Crisi Ferrari: è Rossi la medicina

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parrino76
00lunedì 5 settembre 2005 19:42
Per tamponare calo d'interesse tifosi

Sono sempre più nette le ripercussioni della crisi Ferrari sui tifosi italiani di F1. Domenica il Gp d'Italia ha fatto registrare 60.000 presenze, 15.000 in meno rispetto al 2004. In tv gli ascolti hanno retto (53% di share), senza far registrare però l'incremento che era lecito aspettarsi vista la sosta del campionato. L'unica medicina per risollevare gli animi sembra proprio il passaggio di Rossi al Cavallino.



Quella vissuta dalla Rossa domenica a Monza è stata solo l'ennesima puntata di una stagione nera, nerissima, che a Maranello non vedono l'ora di lasciarsi alle spalle. Con Alonso ormai quasi campione del Mondo e Raikkonen a cercare di insidiarlo, le uniche soddisfazioni ai tifosi accorsi al Gp d'Italia le ha regalate Giancarlo Fisichella, ottimo terzo al traguardo. Delle Ferrari neanche l'ombra. Una situazione che inevitabilmente si ripercuote sull'entusiasmo degli appassionati di Formula 1, come dimostrano la netta flessione nelle presenze registrate a Monza e i dati d'ascolto. Buoni certo, ma non certo entusiasmanti, se si considera la domenica "atipica" dal punto di vista dello sport in cui è stato disputato il Gran Premio d'Italia: senza serie A di calcio, sono stati alla fine soltanto 7 milioni 939 mila gli spettatori della F1: 2, 7 milioni i meno rispetto a dodici mesi fa, quando lo stesso Gp raccolse davanti agli schermi 10.642.000 spettatori, con uno share del 58,03%.

A questo punto urge un'inversione di tendenza per porre un freno all'emorragia di interesse che sta colpendo la Ferrari. Una prima "soluzione" potrebbe essere rappresentata dall'arrivo al Cavallino di Kimi Raikkonen. Il finlandese, il cui contratto con la McLaren scadrà nel 2006, a Monza è stato accolto con entusiasmo dai tifosi della Rossa, ai cui saluti ha risposto in italiano. Il popolo della Rossa vedrebbe bene uno come "ice-man" alla Ferrari e farebbe carte false per poterlo applaudire insieme a Valentino Rossi. Il campione di Tavullia, che da solo ha catalizzato l'attenzione di milioni di sportivi sulla MotoGp, sarebbe un rimedio infallibile per porre freno al calo di seguito accusato in Italia dalla F1. Lo sa anche Jean Todt: "Il suo arrivo - ha detto - sarebbe una straordinaria operazione mediatica, in grado di fare spettacolo e di attirare tanta gente. Al momento però lui non ci ha ancora detto di voler diventare un pilota di F1. Quando si sentirà di farlo, allora ci metteremo intorno a un tavolo". E, c'è da giurarci, sarò uno spettacolo tutto da vivere.

parrino76
00martedì 6 settembre 2005 19:00
Valentino la cura di tutto e tutti[SM=g27811]
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