DIO 1 - SATANA 0

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fregna88
00venerdì 10 ottobre 2008 21:52

IL CAPO DELLE BESTIE DI SATANA
CRONISTA ONLINE: SEGUO IL VANGELO
SAPONE: «HO SCOPERTO LA MESSA». MA I LETTORI INSORGONO


Il direttore del sito: «Non chiede di essere liberato». Le repliche sul blog: «Sconti la sua pena fino in fondo»


MILANO — Da protagonista delle cronache sul satanismo, a seguace del Vangelo. Nel corso dei secoli, l'umanità ci ha regalato diverse storie di improvvise conversioni. Ma nell'era di Internet, i travagli spirituali trapelano online: è il caso del trentunenne Nicola Sapone, ex capo della setta delle «Bestie di Satana » che da un paio di mesi collabora con il quotidiano online La voce d'Italia, raccontando su quelle colonne la sua vita in carcere. Condannato a un doppio ergastolo per l'omicidio di Chiara Marino e Fabio Tollis e per quello di Mariangela Pezzotta, l'idraulico di Busto Arsizio ha sempre negato di aver partecipato ai delitti della setta, attiva in provincia di Varese dagli anni Novanta, stroncata dagli arresti e dalle condanne, diventata definitive nell'ottobre dello scorso anno.


Il sito che pubblica i pezzi di SaponeAppassionato di musica heavy metal (nel novembre 2007 il rapper cagliaritano Mefisto gli ha dedicato la canzone «Nicola Sapone»), continua a dichiararsi vittima delle parole di un pentito, Andrea Volpe. Nel primo articolo pubblicato sul quotidiano online, intitolato «Messa», Sapone scrive: «La vita frenetica del mondo di oggi purtroppo non dà tempo per riflettere su semplici e importanti temi come la fede, e molti come me hanno scoperto la messa "solo" grazie al carcere». In un altro passo dello stesso articolo, il riavvicinamento alla religione appare più esplicito: «Io personalmente non andavo più a messa da quando ero bambino, non posso dire che sono un credente, ma mi piace ascoltare, durante la messa, le parabole del Vangelo, se pur così antiche, il senso del suo insegnamento è più che mai attuale». Infine, conclude: «Quando ritornerò ad essere un uomo libero cercherò quella sensazione di pace e armonia che tutte le settimane riscopro durante la santa messa».

L'uomo che si racconta sulle pagine de La voce d'Italia, e che apparentemente scrive con proprietà di termini, parla anche del rapporto fra le varie religioni: «Il Corano è identico alla Bibbia dell'Antico Testamento, i principi, i fondamenti sono gli stessi. È assurdo pensare che in tutti questi secoli ci siano stati milioni di morti». Altre volte, cerca di dipingere la solitudine carceraria: «Per quanta immaginazione uno possa avere, il muro è sempre lì, indifferente a tutto e tutti». Sapone scrive anche un articolo dedicato a Enzo Tortora, nel quale rievoca la sofferenza del celebre giorna-lista: «Cosa provava nel leggere tutte quelle calunnie sui giornali? Direi che è come essere trafitto da mille aghi, che non ti uccidono, ma che ti lesionano irrimediabilmente l'animo». E un accenno al suo passato giudiziario compare forse nell'articolo intitolato «Il tradimento», in cui Sapone attacca «i cosiddetti pentiti»: dovrebbero essere castigati, dice, come nell'antica Roma, dove «chiunque calunniava una persona o tradiva l'impero era punito con la morte».

Una parte dei lettori sembra non credere ai travagli spirituali del killer delle Bestie di Satana. Nei commenti in calce ai suoi articoli, c'è chi usa toni civili: «Egregio signor Sapone, qualunque sia il suo crimine ritengo che lei debba scontare la sua condanna fino in fondo, senza sconti, indulti e premi vari». Altri, invece, vanno giù pesante: «La corda la mettiamo noi. Il servizio è completo. Per certi animali: viva la pena di morte! ». Anche Marco Marsili, il direttore del giornale online, scrive il suo commento: «Sapone non chiede di venire liberato: è stato condannato, e sta scontando la sua pena. Ciò non deve essere di ostacolo alla possibilità di esercitare il diritto costituzionale ad esprimere il proprio pensiero ».

profondoorrosso
00domenica 12 ottobre 2008 23:07
sisi ho un certa' eta' ormai per distinguere le cose serie dalle pippe
pero' ho fiducia e' solo il primo tempo.
Cyrano de Bergerac
00giovedì 16 ottobre 2008 15:58
non bestemmio solo perche' stimo l'ignobile come musicista
zobmie
00giovedì 16 ottobre 2008 17:38
Se innocente o colpevole è una faccenda che ha già deciso la giustizia; non ho elementi per confutare la condanna, che sta scontando regolarmente.
Quindi, nulla da obiettare.

Per il fatto che scriva, l'unica disciminante è se scrive cose interessanti o meno. Non la fedina penale.


[SM=x584438]
fregna88
00venerdì 17 ottobre 2008 00:38
Io trovo interessante il pezzo sul pentimento. Molto Cristiano!


Sapone attacca «i cosiddetti pentiti»: dovrebbero essere castigati, dice, come nell'antica Roma, dove «chiunque calunniava una persona o tradiva l'impero era punito con la morte».


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