovata ogni anno, gli avrei fatto terra bruciata.

Da ultimo, in questo ambito, io non sono portatore di alcun interesse personale, a differenza di qualcun altro, così tanto per capirci...

Buona giornata.
dario


racunis
00sabato 28 gennaio 2012 09:09
Re:
Bilbo, 28/01/2012 07.44:

per quel poco che so.... l'esenzione della tassa di proprietà, erroneamente chiamato bollo, viene concesso dallo stato, solo per quei mezzi iscritti a quei registri riconosciuto dallo stesso.



Non è esattamente così: la legge 342/2000 assegna al solo A.S.I. il compito di individuare le auto tra i 20 ed i 30 anni che siano di interesse storico-collezionistico. Detta lista, dopo uno svarione incredibile fatto nel 2001, è pubblicata ogni anno dall'A.S.I.. Questa è condizione necessaria e sufficiente per arrivare a godere dell'esenzione dalla tassa di possesso, che si trasforma in tassa di circolazione forfettaria.

Semmai, il punto è un altro: poiché la lista presentata ogni anno dall'A.S.I. vincola la definizione di veicolo di interesse storico-collezionistico a due parametri - non solo età, ma anche condizioni dello stesso - resta da determinare CHI HA AUTORITA' per determinare tale condizione. Secondo l'A.S.I., ciò è possibile solo se lo fa l'A.S.I., ma così contraddice la legge 342/2000 che sancisce tale autorità anche ad altri registri; all'opposta fazione, chi afferma che tale possibilità possa anche essere autocertificata (quindi nessun club).

Finora, non mi pare che quanto detto dall'A.S.I. - sia pure ripetuto da anni, con veemenza eccessiva, IMHO - sia vangelo, dato che parecchie Regioni si sono orientate secondo interpretazioni ben diverse da quella dell'A.S.I..




P.S. - Una cosa è sicura: IMHO, se la gestione A.S.I,. fosse più lungimirante e non con vista miope (intesa come il vedere solo il presente per tutelare gli interessi dei soliti amici), punterebbe ad altri aspetti... ce ne sono alcuni che potrebbero anzi rappresentare un business: ad esempio, il primo che mi viene in mente sui due piedi adesso, se qui a Torino si vuol avviare una serie di iniziative per facilitare ed incrementare il settore di attività correlate con l'auto d'epoca (restauratori, tecnici, etc.), perché non pensare di comprenderci anche la revisione dei veicoli d'epoca? Con obiettivo di eliminare il monopolio dei centri DTT - oggi soli depositari per la revisione dei veicoli storici (intesi come quelli che devono fare ivi la revisione perché aventi carta di circolazione recante la scritta "veicolo storico") - ponendosi quindi in alternativa...

... ma forse questo non interessa coloro i quali vedono l'auto d'epoca non come una passione totale, ma esclusivamente come un "happening" di persone ed auto di un "certo" livello... (qui ci avrei aggiunto la faccina che vomita, ma ho perso il database di faccine che usa Benedetto!)




pwalteralex
00sabato 28 gennaio 2012 14:08
Re:
alfaemme, 27/01/2012 21.42:

Io ti posso rispondere per quanto riguarda il Registro Storico FMI: una volta che la moto è iscritta è iscritta per sempre, indipendentemente da cambi di proprietà o da tessere del proprietario [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g28002]




Fosse così anche per le auto...
Anche se devo dire che non lo trovo completamente giusto.
Mi spiego: se oggi iscrivo la mia moto cha ha tutte le caratteristiche di storicità e poi me ne disinteresso, magari lascianola agli agenti atmosferici o abbandonandola chissà dove, facendola così diventare in pochi anni un rottame. Perchè dovrei beneficiare dell'iscrizione?
Questo vale, forse ancor di più, per le auto.


pwalteralex
00sabato 28 gennaio 2012 14:16
Re: Re: Re: L'iscrizione A.S.I....
racunis, 27/01/2012 23.38:



Sì, hai ragione, l'ho lasciato implicito (anche per l'intervento di alfaemme sull'FMI), ma è più giusto specificarlo... altrimenti, farei come Loi! :-D :-D

Semplicemente, una volta conseguito il documento (AdS o Certificato di Identità, ma non il CRS), esso ha valore fintantoché qualcuno non lo revoca... ma se l'A.S.I. non si fa parte diligente per trasmetterli all'Autorità quando li rilascia (ma forse - come detto in altro post - è meglio così), figuriamoci se lo fa quando li revoca... Intendiamoci: improbabile non significa impossibile, per cui in teoria potrebbe essere revocato.

Conclusione: senza fretta per il momento, ma prima o poi meglio ti iscrivi a club federato A.S.I.... ;-)


Grazie Racunis...
Oggi, dovendo pagare il bollo per la mia daily car (una VW Golf V '05), ho utilizzato il portare ACI per trovare conferma del totale e della regolarità dei miei pagamenti negli arcivi.
A questo punto mi son detto: ma perchè non proviamo anche per la MB?
Ecco il risultato, CMD: il portale mi dice che devo pagare 30 Euro! In sostanza "non legge" l'ASI ma solo il fatto che trattasi di "auto ultraventennale" (22 anni come precisa il portale stesso).

Ora mi chiedo, avendo io l'attestato ASI in mano, devo pagare o no il bollo??
Non vorrei che un giorno o l'altro mi vengano a bussare alla porta e chiedermi i bolli non pagati (da me e magari pure dal precedente proprietario!).

Che mi consigliate?


Cmq si, sto cercando un club al quale iscrivermi. Se avete consigli... [SM=g27990]










stoccarda350
00sabato 28 gennaio 2012 16:43
Per tutte le auto dai 20 ai 30 occorre iscrizione ASI per l'agevolazione del bollo.
L'esenzione non è automatica per le ventennali, infatti io per tutte le auto ventennali che ho avuto, uno volta ottenuta l'iscrizione ASI, mi sono recato alla sede provinciale dell'ACI con libretto di circolazione e iscrizione ASI in modo da mettere in esenzione l'auto dal bollo con la dicitura esenzione veicolo storico.
Così a me non sono mai arrivate cartelle esattoriali impazzite.
Invito chi non l'avesse ancora fatto di seguire il mio consiglio, inoltre se siete dell'idea di vendere il vostro mezzo ventennale, vi consiglio di farvi una fotocopia autenticata in municipio dell'iscrizione ASI in modo che se per ipotesi tra qualche anno dovesse arrivarvi una cartella esattoriale impazzita, avete un documneto che attisti la storicità del mezzo senza rompervi la testa ci richiedere all'ASI o all'attuale proprietario uno copia dell'iscrizione...
In Italia bisogna sempre pararsi il cuolo... [SM=g27991]
racunis
00sabato 28 gennaio 2012 17:18
Re:
stoccarda350, 28/01/2012 16.43:

Per tutte le auto dai 20 ai 30 occorre iscrizione ASI per l'agevolazione del bollo.
L'esenzione non è automatica per le ventennali, infatti io per tutte le auto ventennali che ho avuto, uno volta ottenuta l'iscrizione ASI, mi sono recato alla sede provinciale dell'ACI con libretto di circolazione e iscrizione ASI in modo da mettere in esenzione l'auto dal bollo con la dicitura esenzione veicolo storico.
Così a me non sono mai arrivate cartelle esattoriali impazzite.
Invito chi non l'avesse ancora fatto di seguire il mio consiglio, inoltre se siete dell'idea di vendere il vostro mezzo ventennale, vi consiglio di farvi una fotocopia autenticata in municipio dell'iscrizione ASI in modo che se per ipotesi tra qualche anno dovesse arrivarvi una cartella esattoriale impazzita, avete un documneto che attisti la storicità del mezzo senza rompervi la testa ci richiedere all'ASI o all'attuale proprietario uno copia dell'iscrizione...
In Italia bisogna sempre pararsi il cuolo... [SM=g27991]



Consiglio di buon senso che vale la pena seguire, questo: concordo, Nicola, è nel dettaglio quello che implicitamente suggerivo, bene hai fatto a descriverlo nei particolari.

Anche perché alle volte può - incredibilmente! - non bastare, tale scrupolo, poiché, come dice dariodb, il marasma generato è tale che lo spazio per il verificarsi di episodi kafkiani è sempre in agguato: ricorderai, credo, l'episodio che raccontai qui nel forum della delegazione A.C.I. che non voleva riconoscermi l'AdS A.S.I. rilasciatomi per la 300E come documento ufficiale per perfezionare il passaggio di proprietà a tariffa ridotta! Sbaglio che ha del clamoroso!

Ed uno dei motivi per cui ciò accade è perché si pensa che il fine giustifica i mezzi, per cui pur di perseguire chi fa il furbo (cosa legittima), si vogliono usare mezzi che rischiano di punire anche chi il furbo non lo fa (illegittimo e pure scandaloso!)... Forse qualcuno pensa che quelli come me - certamente non tra i furbacchioni - dovrebbero fare come i bravi cagnolini scondinzolanti e chiedere le cose come cortesia agli amici, magari, piuttosto che come legittimo diritto che gli spetta... mi spiace, ma queste cose hanno il mio MASSIMO ED INSINDACABILE DISPREZZO. Gli altri, facciano come credono: per me è così. Anche perché, ringraziando Dio, sono ancora sufficientemente poco idiota da trovare sempre soluzioni. E pure legali. Alla faccia di costoro, che cxxxo!





dariodb
00sabato 28 gennaio 2012 18:17
Per un panorama più organico sul tema, occorre specificare che l'attestato di Storicità rilasciato solo dall'ASI per motivi fiscali è richiesto da:
Liguria, Veneto, Emilia, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Calabria (10 Regioni).


In Piemonte ed Umbria sono validi anche quelli dei Centri Autorizzati dalla Regione.
Nella sola Umbria (Perugia) tali attestati sono riconosciuti dalla Provincia per usufruire della I.P.T. Storica a 52 euro.
In Umbria è riconsociuta la Storicità di qualunque VEICOLO (autocarro, rimorchi, roulotte etc. etc.), così come recita l'art63 L.342/2000 che parla di VEICOLI.
In Umbria la reiscrizione dei veicoli radiati d'ufficio avviene con il pagamento delle 3 annualità delle Tasse arretrate maggiorate del 50% nella misura di 25,82 euro se auto e 10,33 euro se moto.


In Toscana esiste la Tassa di Possesso per i Veicoli Storici 20ennali e non vale alcuna tessera/iscrizione.

In Puglia valgono gli Attestati di tutti e 5 i Registri cui all'art.60 del C.d.S. così come nella Provincia Autonoma di Trento.

In Valle d'Aosta, Friuli, Sicilia e Sardegna si autocertifica.

Nella Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe (chi ne sa qualcosa ?) essere in vigore una norma che esenta tutti i 20ntennali dalla Tassa di Possesso.

In Lombardia tutti i veicoli 20ntennali sono automaticamente storici e se il proprietario si iscrive ad uno dei 5 Registri cui all'art.60 del C.d.S., è esentato dal pagamento anche della Tassa di Circolazione.

Quindi nella maggior parte delle Regioni d'Italia, si può fare a meno dell'Asi dal punto di vista fiscale.
http://www.aiac.eu/bolloitalia.asp

Poi segnalo a chi abita in Veneto e Lombardia, ed è alle prese con i blocchi del traffico, che non solo i veicoli iscritti nei Registri cui all'art.60 del C.d.S. sono esonerati dal divieto di circolazione, ma ci sono anche tutti quei veicoli iscritti nei registri dell'A.I.A.C. aderente alla F.I.V.A., in questo caso, in Lombardia e Veneto sarà più conveniente iscriversi ad uno dei 5 Registri cui all'art.60 del C.d.S. potendo contare anche sulla agevolazione fiscale. Leggi le varie Ordinanze comunali.
http://www.aiac.eu/bolloitalia.asp

Ciao.
dario
racunis
00sabato 28 gennaio 2012 18:21
Re:
dariodb, 28/01/2012 18.17:

Per un panorama più organico sul tema, occorre specificare che l'attestato di Storicità rilasciato solo dall'ASI per motivi fiscali è richiesto da:
Liguria, Veneto, Emilia, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Calabria (10 Regioni).


In Piemonte ed Umbria sono validi anche quelli dei Centri Autorizzati dalla Regione.
Nella sola Umbria (Perugia) tali attestati sono riconosciuti dalla Provincia per usufruire della I.P.T. Storica a 52 euro.
In Umbria è riconsociuta la Storicità di qualunque VEICOLO (autocarro, rimorchi, roulotte etc. etc.), così come recita l'art63 L.342/2000 che parla di VEICOLI.
In Umbria la reiscrizione dei veicoli radiati d'ufficio avviene con il pagamento delle 3 annualità delle Tasse arretrate maggiorate del 50% nella misura di 25,82 euro se auto e 10,33 euro se moto.


In Toscana esiste la Tassa di Possesso per i Veicoli Storici 20ennali e non vale alcuna tessera/iscrizione.

In Puglia valgono gli Attestati di tutti e 5 i Registri cui all'art.60 del C.d.S. così come nella Provincia Autonoma di Trento.

In Valle d'Aosta, Friuli, Sicilia e Sardegna si autocertifica.

Nella Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe (chi ne sa qualcosa ?) essere in vigore una norma che esenta tutti i 20ntennali dalla Tassa di Possesso.

In Lombardia tutti i veicoli 20ntennali sono automaticamente storici e se il proprietario si iscrive ad uno dei 5 Registri cui all'art.60 del C.d.S., è esentato dal pagamento anche della Tassa di Circolazione.

Quindi nella maggior parte delle Regioni d'Italia, si può fare a meno dell'Asi dal punto di vista fiscale.
http://www.aiac.eu/bolloitalia.asp

Poi segnalo a chi abita in Veneto e Lombardia, ed è alle prese con i blocchi del traffico, che non solo i veicoli iscritti nei Registri cui all'art.60 del C.d.S. sono esonerati dal divieto di circolazione, ma ci sono anche tutti quei veicoli iscritti nei registri dell'A.I.A.C. aderente alla F.I.V.A., in questo caso, in Lombardia e Veneto sarà più conveniente iscriversi ad uno dei 5 Registri cui all'art.60 del C.d.S. potendo contare anche sulla agevolazione fiscale. Leggi le varie Ordinanze comunali.
http://www.aiac.eu/bolloitalia.asp

Ciao.
dario



Grazie Dario, spero che prima o poi anche il Piemonte si adegui: mi riferisco alla circolazione, perché il mio parco auto ormai si avvia quasi tutto ai 30 anni (restano fuori Alfa Sider e 300E, la Regata è a 27 anni, la 528i compie i 30 ad Ottobre p.v.)... Sul Lazio ho poche speranze, se penso a quanto successo qualche mese fa: ci fu un blocco del traffico, ma autorizzazione ad un raduno di vecchie auto... speravo che fosse occasione per prendere provvedimenti (A.S.I. o non A.S.I. che fosse), invece nulla... si vede che i politici regionali, provinciali e comunali preferiscono galleggiare nel marasma.

dariodb
00sabato 28 gennaio 2012 18:41
Ma tu sei laziale o piemontese ?
racunis
00sabato 28 gennaio 2012 18:49
Re:
dariodb, 28/01/2012 18.41:

Ma tu sei laziale o piemontese ?



Da qualche mese sono residente in Piemonte: prima nel Lazio.




pwalteralex
00sabato 28 gennaio 2012 20:45
Re:
stoccarda350, 28/01/2012 16.43:

Per tutte le auto dai 20 ai 30 occorre iscrizione ASI per l'agevolazione del bollo.
L'esenzione non è automatica per le ventennali, infatti io per tutte le auto ventennali che ho avuto, uno volta ottenuta l'iscrizione ASI, mi sono recato alla sede provinciale dell'ACI con libretto di circolazione e iscrizione ASI in modo da mettere in esenzione l'auto dal bollo con la dicitura esenzione veicolo storico.
Così a me non sono mai arrivate cartelle esattoriali impazzite.
Invito chi non l'avesse ancora fatto di seguire il mio consiglio, inoltre se siete dell'idea di vendere il vostro mezzo ventennale, vi consiglio di farvi una fotocopia autenticata in municipio dell'iscrizione ASI in modo che se per ipotesi tra qualche anno dovesse arrivarvi una cartella esattoriale impazzita, avete un documneto che attisti la storicità del mezzo senza rompervi la testa ci richiedere all'ASI o all'attuale proprietario uno copia dell'iscrizione...
In Italia bisogna sempre pararsi il cuolo... [SM=g27991]




Ottimo consiglio.
Devo andare all'ACI per ritirare il libretto e il CDP visto che non ho avuto tempo di farlo prima. Coglierò l'occasione per comunicare loro anche il attestato di storicità.
Voglio però che mi rilascino un documento che attesti la mia comunicazione, giusto per avere le chiappe parate.
Sapere se c'è una procedura specifica?





mbz63
00sabato 28 gennaio 2012 20:48
Re: Re:
Non ti rilasciano niente.
Pero´ io ho fatto cosi´: sono andato in una seconda delegazione ACI e ho fatto verificare le targhe, mi hanno riconfermato che erano esentate e la data di decorrenza.



pwalteralex, 28.01.2012 20:45:



Ottimo consiglio.
Devo andare all'ACI per ritirare il libretto e il CDP visto che non ho avuto tempo di farlo prima. Coglierò l'occasione per comunicare loro anche il attestato di storicità.
Voglio però che mi rilascino un documento che attesti la mia comunicazione, giusto per avere le chiappe parate.
Sapere se c'è una procedura specifica?





pwalteralex
00sabato 28 gennaio 2012 20:57
Re: Re:
racunis, 28/01/2012 17.18:



ricorderai, credo, l'episodio che raccontai qui nel forum della delegazione A.C.I. che non voleva riconoscermi l'AdS A.S.I. rilasciatomi per la 300E come documento ufficiale per perfezionare il passaggio di proprietà a tariffa ridotta! Sbaglio che ha del clamoroso!





A me negli uffici dell'ACI non mi hanno fatto nemmeno parlare.
Appena il venditore ha mostrato l'attestato ASI, hanno applicato la tariffa ridotta senza battere ciglio.
Devo dargli atto che sono stati bravi e molto veloci. Devo ammettere che sono stato fortunato.



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